View Full Version : **** INTER CLUB TRIBUNA ROSSA .::. Stagione 2006-2007
ALBIZZIE
04-09-2006, 13:46
io ci voglio pensare un po su ... :O
hai messo il tuo voto su ebay?
ALBIZZIE
04-09-2006, 13:48
per quella pagina come detto merito una statua :O
la pacchia è finita presidè :sofico:
allora spiegami, come un utente può comparire contemporanemente sia nella lista dei soci e sia in quella delle persone in attesa di diventarlo. :O :p
forse la pacchia sta finendo perchè il prossimo presidente non sarà paziente come me! :mad: :Prrr:
hai messo il tuo voto su ebay?
tsè :O sono incorruttibile io ... rispondo solo alla mia coscienza :sofico:
ronaldovieri
04-09-2006, 13:50
allora spiegami, come un utente può comparire contemporanemente sia nella lista dei soci e sia in quella delle persone in attesa di diventarlo. :O :p
forse la pacchia sta finendo perchè il prossimo presidente, non sarà così paziente come me! :mad: :Prrr:
no c'è scritto in attesa di tessera :fuck:
:asd:
ALBIZZIE
04-09-2006, 13:53
no c'è scritto in attesa di tessera :fuck:
:asd:
essere socio e ricevere la tessera sono 2 cose contestuali! :O
è morto Giacinto Facchetti ! :cry:
ALBIZZIE
04-09-2006, 13:57
ed in più...
chi sarebbe l'utente M4Aur0X??? :doh:
a me non risulta un socio con siffatto nick! :O
un saluto al nostro presidente ! :( :( :(
:cry:
ronaldovieri
04-09-2006, 13:59
è morto Giacinto Facchetti ! :cry:
no dai :cry:
è morto Giacinto Facchetti ! :cry:
Non ci sono parole per descrivere la tristezza che ho dentro.
Grazie di tutto Giacinto,rimarrai per sempre il numero 1.
halduemilauno
04-09-2006, 14:00
è morto Giacinto Facchetti ! :cry:
dispiace moltissimo.
:(
ALBIZZIE
04-09-2006, 14:01
porc...
notizie in giro non ci sono, il sito dell'inter è giù :(
ragazzi sono commosso davvero! :(
Facchetti un grande ! :cry:
porc...
notizie in giro non ci sono, il sito dell'inter è giù :(
notizia da Inter channel ... :( :( :(
ronaldovieri
04-09-2006, 14:03
n on ho parole
giacintone :cry:
Teliqalipukt
04-09-2006, 14:03
Spero la notizia non sia vera :(
Mi auguro che non sarà necessario, ma nel caso chiedo che il presidente chiuda il club in segno di rispetto.
Mi spiace per il vostro presidente...grande persona :(
Dopo il mitico Crocodile Hunter oggi un'altra brutta notizia :muro: :(
Ma allora è vera sta cosa? :eek:
Non scherzate per favore :(
ALBIZZIE
04-09-2006, 14:05
Spero la notizia non sia vera :(
Mi auguro che non sarà necessario, ma nel caso chiedo che il presidente chiuda il club in segno di rispetto.
non ho questi poteri.
ed in ogni caso questo topic può rimanere aperto per le testimonianze di stima e affetto.
Teliqalipukt
04-09-2006, 14:06
Giacinto Facchetti per me è sempre stato un esempio. Oggi tutti piangiamo un grande uomo, una persona limpida, elegante, perfetta.
L'avere avuto un presidente così, ed un tifoso come lui, mi rende orgoglioso di essere interista. Una soddisfazione che mille scudetti non potrebbero darmi.
Mi spiace per il vostro presidente...grande persona :(
Dopo il mitico Crocodile Hunter oggi un'altra brutta notizia :muro: :(
verissimo anche la bruttissima notizia della morte del simpatico e un pò pazzo australiano ! :(
Giacinto Facchetti per sempre nei nostri cuori ! :cry:
morpheus85
04-09-2006, 14:06
:(
Adesso che è passato a miglior vita,posso dirvi che purtroppo il nostro presidente aveva un tumore al pancreas e soffriva di questa male interno da pochi mesi,scoperto in un checkup negli USA,dove è rimasto per qualche tempo cercando di curarsi.
Purtroppo nn è riusciuto a sconfiggere quest'ultimo avversario...
Giacinto per semrpe nei nostri cuori.
ALBIZZIE
04-09-2006, 14:06
dalla Gazzetta:
http://www.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2006/06/28/Facchetti--280x190.jpg
Addio Facchetti, bandiera nerazzurra
Gioie e dolori di Facchetti con l'Inter: dalle 634 gare con 79 gol al ruolo di presidente. Simbolo della Grande Inter di Herrera, capitano per eccellenza dell'Italia
“Se ne è andata l’ultima bandiera”: frase sempre evocativa, spesso retorica e soprattutto fuori moda in un calcio business e senza anima. Ma questa volta possiamo proprio dire che l’ultima bandiera ha smesso di sventolare e, purtroppo, per sempre. Piange l’Inter, piange il mondo del calcio, per l’addio di Giacinto Facchetti, spentosi alla soglia dei 64 anni dopo una malattia dura e terribile, quanto veloce nel strapparlo ai propri affetti. Muore un mito, muore il capitano per eccellenza, ma si sa che i miti sono immortali e allora sembra di vederlo ancora lì. Sulla fascia sinistra ad interpretare per primo il ruolo di terzino fluidificante; a guardare la monetina che sanciva la vittoria italiana nell’Europeo casalingo del 1968; stampato per sempre nella formazione-mantra Sarti-Burgnich-Facchetti e via dicendo della Grande Inter di Helenio Herrera; monumento azzurro capace di accompagnare l’Italia attraverso 3 Mondiali con la folle e storica notte di Italia-Germania 4-3 a Messico ’70; e alla fine di recitare il ruolo di presidente nell’Inter di Massimo Moratti dopo aver fatto grande i nerazzurri di papà Angelo.
GLI INIZI Giacinto era nato a Treviglio, provincia di Bergamo, il 18 luglio 1942: non ha mai abbandonato le sue radici (abitava a Cassano d’Adda) perché amava vivere nel verde dove ritrovava l’equilibrio. Padre ferroviere, madre casalinga, un fratello e tre sorelle: ambiente sereno e pulito, il massimo per crescere una speranza. Il grande amore con l’Inter nasce però da uno “sgarbo”. Facchetti venne raccomandato a 16 anni da Meazza per un provino all’Inter, ma venne scartato dai soloni della società. Lui si rivolse all’Atalanta, firmò, ma un factotum della società milanese lo convinse a rimanere inattivo fino a novembre e quindi passare all’Inter. Era il 1958, l’inizio della leggenda. Lo spilungone di Treviglio strappato all’atletica, lavora sodo: mattina a scuola, panini al volo, poi di corsa alla stazione (accompagnato in bici dal papà), treno, tram, allenamenti e ritorno.
LA GLORIA Herrera lo vede e intuisce la stoffa del campione, fino a farlo debuttare il 21 maggio 1961 in Roma-Inter 0-2. La settimana dopo ancora in campo e partita sbloccata con un gol in Inter-Napoli 3-0. Facchetti cresce, supera le critiche di San Siro per una stagione opaca e nel 1963 si laurea campione d’Italia per la prima volta. E’ l’anno della conferma perché il 27 marzo debutta con l’Italia ad Instanbul con la Turchia (0-1). Non si sfilerà più la maglia azzurra: 94 presenze, 70 da capitano e 3 gol con il trionfo dell’Europeo 1968 e il titolo di vice-campioni del mondo nel 1970. Il Mago Herrera lo trasforma nel primo terzino-bomber della storia, il primo terzino fluidificante che attacca sulla fascia, il punto di riferimento di sua maestà Beckenbauer. Nel 1964 perde lo spareggio scudetto con il Bologna, ma si rifà con la Coppa Campioni e Intercontinentale. Il bis nel 1965 in Europa, nel Mondo e anche in Italia con il secondo scudetto. Il 1966 porta ancora tricolore e la prima fascia di capitano con l’Italia: a Milano il 1° novembre nel successo sull’Urss dopo la disfatta mondiale con la Corea del Nord (il ricordo più doloroso della carriera).
LA FAMIGLIA Le vittorie si accoppiano con lo stile, l’eleganza e la serietà. Il matrimonio con il nerazzurro è felice e nel 1967 si “affianca” a quello di vita con l’amata Giovanna, conosciuta in una balera di Rivolta d’Adda. Viaggio di nozze ad Orvieto: lui in caserma per servizio militare, lei in una pensioncina. Quattro figli coroneranno il sogno d’amore: Barbara, Vera, Gianfelice e Luca (attaccante con carriera in serie C e D). Sul campo Giacinto gioca e vince: il quarto scudetto arriva nel 1971 e l’ultimo successo è la Coppa Italia del 1978, quando la carriera è al termine. Saluta il campo a 36 anni, il 7 maggio ’78 in Inter-Foggia 2-1 con un autogol: quasi una beffa del destino per il terzino goleador che aveva collezionato 475 partite in serie A con 59 gol (634 in totale con 75 gol), tutto con la maglia nerazzurra.
IL PRESIDENTE Dopo una brevissima parentesi di 9 mesi da vicepresidente dell’Atalanta nel 1980 (sempre il nerazzurro…), Giacinto rientrò in orbita Inter come dirigente nel 1985 con Pellegrini. Dieci anni dopo arriva Massimo Moratti: il simbolo è sempre al suo fianco, nel novembre 2001 diventa vicepresidente, soffre per il 5 maggio e dal gennaio 2004 è la bandiera del club. Miglior persona non si poteva trovare come 19° presidente dell’Inter, miglior carriera nerazzurra non poteva capitare al “Cipe”, come lo chiamava il Mago Herrera dopo che Buffon gli aveva storpiato il cognome in “Cipelletti” nel ’60.
L’UOMO Lascia un uomo tutto di un pezzo: venne definito “terzino e gentiluomo”. Troppo poco per un giocatore che chiuse la carriera con la Nazionale come capitano non giocatore nel 1978. Poteva ribellarsi ad un ruolo non suo: invece zero polemiche, aiutò sempre Bearzot nel Mondiale argentino e trovò la “gloria letteraria” nell’eroe di “Azzurro tenebra”, il romanzo di Giovanni Arpino, suo grande amico e padrino di Gianfelice. Il gigante che da piccolo sognava di fare il muratore, perché era felice quando dal primo piano di una casa in costruzione poteva tuffarsi su un mucchio di sabbia, chiudeva una carriera esemplare (un solo rosso per un applauso ironico all’arbitro Vannucchi nel 1975 con San Siro) tra i dolci ricordi e la consapevolezza di essere un simbolo del calcio italiano. Sempre a testa alta, in campo e fuori, amato dagli interisti e non solo. Ci mancherà, sembra retorica, ma non lo è.
diGianluca Oddenino
morpheus85
04-09-2006, 14:10
Adesso che è passato a miglior vita,posso dirvi che purtroppo il nostro presidente aveva un tumore al pancreas e soffriva di questa male interno da pochi mesi,scoperto in un checkup negli USA,dove è rimasto per qualche tempo cercando di curarsi.
Purtroppo nn è riusciuto a sconfiggere quest'ultimo avversario...
Giacinto per semrpe nei nostri cuori.
Il silenzio fino ad oggi era troppo eloquente...
Teliqalipukt
04-09-2006, 14:11
Era già Sua la storia. Ora siede sul trono dell’Eternità.
Giacinto Facchetti ci ha lasciato troppo velocemente per non confondere, in questi attimi, il dolore e la rabbia, il senso d’ingiustizia e la preghiera. Ci ha lasciato dopo aver giocato, con determinazione e stile, l’ultima partita. Spinto nel campo del dolore da un destino nascosto, improvviso, bastardo.
L’atleta, nella testa e non solo nel fisico, nella morale e nei riti di una vita quotidiana all’insegna della lealtà e dello sport, ha lasciato il posto all’uomo di 64 anni sorpreso, colpito, ferito, ma non vinto. Ha stretto i denti, ha combattuto sorretto dall’affetto dei suoi cari, di Massimo Moratti, di tutta l’Inter e di tutti gli interisti, mai abbandonato dal campionato infinito di amici che aveva, che ha, che lascia attoniti, storditi, in Italia e nel mondo.
Oggi ci ha lasciati il diciannovesimo presidente della storia dell’Inter, il campione nerazzurro e azzurro indimenticato e indimenticabile, il dirigente italiano stimatissimo in Fifa e Uefa, il marito, il padre, il nonno, l’amico.
Oggi ci ha lasciato Giacinto Facchetti, una persona per bene.
F.C. Internazionale
Non ti dimenticheremo presidente. Ti vorremo bene per sempre :(
Il silenzio fino ad oggi era troppo eloquente...
Qualcuno lo sapeva,ma nessuno ne parlava,purtroppo è stata una malattia fulmine,in poco tempo il male se l'è portato via...
Giacinto era il numero uno,e così sarà per sempre.
Condoglianze :(
non so cos'altro dire :(
Teliqalipukt
04-09-2006, 14:13
E' successo tutto in un maledettissimo giorno uguale a tanti altri. Un giorno senza segnali, senza avvertimenti, un giorno col cielo al suo posto, e non c’era modo di capire che un attimo dopo, si sarebbe capovolto. Quanto ci mettono a dirti che il tempo ti si è ristretto e non hai più garanzie? Pochissimo.
Per Giacinto Facchetti, quel giorno era stato fino a quel momento normale. Poi è seguito il silenzio. Lo chiedeva lui, anzi lo chiedeva quella famiglia così incredibilmente bella e unita che aveva intorno, con lui faceva un tutt’uno, erano qualcosa di raro, i Facchetti, tutti avremmo voluto una piccola parte in una famiglia così. Adesso, anche a loro, resta questo.
Le immagini di un ragazzo diventato uomo correndo dietro a un pallone, e rimane una grande lezione di vita, perché era un uomo pacato capace di grandi slanci, corretto fino all’inverosimile, per cui nemico acerrimo di tutte le slealtà, fortissimo, integro, figlio della provincia ma abituato a sedersi a qualsiasi tavola.
Era un uomo da re e da operai. Era un amico leggendario. Era un eroe da romanzo, Arpino lo sapeva bene. Un romanzo di vita, di classe, di essenzialità.
La prima cosa che faceva dopo le partite, era chiamare casa, i suoi figli, e Massimo Moratti. Troppe volte, quando qualcuno scompare, di lui si cercano le solo cose buone.Il fatto è che di Giacinto Facchetti puoi dire solo quelle, che di cose cattive non ne trovi. Le malattie sono bastarde. Colpiscono a caso, non interessa se uno è stato buono, cattivo, perfido. Se lascia molto amore o poco. Giacinto lascia senz’altro molto amore, e quindi un infinito dolore, dietro di sé. Ma forse è sempre così. Una cosa è la conseguenza dell’altra.
Vengono in mente tante cose. Quando raccontava di suo nonno che aveva l’Unità in tasca, e quando invece parlava del suo oratorio, dove giocava da piccolo. L’attenzione affettuosa, mai abbandonata, con cui si riferiva a Helenio Herrera. I diari del Mago li aveva tenuti lui.
L’amicizia profonda, nata che erano due ragazzi, che lo ha legato a Massimo Moratti. Fino all’ultimo, uno c’è stato per l’altro, e l’altro c’era. Credendo in un miracolo, perchè tutti ci abiamo creduto. Se c’era un uomo che se lo meritava, quello era Giacinto Facchetti. Ed era talmente forte, talmente integro, che a volte il miracolo sembrava arrivare.
La rabbia che lo prendeva quando capiva che ci stavano fregando, e lo facevano da tanto, troppo tempo.
La fretta con cui si alzava da tavola, negli alberghi, se c’era una partita in televisione.
La chiarezza con cui inquadrava caratterialmente un giocatore.
Il suo odio per il fumo, su questo era intransigente.
La gentilezza con cui parlava. La lettera che scrisse alla sorella di George Best, lo scorso anno, in ricordo di un campione diversissimo da lui, ma che aveva sempre stimato.
E la dignità con cui passò oltre la scomparsa della propria sorella, cancro, anche lei, e invece la felicità del suo primo giorno da nonno.
La fermezza che aveva. I suoi occhi, così chiari. L’amicizia che dava e che ci si trovava a dargli. Lunghe ore a parlare, a valutare, a raccontarsi. Storie di calcio e di vita, giorni buoni e cattivi, una tale infinità di giorni insieme da pensare che non sarebbero finiti mai. E poi, mai così. Fino a quel giorno in cui ci ha chiesto silenzio e tutti abbiamo obbedito, stando ad aspettare un miracolo.
Quando le cose finiscono, ti chiedi dove vada a finire tutto questo, se in cielo, in un’altra dimensione o in niente. Certo, ti resta nel cuore. Ma in questo momento, per tanti di noi è un cuore spezzato. È andato a pezzi in un giorno maledettamente uguale a tanti altri. Senza segnali, senza avvertimenti, col cielo che se ne stava come sempre al suo posto.
Si è capovolto all’improvviso.
Di Susanna Wermelinger
Super Vegetto
04-09-2006, 14:14
R.I.P. :(
Uno di quei personaggi che hanno una sola maglia sul petto ma che non può che essere ammirato anche dagli avversari, dispiace molto
Timewolf
04-09-2006, 14:15
*
Caxxo ragazzi mi dispiace. :(
ronaldovieri
04-09-2006, 14:15
http://www.inter.it/img/gf/gf_splashpage.jpg
:cry:
morpheus85
04-09-2006, 14:17
Che ne dite di non postare per 1 ora se non di più in sua memoria? :(
Teliqalipukt
04-09-2006, 14:18
Che ne dite di non postare per 1 ora se non di più in sua memoria? :(
Ok. Non posti più nessuno dopo di me, eccetto il presidente se vuole preparare un messaggio firmato da tutti i soci.
http://www.inter.it/img/gf/gf_splashpage.jpg
juninho85
04-09-2006, 14:24
...che malattia aveva?
Quincy_it
04-09-2006, 14:25
RIP :(
LE PIU' SENTITE CONDOGLIANZE
04/09/2006
MILANO - Giacinto Facchetti era e resterà per sempre uno dei simboli più veri e autentici del patrimonio di una Milano calcistica irripetibile e indimenticabile. Sportivo vero, appassionato di calcio nel senso più partecipe del termine, ha fatto del comportamento e dello stile una bandiera sia in campo che fuori. Tutti gli sportivi milanesi e gli sportivi di tutta Italia erano in ansia per lui ormai da mesi. Oggi, la notizia. Tutti i tifosi del Milan, e tutte le persone che vivono e lavorano nel Milan, l'hanno accolta costernati. Per questo rivolgono vere e sentite condoglianze ai congiunti di Giacinto Facchetti e a tutti i suoi amici, i suoi collaboratori che hanno lavorato e condiviso emozioni con lui in tanti anni dedicati all'Inter.
A.C. Milan
orco cane! mi dispiace!
era un gran signore, vero gentleman :(
Non ho parole... :(
L'ho sempre apprezzato tantissimo...
:cry:
Mavettor
04-09-2006, 15:30
Mi spiace tantissimo, R.I.P. :cry:
ragazzi non riesco a trovare la mia tessera socio nella prima pagina.. quando me la fate?? :cry:
ALBIZZIE
04-09-2006, 15:39
le tessere saranno pronte fra 10 minuti, per tutti quelli in attesa.
le tessere saranno pronte fra 10 minuti, per tutti quelli in attesa.
thanks :D
Per un Paio di giorni mi asterrò dal postare in segno di rispetto stima e purtroppo "lutto"
R.I.P.
vincenzonapoli
04-09-2006, 15:51
Sono davvero molto dispiaciuto. Non volevo credere alle voci che circolavano da un pò, ma oggi la verità è venuta fuori in tutta la sua crudeltà.
