iPhone 16e: due mesi e più di 500 foto. Ecco cosa abbiamo capito 

iPhone 16e: due mesi e più di 500 foto. Ecco cosa abbiamo capito 

iPhone 16e si posiziona come la porta d'ingresso più economica all'ecosistema Apple, offrendo un'esperienza essenziale ma completa con eccellente autonomia, chip A18 potente e compatibilità con Apple Intelligence, risultando ideale per utenti aziendali e per chi cerca uno smartphone affidabile che "vada al sodo".

di pubblicato il nel canale Apple
AppleiPhoneiOS
 

Sono passati ormai due mesi da quando abbiamo iniziato a utilizzare iPhone 16e come dispositivo principale, un periodo sufficientemente lungo per poter trarre conclusioni definitive su quello che rappresenta l'ingresso più economico nell'ecosistema Apple del 2025. In questi 60 giorni abbiamo scattato oltre 500 fotografie in varie condizioni, abbiamo utilizzato il dispositivo quotidianamente per lavoro e svago, lo abbiamo portato in viaggio, abbiamo testato la sua autonomia in diverse situazioni d'uso e abbiamo potuto esplorare a fondo tutte le sue caratteristiche, compresi i punti di forza e le inevitabili limitazioni.

 

iPhone 16e rappresenta un cambio di paradigma importante per Apple: non è più un semplice "modello economico" come era l'iPhone SE, ma un dispositivo pensato per offrire l'essenziale dell'esperienza iPhone moderna a un prezzo più accessibile. Si tratta di un prodotto che punta dritto a un target ben preciso: chi cerca uno smartphone affidabile, con ottima autonomia, che "vada al sodo" senza fronzoli, ideale per un utilizzo aziendale e personale dove la concretezza prevale sull'estetica e sulle funzionalità di nicchia.

Design e costruzione: essenzialità e leggerezza che convincono

La prima impressione quando si prende in mano l'iPhone 16e è quella di un dispositivo sorprendentemente leggero e maneggevole. Con i suoi 167 grammi e dimensioni contenute (146,7 x 71,5 x 7,8 mm), risulta uno degli smartphone più comodi da utilizzare con una sola mano tra quelli attualmente in commercio. Dopo due mesi di utilizzo intensivo, questa caratteristica si è rivelata uno dei suoi punti di forza più apprezzabili, soprattutto per chi come noi passa molte ore al giorno con il telefono in mano.

Il design è caratterizzato da una pulizia formale che personalmente troviamo molto gradevole. La scocca in alluminio è abbinata a un vetro posteriore con finitura satinata disponibile in due soli colori: bianco e nero. Abbiamo ricevuto in prova la versione bianca e dobbiamo ammettere che quella finitura satinata ci ha conquistato per la sua eleganza sobria e professionale. È un dispositivo che non urla "guardatemi" ma trasmette una sensazione di qualità premium.

Un elemento distintivo rispetto agli altri iPhone recenti è la presenza di una sola fotocamera posteriore, che non sporge eccessivamente creando quel "blocco camere" ormai caratteristico degli smartphone moderni. Questo conferisce al dispositivo una pulizia estetica a cui non eravamo più abituati, riportando alla mente un'epoca in cui gli smartphone erano più essenziali nel design. La qualità costruttiva è impeccabile, come ci si aspetta da Apple. Dopo due mesi di utilizzo quotidiano, trasporto in tasca e qualche inevitabile caduta, il dispositivo non mostra segni di usura significativi. La certificazione IP68 garantisce una tranquillità d'uso che non va mai data per scontata, soprattutto per un dispositivo che si posiziona nella fascia media del mercato.

Frontalmente troviamo un display con notch, più stretto rispetto ai primi modelli che lo adottavano, ma comunque presente invece della più recente Dynamic Island. Questa scelta di design, che potrebbe sembrare un passo indietro, si inserisce nella filosofia di questo dispositivo: offrire l'essenziale dell'esperienza iPhone moderna senza le ultime novità che potrebbero incidere sul prezzo finale.

L'iPhone 16e introduce l'Action Button, un elemento di design che sostituisce il tradizionale interruttore Suoneria/Silenzioso presente nei modelli precedenti. Posizionato sul lato sinistro del dispositivo, sopra i tasti del volume, è un pulsante che offre una versatilità sorprendente che va ben oltre la semplice attivazione della modalità silenziosa. Per utilizzarlo è necessario tenerlo premuto per attivare la funzione assegnata, mentre una pressione rapida mostra semplicemente quale azione è configurata. La personalizzazione avviene attraverso il menu Impostazioni > Tasto Azione, dove è possibile scegliere tra diverse funzioni come l'attivazione della fotocamera, l'accensione della torcia, l'attivazione di una modalità Focus, l'utilizzo dell'intelligenza visiva (se Apple Intelligence è attivata), la registrazione di memo vocali, il riconoscimento di brani musicali con Shazam, o l'avvio di comandi rapidi personalizzati.

