SpinLaunch mostra satelliti in grado di supportare 10.000 G dedicati al loro sistema di lancio

La società SpinLaunch ha mostrato i prototipi di satelliti in formato Nanosat, sviluppati con la Portland State University, in grado di resistere alle sollecitazioni del sistema di lancio con centrifuga ipersonica.
di Mattia Speroni pubblicata il 09 Dicembre 2024, alle 21:17 nel canale Scienza e tecnologiaSpinLaunch
È passato diverso tempo dall'ultima volta che scrivemmo di SpinLaunch, una società che si propone di lanciare carichi utili in orbita attraverso un sistema centrifugo ipersonico per ridurre i costi di gestione e migliorare l'accessibilità allo Spazio. C'è ancora diverso scetticismo sulla possibilità che questa società possa effettivamente essere competitiva nel mercato dei lanci spaziali (considerando anche che è stata fondata nel 2014 e che finora ha eseguito solo alcuni lanci suborbitali), ma nel frattempo le operazioni stanno proseguendo e ci si sta avvicinando ai lanci dei prototipi nel prossimo futuro.
Recentemente la società ha raccolto altri 11,5 milioni di dollari grazie alla vendita di azioni e questo, secondo l'attuale CEO David Wrenn, dovrebbe accelerare lo sviluppo del sistema di lancio ma anche dei satelliti che possono resistere a 10.000 G, una situazione molto diversa rispetto a un sistema di lancio tradizionale attraverso un razzo spaziale.
Negli scorsi giorni SpinLaunch ha anche pubblicato un video dove si parla dello sviluppo e del test di un satellite sviluppato dalla Portland State University (all'interno del programma OreSat) e in grado di resistere a 10.000 G. Nonostante l'iniziale scetticismo degli accademici, lo sviluppo di un satellite di piccole dimensioni, categoria Nanosat, è proseguito compresa la parte di test per riuscire a integrarsi nel sistema di lancio con centrifuga ipersonica.
La Portland State University (PSU) ha già lanciato un satellite, OreSat0, in orbita bassa terrestre a marzo del 2022 a bordo del razzo spaziale di Astra ed è proprio su quel concetto che si è partiti per cercare di poter sviluppare un'unità compatibile con il sistema di SpinLaunch.
Le sfide per la costruzione di un satellite in grado di resistere a quel genere di accelerazione erano diverse, compresa la resistenza dei pannelli solari o del pacco batteria (la parte più pesante del sistema). La disposizione dei componenti è stata rivista, ma in generale sembra che il lavoro del gruppo di sviluppo sia stato relativamente più semplice del previsto.
In generale il satellite è costituito da un telaio in metallo nel quale si inseriscono diverse schede con circuiti e componenti elettronici e che si connettono a un'ulteriore scheda posizionata all'esterno. Chiaramente il sistema basato su una centrifuga ipersonica è pensato per lanciare carichi utili di piccole dimensioni e vede la concorrenza sia dei vettori leggeri (con alcune società che hanno abbandonato questo mercato, hanno cambiato i propri piani o sono fallite) ma anche con i lanci in ridesharing con vettori medi. Non è ancora chiaro se il modello di business di SpinLaunch sarà sostenibile sul lungo periodo ma sicuramente si tratta di un approccio molto diverso da quello delle altre società e la curiosità rimane.
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