Abbraccio tutti i tifosi interisti.
OvErClOck82
04-09-2006, 15:55
condoglianze :(
condoglianze alla famiglia...
forse di uomini come lui ce ne vorrebbero di più nel mondo!
saluti :cry:
ALBIZZIE
04-09-2006, 15:58
consegna tessere nuovi soci.
è gradita l'apposizione in firma, nel rispetto del regolamento di HWU.
http://img369.imageshack.us/img369/1458/tessera49fa3.jpg
http://img118.imageshack.us/img118/570/tessera50cr2.jpg
http://img292.imageshack.us/img292/1016/tessera51kt9.jpg
http://img292.imageshack.us/img292/8798/tessera52bs3.jpg
http://img345.imageshack.us/img345/4625/tessera53mv0.jpg
il presidente del club da il benvenuto a tutti, anche in un momento così triste per tutti gli sportivi.
Benvenuto a tutti i nuovi soci.
Teliqalipukt
04-09-2006, 16:03
Come J.S. anche io mi asterrò dal postare per un pò di giorni.
Mi piacerebbe che il nuovo presidente come prima cosa proponga di dedicare l'ICTR alla memoria del nostro amato PRESIDENTE.
Benvenuto a tutti i nuovi soci.
Grazie :)
condoglianze..Presidente ci mancherai tantissimo :(
jimmywarsall
04-09-2006, 16:05
Spiace anche a me.
Una delle ultime bandiere.
nothinghr
04-09-2006, 16:12
Sabato sera sono sicuro che la Fiesole gli dedicherà un pensiero... almeno il mio
Sabato sera sono sicuro che la Fiesole gli dedicherà un pensiero... almeno il mio
Sarebbe un bel gesto...anche se la Fiesole sarà ultra agguerrita per la situazione calcipoli...
Speriamo che il buonsenso prevalga.
nothinghr
04-09-2006, 16:22
Sarebbe un bel gesto...anche se la Fiesole sarà ultra agguerrita per la situazione calcipoli...
Speriamo che il buonsenso prevalga.
Le due cose saranno sicuramente distinte, certo non mancherà la polemica verso l'inter
bender0101
04-09-2006, 16:23
l'ho saputo adesso, ancora non ci credo :eek:
addio presidente, ci mancherai... e non solo a noi interisti.
Condoglianze per il nostro presidente
Ci lascia un grande calciatore ma soprattutto un grande uomo, un esempio per tutti..
Ci mancherai Giacinto...
ErbaLibera
04-09-2006, 16:29
Ho sentito la notizia alla radio mentre ero al lavoro e non volevo crederci,una volta arrivato a casa ho aperto il sito della Gazza e la notizia era li come primo titolo....addio ad una bandiera dell'Inter ma soprattutto addio ad un Uomo con la u maiuscola per tutto quello che ha sempre fatto in campo e fuori...addio Giacinto chissà quante ne avrete da dirvene tu e quell'altro pestifero di Peppino :( :( :(
Mi piacerebbe che il nuovo presidente come prima cosa proponga di dedicare l'ICTR alla memoria del nostro amato PRESIDENTE.
concordo
:( :cry: :(
certo non mancherà la polemica verso l'inter
Strano,credevo vi sareste messi a contestare il vostro presidente visto che è lui che vi ha trascinati a -12.
Eppure ci sarà polemica verso l'Inter.Curioso.
nothinghr
04-09-2006, 16:40
Strano,credevo vi sareste messi a contestare il vostro presidente visto che è lui che vi ha trascinati a -12.
Eppure ci sarà polemica verso l'Inter.Curioso.
-19 per ora.... Se ti sei letto per bene le dichiarazioni di Moratti e conosci gli illeciti che sono stati contestati a DDV capirai anche il perchè....
-19 per ora.... Se ti sei letto per bene le dichiarazioni di Moratti e conosci gli illeciti che sono stati contestati a DDV capirai anche il perchè....
Non entro nel merito ma ti dico solo che è stato DDV ad iniziare con le sue tipiche frasi nei confronti di MM,il fatto poi che sia in atto una contestazione nei confronti dell'Inter per calciopoli mi pare il colmo.
ErbaLibera
04-09-2006, 16:50
Non entro nel merito ma ti dico solo che è stato DDV ad iniziare con le sue tipiche frasi nei confronti di MM,il fatto poi che sia in atto una contestazione nei confronti dell'Inter per calciopoli mi pare il colmo.
E' sempre facile contestare gli altri e mai se stessi....comunque per quel che ce ne frega lasciali fare.
...che malattia aveva?
Un cancro, non ricordo a cosa.. comunque uno di quelli ai quali non c'era grande speranza di via d'uscita. Pultroppo era solo una questione di tempo :(
ErbaLibera
04-09-2006, 16:52
A proposito dov'è quella gran puttana dell'infamalda? :O
Il suo fantacalcio oltre ad avere il mercato perennemente chiuso ora è pure down :mbe: allora vogliamo lavorare o no??? :ciapet:
ErbaLibera
04-09-2006, 16:53
Un cancro, non ricordo a cosa.. comunque uno di quelli ai quali non c'era grande speranza di via d'uscita. Pultroppo era solo una questione di tempo :(
Pancreas.
E' sempre facile contestare gli altri e mai se stessi....comunque per quel che ce ne frega lasciali fare.
Ma per carità,mi incuriosiva il fatto che in considerazione di quello che è successo con calciopoli si pensi di contestare l'inter che in tutto questo trambusto nn ci è mai entrato,nemmeno per sbaglio.
Mah,misteri dei tifosi.
nothinghr
04-09-2006, 16:58
Ma per carità,mi incuriosiva il fatto che in considerazione di quello che è successo con calciopoli si pensi di contestare l'inter che in tutto questo trambusto nn ci è mai entrato,nemmeno per sbaglio.
Mah,misteri dei tifosi.
Mah credo che rispetto a quello che subirete in giro per l'Italia quest'ann osarà niente... Dopotutto non siete stati voi a rubarci cio' che ci eravamo guadagnati sul campo ma la Roma... altra società modello che negli ultimi anni ha commesso piu' illeciti di Bernardo Provenzano... Ma questo è il modo di far giustizia italiano potrei dirti
Mah credo che rispetto a quello che subirete in giro per l'Italia quest'ann osarà niente... Dopotutto non siete stati voi a rubarci cio' che ci eravamo guadagnati sul campo ma la Roma... altra società modello che negli ultimi anni ha commesso piu' illeciti di Bernardo Provenzano... Ma questa è il modo di far giustizia italiano potrei dirti
Due rolex o un passaporto falso sono sicuramente paragonabili ad un sistema di illeciti strutturati (non dismostrabile per delle FALLE LEGISLATIVE,un po' come al capone inchiodato dalle evasioni fiscali) che aveva l'obbiettivo di controllare tutto il caclio italiano.
Certo,come no.
Blindman
04-09-2006, 17:06
Una preghiera per Facchetti :(
Sentite condoglianze per un grande del calcio, grazie Giacinto per il tuo amore per lo sport, un saluto da un tuo x sempre rivale milanista!
nothinghr
04-09-2006, 17:08
Due rolex o un passaporto falso sono sicuramente paragonabili ad un sistema di illeciti strutturati (non dismostrabile per delle FALLE LEGISLATIVE,un po' come al capone inchiodato dalle evasioni fiscali) che aveva l'obbiettivo di controllare tutto il caclio italiano.
Certo,come no.
Scusa stai per caso dimenticando fidejussioni false e debiti paragonabili a quelli della Enron?? Circa 4 volte quelli con cui siamo falliti... Dai siccome è una giornata in cui non è il caso di fare polemica ti lascio alle tue convinzioni.
Scusa dimenticavo, dato che parli di illecito strutturato: se un mafioso viene da te, ti dà fuoco al negozio, ti minaccia e tu lo paghi ti senti responsabile quanto lui? Credo di no se hai un minimo di coscienza. DDV avrà sbagliato, ma siamo stati bastonati per un'intera stagione, tutti lo vedevano e nessuno ha mosso un dito, questo è quello che fa incazzare noi fiorentini, e che non vuole entrare nelle testoline dei perbenisti ad orologeria
Mi unisco al cordoglio. Un Saluto per Facchetti.
ErbaLibera
04-09-2006, 17:10
Mah credo che rispetto a quello che subirete in giro per l'Italia quest'ann osarà niente...
E perchè?per uno scudetto datoci dopo tutto il puttanaio di calciopoli?cioè mi vuoi dire che saremo noi il bersaglio e non voi,la Lazio e il Milan?bella mentalità di merda del tifo italiano;sinceramente ci penserei su se fosse un altra situazione ma se sento qualcuno che mi odia solo perchè non sono stato invischiato nella merda bè...mi giro gli faccio un grosso sorriso e lo compatisco con tutto il cuore.
Scusa stai per caso dimenticando fidejussioni false e debiti paragonabili a quelli della Enron?? Circa 4 volte quelli con cui siamo falliti... Dai siccome è una giornata in cui non è il caso di fare polemica ti lascio alle tue convinzioni
IO parlo di INTER e non di Roma,anche se ho citato l'episodio dei Rolex.
Siccome c'è Fiorentina-Inter,vorrei sapere xchè avete intenzione di contestare l'Inter per la situazione in cui vi ritrovate e per calciopoli stesso.
Solo xchè DDV e MM si sono scontrati dialetticamente ? Abbastanza buffo,vista la palesata mentalità ultras con cui la Fiesole si fregia,arrivare a difendere uno come DDV è un po' contrario ai principi anticalciomoderno di cui tanto si vanta la fiesole....
Io non insulterei mai cellino o cmq il cagliari,se eventualmente MM dovesse prendersi a maleparole con lui,sono fatti loro nn imputabili al tifo ultras...
Mah...
ALBIZZIE
04-09-2006, 17:13
E perchè?per uno scudetto datoci dopo tutto il puttanaio di calciopoli?cioè mi vuoi dire che saremo noi il bersaglio e non voi,la Lazio e il Milan?bella mentalità di merda del tifo italiano;sinceramente ci penserei su se fosse un altra situazione ma se sento qualcuno che mi odia solo perchè non sono stato invischiato nella merda bè...mi giro gli faccio un grosso sorriso e lo compatisco con tutto il cuore.
IO parlo di INTER e non di Roma,anche se ho citato l'episodio dei Rolex.
Siccome c'è Fiorentina-Inter,vorrei sapere xchè avete intenzione di contestare l'Inter per la situazione in cui vi ritrovate e per calciopoli stesso.
Solo xchè DDV e MM si sono scontrati dialetticamente ? Abbastanza buffo,vista la palesata mentalità ultras con cui la Fiesole si fregia,arrivare a difendere uno come DDV è un po' contrario ai principi anticalciomoderno di cui tanto si vanta la fiesole....
Io non insulterei mai cellino o cmq il cagliari,se eventualmente MM dovesse prendersi a maleparole con lui,sono fatti loro nn imputabili al tifo ultras...
Mah...
almeno oggi, evitiamo INUTILI polemiche... dai.
zanardi84
04-09-2006, 17:15
Grazie di tutto, Presidente.
:cry: :cry: :cry:
Proporrei di intitolare lo Stadio di San Siro alla sua memoria. Stadio Facchetti Meazza in San Siro.
almeno oggi, evitiamo INUTILI polemiche... dai.
Si discute di calcio,giocato o non,come avrebbe fatto il buon Facchetti,uomo di sport e di lealtà.Un lutto virutuale onestamente mi pare un po' forzato,in casi come qeusti sono altri i modi per stare vicini ad un grande uomo di sport e un interista come pochi altri ce ne sono stati e difendere la mia inter è uno di questi.
nothinghr
04-09-2006, 17:17
IO parlo di INTER e non di Roma,anche se ho citato l'episodio dei Rolex.
Allora ho capito male io, mi era parso che difendessi la Roma....
Siccome c'è Fiorentina-Inter,vorrei sapere xchè avete intenzione di contestare l'Inter per la situazione in cui vi ritrovate e per calciopoli stesso.
Penso che per l'Inter ci sia un certo risentimento per la vicenda Toni in cui Moratti non ha certo fatto la figura delgran signore, per il resto non ci sono particolari motivi, sono d'accordo.
Vorrei una risposta al post precedente se possibile...
ErbaLibera
04-09-2006, 17:17
Grazie di tutto, Presidente.
:cry: :cry: :cry:
Proporrei di intitolare lo Stadio di San Siro alla sua memoria. Stadio Facchetti Meazza in San Siro.
Con tutto il (profondissimo)rispetto per il grande Giacinto quando l'Inter avrà il suo stadio il nome PRISCO dovrà giganteggiare ad ogni cancello ;)
ErbaLibera
04-09-2006, 17:20
IL RICORDO DI JAVIER ZANETTI
Javier Zanetti "C'è un immenso dolore da parte di tutti noi e da parte di tutta la famiglia nerazzurra. Giacinto ci mancherà moltissimo perchè era una persona straordinaria, un essere umano molto molto buono, in tutti i sensi. Ha fatto parte e farà sempre parte della storia dell'Inter. Oggi è un giorno molto triste anche perchè lui è sempre stato vicino a noi, vicino a tutti. Ripeto: Giacinto ci mancherà tantissimo".
zanardi84
04-09-2006, 17:22
Con tutto il (profondissimo)rispetto per il grande Giacinto quando l'Inter avrà il suo stadio il nome PRISCO dovrà giganteggiare ad ogni cancello ;)
Allora non dovrà essere dato alcun nome, ogni entrata, tribuna, curva, porterà il nome di uno dei grandissimi della nostra amatissima squadra.
Giacinto però, il capitano dei capitani, merita il posto d'onore.
davide66
04-09-2006, 17:23
Condoglianze a tutti gli Interisti per la perdita del loro presidente :cry:
Allora ho capito male io, mi era parso che difendessi la Roma....
Penso che per l'Inter ci sia un certo risentimento per la vicenda Toni in cui Moratti non ha certo fatto la figura delgran signore, per il resto non ci sono particolari motivi, sono d'accordo.
Vorrei una risposta al post precedente se possibile...
Toni è un mercenario come Ibra,se Moratti litiga con Cobolli o Gigli litiga con Moratti per un giocatore,io come tifoso nn mi sento spinto ad insultare un beneamato nessuno SE NON il giocatore stesso che poteva fin da subito mettere la parola fine alla telenovela.
Se non ci sono motivi per insultare l'Inter allora siamo entrambi d'accordo.
Non entro nella questione della fiorentina che è sicuramenter la più complessa,mi limito a dire che se ci si piega a tale sistema,l'unica cosa certa è che nn si cerca di debellarlo ma semplicemente di limitare i danni a proprio svantaggio e questo è inaccettabile.Stesso principio del PIZZO.....
ErbaLibera
04-09-2006, 17:24
È successo tutto in un maledettissimo giorno uguale a tanti altri. Un giorno senza segnali, senza avvertimenti, un giorno col cielo al suo posto, e non c’era modo di capire che un attimo dopo, si sarebbe capovolto. Quanto ci mettono a dirti che il tempo ti si è ristretto e non hai più garanzie? Pochissimo.
Per Giacinto Facchetti, quel giorno era stato fino a quel momento normale. Poi è seguito il silenzio. Lo chiedeva lui, anzi lo chiedeva quella famiglia così incredibilmente bella e unita che aveva intorno, con lui faceva un tutt’uno, erano qualcosa di raro, i Facchetti, tutti avremmo voluto una piccola parte in una famiglia così. Adesso, anche a loro, resta questo.
Le immagini di un ragazzo diventato uomo correndo dietro a un pallone, e rimane una grande lezione di vita, perché era un uomo pacato capace di grandi slanci, corretto fino all’inverosimile, per cui nemico acerrimo di tutte le slealtà, fortissimo, integro, figlio della provincia ma abituato a sedersi a qualsiasi tavola.
Era un uomo da re e da operai. Era un amico leggendario. Era un eroe da romanzo, Arpino lo sapeva bene. Un romanzo di vita, di classe, di essenzialità.
La prima cosa che faceva dopo le partite, era chiamare casa, i suoi figli, e Massimo Moratti. Troppe volte, quando qualcuno scompare, di lui si cercano le solo le cose buone.
Il fatto è che di Giacinto Facchetti puoi dire solo quelle, che di cose cattive non ne trovi. Le malattie sono bastarde. Colpiscono a caso, non interessa se uno è stato buono, cattivo, perfido. Se lascia molto amore o poco. Giacinto lascia senz’altro molto amore, e quindi un infinito dolore, dietro di sé. Ma forse è sempre così. Una cosa è la conseguenza dell’altra.
Vengono in mente tante cose. Quando raccontava di suo nonno che aveva l’Unità in tasca, e quando invece parlava del suo oratorio, dove giocava da piccolo. L’attenzione affettuosa, mai abbandonata, con cui si riferiva a Helenio Herrera. I diari del Mago li aveva tenuti lui.
L’amicizia profonda, nata che erano due ragazzi, che lo ha legato a Massimo Moratti. Fino all’ultimo, uno c’è stato per l’altro, e l’altro c’era. Credendo in un miracolo, perchè tutti ci abiamo creduto. Se c’era un uomo che se lo meritava, quello era Giacinto Facchetti. Ed era talmente forte, talmente integro, che a volte il miracolo sembrava arrivare.
La rabbia che lo prendeva quando capiva che ci stavano fregando, e lo facevano da tanto, troppo tempo.
La fretta con cui si alzava da tavola, negli alberghi, se c’era una partita in televisione.
La chiarezza con cui inquadrava caratterialmente un giocatore.
Il suo odio per il fumo, su questo era intransigente.
La gentilezza con cui parlava. La lettera che scrisse alla sorella di George Best, lo scorso anno, in ricordo di un campione diversissimo da lui, ma che aveva sempre stimato.
E la dignità con cui passò oltre la scomparsa della propria sorella, cancro, anche lei, e invece la felicità del suo primo giorno da nonno.
La fermezza che aveva. I suoi occhi, così chiari. L’amicizia che dava e che ci si trovava a dargli. Lunghe ore a parlare, a valutare, a raccontarsi. Storie di calcio e di vita, giorni buoni e cattivi, una tale infinità di giorni insieme da pensare che non sarebbero finiti mai. E poi, mai così. Fino a quel giorno in cui ci ha chiesto silenzio e tutti abbiamo obbedito, stando ad aspettare un miracolo.
Quando le cose finiscono, ti chiedi dove vada a finire tutto questo, se in cielo, in un’altra dimensione o in niente. Certo, ti resta nel cuore. Ma in questo momento, per tanti di noi è un cuore spezzato. È andato a pezzi in un giorno maledettamente uguale a tanti altri. Senza segnali, senza avvertimenti, col cielo che se ne stava come sempre al suo posto.
Si è capovolto all’improvviso.
Di Susanna Wermelinger
Era già Sua la storia. Ora siede sul trono dell’Eternità.
Giacinto Facchetti ci ha lasciato troppo velocemente per non confondere, in questi attimi, il dolore e la rabbia, il senso d’ingiustizia e la preghiera. Ci ha lasciato dopo aver giocato, con determinazione e stile, l’ultima partita. Spinto nel campo del dolore da un destino nascosto, improvviso, bastardo. L’atleta, nella testa e non solo nel fisico, nella morale e nei riti di una vita quotidiana all’insegna della lealtà e dello sport, ha lasciato il posto all’uomo di 64 anni sorpreso, colpito, ferito, ma non vinto. Ha stretto i denti, ha combattuto sorretto dall’affetto dei suoi cari, di Massimo Moratti, di tutta l’Inter e di tutti gli interisti, mai abbandonato dal campionato infinito di amici che aveva, che ha, che lascia attoniti, storditi, in Italia e nel mondo. Oggi ci ha lasciati il diciannovesimo presidente della storia dell’Inter, il campione nerazzurro e azzurro indimenticato e indimenticabile, il dirigente italiano stimatissimo in Fifa e Uefa, il marito, il padre, il nonno, l’amico.