Una caratteristica particolarmente interessante dell'Action Button su iPhone 16e è la sua integrazione con Apple Intelligence, permettendo di accedere rapidamente all'intelligenza visiva. Tenendo premuto il pulsante, si può attivare la fotocamera e utilizzare le funzionalità di riconoscimento visivo per ottenere informazioni su oggetti, luoghi o testi inquadrati, simile a quanto offre Google Lens su dispositivi Android. È importante notare che, sebbene l'interfaccia utente dell'Action Button sia stata progettata originariamente per funzionare con la Dynamic Island, su iPhone 16e le animazioni appaiono sotto il notch, creando un effetto visivo leggermente meno integrato rispetto ai modelli Pro, ma mantenendo comunque tutte le funzionalità operative. È una questione puramente estetica, ma denota come alcune funzionalità più recenti siano state adattate a un design precedente.

Apple iPhone 16e
OS (al lancio)iOS 18.4
ProcessoreApple A18
Memorie8GB di RAM
Storage128 - 256 - 512GB
DisplaySuper Retina XDR
OLED all‑screen da 6,1" (diagonale)
2532×1170 pixel a 460 ppi
HDR
True Tone
Ampia gamma cromatica (P3)
Tocco con feedback aptico
Contrasto (tipico) 2.000.000:1
Luminosità massima (tipica) 800 nit; luminosità di picco (HDR) 1200 nit
Rivestimento oleorepellente a prova di impronte
Zoom schermo
Accesso facilitato
Fotocamere posterioriFusion da 48MP: 26 mm, ƒ/1.6, stabilizzazione ottica dell’immagine, Hybrid Focus Pixels, foto ad altissima risoluzione (24MP e 48MP)
Con teleobiettivo 2x da 12MP: 52 mm, ƒ/1.6, stabilizzazione ottica dell’immagine, Hybrid Focus Pixels
Zoom digitale fino a 10x
Rivestimento dell’obiettivo in cristallo di zaffiro
Flash True Tone
Photonic Engine
Deep Fusion
Smart HDR 5
Fotocamera anterioreFoto da 12MP
Diaframma con apertura ƒ/1.9
Autofocus con Focus Pixels
Retina Flash
Photonic Engine
Deep Fusion
Smart HDR 5
Modalità Ritratto con Controllo profondità
Illuminazione ritratto con sei effetti
ExtraFace ID
Tasto Azione
IP68
SOS emergenze via satellite
Rilevamento incidenti
Batteria4005mAh
Dimensioni146,7 x 71,5 x 7,8 mm
Peso167 g

Display: il notch resiste, ma la qualità c'è tutta

Il display dell'iPhone 16e è un pannello OLED da 6,1 pollici con risoluzione di 2532 x 1170 pixel, identico a quello dell'iPhone 14. La presenza del notch invece della Dynamic Island potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma dopo due mesi di utilizzo possiamo dire che non rappresenta un problema reale nell'uso quotidiano. La qualità del pannello è davvero ottima: colori vividi, contrasto elevato e una buona luminosità che raggiunge i 1200 nit di picco in contenuti HDR. Certo, non arriva ai 2000 nit in modalità outdoor degli iPhone più recenti, e questo si nota quando si utilizza il telefono sotto la luce diretta del sole. In queste condizioni la leggibilità rimane accettabile, ma non eccellente come sui modelli Pro.

Bilanciamento RGB

Apple iPhone 16e - Nativo SDR

Curva di Gamma SDR

Apple iPhone 16e - Nativo SDR
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Apple iPhone 16e - Nativo SDR
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.96%135.76%
. DCI P3 D6599.09%100.08%
. Adobe RGB89.03%100.64%
. BT.202071.80%71.80%

DeltaE - Macbeth Color Checker

Apple iPhone 16e - Nativo SDR

Il comportamento del display di iPhone 16e non ha veramente nulla da invidiare, quanto accuratezza, ai fratelli maggiori e ai modelli di punta. In SDR riscontriamo prestazioni eccellenti, con un buon equilibrio nella neutralità dei grigi e l'assenza di dominanti indesiderate, un gamut ampio praticamente quanto lo spazio colore DCI-P3 di riferimento e una progressione tonale perfetta, con un picco di luminanza superiore alle 500 candele su metro quadro. La fedeltà cromatica è al pari di quella di un monitor professionale, con un DeltaE medio dei colori inferiore a 1. Cosa significa tutto ciò? Che sebbene non sia la sua vocazione primaria, iPhone 16e è del tutto adatto a svolgere attività creative, anche professionali, in cui la gestione del colore e dell'immagine è il punto focale.