Oggi ci ha lasciato Giacinto Facchetti, una persona per bene.
F.C. Internazionale
Vi giuro ho una tristezza incredibile mi sento come quando mi alzai quella maledetta mattina e mia madre guardandomi con la voce rotta mi disse "E' morto Peppino",ed esattamente come lui era un vero signore.
Ciao Giacinto
http://img328.imageshack.us/img328/7119/65561uy8.jpg
beppecomo
04-09-2006, 17:44
eccomi dopo il lavoro...porgo anche io il saluto a una GRANDE uomo...un GRANDE calciatore...... CIAO GIACINTO :(
Teliqalipukt
04-09-2006, 17:53
Caro Cipe,
non sono riuscito a dirti quello che volevo, per paura di farti capire che il tempo era inesorabile e la malattia terribile.
Scusami, ma credo che ti debba ringraziare soprattutto per la pazienza che hai sempre avuto con me.
Per i tuoi occhi che sorridevano, fino alla fine, ai miei entusiasmi o all’ironia con cui cercavo di superare insieme a te momenti difficili.
Pochi giorni fa, pochissimi, mi parlavi con un filo di voce - e con l’espressione di chi ti vuole bene - dell’Inter, proiettando il tuo pensiero in un futuro che andava oltre le nostre povere, ignoranti, possibilità umane.
Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace.
Fantastico. Non ne era capace la tua grande dignità, non ne era capace la tua naturale onestà, la sportività intatta dal primo giorno che entrasti nell’Inter, con Herrera che ti chiamò Cipelletti, sbagliandosi, e da allora, tutti noi ti chiamiamo Cipe. Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare.
Grazie ancora di aver onorato l’Inter, e con lei tutti noi.
Massimo Moratti
Condoglianze a tutti!
RIP :(
Caro Cipe,
non sono riuscito a dirti quello che volevo, per paura di farti capire che il tempo era inesorabile e la malattia terribile.
Scusami, ma credo che ti debba ringraziare soprattutto per la pazienza che hai sempre avuto con me.
Per i tuoi occhi che sorridevano, fino alla fine, ai miei entusiasmi o all’ironia con cui cercavo di superare insieme a te momenti difficili.
Pochi giorni fa, pochissimi, mi parlavi con un filo di voce - e con l’espressione di chi ti vuole bene - dell’Inter, proiettando il tuo pensiero in un futuro che andava oltre le nostre povere, ignoranti, possibilità umane.
Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace.
Fantastico. Non ne era capace la tua grande dignità, non ne era capace la tua naturale onestà, la sportività intatta dal primo giorno che entrasti nell’Inter, con Herrera che ti chiamò Cipelletti, sbagliandosi, e da allora, tutti noi ti chiamiamo Cipe. Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare.
Grazie ancora di aver onorato l’Inter, e con lei tutti noi.
Massimo Moratti
:cry:
-19 per ora.... Se ti sei letto per bene le dichiarazioni di Moratti e conosci gli illeciti che sono stati contestati a DDV capirai anche il perchè....
forse non sai che è tutto partito da quel gran signore di DDV che sono mesi che attacca Moratti e la società utilizzando tutti i giornali che controlla più tutti i siti ..ed è lo stesso gran signore che si permise di proporre Facchetti come pres. della Lega pur sapendo che non se la passava bene( per usare un eufemismo)...
dire che Moggi aveva più stile non rende l'idea, secondo me...
Scusa dimenticavo, dato che parli di illecito strutturato: se un mafioso viene da te, ti dà fuoco al negozio, ti minaccia e tu lo paghi ti senti responsabile quanto lui?
si se non lo denuncio e si se poi mi permetto di fare la morale a chi non c'entra nulla ne con la vittima e tantomeno con il mafioso...
Mi rammarico solo di aver letto in queste due bellime pagine delle polemiche inutili infantili e dalle quali mi dissocio totalmente un personaggio mi ha deluso e profondamente. Non me lo aspettavo e poi per il gusto della polemica ....
bel pezzo che hai riportato teli
Un abbraccio ad un uomo di sport VERO :(
nothinghr
04-09-2006, 18:41
si se non lo denuncio e si se poi mi permetto di fare la morale a chi non c'entra nulla ne con la vittima e tantomeno con il mafioso...
Quanto perbenismo ci vuoi propinare? Dimentichi che la nostra società non immaginava come gli altri cosa c'era dietro a tutti i torti subiti, li vedeva come li vedevamo tutti quanti compresi i dirigenti nerazzurri sempre pronti a dare una mano a Galliani quando era necessario, ma chi poteva accusare facendo nome e cognome secondo te?
VI CHIEDO PER CORTESIA PER OGGI DI AVERE RISPETTO E SMETTERLA
Siete PENOSI E RIDICOLI
IN RICORDO DI GIACINTO FACCHETTI
Lunedì, 04 Settembre 2006 18:41:18
MILANO - Di seguito tutte le reazioni alla morte di Giacinto Facchetti:
J.ZANETTI: "GIACINTO CI MANCHERA' TANTISSIMO"
"C'è un immenso dolore da parte di tutti noi e da parte di tutta la famiglia nerazzurra. Giacinto ci mancherà moltissimo perché era una persona straordinaria, un essere umano molto molto buono, in tutti i sensi. Ha fatto parte e farà sempre parte della storia dell'Inter. Oggi è un giorno molto triste anche perché lui è sempre stato vicino a noi, vicino a tutti. Ripeto: Giacinto ci mancherà tantissimo".
PETRUCCI: "LO SPORT PERDE UN GRANDE CAPITANO"
ROMA (ANSA) - "Il mondo dello sport piange oggi uno dei suoi 'Grandi Capitani', che per lunghi e gloriosi anni è stato l'emblema della nostra nazionale di calcio". Così il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ricorda il campione nerazzurro morto oggi a 64 anni. "Con Facchetti si ammaina un'autentica bandiera dell'Italia calcistica risorta - continua ancora Petrucci -, quella che trionfò ai Campionati Europei del 1968 in Italia e quella che ci emozionò, nella memorabile avventura dei Campionati Mondiali del 1970 in Messico con il secondo posto. Facchetti è stato un campione in campo e fuori. Esemplare da giocatore come in seguito lo è stato da dirigente sportivo, ha impersonificato i più puri valori dello sport ispirati ad una rigida condotta morale. Tutto il mondo dello sport, che da oggi si sente più povero, si stringe intorno alla sua famiglia e all'Inter, nel ricordo delle sue imprese e di quegli autentici valori etici e di umanità che ha sempre trasmesso, con il suo esempio, a milioni di giovani italiani".
MATARRESE: "PER LO SPORT È UNA PERDITA IMMENSA"
ROMA (ANSA) - "Un dolore straziante, una perdita immensa sotto l'aspetto umano quanto sportivo. Ci impegneremo ancora di più per ricostruire tutti insieme un calcio così come piaceva a lui". Antonio Matarrese, presidente della Lega calcio, ha voluto ricordare così Giacinto Facchetti, campione e presidente dell'Inter scomparso oggi.
BURGNICH: "GIACINTO RESTERA' IMMORTALE NELLA GALLERIA DEL CALCIO"
FIRENZE (ANSA) - "Oggi se ne è andato, ma Giacinto resterà immortale nella galleria del calcio, accanto ai più grandi di questo sport, perché lui lo ha innovato, lui è stato il precursore dei terzini d'attacco. Con il suo modo di giocare non si preoccupava di controllare gli avversari, erano loro che dovevano marcarlo". Tarcisio Burgnich ricorda così Giacinto Facchetti, morto oggi a Milano all'età di 64 anni. Per dodici anni erano stati compagni di squadra in quella che fu l'Inter di Helenio Herrera. Il compagno di reparto dell' Inter Mondiale ricorda un episodio del rapporto con Facchetti che sottolinea l' umanità dell'ex presidente dell' Inter."Sapeva che conducevo senza impegni la mia vita da pensionato. Così un anno fa mi ha chiamato chiedendomi di tornare a collaborare per l'Inter, in qualità di osservatore dalla Toscana. D'altronde è sempre stato un ragazzo eccezionale, di una umanità immensa". "Assieme a Boninsegna, Guarneri e tutti gli altri eravamo stati a trovarlo a luglio. Mostrava segnali di ripresa, invece... Oggi sono colpito da un grande dolore, tra noi c'é sempre stato un legame profondo - conclude l'ex interista - È stato un uomo da imitare e un calciatore esemplare che in poco tempo era riuscito a raggiungere i vertici dell'Inter e della nazionale italiana. Di lui ricorderò il carattere forte e i suoi gol, quanti ne ha segnati! E faceva il terzino...".
MAZZOLA: "SONO COMMOSSO"
ROMA (ANSA)- "L'ho saputo stamattina. Sapevo che stava male, ma non si pensa mai che possa veramente arrivare la morte". Sandro Mazzola non riesce a trattenere la commozione parlando della scomparsa di Giacinto Facchetti, un compagno di gioventù con cui ha condiviso lunghi anni nella storica Inter di Herrera. "In questo momento mi vengono in mente ricordi legati più alla persona - ha detto Mazzola intervenendo all'emittente Radio-Radio - ad esempio gli scherzi sul fatto che portava il 43 di scarpe mentre si diceva che i grandi giocatori non dovessero avere più del 42". Facchetti era soprannominato 'il gigante buono' per i suoi atteggiamenti dentro e fuori il campo: "Un nomignolo giusto - ha aggiunto - perché nonostante la sua forza fisica era un uomo molto corretto in tutti i sensi". Mazzola ricorda bene anche le qualità tecniche dell'ex compagno: "È stato il primo grande terzino fluidificante - ha sottolineato - ha fatto una cinquantina di gol da terzino, partiva dalla fascia ed aveva dei tempi di inserimento molto buoni. Oltre alla forza fisica sapeva giocare anche a pallone".
CASTAGNER: "ERA TROPPO FACILE VOLERGLI BENE" '
PERUGIA (ANSA) - "Se ne va un uomo al quale era sin troppo facile voler bene, simbolo di un calcio lontano dalle polemiche": così Ilario Castagner ricorda Giacinto Facchetti. "Uno - dice Castagner - che non penso potesse avere nemici, cosa che nel mondo del calcio è quanto mai difficile. Nei due anni che ho trascorso all'Inter ho avuto la prova che fosse un uomo e un dirigente che non andava mai oltre le righe. Al quale era normale affezionarsi. Tutto ciò rende ancor più dolorosa, per tutti noi che lo conoscevamo, la sua scomparsa". Castagner, ex tecnico nerazzurro ed oggi responsabile tecnico del Perugia e commentatore televisivo, ha aggiunto: "Il buon senso e la pacatezza di Facchetti mancheranno non solo all' Inter, ma a tutto il mondo del calcio".
IL MILAN: "BANDIERA DI COMPORTAMENTO E STILE, ERA E RESTERA' SEMPRE UNO DEI SIMBOLI PIU' VERI DI MILANO"
MILANO (ANSA) - "Era e resterà per sempre uno dei simboli più veri e autentici del patrimonio di una Milano calcistica irripetibile e indimenticabile": così sul sito rossonero, il Milan ha rivolto "vere e sentite condoglianze ai congiunti di Giacinto Facchetti ed a tutti i suoi amici, i suoi collaboratori che hanno lavorato e condiviso emozioni con lui in tanti anni dedicati all'Inter". "Sportivo vero - si legge sul sito del Milan - appassionato di calcio nel senso più partecipe del termine, ha fatto del comportamento e dello stile una bandiera sia in campo che fuori. Tutti gli sportivi milanesi e gli sportivi di tutta Italia erano in ansia per lui ormai da mesi. Oggi, la notizia. Tutti i tifosi del Milan, e tutte le persone che vivono e lavorano nel Milan, l'hanno accolta costernati".
JUVENTUS: "SCOMPARE BANDIERA DEL CALCIO MONDIALE"
TORINO (ANSA) - Con la scomparsa di Facchetti si perde "un simbolo e una bandiera del calcio mondiale". Con queste parole , pubblicate sul suo sito internet, la Juventus partecipa al lutto per la morte del presidente dell'Inter. "La Juventus - si legge sul sito - apprende con infinita tristezza la notizia della scomparsa di Giacinto Facchetti si unisce al dolore della sua famiglia, dell'Inter e dei suoi tifosi e di tutti gli sportivi italiani per la perdita di un simbolo e di una bandiera del calcio mondiale".
RIVERA: "CAMPIONE FUORI PRIMA CHE IN CAMPO"
ROMA (ANSA) - "Abbiamo perso una persona eccezionale. Lo è sempre stato, prima da giocatore, poi da dirigente. Nonostante fosse un campione in campo, sul piano umano valeva anche di più che su quello sportivo. È un pezzo della mia vita che se ne va". Gianni Rivera, che con Giacinto Facchetti ha vissuto da avversario tanti derby milanesi e da compagno quasi altrettante avventure in azzurro, così ricorda il presidente dell'Inter scomparso oggi. Ma nonostante tanti anni passati insieme in nazionale e le numerose sfide di San Siro "ora che se n'é andato mi riesce difficile tirare fuori dalla memoria un ricordo, un aneddoto particolare - prosegue Rivera - perché Giacinto era uno che non andava mai sopra le righe, talmente equilibrato... E poi forse anche perché sul prato del Meazza ci vedevamo da lontano. Lui difensore sulla fascia sinistra, io spesso schierato dalla parte opposta".
GATTUSO: "GRAN DOLORE LO AMAVANO TUTTI"
FIRENZE, 4 set - "La scomparsa di Facchetti è un gran dolore, perché era un vero uomo di sport, un atleta mai odiato, anzi amato anche dai tifosi avversari". Così Rino Gattuso, dal raduno della Nazionale, esprime il suo cordoglio per la morte del presidente dell' Inter, ex campione azzurro degli anni Settanta. Gattuso ha poi ricordato un episodio di alcuni anni fa quando si espresse a favore di Zambrotta, da tutti criticato per una simulazione non ammessa in una partita di Campionato . "Mentre tutti attaccavano me, Facchetti mi telefonò e mi fece i complimenti: non è da tutti, disse, dire quello che pensi davvero".
BENIGNI (PRESIDENTE ASCOLI): "UN BRUTTO GIORNO PER TUTTI"
ANCONA (ANSA) - Il presidente dell'Ascoli ha appreso con grande commozione della morte di Giacinto Facchetti. "Non solo l'Inter perde un grande uomo e un dirigente di alto livello, ma è un brutto giorno per tutto il calcio italiano che sentirà la mancanza di Facchetti". Un uomo che "in un periodo delicato come quello che attraversa questo sport avrebbe potuto certamente dare un forte contributo per superarlo". Benigni ricorda Facchetti come uomo e come giocatore. "Un grande atleta e una persona squisita. Con Facchetti - conclude Benigni rivolgendo un pensiero affettuoso ai familiari e all'Inter - ho sempre avuto un buon rapporto sia a livello di società che in Lega. La sua scomparsa mi addolora molto".
PANIZ: "HA RAPPRESENTATO EPOCA DI SUCCESSI"
ROMA (ANSA) - "Esprimo vivo cordoglio alla famiglia e all'Inter per la scomparsa di un campione dentro e fuori il terreno di gioco. Giacinto Facchetti ha rappresentato un'epoca di successi sportivi ed umani, esempio vivissimo di lucida dedizione alla propria squadra ed alla propria società ma anche di un comportamento educato e collaborativo nei confronti dei compagni di squadra, degli avversari e di tutto il mondo del calcio e dello sport. L'Inter e l'Italia perdono un grande punto di riferimento". Lo afferma, in una nota, l'on. Maurizio Paniz, presidente dello Juve Club Montecitorio.
LANDOLFI: "TRISTI TUTTI SPORTIVI ITALIANI"
ROMA (ANSA) - "La morte di Giacinto Facchetti rattrista non solo i tifosi interisti ma tutti gli sportivi italiani. Con lui se ne va non solo un campione dalla classe purissima ma un esempio di correttezza, di sportività e di onestà di cui ha dato prova dentro e fuori il rettangolo di gioco. Da oggi il calcio italiano è sicuramente più povero". Lo afferma Mario Landolfi, deputato di An.
LA RUSSA: "NESSUNO HA POTUTO PARLARNE MALE "
MILANO (ANSA) - "Quando uno muore tutti ne parlano bene, ma la sua grandezza è che nessuno è mai riuscito a parlane male in vita". È questo il commento a caldo alla notizia della morte di Giacinto Facchetti di Ignazio La Russa, a Milano per un vertice con il sindaco Letizia Moratti. Il capogruppo di An alla Camera, tifoso nerazzurro, ha poi raccontato di aver ricevuto una telefonata dal presidente dell'Inter a fine luglio. "Mi ha detto - ha spiegato La Russa - che sarebbe andato qualche giorno in vacanza prima di tornare in ospedale. L'ho incoraggiato, ma purtroppo sapevamo che la sua era una battaglia impossibile".
COSSUTTA: "SE NE VA IL SIMBOLO DEL CALCIO ONESTO"
ROMA (ANSA) - "Se ne va un uomo esemplare e scrupoloso. Con lui se ne va un simbolo del calcio onesto". Così Armando Cossutta, senatore del Pdci e interista doc, ricorda "l'amico" Giacinto Facchetti, scomparso oggi a 64 anni. "Da interista provo un dolore immenso e un'amarezza profonda: abbiamo perso un campione del calcio italiano. Se ne va - aggiunge Cossutta - una persona gentile e cortese, dedita da sempre al suo lavoro, prima come calciatore e poi come dirigente. È il momento di stringerci attorno a Moratti e a tutta la squadra".
FOLENA: "UMANAMENTE FANTASTICO"
ROMA (ANSA) - "Una persona straordinaria, completamente atipica nel mondo del calcio". Così Pietro Folena, deputato del Prc e interista, ricorda Giacinto Facchetti, presidente dell'Inter. "L'ho conosciuto - prosegue Facchetti - e umanamente era fantastico, oltre che essere stato un giocatore indimenticabile. Una delle ragioni per cui l'Inter è rimasta fuori dalle vicende di 'calciopoli' è legata proprio alla personalità del suo presidente Facchetti".
COSMI: "SE NE VA UN ESEMPIO"
PERUGIA (ANSA) - "Con Giacinto Facchetti se ne va un esempio di quello che significhi essere un dirigente sportivo, all' insegna della lealtà, della signorilità e della competenza ed in un momento come questo, per il calcio è una grande perdita". Serse Cosmi ha reagito così alla morte del presidente dell' Inter. "Non è facile vedere uno che dal campo passa alla scrivania - ha detto il tecnico perugino - riuscendo a portare avanti gli stessi valori che lo avevano sempre contraddistinto da calciatore, non tradendo mai il rispetto dell' educazione e dei giusti comportamenti, come ha sempre fatto Facchetti". Per Cosmi "la perdita più grande è senz' altro per l' Inter e per i suoi tifosi". "Ma in questo momento - ha concluso - tutti ci sentiamo privati di qualcuno verso il quale la stima era unanime".
MELANDRI: "RAPPRESENTANTE DELLO SPORT PULITO"
ROMA (ANSA) - "Apprendo con dolore la notizia della morte di Giacinto Facchetti, un grande uomo e un protagonista indimenticabile della storia dello sport italiano". Così il ministro dello sport e delle politiche giovanili, Giovanna Melandri, ha voluto ricordare il campione nerazzurro scomparso oggi. "Bandiera della nazionale e dell'Inter, ha saputo, una volta ritiratosi dal calcio giocato - prosegue il ministro -, dimostrare grandi doti manageriali restando, negli anni, degno rappresentante di un calcio pulito e esempio per i giovani di quei valori di lealtà sportiva e rispetto dell'avversario che hanno fatto di lui un grande campione, sia in campo che fuori. La morte di Facchetti rappresenta una grave perdita per lo sport italiano. Esprimo la mia vicinanza alla moglie Giovanna e ai figli".
LANDINI: "UN ESEMPIO DI STILE PER TUTTI"
LUCCA, (ANSA) - "La scomparsa di Giacinto Facchetti lascia un vuoto difficilmente colmabile nel mondo del calcio e dello sport italiano in generale. Personalmente ho perso un grande amico. Abbiamo condiviso per anni la camera quando eravamo compagni di squadra all'Inter e con lui ho ricordi bellissimi anche in maglia azzurra. Un amico vero, un signore dentro e fuori dal campo, un esempio di stile per i giovani: per lui la serietà e l'onestà venivano prima di tutto". Così Spartaco Landini, attuale ds della Lucchese, ricorda Giacinto Facchetti.
BERGOMI: "ERA IL MIO PUNTO DI RIFERIMENTO"
LONDRA (ANSA) - "Un giorno più triste non potevo immaginarlo". Giuseppe Bergomi, una delle bandiere nerazzurre, commenta così da Londra la morte del presidente dell'Inter. "Era il mio punto di riferimento in società, una persona squisita, un esempio per tutti. Giacinto era considerato il top non solo nell'Inter ma anche nel calcio internazionale come ho avuto modo di constatare seguendo le partite nel mondo come commentatore. Un uomo buono, gentile e onesto stimato e apprezzato da tutti. Come calciatore - conclude Bergomi - non ho avuto il piacere di vederlo giocare ma posso dire, da collega difensore, che uno che fa 59 gol da terzino non può che essere un calciatore straordinario".
RIVA: "ERA IL CAPITANO DELLA MIA GENERAZIONE"
FIRENZE (ANSA) - Il capitano di una intera generazione, quella di Gigi Riva. Così Rombo di tuono, capocannoniere di tutti i tempi in azzurro e ora capo delegazione della Nazionale campione del mondo, ricorda Giacinto Facchetti. "Lui era il capitano di una generazione - ha detto Riva - una persona splendida, un dirigente onesto, una faccia pulita". Riva ha confessato che durante la malattia "non ho avuto il coraggio di chiamarlo". "Con Facchetti sono diventato campione d'Europa e vice campione del mondo. Lui era un atleta perfetto, non aveva vizi di alcun genere. Ricordo che in Nazionale stavamo tutti e due sulla fascia sinistra e quando avevo qualche difficoltà lui mi incitava e incoraggiava, da vero capitano. Da calciatore, come poi nella vita, mai un problema. E la Nazionale per lui era il massimo".
CASINI: "UNO DEI SIMBOLI DEL NOSTRO PALLONE"
ROMA (ANSA) - "Mi unisco ai tifosi dell'Inter e a tutti gli italiani ricordando le straordinarie imprese sportive e umane di uno dei simboli del nostro calcio. Giacinto Facchetti rimarrà sempre nei nostri cuori di appassionati di calcio e in quelli di tutti gli sportivi italiani". Lo afferma in una nota l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.
BORDON: "COME UN FRATELLO MAGGIORE"
FIRENZE (ANSA) - "Per me era come un fratello maggiore...". Il dolore per la morte di Giacinto Facchetti piomba su Coverciano ed ha il volto di Ivano Bordon, portiere dell' Inter per tutti gli anni Settanta e ora nello staff tecnico azzurro. L' ex numero uno nerazzurro non riesce a trattenere la sua emozione e scoppia in lacrime interrompendo il suo ricordo dopo pochi minuti. "Quando dalle giovanili dell' Inter arrivai in prima squadra - aveva detto Bordon prima di andar via coprendosi gli occhi con gli occhiali - fui messo in stanza con Facchetti, era il 1969 e allora si usava così. Lui era un esempio per tutti, cercava di aiutare tutti. È un peccato che i giovani di oggi non l' abbiamo potuto conoscere come calciatore". Bordon aveva ricordato anche, con affetto, quando nel '78, dopo un infortunio alla spalla, Facchetti era andato al Mondiale dell' Italia come capitano non giocatore. "L' avevo sentito al telefono 15 giorni fa - ha aggiunto Bordon - Gli dissi: Quando torno dalla Nazionale ti vengo a trovare...'".
SEN.BURANI: "UN UOMO PARTICOLARMENTE SENSIBILE"
MILANO (ANSA) - "Giacinto Facchetti chiamò più volte in Commissione, quando noi sollecitammo la Lega per alcuni progetti in favore dell'infanzia: era un uomo particolarmente sensibile e perbene e voglio ricordarlo così". Lo afferma la sen. Maria Burani Procaccini, presidente uscente della Commissione Parlamentare Infanzia. "È stato un giocatore straordinario - dice Burani - e le 94 presenze in nazionale e di titoli conquistati lo dimostrano, ma era anche un manager attento ed onesto, così come la sua società calcistica a cui è stato sempre molto legato. Ma voglio che la gente sappia - conclude Burani - che, fuori dai riflettori, Giacinto Facchetti si adoperava per le iniziative in favore dell'infanzia".
CONCIA: "UOMO DEGNO DI GRANDE RISPETTO E STIMA"
ROMA (ANSA) - "La morte di Giacinto Facchetti rattrista tutti gli sportivi italiani". Lo afferma Paola Concia, responsabile nazionale dei Ds per lo Sport. "Se ne è andato non solo un grande campione - aggiunge - ma anche una persona degna di grande rispetto e stima per il suo comportamento sempre esemplare. Un dirigente che avrebbe potuto dare ancora tanto al calcio con il suo impegno e i suoi valori".
VELTRONI: "SE NE È ANDATO IN SILENZIO,CON LO STILE TIPICO DELLA SUA VITA"
ROMA (ANSA) - "Se ne va una persona mite, dolce per bene, una delle figure più belle del calcio italiano". Così il sindaco di Roma Walter Veltroni, a margine della conferenza stampa di presentazione del Basket Party, ha ricordato il presidente dell'Inter Giacinto Facchetti, scomparso oggi a 64 anni. "Aveva inventato un modo di giocare al calcio, se ne è andato in silenzio - ha aggiunto Veltroni - con lo stile e la sobrietà che l'hanno caratterizzato per tutta la vita. Esprimo il dolore, la solidarietà e l'affetto della città di Roma alla famiglia, a Massimo Moratti, alla società e alla squadra dell'Inter".
FORMIGONI: "ATLETA ESEMPLARE, PERSONA LEALE"
MILANO (ANSA)- "Piango la morte di un uomo che ha dato molto allo sport del nostro Paese e della nostra Regione. Mi rammarico per la sua precoce scomparsa". Lo ha scritto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in una lettera inviata alla famiglia di Giacinto Facchetti per esprimere il suo cordoglio. Formigoni, ricordando il presidente dell'Inter morto in seguito ad una malattia, ha sottolineato il carattere di Giacinto Facchetti: "Un uomo che è stato atleta esemplare, dirigente sportivo di grande livello, persona aperta e leale".
CIOCCHETTI: "MAI SOPRA LE RIGHE, GRANDE CALCIATORE, OTTIMO DIRIGENTE"
ROMA (ANSA) - "Il mondo del calcio piange la scomparsa di un grande calciatore e di un ottimo dirigente. Prima in campo e poi dietro ad una scrivania, Facchetti si è sempre contraddistinto per bravura ma anche per sobrietà, lealtà e compostezza". Così Luciano Ciocchetti, responsabile nazionale dell'Udc per lo sport, ricorda Giacinto Facchetti. "Un uomo di sport - continua Ciocchetti - che non è mai andato sopra le righe né ha mai pronunciato una parola fuori luogo. Facchetti resta per il calcio italiano un esempio e un modello da seguire".
DALLA CHIESA: "SIMBOLO DI UNO SPORT PULITO"
MILANO (ANSA) - "Con Giacinto Facchetti scompare un simbolo della grande Inter, ma soprattutto un campione e un simbolo di un altro calcio, pulito, giocato con lealtà e correttezza. Del calcio che fa innamorare i bambini e che dà un senso alla passione sportiva di milioni di spettatori". Lo ha detto Nando Dalla Chiesa, sottosegretario all'Università e alla Ricerca. "In un calcio incerto se recuperare credibilità o riaffondare nella palude c'é solo da sperare che la carriera di Facchetti venga vissuta e indicata come un esempio - ha concluso Dalla Chiesa -. All'Inter l'orgoglio di averlo avuto come calciatore e come presidente".
PANATTA: "SCOMPARE AMICO E GRANDE ATLETA"
ROMA (ANSA) - "Con la morte di Giacinto scompare un grande amico, ma anche un atleta unico, che ha saputo coniugare grandi doti sportive, con una non comune umanità ed un amore vero per il calcio al quale ha dedicato tutta la sua vita". Lo afferma l'ex campione di tennis Adriano Panatta, assessore allo Sport della Provincia di Roma, commentando la scomparsa di Giacinto Facchetti.
RUSCONI: "UN SIMBOLO DI CREDIBILITA' NEL MONDO"
ROMA (ANSA) - L'on. Antonio Rusconi, componente per la Margherita della Commissione Sport della Camera, così commenta la morte del Presidente dell'Inter Giacinto Facchetti: "È una scomparsa gravissima, per l'Inter e per il calcio italiano, per la credibilità della figura a livello nazionale e internazionale. Un campione esempio di correttezza e lealtà. In questi mesi drammatici per il calcio nazionale è comunque rimasto un simbolo di credibilità nel mondo".
LETIZIA MORATTI: "UNA GRANDE PERDITA PER MILANO"
MILANO (ANSA) - "Ho avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo per la grande umanità, la generosità, la professionalità e la bontà: è una grande perdita per il mondo del calcio e per la città di Milano". È questo il commento del sindaco di Milano, Letizia Moratti, alla notizia della morte di Giacinto Facchetti.
FIORELLO: "È STATO GRANDE IN TUTTO"
ROMA (ANSA) - "È uno di quei rari casi in cui tutto quel che si dice quando viene a mancare una persona è vero": elegante ma non privo di ironia il commento di Fiorello, di provata fede interista, appena appresa la notizia della scomparsa di Giacinto Facchetti. "Grande persona e grande uomo; poi anche grande calciatore, grande sportivo, grande interista, insomma grande tutto - dice Fiorello - :la morte di Giacinto Facchetti è uno di quei rari casi in cui tutto quel che si dice quando viene a mancare una persona è vero. Oltre ai ricordi di quando lo vidi correre sul campo nel 1970 nella partita Catania-Inter, decisiva per la mia fede calcistica, ho in mente una bella immagine recente di questa estate a Taormina: ci siamo incontrati in albergo, io ero lì con 'Volevo fare il ballerino'. L ho invitato al mio show, lo ha visto seduto in prima fila e ci siamo divertiti insieme. Io e tutta la mia famiglia - conclude Fiorello - siamo vicini alla moglie e ai suoi figli".
Ufficio Stampa
dal sito della Fiorentina
Giacinto Facchetti, una persona per bene
lunedì 4 settembre 2006 17.43
La Fiorentina, insieme a tutti gli sportivi d’Italia, piange la scomparsa di Giacinto Facchetti. Piange il Campione, lo sportivo, il Presidente dell’Inter, l’uomo la cui correttezza e onestà hanno rappresentato il calcio italiano a livello agonistico e dirigenziale in tutto il mondo. Giacinto Facchetti è stato il simbolo di un era calcistica, quello di un’indimenticabile Italia-Germania 4-3, quello che ha sollevato al cielo la Coppa Europa del 1968, il capitano che ha legato il suo nome all’immagine di un Inter vincente con Scudetti e Coppe Campioni. Il suo sorriso e la sua personalità lo hanno portato a ricoprire il ruolo di Presidente con grande dignità e senso di responsabilità. Tutti lo ricorderanno, al di là del tifo e delle bandiere, per quello che è sempre stato: una persona per bene.
per oggi accettiamo volentieri questo da Firenze ... :read:
Quanto perbenismo ci vuoi propinare?
ah ecco, denunciare chi ti ricatta è da perbenisti non da persona seria quale DDV dice di essere :rolleyes:
per me puoi credere tutto quello che vuoi, anche che DDV non sapeva chi lo stava ricattando :rotfl: , non mi riguarda...
continuo però a non vedere il nesso fra quello ha combinato lui e L'Inter, o meglio lo capisco perchè è prassi comune nascondere i propri errori gettano fango sugli altri, la cosa grave è che in questo periodo ha parlato più di Moratti che di Carraro e Moggi...così da l'impressione che in fondo tanto nemici non dovevano essere..
VI CHIEDO PER CORTESIA PER OGGI DI AVERE RISPETTO E SMETTERLA
Siete PENOSI E RIDICOLI
cerca di calmarti j.s.
Quincy_it
04-09-2006, 19:57
Caro Cipe,
non sono riuscito a dirti quello che volevo, per paura di farti capire che il tempo era inesorabile e la malattia terribile.
Scusami, ma credo che ti debba ringraziare soprattutto per la pazienza che hai sempre avuto con me.
Per i tuoi occhi che sorridevano, fino alla fine, ai miei entusiasmi o all’ironia con cui cercavo di superare insieme a te momenti difficili.
Pochi giorni fa, pochissimi, mi parlavi con un filo di voce - e con l’espressione di chi ti vuole bene - dell’Inter, proiettando il tuo pensiero in un futuro che andava oltre le nostre povere, ignoranti, possibilità umane.
Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace.
Fantastico. Non ne era capace la tua grande dignità, non ne era capace la tua naturale onestà, la sportività intatta dal primo giorno che entrasti nell’Inter, con Herrera che ti chiamò Cipelletti, sbagliandosi, e da allora, tutti noi ti chiamiamo Cipe. Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare.
Grazie ancora di aver onorato l’Inter, e con lei tutti noi.
Massimo Moratti
:(
Teliqalipukt
04-09-2006, 20:06
VI CHIEDO PER CORTESIA PER OGGI DI AVERE RISPETTO E SMETTERLA
Siete PENOSI E RIDICOLI
Mi associo a quanto detto da J.S. in questo e nel suoi intervento precedente.
Avevo chiesto che venisse chiuso il thread proprio perchè temevo che si potesse violare quello che dovrebbe essere un momento di silenzio e rispetto.
Ho pubblicato le parole di Moratti sperando che da sole potessero farvi riflettere sull'opportunità di evitare queste sterili polemiche, proprio oggi.
Quanto a me, mi ero promesso di non postare per qualche giorno. Se sono intervenuto è perchè sento il dovere di chiedervi un pò di contegno.
Agli ospiti, ma soprattutto ai membri del club.
E vi supplico, eventuali repliche a questo mio intervento, di qualsiasi genere, fatemele in pvt.
Stormblast
04-09-2006, 20:11
:cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
Caro Cipe,
non sono riuscito a dirti quello che volevo, per paura di farti capire che il tempo era inesorabile e la malattia terribile.
Scusami, ma credo che ti debba ringraziare soprattutto per la pazienza che hai sempre avuto con me.
Per i tuoi occhi che sorridevano, fino alla fine, ai miei entusiasmi o all’ironia con cui cercavo di superare insieme a te momenti difficili.
Pochi giorni fa, pochissimi, mi parlavi con un filo di voce - e con l’espressione di chi ti vuole bene - dell’Inter, proiettando il tuo pensiero in un futuro che andava oltre le nostre povere, ignoranti, possibilità umane.
Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace.
Fantastico. Non ne era capace la tua grande dignità, non ne era capace la tua naturale onestà, la sportività intatta dal primo giorno che entrasti nell’Inter, con Herrera che ti chiamò Cipelletti, sbagliandosi, e da allora, tutti noi ti chiamiamo Cipe. Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare.
Grazie ancora di aver onorato l’Inter, e con lei tutti noi.
Massimo Moratti
questa è fin troppo commovente :(
Amu_rg550
04-09-2006, 20:44
Caro Cipe,
non sono riuscito a dirti quello che volevo, per paura di farti capire che il tempo era inesorabile e la malattia terribile.
Scusami, ma credo che ti debba ringraziare soprattutto per la pazienza che hai sempre avuto con me.
Per i tuoi occhi che sorridevano, fino alla fine, ai miei entusiasmi o all’ironia con cui cercavo di superare insieme a te momenti difficili.
Pochi giorni fa, pochissimi, mi parlavi con un filo di voce - e con l’espressione di chi ti vuole bene - dell’Inter, proiettando il tuo pensiero in un futuro che andava oltre le nostre povere, ignoranti, possibilità umane.
Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace.
Fantastico. Non ne era capace la tua grande dignità, non ne era capace la tua naturale onestà, la sportività intatta dal primo giorno che entrasti nell’Inter, con Herrera che ti chiamò Cipelletti, sbagliandosi, e da allora, tutti noi ti chiamiamo Cipe. Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare.
Grazie ancora di aver onorato l’Inter, e con lei tutti noi.
Massimo Moratti
Ciao Giacinto.
Mi associo a quanto detto da J.S. in questo e nel suoi intervento precedente.
Avevo chiesto che venisse chiuso il thread proprio perchè temevo che si potesse violare quello che dovrebbe essere un momento di silenzio e rispetto.
cerchiamo di non usare a sproposito parole che evidentemente conosciamo poco....
potrei dirti che trovo ridicola e patetica l'idea di smettere di postare ma non lo faccio perchè non mi riguarda visto che non lede la mia libertà ne viola alcun regolamento..
la scelta di non postare è tua ed io la rispetto, cerca di fare altrettanto...
E vi supplico, eventuali repliche a questo mio intervento, di qualsiasi genere, fatemele in pvt.
questo è un attegiamento da mod non da normale utente, qui si discute e se non si ha intenzione di farlo è meglio non postare per niente..
majin mixxi
04-09-2006, 20:51
Massimo rispetto e ammirazione per una persona che ho sempre considerato un grande,sia come uomo che come calciatore,18 stagioni con la maglia nerazzurra,uno di quelli che ogni squadra avrebbe voluto.
Riposa in pace
Teliqalipukt
04-09-2006, 20:53
cerchiamo di non usare a sproposito parole che evidentemente conosciamo poco....
potrei dirti che trovo ridicola e patetica l'idea di smettere di postare ma non lo faccio perchè non mi riguarda visto che non lede la mia libertà ne viola alcun regolamento..
la scelta di non postare è tua ed io la rispetto, cerca di fare altrettanto...
questo è un attegiamento da mod non da normale utente, qui si discute e se non si ha intenzione di farlo è meglio non postare per niente..
Vabbè ti chiedo scusa. Ma mi ero immaginato che oggi il thread potesse diventare come un libro bianco dove tutti vengono e lasciano un ricordo o un saluto al nostro presidente.
Non chiedevo di non postare, e non volevo atteggiarmi a moderatore, chiedevo di lasciare queste pagine, solo per oggi, libere dalle polemiche e le liti su calciopoli, della valle ecc.
Evidentemente mi ero immaginato un qualcosa che non si poteva fare.
Come non detto. Non parliamone più ;)
Vabbè ti chiedo scusa. Ma mi ero immaginato che oggi il thread potesse diventare come un libro bianco dove tutti vengono e lasciano un ricordo o un saluto al nostro presidente.
Non chiedevo di non postare, e non volevo atteggiarmi a moderatore, chiedevo di lasciare queste pagine, solo per oggi, libere dalle polemiche e le liti su calciopoli, della valle ecc.
Evidentemente mi ero immaginato un qualcosa che non si poteva fare.
Come non detto. Non parliamone più ;)
Non sai quello che dici,così come J.S,purtroppo non posso dire altro ma fidati che il dolore della morte di facchetti l'ho vissuta più vicino di quanto possiate immaginare e difendere l'inter in questo thread non c'entra assolutamente nulla con ciò che tutti stiamo provando per la mancanza di un grande uomo.
Per chi volesse,i funerali dovrebbero tenersi a treviglio giovedì,se volete vi terrò aggiornati sulla data precisa e l'orario esatto.
Vabbè ti chiedo scusa. Ma mi ero immaginato che oggi il thread potesse diventare come un libro bianco dove tutti vengono e lasciano un ricordo o un saluto al nostro presidente.
Non chiedevo di non postare, e non volevo atteggiarmi a moderatore, chiedevo di lasciare queste pagine, solo per oggi, libere dalle polemiche e le liti su calciopoli, della valle ecc.
Evidentemente mi ero immaginato un qualcosa che non si poteva fare.
Come non detto. Non parliamone più ;)
scusa ma non riesco a dimenticare (e mai ci riuscirò) che DDV si è permesso di chiamare in causa Facchetti quando era gravemente ammalato, non c'è niente di più schifoso di chi cerca l'applauso giocando con la salute altrui....
dei vs post mi ha dato fastidio la lezione sul rispetto...
per quanto mi riguarda il rispetto si dimostra in vita, troppo facile farlo di fronte alla morte..
non mi interessa se faranno un secondo di silenzio o 10 ore, non m'interessa se a ricordarlo saranno 2 gatti o 100000 persone, non m'interessa se smetterete di postare per 2 mesi...
non m'interessa perchè tutto quello che si dice e si fa adesso non cambierà l'affetto e la stima che ho sempre avuto per Facchetti
nothinghr
04-09-2006, 21:38
scusa ma non riesco a dimenticare (e mai ci riuscirò) che DDV si è permesso di chiamare in causa Facchetti
Ma questa storia che ogni poco tiri fuori, sei sicuro che sia vera? :stordita:
ronaldovieri
04-09-2006, 21:47
Ma questa storia che ogni poco tiri fuori, sei sicuro che sia vera? :stordita:
vera
verolenny
04-09-2006, 21:49
per chi fosse interessato.
per motivi di ordine pubblico (la necessità di trovare una chiesa grande abbastanza da accogliere tutti quelli che intendono partecipare) i funerali non saranno più effettuati a treviglio, ma verranno fatti a Milano sembra già mercoledì pomeriggio.
scusa ma non riesco a dimenticare (e mai ci riuscirò) che DDV si è permesso di chiamare in causa Facchetti quando era gravemente ammalato, non c'è niente di più schifoso di chi cerca l'applauso giocando con la salute altrui....
dei vs post mi ha dato fastidio la lezione sul rispetto...
per quanto mi riguarda il rispetto si dimostra in vita, troppo facile farlo di fronte alla morte..
non mi interessa se faranno un secondo di silenzio o 10 ore, non m'interessa se a ricordarlo saranno 2 gatti o 100000 persone, non m'interessa se smetterete di postare per 2 mesi...
non m'interessa perchè tutto quello che si dice e si fa adesso non cambierà l'affetto e la stima che ho sempre avuto per Facchetti
*
per chi fosse interessato.
per motivi di ordine pubblico (la necessità di trovare una chiesa grande abbastanza da accogliere tutti quelli che intendono partecipare) i funerali non saranno più effettuati a treviglio, ma verranno fatti a Milano sembra già mercoledì pomeriggio.
Perfetto,grazie per le info ;)
verolenny
04-09-2006, 21:52
Perfetto,grazie per le info ;)
;)
occhio però che le notizie cambiano ora dopo ora.
Ma questa storia che ogni poco tiri fuori, sei sicuro che sia vera? :stordita:
trasmissione RAI in prima serata il giorno del verdetto,mentre su Mediaset c'era Lotito se non sbaglio....
Teliqalipukt
04-09-2006, 22:09
LA FIORENTINA: "PIANGIAMO PERSONA PER BENE"
FIRENZE (ANSA)- "La Fiorentina piange la scomparsa di Giacinto Facchetti. Piange il Campione, lo sportivo, il presidente dell'Inter, l'uomo la cui correttezza e onestà hanno rappresentato il calcio italiano a livello agonistico e dirigenziale in tutto il mondo". Inizia così il messaggio di condoglianze della società viola in ricordo e in omaggio a Facchetti. Facchetti viene definito dalla Fiorentina "il simbolo di un'era calcistica, quello di un'indimenticabile Italia-Germania 4-3, quello che ha sollevato al cielo la Coppa Europa del 1968, il capitano che ha legato il suo nome all'immagine dell' Inter vincente con scudetti e coppe Campioni. Il suo sorriso e la sua personalità lo hanno portato a ricoprire il ruolo di presidente con grande dignità e senso di responsabilità". "Tutti - sottolinea ancora la società viola a pochi giorni dalla sfida proprio con l'Inter che aprirà il Campionato - lo ricorderanno, al di là del tifo e delle bandiere, per quello che è sempre stato: una persona per bene".
ErbaLibera
04-09-2006, 22:22
Io se riesco penso proprio che andrò a rendere omaggio per l'ultima volta al grande Giacinto,era dalla morte di Prisco che non stavo cosi male per un personaggio dello sport. :(
nothinghr
04-09-2006, 22:34
trasmissione RAI in prima serata il giorno del verdetto,mentre su Mediaset c'era Lotito se non sbaglio....
Intendevo dire che quando qui sul forum prima dell'estate ho sentito dire che Facchetti era malato non ne sapevo niente, quindi mi sono chiesto se fossi sicuro che DV ne fosse al corrente all'epoca prima di spalargli merda addosso
IBELONGTOYOU
04-09-2006, 22:51
addio giacinto raggiungi il tuo amico prisco lassu' e vegliate sulla nostra, anzi sulla vostra inter...
in questo momento di dolore per aver perso non solo un presidente ma un pezzo di inter!! :cry: :cry:
Su SI hanno dedicato la copertina di "Solo Calcio" a Giacinto,commovente.
Il primo giocatore a diventare presidente dell'Inter...un punto di riferimento.
Io se riesco penso proprio che andrò a rendere omaggio per l'ultima volta al grande Giacinto,era dalla morte di Prisco che non stavo cosi male per un personaggio dello sport. :(
*
Devo dirlo però,quando seppi della morte di peppino,mi misi a piangere...
GIACINTO, LA MORTE TI HA SOLO PRESO IN PRESTITO
Domenica sera un comune amico mi aveva detto che non c’erano più speranze, ma non ho voluto credergli: Giacinto un mese fa mi aveva mandato un Sms promettendomi un abbraccio da lì a poco tempo.
E invece niente, ma non bisogna piangere perché quelli come lui la morte se li prende solo in prestito.
Ha ragione Rivera quando ricorda che è stato più grande come persona che come campione e che di lui rimarranno nella memoria le doti umane piuttosto che le imprese del campione.
Dire che è stato un fuoriclasse straordinario, per chi, come me, l’ha conosciuto e frequentato per anni, è estremamente riduttivo.
Era una di quelle persone che se hai la fortuna di conoscerle il primo sentimento che provi non è la stima, ma l’affetto: non si poteva non volergli bene.
Quando l’ho conosciuto lui era uno dei calciatori più bravi, apprezzati e stimati del mondo, io un giovane cronista che si presentava ad Appiano Gentile con taccuino e biro in mano, intimidito dal luogo e dai campioni che vi si allenavano.
Ma quel suo sorriso, aperto, leale e sincero, abbatteva ogni barriera.
Era lui la vera bandiera dell’Inter, come dall’altra parte lo era Rivera, un altro che se lo conosci gli vuoi bene per forza.
Chi mi conosce sa benissimo quanto mi siano in antipatia gli stereotipi, i luoghi comuni e le frasi fatte, ma di fronte a Facchetti mi sono sentito disarmato da un pomeriggio di gennaio del 1966.
Dopo uno Juventus – Inter, dopo aver parlato ai cronisti che gli erano vicino, mi vide un po’ staccato dagli altri sulle punte dei piedi, nel tentativo (vano) di sentire le sue parole.
Dopo aver parlato con gli altri mi si avvicinò chiedendomi: “Scusa, non ho sentito, avevi qualche domanda da farmi?”.
Ciao, ci vediamo presto.
La Nord saluta Giacinto
Lunedì, 04 Settembre 2006 -
La Curva Nord ha appreso la triste notizia della scomparsa del Presidente dell'Inter Giacinto Facchetti.
Il Direttivo e tutti gli Ultras dell'Inter intendono esprimere le più sentite condoglianze ai Famigliari ed alla Società Neroazzurra.
"un'altra stella Neroazzurra splenderà nel cielo,
addio e Grazie a te Grande giocatore, Grande Uomo e soprattutto Grande Interista.
Ciao Giacinto raggiungi Peppino per continuare a vivere insieme per sempre nei nostri cuori".
IBELONGTOYOU
04-09-2006, 23:11
:D ragazzi scusate come faccio a mettere la tessera in firma???non ce la faccio chi mi helpa??? :D
ero in treno, stavo tornando da una giornata pensatissima, accendo il mio MUVO e mi dico "ma no.. ascoltiamo la radio..."
avevo voglia di notizie "fresche"...
due parole ad un certo punto "...la morte di Facchetti..."
quello che ormai era sulle bocche di tutti, che le notizie facevano prevedere era accaduto poche ore fa.
64 anni... uno sportivo, un grande uomo...
l'anno scorso lo vidi, ero andato in un teatro di Milano per vedere uno spettacolo dove recitava il figlio. Lui spuntò fuori dalla massa, alto, con lo sguardo sicuro e mite nello stesso momento.
Era Giacinto, mi impressionò per la stazza fisica e pensai "caspita doveva essere tremendo trovarselo sulla fascia..."
Alla radio, il giornalista disse "Facchetti tracciò una linea indelebile che divide il terzino prima di Facchetti e il terziono dopo l'era Facchetti: fu unico nel suo ruolo, un punto di riferimento assoluto a livello mondiale".
Oggi appare anche come un uomo buono e onesto.
Non so dire altro.
E' il mio unico post della giornata... per un uomo unico.
Ciao Giacinto, ti ricorderemo.
redbaron
04-09-2006, 23:31
Arrivederci Giacinto.
http://www.corriere.it/Fotogallery/Originali/2006/09_Settembre/04/fac/03--500x387.jpg
clusterdom
04-09-2006, 23:35
dopo peppino vola via un'altra bandiera dell'inter. facchetti era linfatico per il mondo marcio del calcio, un simbolo totale della lealtà sportiva. un esempio perfetto, un presidente di un grandissimo club che gli altri possono solo sognare di avere. spero che i 21 grammi della sua anima si spargono nell'ambiente del calcio italiano, che si spargono e depurino i pezzenti che l'hanno inquinato. mi dispiace tanto che non possa essere partecipe di quella che a partire da quest'anno sarà la più grande inter di sempre assieme all'inter da lui capitanata e simboleggiata qualche decennio fa.
giacinto, ci mancherai...
juninho85
04-09-2006, 23:42
facchetti era linfatico per il mondo marcio del calcio, un simbolo totale della lealtà sportiva.
su questo aspetto diversi ex giocatori che praticarono in anni contemporanei alla sua carriera hanno espresso qualche dubbio riguardo la totale lealtà sportiva.
siano o meno fondate queste voci,anche alla luce del male che putroppo l'ha stroncato,era comunque un personaggio molto mite e d'esempio in questo puteferio che ormai è oggi il calcio italiano
johnnyboy79
04-09-2006, 23:44
I Campioni non muoiono mai.
Ciao Capitano.
redbaron
05-09-2006, 00:00
su questo aspetto diversi ex giocatori che praticarono in anni contemporanei alla sua carriera hanno espresso qualche dubbio riguardo la totale lealtà sportiva.
siano o meno fondate queste voci,anche alla luce del male che putroppo l'ha stroncato,era comunque un personaggio molto mite e d'esempio in questo puteferio che ormai è oggi il calcio italiano
Facciamo volentieri a meno delle tue considerazioni, oggi e in futuro. ;)
Interessante
Ibrahimovic cacciato dalla nazionale. Vieri fa rissa
08:01 del 05 settembre
Zlatan Ibrahimovic rientra dopo l'una di notte nel ritiro della Svezia, che lo punisce mandandolo a casa. L'attaccante dell'Inter scappa dall'hotel insieme a Wilhelmsson per festeggiare il compleanno di Mellberg.
Domenica sera Vieri è stato provocato in un ristorante di Milano da una coppia di tifosi della Sampdoria, che gli hanno chiesto l'autografo su un bigliettino con la scritta "Sei un pezzo di m...".
Gli amici del centravanti avrebbero reagito in maniera violenta, facendo scoppiare una rissa.
(Gazzetta dello Sport)
un segno di rispetto.......
Messaggio Interfans.org
Giacinto sarai il nostro angelo neroazzurro, veglia su di noi e salutaci Peppino
Il forum riaprirà martedì ;)
ALBIZZIE
05-09-2006, 07:33
Ciao Giacinto.
e tu svuota i pvt!
I voti di Redbaron e agara a te sono arrivati o te li devo girare ???
I voti di Redbaron e agara a te sono arrivati o te li devo girare ???
Io ce l'ho.
ALBIZZIE
05-09-2006, 07:36
:D ragazzi scusate come faccio a mettere la tessera in firma???non ce la faccio chi mi helpa??? :D
nel pannello di controllo, nella pagina della firma
devi inserire il link della tua tessera tra i tag immagine e
come se fosse una foto qualsiasi
Io ce l'ho.
Ok forse è meglio fare un check totale venerdì ;)
ALBIZZIE
05-09-2006, 07:42
I voti di Redbaron e agara a te sono arrivati o te li devo girare ???
ELEZIONI ORGANI DIRIGENTI DELL'ICTR:
alle ore 8:00 di oggi 5/9/06 hanno votato 16 soci,
pari al 34% degli aventi diritto al voto.
segretari, vi risulta?
ELEZIONI ORGANI DIRIGENTI DELL'ICTR:
alle ore 8:00 di oggi 5/9/06 hanno votato 16 soci,
pari al 34% degli aventi diritto al voto.
segretari, vi risulta?
A me risultano 4 votanti per ora.
ALBIZZIE
05-09-2006, 08:08
4???
più tardi vi mando un riassuntino.
4???
più tardi vi mando un riassuntino.
Massì,avranno mandato tutto a te,presidè :O
ALBIZZIE
05-09-2006, 08:29
Cazzola 'C'è stata grande occasione invece in Lega non è cambiato nulla'
19:25 del 04 settembre
Il presidente del Bologna Alfredo Cazzola parla senza mezzi termini di Calciopoli come di un occasione mancata. ''All'interno della Lega Calcio non è cambiato niente - ha dichiarato - Abbiamo avuto una grande occasione, ma l'abbiamo buttata via. Alla luce delle reazioni politiche emerse e dei giudizi finali io sono il presidente irriso due volte: la prima perchè il Bologna è stato penalizzato dallo scandalo, la seconda perchè ero convinto che ci fosse un segnale di cambiamento''. Cazzola fa un paragone con il basket. ''A Bologna quattro anni fa è stata radiata dal mondo del basket una società gloriosa come la Virtus (di cui Cazzola era stato presidente negli anni precedenti - ndr) perchè non aveva pagato 200 mila euro - ha ricordato -. Allora si rispettarono semplicemente le regole''.
verolenny
05-09-2006, 08:31
Massì,avranno mandato tutto a te,presidè :O
confermo che io ho mandato il voto al presidente.. ;)
ALBIZZIE
05-09-2006, 08:38
confermo che io ho mandato il voto al presidente.. ;)
a mederato' non è che sbrici nell'urna??? qui faccio intervenire l'ONU per controlalre la regolarita, eh?
:D
ALBIZZIE
05-09-2006, 09:03
http://i8.tinypic.com/25kubys.jpg
ALBIZZIE
05-09-2006, 09:28
Toni-Inter: 'Resto a Firenze, almeno fino a gennaio...'
09:30 del 05 settembre
Toni esulta dopo il golIl centravanti della Fiorentina, Luca Toni ha dichiarato nel corso della presentazione della nuova stagione sportiva di Sky a Londra: "Resterò a Firenze, almeno fino a gennaio. Lo scudetto andrà alla squadra più forte, cioè l'Inter".
In estate il capocannoniere della Serie A è stato cercato con insistenza dai nerazzurri, ma alla fine ha prevalso la volontà di Della Valle di trattenerlo in viola.
resterò a firenze fino a gennaio? lui non vede l'ora di far le valigie e poi i tifosi viola se al prendono con la nostra dirigenza???
scudetto all'inter??? grattata d'obbligo :tie:
Amu_rg550
05-09-2006, 09:37
e tu svuota i pvt!ah, ecco che mi stavo scordando :D
stasera faccio tutto e mando il voto, ora sono un pò incasinato.
(mica sono a roma eh, qui si produce :O )
ALBIZZIE
05-09-2006, 09:41
ah, ecco che mi stavo scordando :D
stasera faccio tutto e mando il voto, ora sono un pò incasinato.
(mica sono a roma eh, qui si produce :O )
ecco. vedi di produrre 2 voti responsabili prima di giovedì :rolleyes:
ALBIZZIE
05-09-2006, 09:41
il mio ricordo al mio presidente:
http://nerazzurri.ifrance.com/facchetti.jpg
Ero bambino, tanti anni fa,
mio padre mi portava a vedere le partite della roma, quelle importanti... il milan, la juventus, il torino, il genoa, se la lazio era in serie A anche il derby, e poi c'era l'inter. eh no, quella partita non si poteva perdere, anche se non era più l'inter di Helenio Herrera, l'inter rimaneva sempre l'inter.
Andavamo all'olimpico, il più delle volte in curva sud, sotto, per stare vicino al campo e vedere più da vicino. A quei tempi non c'erano nè seggiolini nè panche, bisognava stare in piedi ed io alto si e no un metro, vedevo solo le persone davanti a me e qualche spicchio di partita.
Finalmente un anno ero cresciuto più del solito, vedevo bene.
Tra i tanti, c'era un giocatore neroazzurro in mezzo al campo che svettava su tutti, alto, magro eppure graziato negli interventi, sicuro su ogni palla. Chiesi a mio padre: "chi è quello là, alto alto?". mi rispose: "quello è Facchetti, il capitano della Nazionale.
Ecco, da quel momento non abbandonai più lo sguardo su quel faro in mezzo al campo, perdemmo la partita 3-1, ma che importava? io quel giorno trovai il mio capitano e la squadra che mi avrebbe accompagnato per tutta la vita.
Ad ogni altro incontro con l'inter o con la nazionale, era sempre il primo giocatore che vedevo e riconoscevo, come dire: "prima l'Uomo e poi l'atleta".
E proprio quando l'atleta non c'era più, le grandi qualità dell'Uomo mi hanno permesso di apprezzarlo anche dietro la scrivania da dirigente della sua squadra, della mia squadra.
Ma quando il cielo sembrava rasserenerarsi, quando i recenti avvenimenti riequilibrano le sorti annullando le beffe sportive degli ultimi anni, ecco il destino compiere il suo crudele disegno. Non basta essere onesti e per bene per opporsi, non basta essere un grande Uomo ed un grande giocatore, non basta aver illuminato i campi di calcio e le vite di noi tifosi.
No. Tutto ha un limite ed una fine.
Ed invece no, No. Perchè Persone come Giacinto, come Peppino, rimarranno sempre vive nei nostri cuori e ci accompagneranno su tutti i campi, qualsiasi sia il risultato.
Ciao Giacinto.
Albizzie
Grazie Albi per il tuo ricordo.
Rimpiango di non averlo potuto conoscere meglio come calciatore, ma mi è bastato ampiamente apprezzarlo (tantissimo) non come dirigente, ma come uomo.
Anche se me l'aspettavo, mi ha commosso molto il ricordo di Rivera.
ALBIZZIE
05-09-2006, 10:11
si comincia a parlare di ritirare la maglia numero 3.
siete d'accordo?
personalmente non tanto, perchè fra 50 anni non si avrebbe più un numero disponibile da 1 a 11.
invece la toglierei ma solo momentaneamente e la riserverei per quei giocatori degni di indossarla. una sorte di premio e di traguardo.
perchè fra 50 anni non si avrebbe più un numero disponibile da 1 a 11.
sei così ottimista?
Teliqalipukt
05-09-2006, 10:32
Ieri ero molto dispiaciuto per la scomparsa di Facchetti. Oggi lo sono ancora, e lo sarò sempre.
Ma comincio ad avvertire anche un altro dispiacere, che prima non avevo notato. Quello per Moratti, che adesso è un pò più solo. Ha perso un fratello, un amico. Una persona con cui era bello condividere sogni e delusioni perchè un pò si somigliavano: per signorilità, educazione, compostezza, dolcezza, grande infinita umanità.
Fare il presidente dell'Inter non deve essere facile. Ci metti impegno, passione, denaro, ma i risultati capita che non arrivino, e i tifosi (però solo alcuni) quando le cose non vanno prendono di mira il presidente. Che diventa l'unico a soffrire due volte, e più di tutti.
Questo fardello Moratti lo divideva con l'amico Facchetti. E immagino che fosse così bello dividerlo con lui, che quel fardello diventava molto più leggero.
Bisogna non dimenticare Giacinto Facchetti. Mai.
Bisogna stare vicino a Massimo Moratti. Sempre.
ALBIZZIE
05-09-2006, 10:36
ottimista?
mah, intanto comincia a togliere il 2, il 4 e l'8 oltre al 3.
verolenny
05-09-2006, 10:40
Ciao, amato Giacintone
Candido Cannavò racconta l'amico, fra memorabili momenti di calcio e gli ultimi giorni di vita condivisi in ospedale
Candidò Cannavò con Giacinto Facchetti. Liverani
MILANO, 5 settembre 2006 - Me lo trovavo davanti con i suoi occhi dolcissimi, ormai cerchiati di giallo, rinsecchito ma sempre vigoroso nella sua stanchezza senza ritorno. Lo guardavo mentre lui cercava di sorridere a Giovanna e ai suoi ragazzi che non lo abbandonavano un attimo. E i pensieri volavano lontano, all’alba di un primo incontro, un’apparizione che poi sarebbe diventata amicizia: il maggio dell’Olimpico del ’61. Chi è quel giunco dalla cresta bionda che Herrera ha messo in campo contro il vecchio Ghiggia? Un ragazzo arrivato dall’oratorio di Treviglio. Alto, elegante, con una struttura ossea in attesa di muscoli adeguati che, col passare degli anni, avrebbero fatto di quello spilungone cresciuto in fretta un bronzo di Riace. Roma-Inter non era un big match, ma chissà per quale strana coincidenza io ero in tribuna, testimone diretto del battesimo di una delle più grandi figure della storia del calcio italiano e mondiale: Giacinto Facchetti.
SOLLIEVO Lo guardavo adesso sul suo lettino d’ospedale socchiudere gli occhi con il sollievo di chi trova dolce l’abbandono. Ma erano attimi. La vita lo risvegliava e lui parlava, sorrideva, magari lasciava il letto per raggiungere il bagno da solo, reggendo in mano come una bandiera l’asta di una flebo. Ed era di nuovo Facchetti, in versione estrema, in un dinamismo rallentato: ma sempre il bel Giacinto. Il giallore del corpo appariva come un’offesa alla sua immagine. Lo guardavo e pensavo a un altro maggio, quello del ’64: Inter-Real Madrid al Prater di Vienna, il trionfo dei trionfi, il favoloso equipo di Alfredo Di Stefano che s’inchina all’emergente squadrone di Herrera. E Facchetti con la coppa dei Campioni sollevata al cielo, a fianco di Angelo Moratti. Ero a pochi metri dalla scena. C’era lady Erminia con i figli. Massimo era ancora un ragazzo. Oh quanti ricordi emergono ai confini della vita di un campione d’epoca come Giacinto. E io, testimone dei più importanti, faccio mentalmente un giro del mondo per legarli all’uomo stremato, ma non vinto, che mi sta davanti ed è diventato nel tempo uno degli amici più amati della vita: lui, io, le nostre famiglie.
FEDELTA’ Biografia da leggenda: diciotto anni con la maglia dell’Inter, quindici con quella della Nazionale, capostipite ineguagliato della razza dei difensori che attaccano e segnano (78 gol), campione d’Europa con la Nazionale, vicecampione del mondo, quattro scudetti, due coppe Campioni, due Intercontinentali. E chissà quante altre cose sul filo indistruttibile della fedeltà: la sua ave Maria. Interista per vocazione quasi religiosa, presidente negli ultimi anni per mandato di Moratti. Amicizia e senso del dovere. «Conosco i miei compiti - diceva - e anche i miei limiti. Non ho fatto neanche stampare i biglietti da visita». Orgoglioso e misurato. Qualcosa non ha condiviso e ne ha discusso civilmente all’interno della società. Mai, però, ha derogato dal rispetto istituzionale. L’Inter era il suo brodo primordiale. E Massimo il suo fratellino nerazzurro. Inconcepibile per lui viverne lontano.
SILENZIO E io, quando il confine estremo della vita si avvicina, immagino che Giacinto possa ancora sollevarsi dal letto e parlare dell’ultima Inter, dopo la notte pazza della Supercoppa. E lui ne parla, gustando il fremito della clamorosa rimonta e custodendolo in quel che resta della sua coscienza. Poi cala il tempo del silenzio. E nella selva in cui viaggia la memoria, catturo un altro maggio glorioso ed emotivamente vibrante, quello del ’65. Inter-Liverpool a San Siro, c’è da rimediare alla smacco dell’andata, servono tre gol puliti, senza subirne alcuno, per andare avanti. L’uomo del destino è lui: il tiro del 3-0 scagliato da Facchetti è per l’Inter un’immagine da storia patria, il preludio alla seconda coppa Campioni consecutiva. Non si finirebbe mai di raccontare. Ma prima ancora che Giacinto chiuda gli occhi per l’ultima volta, emergono da quell’uomo sereno, sulle soglie del mistero, valori che non entrano in nessuna biografia. Lui è stato l’immagine dell’onestà: in senso totale, non solo sportivo. Lui è stato un manifesto di bellezza, vista come dono di Dio: fisica e interiore, prestigio italiano da esportare nel mondo. Lui è stato un monumento di lealtà, la sublimazione dell’agonismo: affrontando qualsiasi avversario non ha mai profittato, oltre la linea della correttezza, di quel «surplus» atletico che la natura gli aveva regalato. Il rispetto per l’uomo è stato, in campo e fuori, un comandamento della sua vita. La moglie Giovanna, forte come una quercia, i figli Barbara, Vera, Gianfelice e Luca devono esserne orgogliosi.
DOLORE Ora, di primo pomeriggio, quegli occhi dolci si sono chiusi per sempre. E nel salutare Facchetti con il dolore di un fratello penso alla slealtà del male che lo ha colpito. Lui pochi mesi fa giocava ancora a tennis. Insorge un malessere che sembra marginale. Oddio, cosa sta succedendo? La verità, la lotta, le illusioni, le bugie, la rapida fine. Sembra un tradimento, ma tutto era scritto lassù, dove il brutto vocabolo non esiste. Ciao, amato Giacintone, ci sentiamo più poveri.
Candido Cannavò
Teliqalipukt
05-09-2006, 10:45
L'Equipe ricorda Facchetti
"Domani sia un vero minuto di silenzio"
5 settembre 2006
L'Equipe rende omaggio con un editoriale a Giacinto Facchetti, e invita i tifosi domani a ricordarlo con un vero minuto di silenzio. Secondo il quotidiano francese, il capitano dell'Inter e della Nazionale italiana non va dimenticato e ricorda la sua estrema correttezza: subi' una sola espulsione in 17 anni di carriera, nel 1975, e solo per un applauso ironico all'arbitro. Prima di Francia-Italia, i tifosi potranno ammirare alcune preziose immagini d'archivio dedicate a Facchetti.
Andrea87
05-09-2006, 11:00
Mi unisco anche io nel triste ricordo del nostro grande presidente. Purtroppo non ho avuto il piacere di vederlo giocare direttamente, ma ho avuto la possibilità di conoscerlo da presidente dell'inter e da dirigente e devo dire che ieri quando ho sentito alla radio che era morto ci sono rimasto veramente male. Fare il presidente dell'inter non è facile eppure lui si è sempre distinto per la sua sicurezza anche nell'affrontare difficili situazioni come quella di adriano. Non si è mai tirato indietro di fronte a nulla e l'unica cosa che è stato in grado di fermarlo è stata una subdola malattia.
Mi ha fatto piacere che per un pomeriggio il mondo del calcio dopo tanti scandali si sia unito per ricondare un grande campione e un grande uomo.
Credo anche anche il fatto che un uomo così corretto e pulito sia sempre stato legato all'inter non sia altro che un orgoglio per noi interisti e una conferma dell'onestà che è sempre stata dimostrata dalla nostra squadra.
Direi che ora nella nostra pagina principale una sua foto (anche piccola) non può e non deve mancare, in ricordo a uno dei pochi che hanno reso l'inter veramente grande.
Ieri ero molto dispiaciuto per la scomparsa di Facchetti. Oggi lo sono ancora, e lo sarò sempre.
Ma comincio ad avvertire anche un altro dispiacere, che prima non avevo notato. Quello per Moratti, che adesso è un pò più solo. Ha perso un fratello, un amico. Una persona con cui era bello condividere sogni e delusioni perchè un pò si somigliavano: per signorilità, educazione, compostezza, dolcezza, grande infinita umanità.
Fare il presidente dell'Inter non deve essere facile. Ci metti impegno, passione, denaro, ma i risultati capita che non arrivino, e i tifosi (però solo alcuni) quando le cose non vanno prendono di mira il presidente. Che diventa l'unico a soffrire due volte, e più di tutti.
Questo fardello Moratti lo divideva con l'amico Facchetti. E immagino che fosse così bello dividerlo con lui, che quel fardello diventava molto più leggero.
Bisogna non dimenticare Giacinto Facchetti. Mai.
Bisogna stare vicino a Massimo Moratti. Sempre.
Scindere l'uomo dal lavoratore è d'obbligo,sul primo niente da dire,sul secondo ce ne sarebbe fin troppo,gli errori li fanno tutti e tutti subiamo le conseguenze dei nostri errori,nessuno escluso.La morta di Facchetti nn cancella gli errori di valutazioni commessi da Moratti in questi 10 anni.
Anzi,Moratti sarebbe il primo ad evitare tali accostamenti,tra una cosa così effimera come la vita e una mera e banale questione di competenza lavorativa.
Moratti quando caccia il danè,merita tutto l'apprezzamento e stima che un tifoso possa avere,quando nn lo caccia ma caccia via i campioni,va giustamente criticato.
Onestamente fatico a capire come mai ci si ostini a riferirsi continuamente alla morte di facchetti per ogni cosa,lasciamo stare il povero giacinto,senza sfruttarlo per altre cause.
ottimista?
mah, intanto comincia a togliere il 2, il 4 e l'8 oltre al 3.
Quali altre maglie sono state ritirate?
ALBIZZIE
05-09-2006, 11:16
Quali altre maglie sono state ritirate?
all'inter nessuna. ho indicato le altre probabili.
Ibrahimovic è tornato in Italia dopo l'esclusione dalla Svezia: "Sono dispiaciuto per la situazione di tensione, accetto le decisioni del ct e chiedo scusa per il ritardo"
Zlatan Ibrahimovic, 24 anni, in panca. AfpMILANO, 5 settembre 2006 - Zlatan Ibrahimovic il giorno dopo. Dall'Italia, dove è tornato dopo che la Svezia lo ha cacciato dal ritiro, insieme ai compagni Olof Mellberg e Christian Wilhelmsson, dopo la "fuga" nella notte dall'hotel dove la nazionale sta preparando il match di domani sera col Liechtenstein. Il neo nerazzurro si è detto è dispiaciuto e convinto che il ct Lagerback abbia avuto una reazione esagerata, escludendolo dalla convocazione per la gara della Svezia, ma accetta la decisione e chiede scusa a tutti per il ritardo che ha originato la sanzione.
Di rientro in Italia dopo essere stata annullata, per motivi disciplinari, la sua convocazione, il neo interista ha dichiarato: "Personalmente sono molto dispiaciuto per la situazione di tensione che si è creata alla vigilia di una partita importante come quella con il Liechtenstein. La reazione del commissario tecnico Lagerback mi è sembrata esagerata, ma accetto le sue decisioni e chiedo scusa per il ritardo con cui sono rientrato in ritiro, al ct, ai compagni di squadra e alla federazione svedese".
Ibrahimovic è tornato in Italia dopo l'esclusione dalla Svezia: "Sono dispiaciuto per la situazione di tensione, accetto le decisioni del ct e chiedo scusa per il ritardo"
Zlatan Ibrahimovic, 24 anni, in panca. AfpMILANO, 5 settembre 2006 - Zlatan Ibrahimovic il giorno dopo. Dall'Italia, dove è tornato dopo che la Svezia lo ha cacciato dal ritiro, insieme ai compagni Olof Mellberg e Christian Wilhelmsson, dopo la "fuga" nella notte dall'hotel dove la nazionale sta preparando il match di domani sera col Liechtenstein. Il neo nerazzurro si è detto è dispiaciuto e convinto che il ct Lagerback abbia avuto una reazione esagerata, escludendolo dalla convocazione per la gara della Svezia, ma accetta la decisione e chiede scusa a tutti per il ritardo che ha originato la sanzione.
Di rientro in Italia dopo essere stata annullata, per motivi disciplinari, la sua convocazione, il neo interista ha dichiarato: "Personalmente sono molto dispiaciuto per la situazione di tensione che si è creata alla vigilia di una partita importante come quella con il Liechtenstein. La reazione del commissario tecnico Lagerback mi è sembrata esagerata, ma accetto le sue decisioni e chiedo scusa per il ritardo con cui sono rientrato in ritiro, al ct, ai compagni di squadra e alla federazione svedese".Meglio,avrà più tempo per allenarsi ad Appiano.
ALBIZZIE
05-09-2006, 12:53
da repubblica
ADDIO FACCHETTI. Un hombre vertical, una bandiera, un gentiluomo
Giocava in difesa, ma attaccava appena poteva e segnava
Il gigante buono
che amava fare gol
Come Herrera, teneva un diario: sulla prima pagina una frase
di Tolstoj. Una sola espulsione in tutta la carriera
di GIANNI MURA
<B>Il gigante buono<br>che amava fare gol</B>
QUANDO muore uno come Giacinto Facchetti (un hombre vertical, un campione, una bandiera) ci si sente un po' più poveri. Non solo gli interisti, ovviamente: Facchetti è stato il capitano della nazionale per 94 partite, quando nessuno chiedeva ai calciatori di cantare l'inno, ma a vederli allineati, impalati si era certi che avrebbero dato tutto e che il primo a rimproverare chi sgarrava sarebbe stato lui, il capitano. Perché Facchetti, lo dico per chi non l'abbia visto giocare, nel calcio significava correttezza, serietà, lealtà, anche potenza, cattiveria mai.
Una sola espulsione in tutta la carriera, per proteste. Un gigante buono, come John Charles. Ma Charles era attaccante, Facchetti difensore. Lo si può paragonare a Scirea, semmai.
Facchetti era un difensore che attaccava, appena poteva. Il verbo fluidificare non era ancora entrato in un calcio più semplice e chiaro (più umano, vorrei aggiungere): difesa, attacco, avanti, indietro. In un'Inter (e un'Italia) sotto l'accusa costante di protervia catenacciara, Facchetti era la smentita vivente. Di un terzino-attaccante avevo già sentito parlare dai colleghi più anziani, era Virgilio Maroso. E nel Lanerossi Vicenza avevo visto Giulio Savoini.
Facchetti era più alto (1.88). E biondo. Scopigno diceva che in campo i biondi si notano di più, in Italia, e a quei tempi era vero, come oggi nella Svezia o nell'Ucraina si notato di più i bruni. Facchetti giocava in difesa già da ragazzo e già da ragazzo avanzava cercando il gol, a Treviglio. Ultimo di sette figli (cinque femmine e due maschi), figlio di Felice (ferroviere, come il padre di Rivera) ed Elvira, un personale di 8"9 sugli 80 metri a 17 anni, quando primatista era Ottolina con 8"8. Lo voleva l'Atalanta quando Giacinto aveva 14 anni ma la famiglia s'oppose: troppo giovane per andare a vivere in una città tentacolare come Bergamo. Più in là, scattò il sì all'Inter. Una vita all'Inter, solo una parentesi dirigenziale all'Atalanta, e una morte da presidente dell'Inter.
"El pica mia, l'è trop bù", non picchia, è troppo buono diceva suo padre agli amici, all'osteria del Colleoni, e di questo non picchiare Facchetti figlio ha fatto una sorta di comandamento. Sembrerà strano, oggi che ogni palla alta contesa vale una gomitata all'avversario, ma c'era più correttezza nel calcio senza moviole. Nel senso che potevano esserci entrate terribili, ma non sistematiche, solo in situazioni estreme. Oggi riescono a ricostruire un ginocchio sfasciato (vedi Tommasi), allora si smetteva di giocare per un semplice menisco (vedi Radice). E questa precarietà del lavoro (credo, ma è da dimostrare) influiva sul rispetto degli avversari: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Facchetti conservava una foto del padre, con la squadra di calcio allestita sotto la naja. Per ognuno c'è scritto un soprannome e quello di Felice Facchetti era Ammazzacristiani. C'entra Freud? Non lo so.
Ho trovato questo particolare mesi fa , leggendo "Ribot e il menalatte" di Andrea Maietti, sottotitolo "Viaggio intorno a Giacinto Facchetti". Perché Facchetti una sua biografia non l'ha mai voluta, lui che era finito sulla copertina di "Azzurro tenebra" di Giovanni Arpino, e ne era protagonista mestamente positivo. Maietti, lodigiano e interista, incassato il rituale "no, grazie, meglio di no", ha scelto per il titolo un'immagine breriana, quella del purosangue umiliato a tirare il carretto del lattaio, ovvero del centravanti potenziale ("il mio centravanti privato") stretto nei panni del difensore di fascia. Giuseppe Meazza spediva il giovanissimo Facchetti nell'area avversaria quando il risultato era contrario, nell'ultimo quarto d'ora (buttarla in mezzo, qualcosa succederà) e oggi si fa ancora così, ma il bello di Facchetti è che molti gol li ha segnati su azione manovrata, non da palla inattiva, e forse il più bello resta il 3-0 al Liverpool, su apertura di Corso, con Mazzola lanciato sulla destra. Maggio 1965.
Facchetti, si direbbe ora, attaccava lo spazio. A me faceva venire in mente l'arrivano i nostri del Settimo Cavalleggeri. Prima ancora, Garrone. Oppure, sarà stato l'effetto di un padre carabiniere e interista, Salvo D'Acquisto. Uno che si prendeva le sue responsabilità e anche quelle degli altri. Uno che non portava per caso la fascia da capitano, e la portava come uno sceriffo la stella. Uno che avuto in regalo una palla (non un pallone) la mattina di Natale del '52, è uscito a giocarci e dopo mezzora era bucata, contro un fil di ferro. Uno che, come Helenio Herrera, maestro mai rinnegato, teneva dal '77 una specie di diario e sulla prima pagina aveva messo una frase di Tolstoj: "Più crederemo dipendere solo da noi l'esito delle nostre azioni, più questo sarà possibile". Uno capace di dire "no, grazie, meglio di no" a Bearzot che lo avrebbe portato volentieri nel '78 in Argentina, ma lui non si sentiva all'altezza, dopo un pesante infortunio.
Paradossalmente (ma solo inizialmente) a non percepire la profonda serietà di Facchetti fu Giovanna, sua moglie. Si erano conosciuti in una balera a Rivolta d'Adda (lei è di Spino), suonava Fausto Papetti. Appuntamento a Milano, dopo qualche giorno. Lui è puntuale, lei non si fa vedere: può essere serio un calciatore di serie A? Cinque anni di fidanzamento le hanno fatto poi cambiare idea. Due bambine, quindi due maschi. Uno ha provato a fare il portiere, adesso è attore, l'altro gioca in attacco. Una delle ultime annotazioni sul diario di Facchetti, autunno scorso: "Bisogna fare in modo che gli ideali sportivi ed etici abbiano sempre la meglio su considerazioni puramente finanziarie".
Quando avevo scritto il suo nome, con pochi altri, indicandolo come buon presidente federale, mi aveva telefonato per ringraziare, cosa che non usa più. Altre volte, da presidente dell'Inter e con molto garbo, per dirmi che ero andato giù troppo duro con uno dei loro (fosse Materazzi o Recoba, o Adriano o Stankovic). Per me era facile replicare: tu una cosa del genere non l'avresti mai fatta. E lui: "Sì, ma bisogna capirli, non sono più i nostri tempi. Ti ricordi? Ci giravano intorno così pochi giornalisti che con qualcuno c'era il tempo di fare amicizia. E i divi erano alla tv o al cinema. Adesso è più facile montarsi la testa. Ai nostri tempi andare in prima pagina sulla Gazzetta era un evento per pochi, da festeggiare, adesso bastano due gol o una cavolata, devi tenerne conto". Ne tengo conto, ma non posso impedirmi di risentire il profumo di pane di certe chiacchierate di allora, senza barriere né addetti-stampa, e di fare paragoni. Facchetti diceva che certe regole (e il loro rispetto) s'imparano all'oratorio, e poi tutto è conseguente, quasi un'abitudine all'onestà.
Sarà un caso, ma quei difensori rocciosi portavano i nomi di un'altra Italia (e anche i valori, temo). Tarcisio, Aristide, Armando, Giacinto.
Capitano di pulizia e di forza, capitano sempre a testa alta, capitano onesto e chiaro, capitano senza arroganza, voglio salutarti con un silenzio più lungo d'un minuto. E la promessa di tener conto (stavolta sì, prometto) del fatto che con gli innamorati del calcio in cui credevi ti piangeranno i coccodrilli, i topacci, i simulatori, gli imbroglioni, i trafficoni, gli squali, i camaleonti, i ladri, i bari, tutti quelli che hanno ridotto il calcio così com'è, quelli che ai nostri tempi si sarebbero vergognati a uscire di casa e adesso dettano legge e morale. Farò finta di non sentirli, capitano, è il solo regalo che ormai posso farti.
(5 settembre 2006)
jimmywarsall
05-09-2006, 14:41
Meglio,avrà più tempo per allenarsi ad Appiano.
Sempre che non si presenti in ritardo agli allenamenti... :asd: :asd:
Ritardovic.... :rotfl:
Ritardovic.... :rotfl:
:rotfl::rotfl::rotfl:
ALBIZZIE
05-09-2006, 14:52
o rivela la Gazzetta dello Sport
Vieri, rissa in centro a Milano
Due tifosi della Samp lo provocano in un locale: scoppia la zuffa
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Bobo Vieri (Ansa)
Bobo Vieri (Ansa)
MILANO - Dici Vieri e dici danno. Continua l'estate tormentata di Bobo, protagonista - come scrive la Gazzetta dello Sport - di una rissa scoppiata domenica scorsa in un noto ristorante di Milano con alcuni ragazzi che si sono presentati come tifosi della Sampdoria.
PROVOCAZIONE - La zuffa è stata scatenata da questi ultimi che accortisi della presenza di Vieri nel locale - il ristorante Smeraldino nella zona centralissima di Garibaldi - hanno provocato il calciatore con una finta richiesta di autografo. Sul foglietto che Bobo stava accingendosi a vergare c'era infatti scritto sul retro - rivela sempre la Gazzetta - una parolaccia: «Sei un pezzo di m...». Forse una vendetta postuma per il rifiuto di Bobo di giocare nella squadra genovese. Sta di fatto che gli amici con cui Vieri stava cenando sono scattati. Sono volate parole grosse. La zuffa è poi proseguita all'adiacente Panino Giusto, dove i due provocatori si erano rifugiati. Una sedia rotta e qualche manata è stato il bilancio finale dell'ennesima serata agitata dell'ex bomber.
05 settembre 2006
:D :doh:
ALBIZZIE
05-09-2006, 14:53
Classifica Iffhs: Barcellona leader, Inter quarta, poi il Milan
13:54 del 05 settembre
Il Barcellona è la squadra leader della classifica per club dell'IFFHS (international Federation or Football History saves and Statistics). La società blaugrana precede gli altri spagnoli del Siviglia, i brasiliani dell'Internacional e l'Inter.
Classifica
01. FC Barcellona 288,0
02. Sivigliaa 276,0
03. Internacional Porto Alegre 270,0
04. Inter 270,0
05. AC Milan 269,0
06. Olympique Marseille 266,0
07. Liverpool 260,0
08. Arsenal 258,0
09. AS Roma 248,0
10. Bayern Monaco 246,0
11. Olympique Lyon 244,0
12. Rapid Boekarest 240,0
13. Sao Paulo 240,0
14. Juventus 226,0
15. Middlesbrough 217,0
16. Steaua Bucarest 217,0
17. Schalke 04 216,0
18. Vélez Sarsfield 216,0
19. Chelsea 215,0
20. Palermo 210,0
o rivela la Gazzetta dello Sport
Vieri, rissa in centro a Milano
Due tifosi della Samp lo provocano in un locale: scoppia la zuffa
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Bobo Vieri (Ansa)
Bobo Vieri (Ansa)
MILANO - Dici Vieri e dici danno. Continua l'estate tormentata di Bobo, protagonista - come scrive la Gazzetta dello Sport - di una rissa scoppiata domenica scorsa in un noto ristorante di Milano con alcuni ragazzi che si sono presentati come tifosi della Sampdoria.
PROVOCAZIONE - La zuffa è stata scatenata da questi ultimi che accortisi della presenza di Vieri nel locale - il ristorante Smeraldino nella zona centralissima di Garibaldi - hanno provocato il calciatore con una finta richiesta di autografo. Sul foglietto che Bobo stava accingendosi a vergare c'era infatti scritto sul retro - rivela sempre la Gazzetta - una parolaccia: «Sei un pezzo di m...». Forse una vendetta postuma per il rifiuto di Bobo di giocare nella squadra genovese. Sta di fatto che gli amici con cui Vieri stava cenando sono scattati. Sono volate parole grosse. La zuffa è poi proseguita all'adiacente Panino Giusto, dove i due provocatori si erano rifugiati. Una sedia rotta e qualche manata è stato il bilancio finale dell'ennesima serata agitata dell'ex bomber.
05 settembre 2006
:D :doh:
Bhè,una rissa con vieri non vorrei mai farla,ti scassa secondo me...
Teliqalipukt
05-09-2006, 14:59
Bhè,una rissa con vieri non vorrei mai farla,ti scassa secondo me...
Il trucco sta nel farsi picchiare poco, non farsi molto male, e avere un buon legale che ti fa immediatamente una transazione per 100.000 euro. Una pace equa e giusta :D
verolenny
05-09-2006, 15:04
Il trucco sta nel farsi picchiare poco, non farsi molto male, e avere un buon legale che ti fa immediatamente una transazione per 100.000 euro. Una pace equa e giusta :D
amen :D :D :D
Bhè,una rissa con vieri non vorrei mai farla,ti scassa secondo me...
è perchè evidentemente sei deboluccio ... :O ma ti proteggo io Ser :sofico:
Il trucco sta nel farsi picchiare poco, non farsi molto male, e avere un buon legale che ti fa immediatamente una transazione per 100.000 euro. Una pace equa e giusta :D
Bravo,mi hai sgamato ! :D
verolenny
05-09-2006, 15:15
per chi è interessato:
Domani il funerale di Facchetti
Il funerale di Giacinto Facchetti si svolgerà domani alle 14.45 nella basilica milanese di Sant'Ambrogio. Dalle 11 alle 14, nella camera ardente della cappella di San Sigismondo attigua alla Basilica, sarà inoltre possibile rendere omaggio al feretro. Per onorarne la memoria, come indicato dalla famiglia Facchetti, sarà possibile versare un contributo alla Associazione per la Ricerca sul Cancro UniCredit 66000000.
ronaldovieri
05-09-2006, 15:17
cmq con quale coraggio certa gente insulta altre persone che manco conosce
fossi in vieri gli avrei mischiato le ossa a tutti e due
per chi è interessato:
Domani il funerale di Facchetti
Il funerale di Giacinto Facchetti si svolgerà domani alle 14.45 nella basilica milanese di Sant'Ambrogio. Dalle 11 alle 14, nella camera ardente della cappella di San Sigismondo attigua alla Basilica, sarà inoltre possibile rendere omaggio al feretro. Per onorarne la memoria, come indicato dalla famiglia Facchetti, sarà possibile versare un contributo alla Associazione per la Ricerca sul Cancro UniCredit 66000000.
Domani in pausa pranzo ci vado,onorare il grande giacinto è d'obbligo.
jimmywarsall
05-09-2006, 15:21
cmq con quale coraggio certa gente insulta altre persone che manco conosce
fossi in vieri gli avrei mischiato le ossa a tutti e due
Forse perchè i tifosi della Samp Vieri li ha tirati per il :ciapet: per un mese...
jimmywarsall
05-09-2006, 15:22
Domani in pausa pranzo ci vado,onorare il grande giacinto è d'obbligo.
Non ci sarò fisicamente, ma un pensiero lo manderò lo stesso lì.
ALBIZZIE
05-09-2006, 15:38
si sa nulla se si vedrà la partita su sky?
si sa nulla se si vedrà la partita su sky?
che partita ?!
ALBIZZIE
05-09-2006, 15:43
fiore-inter. :fagiano:
fiore-inter. :fagiano:
le trattative stanno andando avanti, Sky spera di trovare l'accordo entro sabato (la Fiore vuole 40, Sky offre 20)
ronaldovieri
05-09-2006, 16:16
le trattative stanno andando avanti, Sky spera di trovare l'accordo entro sabato (la Fiore vuole 40, Sky offre 20)
ammazza ne prendono 50-60 inter e milan e la fiore vuole 40?
sti cazzi
Fiorentina-Sky: forse accordo nei prossimi giorni
05/09/2006
Continuano i contatti tra Fiorentina e Sky: la tv satellitare offre poco meno di venti milioni, la proprietà viola ne vorrebbe più o meno il doppio. La soluzione si potrrebbe trovare a metà strada. E'quanto si legge oggi su "Repubblica" . Oltre alla Fiorentina anche Catania, Sampdoria, Palermo e Parma sono senza contratto. «Ma le trattative vanno avanti e non è detto che prima dell´inizio del campionato non ci siano novità» ha detto ieri Giovanni Bruno, direttore di Sky Sport. Domani ci potrebbe essere un incontro chiarificatore tra la Fiorentina e Sky, vista la volontà di entrambi di trasmettere Fiorentina-Inter in diretta tv: «Siamo fiduciosi di trovare un accordo» hanno detto ancora quelli di Sky. «Sarebbe un peccato non far vedere la partita con l´Inter» la posizione della Fiorentina..
ALBIZZIE
05-09-2006, 16:18
ammazza ne prendono 50-60 inter e milan e la fiore vuole 40?
sti cazzi
chiedere 40 per ottenere 30.
offrire 20 per dare 30.
@wagen: denghiù.
juninho85
05-09-2006, 16:19
ammazza ne prendono 50-60 inter e milan e la fiore vuole 40?
sti cazzi
...e mi sembra anche giusto,squadre come fiorentina,lazio,roma ecc ecc non possono godere degli introiti provenienti dagli sponsor di cui godono inter e milan...a guardare le rose comunque sarebbe più giusto dare più alla fiorentina che al milan.
a voi 0 ovviamente,tanto c'è massimo moratti a sganciare :D
ALBIZZIE
05-09-2006, 16:22
sis brighino a tornare alla suddivisione in toto dei diritti e basta.
ronaldovieri
05-09-2006, 16:22
...e mi sembra anche giusto,squadre come fiorentina,lazio,roma ecc ecc non possono godere degli introiti provenienti dagli sponsor di cui godono inter e milan...a guardare le rose comunque sarebbe più giusto dare più alla fiorentina che al milan.
a voi 0 ovviamente,tanto c'è massimo moratti a sganciare :D
si ma non so se mi spiego l'inter è la 2 squadra come tifosi la fiore?
juninho85
05-09-2006, 16:40
si ma non so se mi spiego l'inter è la 2 squadra come tifosi la fiore?
quando ci son soldi di mezzo non si guarda in faccia a nessuno,e vorrei ben vedere....se di partenza chiedi pocoquelli di danno una manica d'ombrello ;)
ErbaLibera
05-09-2006, 16:58
per chi è interessato:
Domani il funerale di Facchetti
Il funerale di Giacinto Facchetti si svolgerà domani alle 14.45 nella basilica milanese di Sant'Ambrogio. Dalle 11 alle 14, nella camera ardente della cappella di San Sigismondo attigua alla Basilica, sarà inoltre possibile rendere omaggio al feretro. Per onorarne la memoria, come indicato dalla famiglia Facchetti, sarà possibile versare un contributo alla Associazione per la Ricerca sul Cancro UniCredit 66000000.
Ahia non riesco proprio,maledetto lavoro :(
Ser dagli un ultimo saluto anche da parte mia :( :(
ALBIZZIE
05-09-2006, 17:42
ricordo che:
SONO INIZIATE UFFICIALMENTE LE VOTAZIONI
PER ELEGGERE IL PRESIDENTE E IL SEGRETARIO
DELL'INTER CLUB TRIBUNA ROSSA
PER LA STAGIONE 2006/07.
Tutti i soci aventi diritto hanno ricevuto il pvt con le istruzioni di voto,
ad eccezione di chi è impossibilitato nel ricevere i messaggi.
Controllare, please.
Le votazioni finiranno giovedì 7/9/06 ore 24:00.
Se sei socio invia 2 preferenze allo staff in carica.
Il Presidentissimo
quando ci son soldi di mezzo non si guarda in faccia a nessuno,e vorrei ben vedere....se di partenza chiedi pocoquelli di danno una manica d'ombrello ;)
La spartizione dei diritti tv avviene tramite precise ricerche di mercato che compie sky basandosi sul rapporto abbonati per squadra.E' ovvio che i le squadre più tifate avranno introiti pesanti.Sono curioso di vedere eventualmente il napoli in A,con il bacino d'utenza che si ritrova (quarto,più della Roma) potrebbe partire subito con tanti soldi.
Altro discorso va fatto riguardo la contrattazione della cessione dei diritti tv da parte della lega,che ricordo,SONO STATI VENDUTI A MEDIASET poi rivenduti a Sky,in una trattativa a tre: Lega Calcio,Governo,Acquirente.
Curioso che nei passati 2 anni per due volte al tavalo delle trattative si siano accomodati Galliani,Confalonieri,ex ministro dello sport,tutti e tre guardacaso subordinati sotto Mr.B che rispetto ad ognuno di loro ha una posizione dominante (Milan,Mediaset,Presidente del consiglio).
Il conflitto di interessi nel calcio,secondo me,ha raggiunto un livello insostenibile che influenza pesantemente tutto l'ambiente.
juninho85
05-09-2006, 18:15
La spartizione dei diritti tv avviene tramite precise ricerche di mercato che compie sky basandosi sul rapporto abbonati per squadra.E' ovvio che i le squadre più tifate avranno introiti pesanti.Sono curioso di vedere eventualmente il napoli in A,con il bacino d'utenza che si ritrova (quarto,più della Roma) potrebbe partire subito con tanti soldi.
tu parli dei metodi che utilizza sky per proporre un offerta al club,non dell'effettivo metodo,altrimenti il napoli pur essendo in b prenderebbe un mucchio di soldi,idem la mia squadra,essendo la 4a più tifata in italia,e invece....;)
tu parli dei metodi che utilizza sky per proporre un offerta al club,non dell'effettivo metodo,altrimenti il napoli pur essendo in b prenderebbe un mucchio di soldi,idem la mia squadra,essendo la 4a più tifata in italia,e invece....;)
Si parla di pacchetti di A e B e cmq i soldi che sky da alle squadre in realtà sono una parte di ricavo che va a colmare la spesa per comrpare i diritti tv da mediaset (la quale contratta direttamente con le società,non tutte ma Juve,Inter,Milan,Roma,Lazio,Livorno )
si ma non so se mi spiego l'inter è la 2 squadra come tifosi la fiore?
6 sicuro che sia la 2a squadra come tifosi, informati meglio. :O
redbaron
05-09-2006, 19:47
6 sicuro che sia la 2a squadra come tifosi, informati meglio. :O
http://www.calcioinborsa.com/TifosiTopClubs.htm
IBELONGTOYOU
05-09-2006, 21:15
nel pannello di controllo, nella pagina della firma
devi inserire il link della tua tessera tra i tag immagine e
come se fosse una foto qualsiasi
:sofico: grazie ALBIZZIE!!!! :sofico:
Torno ora dall'Hollywood :p e alle ore 2.00 spaccate è entrato nel privè niente popodimeno che .....
FRANCESCO COCO :yeah:
Dopo questo incontro posso andare a dormire felice :cool:
beppecomo
06-09-2006, 04:58
Buongiorno...... :D
ALBIZZIE
06-09-2006, 07:45
ELEZIONI ORGANI DIRIGENTI DELL'ICTR:
alle ore 8:00 di oggi 6/9/06 hanno votato 21 soci,
pari al 45% degli aventi diritto al voto.
vi ricordo che in questo tipo di consultazioni non c'è quorum
e le votazioni saranno ritenute valide ad ogni effetto: RASSEGNATEVI!!! :Perfido:
segretari, vi risulta?
Torno ora dall'Hollywood :p e alle ore 2.00 spaccate è entrato nel privè niente popodimeno che .....
FRANCESCO COCO :yeah:
Dopo questo incontro posso andare a dormire felice :cool:
:nono:
ALBIZZIE
06-09-2006, 08:03
:nono:
se Luca fosse un vero tifoso, nonchè socio, gli avrebbe rotto un bicchiere in testa o al limite imbastito una rissa...
invece gli avrà chiesto l'autografo e si sarà fatto fare pure la foto con il telefonino :rolleyes:
ronaldovieri
06-09-2006, 08:07
ELEZIONI ORGANI DIRIGENTI DELL'ICTR:
alle ore 8:00 di oggi 6/9/06 hanno votato 21 soci,
pari al 45% degli aventi diritto al voto.
vi ricordo che in questo tipo di consultazioni non c'è quorum
e le votazioni saranno ritenute valide ad ogni effetto: RASSEGNATEVI!!! :Perfido:
segretari, vi risulta?
ric rodiamo anche che chi non vota non avrà la tessera rinnovata :O
se Luca fosse un vero tifoso, nonchè socio, gli avrebbe rotto un bicchiere in testa o al limite imbastito una rissa...
Peccato ci fossero giusto quei 10 buttafuori :stordita:
invece gli avrà chiesto l'autografo e si sarà fatto fare pure la foto con il telefonino :rolleyes: Veramente non l'ho cagato di striscio :D
ronaldovieri
06-09-2006, 08:18
per fortuna a gennaio lo sbolognamo :D
ciaoooooooo
ALBIZZIE
06-09-2006, 08:35
ric rodiamo anche che chi non vota Albizzie non avrà la tessera rinnovata :O
certo, caro. :cool:
Teliqalipukt
06-09-2006, 09:11
Torno ora dall'Hollywood :p e alle ore 2.00 spaccate è entrato nel privè niente popodimeno che .....
FRANCESCO COCO :yeah:
Dopo questo incontro posso andare a dormire felice :cool:
E niente foto? :mad:
Facevi una foto. Ti facevi dare un pò di dindini per beneficenza e le spese del clubbe (ad esempio il pagamento dei moderatori per la "bannazione" di ronaldovieri). E poi comunque copia della foto la mandavi all'Inter, per la bannazione di Coco :Perfido:
jokervero
06-09-2006, 09:12
Cmq son elezioni inique perchè causa problemi col mio router non ho potuto presentare il mio programma e la mia candidatura ufficiale e quindi anche per questo anno non verrò eletto. :muro:
Ora mando un PVT al presidente con i miei voti.
Teliqalipukt
06-09-2006, 09:13
Cmq son elezioni inique perchè causa problemi col mio router non ho potuto presentare il mio programma e la mia candidatura ufficiale e quindi anche per questo anno non verrò eletto. :muro:
Ora mando un PVT al presidente con i miei voti.
Però scusa potevi almeno PROVArci
:asd:
jokervero
06-09-2006, 09:15
Però scusa potevi almeno PROVArci
:asd:
Adesso FORSE dovrei aver sistemato....e dico FORSE :eek:
Ad ogni modo tu sei abbastanza nuovo qui ma devi sapere che io son 3 anni che cerco di esser eletto ma qui c'è una mafia... :read:
verolenny
06-09-2006, 09:15
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:
Ricordo a tutti i nuovi iscritti che hanno messo la tesserina nella firma, che questa deve avere dimensioni massime di 1 RIGA se c'è un'immagine inserita.
ricordo a tutti che la firma irregolare può essere motivo di richiamo e di sospensione.
grazie
ALBIZZIE
06-09-2006, 09:21
e piuttosto sarebbe ora che 'qualcuno' invii le nuove tessere
Teliqalipukt
06-09-2006, 09:23
Adesso FORSE dovrei aver sistemato....e dico FORSE :eek:
Ad ogni modo tu sei abbastanza nuovo qui ma devi sapere che io son 3 anni che cerco di esser eletto ma qui c'è una mafia... :read:
Tre anni :eek:
Al quarto ti tocca il segretariato ad honorem :O
ALBIZZIE
06-09-2006, 09:26
Tre anni :eek:
Al quarto ti tocca il segretariato ad honorem :O
ancora non ha capito che non lo vuole nessuno.
suvvia, dopo 3 anni, un po' di autocritica. ecchediamine!!! :rolleyes:
:ciapet: :sofico:
jokervero
06-09-2006, 09:35
Tre anni :eek:
Al quarto ti tocca il segretariato ad honorem :O
Il dì che diventerò presidente pensero io fare pulizia in questo glorioso club portando un vento di innovazione e pulizia....e so già da chi cominciare... :read:
energy84
06-09-2006, 09:59
buongiorno a tutti... :)
:(
energy84
06-09-2006, 10:07
Platini: "Italia, stasera rischi"
"Francia favorita: gli azzurri sono cambiati, noi no. Ribery brillerà, aspetto Cassano... La Juve in B? Mi sorprende vedere chi è stato penalizzato e fa la Champions"
PARIGI, 6 settembre 2006 - La scomparsa di Facchetti ha sconvolto anche lui.
Michel Platini era in Irlanda, ma oggi sarà a Milano per dare l’ultimo saluto a un campione e un amico e poi, contrariamente al previsto, rientrerà a Parigi per assistere a Francia-Italia. Come l’ultima volta che si giocò qui nel ’98, ma soprattutto come l’ultima volta a Berlino.
Platini, la sfida di stasera sarà una rivincita dopo il Mondiale?
"Questa è un’altra storia. Forse può essere una rivincita per i tifosi francesi, ma per i giocatori e i dirigenti no, perché non si può paragonare una finale mondiale a una gara di qualificazione".
Prima della finale lei disse che l’Italia avrebbe vinto nel 2030 contro la Francia: ha digerito quella sconfitta?
"Ma noi non abbiamo perso, abbiamo pareggiato dopo 90’ e 120’. Quella sera, tra l’altro, meritava di più la Francia, come nella finale dell’Euro 2000 meritava di più l’Italia. Vuol dire che adesso siamo pari e aspettiamo la prossima finale. Caso mai sarà quella la rivincita".
Prima di Berlino, secondo lei non c’era un favorito: stavolta è diverso?
"Oggi è favorita la Francia, perché gioca in casa e perché è cambiata meno dell’Italia rispetto al Mondiale".
Bearzot ha detto che proprio perché gioca in casa la Francia rischia di più: è d’accordo?
"Questa è soltanto una partita, delle dodici del girone, con tre punti in palio.
Non si decide qui la qualificazione, la strada è ancora lunga per tutti".
Materazzi aspetta le scuse da Zidane: due mesi dopo che cosa pensa di quell’episodio?
"Che è stato un episodio, appunto, di cui si è parlato troppo e per questo non ne vorrei parlare più".
Intanto, però, Materazzi non può giocare stasera: non sono state troppe per lui 2 giornate di squalifica?
"All’inizio mi sono stupito anch’io, non capivo perché gli avessero dato 2 giornate. Poi mi hanno spiegato che quando si riconosce di avere insultato un avversario si viene squalificati".
Lo sa che in Italia molti pensano che ci sia stato il suo zampino dietro questa decisione?
"E invece io sono sempre rimasto al di fuori di questa storia, e non ho mai parlato con nessuno di quello che era successo, perché non era compito mio. Io nell’Uefa mi occupo di altre cose".
Perde più la Francia senza Zidane o l'Italia senza Totti?
"Si vedrà nel tempo. La Francia senza Zidane ha ricominciato bene, l’Italia senza due giocatori carismatici come Totti e Del Piero no. Ma l’1-1 con la Lituania non mi sorprende. Dopo un mondiale succede di trovare difficoltà nella prima partita. Un risultato così sarebbe grave tra un anno, non adesso".
Sabato hanno brillato Ribery e Cassano: saranno loro le nuove stelle di Francia e Italia?
"Ribery senz’altro, Cassano non lo so. Non ho visto la partita dell’Italia e lo conosco poco. Ma se Cassano ha giocato una gran partita e l’Italia ha soltanto pareggiato con la Lituania, c’è qualcosa che non va. E allora aspetto di vederlo nelle grandi partite, a cominciare da questa".
C'è il rischio che l’Italia non si qualifichi per l’Europeo come successe dopo il Mondiale del 1982?
"La strada è lunga e l’Italia rimane favorita, insieme con la Francia. Ma dopo un grande ciclo si possono trovare grandi difficoltà. La Francia vinse l’Europeo del 1984 e arrivò terza nel Mondiale del 1986, ma poi non si qualificò per l’Europeo dell’88 e per il Mondiale del ’90".
Secondo Sacchi, Donadoni è troppo giovane per fare il c.t..
"L’età non conta niente, io sono diventato c.t. della Francia giovanissimo, a 34 anni. Lui ha guidato il Milan, ma vinse quando aveva gli olandesi, perché i
giocatori contano più degli allenatori".
La sorprende vedere Trezeguet in B?
"No, perché credo che ci sia di mezzo il business. Qualcuno è rimasto perché è legato alla maglia, altri per motivi diversi".
E la Juve in B la sorprende?
"Se è colpevole, non mi sorprende. Caso mai mi sorprendono altre cose, per esempio vedere chi ha avuto punti di penalizzazione e partecipa alla Champions League. Allora vuol dire che c’è qualcosa che non è giusto".
Dopo il Mondiale del 1982 oltre a lei arrivarono altri campioni in Italia. Adesso i campioni se ne vanno: sarà un campionato più povero il nostro?
"L'Italia non è più al centro dell’Europa. I campioni prima venivano da voi perché c’erano più soldi, adesso scelgono altri Paesi".
Platini oggi dove andrebbe?
"Ricordo che quando venni in Italia avevo offerte anche dall’Inghilterra, ma là si gioca anche a Natale e Capodanno e così scelsi il vostro Paese. Oggi il calcio più bello si gioca in Spagna, con meno tensioni e più divertimento. Non a caso lì sono andati Ronaldo, Zidane, Ronaldinho. E poi pagano anche bene. Probabilmente, quindi, andrei in Spagna".
Che cosa ne pensa del fatto che l’ex segretario dell’Uefa, Aigner, sarà un consulente della Federcalcio?
"Sarà un jolly. Se aiuterà a scrivere i testi, sarà un buon acquisto. Se invece consiglierà Rossi a votare per Johansson, non sarà un buon acquisto. Ma
naturalmente è una battuta".
Le elezioni per la presidenza Uefa si avvicinano: come procede la sua campagna elettorale?
"Sono ottimista, e se l’Italia mi vuole sempre bene lo sono ancora di più".
domanda: perchè dovrei votare? che poteri hanno presidente e segretario?
ronaldovieri
06-09-2006, 12:06
Il dì che diventerò presidente pensero io fare pulizia in questo glorioso club portando un vento di innovazione e pulizia....e so già da chi cominciare... :read:
:fuck:
juninho85
06-09-2006, 12:26
ELEZIONI ORGANI DIRIGENTI DELL'ICTR:
alle ore 8:00 di oggi 6/9/06 hanno votato 21 soci,
pari al 45% degli aventi diritto al voto.
vi ricordo che in questo tipo di consultazioni non c'è quorum
e le votazioni saranno ritenute valide ad ogni effetto: RASSEGNATEVI!!! :Perfido:
segretari, vi risulta?
se avte necesssità di far numero posso votar pure io :O
domanda: perchè dovrei votare? che poteri hanno presidente e segretario?
E' una dimostrazione d'affetto :O
E' una dimostrazione d'affetto :O
a me state tutti sulle palle, come la mettiamo?
o meglio, come vi mettete? a 90° ?
:asd:
seriamente, se pres. e segr. sono solo titoli ad minchiam mi regolo di conseguenza...
jokervero
06-09-2006, 12:42
Niente fischi, almeno all'inno
Parole condivise dal commissario tecnico Raymond Domenech, che era sulla panchina francese anche a Berlino. "Mi piacerebbe che il pubblico francese riconosca il valore degli italiani, che il loro inno non sia fischiato perché è bello e musicale", ha detto rivolto ai tifosi che saranno domani allo Stade de France. "Non mi dà fastidio che si fischi l'avversario durante la partita, ma non durante gli inni. Non fischiare dimostra nobiltà d'animo e sportività".
Che bello sarebbe che anche gli italiani fossero capaci di ragionare così anzichè fischiare sempre e cmq l'inno avversario.
jokervero
06-09-2006, 12:43
a me state tutti sulle palle, come la mettiamo?
o meglio, come vi mettete? a 90° ?
:asd:
seriamente, se pres. e segr. sono solo titoli ad minchiam mi regolo di conseguenza...
E' un titolo che si dà alla stima per una persona dimostrata nel forum e nel nostro club. O almeno io la interpreto così, voto la persona che più si avvicina al mio modo di pensare quindi è facile capire per chi ho votato ;)
ronaldovieri
06-09-2006, 12:46
E' un titolo che si dà alla stima per una persona dimostrata nel forum e nel nostro club. O almeno io la interpreto così, voto la persona che più si avvicina al mio modo di pensare quindi è facile capire per chi ho votato ;)
grazie grazie :cool: :cool:
jokervero
06-09-2006, 12:47
grazie grazie :cool: :cool:
Piuttosto che votare per te mi castro con le mie mani :mad:
E' un titolo che si dà alla stima per una persona dimostrata nel forum e nel nostro club. O almeno io la interpreto così, voto la persona che più si avvicina al mio modo di pensare quindi è facile capire per chi ho votato ;)
Lassamo stà :rolleyes:
jokervero
06-09-2006, 12:51
Lassamo stà :rolleyes:
Perchè mai ? Quale è il problema ? Mi sembra di aver scritto una cosa sensata no ?
mi hai convinto :D
Se non mi voti ti spezzo le gambe :O
Spero di esser stato chiaro
E la cosa vale anche gli altri ;)
ALBIZZIE
06-09-2006, 12:52
Che bello sarebbe che anche gli italiani fossero capaci di ragionare così anzichè fischiare sempre e cmq l'inno avversario.
questo comportamento, purtroppo, è tenuto da molte tifoserie nel mondo. non solo gli italiani.
Perchè mai ? Quale è il problema ? Mi sembra di aver scritto una cosa sensata no ?
Sto scherzando ;)
Io ovviamente so per chi hai votato ma il segreto mi impone come per tutti di mantenere il giusto rigore.
Quindi la mia era una battuta mi spiace che tu non l'abbia capita
Ma da quando frequenti assiduamente l'innominato (SCHIAVAISAURA ) non mi stupisco più di nulla :ciapet:
Dovrei avere 26 votanti (alby ti risulta) ;)
jokervero
06-09-2006, 12:57
questo comportamento, purtroppo, è tenuto da molte tifoserie nel mondo. non solo gli italiani.
Mah....io vedo spesso le partite anche tra nazionali straniere e ti assicuro che è una cosa che capita davvero RARISSIMAMENTE che venga fischiato un inno.
Capita solo quando ci son questioni politiche di mezzo (vedi Argentina-Inghilterra).
Maradona per primo disse che gli italiani son degli incivili quando fischiarono l'inno argentino ad Italia 90.
E non parlo solo di calcio eh....anche in altri sport nessuno si azzarda mai a fischiare l'inno avversario.
Ma è lo stesso motivo per il quale in Italia non si riesce a fare un vero e proprio minuto di silenzio per commemorare qualcuno ma si deve per forza applaudire e fare schiamazzi lo stesso.
Guardati una partita di calcio inglese nella quale c'è un minuti di silenzio: fa venire i brividi ;)
E' purtroppo questione di civlità di un popolo: questione sulla quale abbiamo ancora tantissimo da imparare.
Dovrei avere 26 votanti (alby ti risulta) ;)
28 :cry:
jokervero
06-09-2006, 12:59
Ma da quando frequenti assiduamente l'innominato (SCHIAVAISAURA ) non mi stupisco più di nulla :ciapet:
No. ALT ! Mettiamo le cose ben in chiaro: se per frequantarlo intendi che lo sodomizzo periodicamente allora mi può star bene altrimenti la prendo come un'offesa personale. :read:
ALBIZZIE
06-09-2006, 12:59
Mah....io vedo spesso le partite anche tra nazionali straniere e ti assicuro che è una cosa che capita davvero RARISSIMAMENTE che venga fischiato un inno.
Capita solo quando ci son questioni politiche di mezzo (vedi Argentina-Inghilterra).
Maradona per primo disse che gli italiani son degli incivili quando fischiarono l'inno argentino ad Italia 90.
E non parlo solo di calcio eh....anche in altri sport nessuno si azzarda mai a fischiare l'inno avversario.
Ma è lo stesso motivo per il quale in Italia non si riesce a fare un vero e proprio minuto di silenzio per commemorare qualcuno ma si deve per forza applaudire e fare schiamazzi lo stesso.
Guardati una partita di calcio inglese nella quale c'è un minuti di silenzio: fa venire i brividi ;)
E' purtroppo questione di civlità di un popolo: questione sulla quale abbiamo ancora tantissimo da imparare.
sulla civiltà, o meglio educazione civica, siamo molto indietro.
ma ripeto, l'inno fischaito è un malvezzo comune. recentemente anche il nostro fu fischiato.
Teliqalipukt
06-09-2006, 12:59
No. ALT ! Mettiamo le cose ben in chiaro: se per frequantarlo intendi che lo sodomizzo periodicamente allora mi può star bene altrimenti la prendo come un'offesa personale. :read:
Lo sodomizzi :eek:
COME VI CONSIDERO :read:
E' VON MASOCH IL NUOVO IDOLO DEGLI INTERISTI?
Con lo pseudonimo di Dedalus, un famoso giornalista e scrittore (non può firmare con il proprio nome per motivi contrattuali con la sua casa editrice), tifoso interista, comincia la collaborazione con questo sito.
Di Dedalus
I Nuovi Tifosi Nerazzurri (gli NTN) , imperversano: Angelo Moratti e Peppino Prisco dall'Aldilà non si danno pace.
L'apologia della sconfitta, il crogiolarsi nel dolore per le vittorie del Milan o della Juve (cosa ci riserverà il destino cinico e baro?) fanno parte di un copione replicato malamente troppe volte per pensare che sia vero.
Una castrazione mentale che porta all'impotenza (anche sessuale) con la precisa volontà di sfuggire a una catarsi che sarebbe indispensabile.
Qualcuno dovrà spiegare a questi NTN (Nuovi Tifosi Nerazzurri) che Angelo Moratti (uno che loro non avrebbero capito e che lui mai e poi mai avrebbe cercato di capire) era orgoglioso del nome con il quale venivano chiamati coloro che “sbavavano” per i colori da lui tanto amati.
La parola milanese “Bauscia” si può tradurre in “fanfarone”, “presuntuoso sino all'eccesso” o semplicemente “fanatico”.
Insomma il “bauscia” cioè il tifoso dell'Inter può essere tante cose: fanfarone, presuntuoso, fanatico, tante cose ma non cultore della sconfitta.
E allora lo scrittore che si professa interista perché è di moda e fa vendere copie, in realtà pensa da milanista e così i comici e i cabarettisti.
Tutta gente che ha minacciato il suicidio o addirittura di diventare tifoso dell'Atalanta (ma cosa hanno fatto di male i bergamaschi per meritarsi una cosa del genere?) se non avessero venduto Ronaldo quattro anni fa, o, peggio ancora, fosse tornato nelle scorse settimane .
I Nuovi Tifosi Nerazzurri (NTN) naturalmente (essendo cultori della sconfitta) hanno avuto in Cuper il loro idolo.
Adesso parlano di Inter indebolita (ma forse Wome e Zè Maria erano insostituibili?), di calendario fatto apposta da chi congiura contro la società nerazzurra, di Mancini che ha vinto tutto quel che c’era da vincere in Italia, ma che deve ancora farsi le ossa.
Arrivano i grandi problemi quelli che tolgono il sonno ai tifosi: il problema Adriano, l’ integrità fisica di Vieira, l’incostanza di Ibrahimovic, la rivalità Cordoba – Materazzi, ill dubbio Toldo – Julio Cesar.
I Nuovi Tifosi Nerazzurri cominciano già a piangersi addosso, a vedere nero più che azzurro, a svegliarsi in piena notte angosciati dalle parole di Galliani (“a dicembre saremo primi in classifica”) più che esaltati da quelle di Moratti (abbiamo l’obbligo di vincere”) e preparano già mille scusanti.
Ognuno libero di pensarla come vuole (anche Von Masoch ha milioni di …tifosi) ma se i tifosi dell'Inter tornassero ad essere un po' più “bauscia” non sarebbe meglio?
E Angelo Moratti, dall’Aldilà, continua a non darsi pace
jokervero
06-09-2006, 13:00
sulla civiltà, o meglio educazione civica, siamo molto indietro.
ma ripeto, l'inno fischaito è un malvezzo comune. recentemente anche il nostro fu fischiato.
Io mi ricordo che in Germania-Italia ai mondiali in Germania di questo anno nessuno si è permesso di fischiare l'inno italiano. Forse ricordo male.
jokervero
06-09-2006, 13:02
Lo sodomizzi :eek:
Sì...non scendo nei particolari perchè farebbe ribrezzo ma purtroppo è uno sporco lavoro che qualcuno deve pure fare. :help:
No. ALT ! Mettiamo le cose ben in chiaro: se per frequantarlo intendi che lo sodomizzo periodicamente allora mi può star bene altrimenti la prendo come un'offesa personale. :read:
Qualsiasi Tribunale/Moderatore/Amministartore mi darebbe ragione
E' vero lo sodomizzi povero indifeso :oink:
Ma questo significa che lo frequenti ASSIDUAMENTE :eek:
Teliqalipukt
06-09-2006, 13:03
Sì...non scendo nei particolari perchè farebbe ribrezzo ma purtroppo è uno sporco lavoro che qualcuno deve pure fare. :help:
Ma una partita a Pes ogni tanto perchè non gliela fai vincere.... :(
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