Curva di Gamma HDR

iPhone 16e - Nativo HDR
. Luminanza misurata
. Gamma SMPTE2084 HDR
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

Per quanto riguarda invece il comportamento della progressione tonale in modalità HDR, registriamo anche qui una prestazione molto valida: la curva di gamma HDR rilevata segue in maniera abbastanza rispettosa il riferimento, con toni medi leggermente più evidenti rispetto a quanto imposto dallo standard. Il clipping avviene però in maniera corretta, con il telefono che esprime un pcico di luminanza di oltre 1100 candele su metro quadro e capace di gestire correttamente i contenuti HDR.

Un aspetto che invece rappresenta un vero limite nel 2025 è la frequenza di aggiornamento ferma a 60Hz. Dopo aver utilizzato per anni smartphone con refresh rate più elevati, il ritorno a 60Hz si nota, soprattutto nello scrolling e nelle animazioni. Tuttavia, l'ottimizzazione di iOS riesce a mitigare in parte questa mancanza, rendendo l'esperienza comunque fluida nella maggior parte delle situazioni.

Durante questi due mesi abbiamo utilizzato molto il display per la lettura di documenti, navigazione web, social media e visione di contenuti multimediali. La qualità del pannello OLED si apprezza particolarmente nella visione di serie TV e film, con neri profondi e colori ben calibrati. La dimensione di 6,1 pollici rappresenta un buon compromesso tra usabilità e portabilità.

Hardware e prestazioni: potenza senza compromessi

Sotto la scocca, l'iPhone 16e nasconde il chip A18, lo stesso presente negli iPhone 16 e 16 Pro, con l'unica differenza di avere una GPU a 4 core anziché 5. Questa leggera differenza non si traduce in limitazioni percepibili nell'uso quotidiano, e dopo due mesi di test intensivi possiamo confermare che le prestazioni sono eccellenti in qualsiasi scenario. La CPU a 6 core (2 performance core e 4 efficiency core) offre tutta la potenza necessaria per qualsiasi tipo di attività, dalle più semplici alle più complesse. In questi due mesi abbiamo utilizzato il dispositivo per editing fotografico con Lightroom, navigazione web con decine di schede aperte, multitasking intenso tra app di produttività e social media, e mai una volta abbiamo riscontrato rallentamenti o esitazioni.

Anche nel gaming l'esperienza è stata sorprendentemente positiva. Abbiamo testato titoli impegnativi come Genshin Impact e Assassin's Creed Mirage, e il dispositivo ha mantenuto frame rate stabili e temperature contenute anche in sessioni prolungate. Certo, in alcuni momenti particolarmente intensi si può notare la mancanza di quel core GPU in più rispetto ai modelli superiori, ma sono situazioni rare che non compromettono l'esperienza complessiva.

Geekbench AI

TensorFlow Lite CPU (SP Score), TensorFlow Lite GPU (SP Score)

Geekbench 6

Single-Core, Multi-Core

3D Mark Steel Nomad Light

Punteggio finale

3D Mark Wild Life Extreme

Punteggio finale

Antutu 10

Punteggio

Geekbench AI

TensorFlow Lite CPU (SP Score)

Geekbench AI

TensorFlow Lite GPU (SP Score)

Geekbench 6

Single-Core

Geekbench 6

Multi-Core

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Onscreen

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p)

GFX Bench 5

Car Chase - Onscreen

GFX Bench 5

Car Chase - Offscreen (1080p)

Google Octane 2.0

Octane Score

Speedometer 2.0

Test via browser
 

L'iPhone 16e segna un momento storico per Apple con l'introduzione del chip C1, il primo modem cellulare progettato interamente in-house dall'azienda di Cupertino. È un componente che rappresenta un importante passo verso l'indipendenza tecnologica di Apple dai fornitori esterni come Qualcomm, dopo l'acquisizione del settore modem di Intel per un miliardo di dollari avvenuta alcuni anni fa. Il modem C1 supporta reti 5G avanzate e si distingue principalmente per la sua eccezionale efficienza energetica, contribuendo significativamente all'autonomia superiore dell'iPhone 16e rispetto ai modelli precedenti. Le prestazioni in termini di stabilità e velocità di connessione sono paragonabili, se non superiori in alcuni casi, a quelle degli iPhone 16 Plus o Pro dotati ancora di modem Qualcomm, con una particolare efficacia nel mantenere alte velocità di connessione anche in situazioni di segnale debole.

Una delle caratteristiche più interessanti del chip C1 è la sua capacità di convertire il segnale 5G in segnale Wi-Fi, permettendo di connettere più dispositivi a Internet contemporaneamente. Questo, abbinato a un consumo energetico ridotto fino al 25% rispetto ai modem precedenti, rende l'iPhone 16e particolarmente adatto per utenti che necessitano di connettività costante e affidabile in mobilità. Nei test sul campo, il modem C1 ha dimostrato prestazioni eccellenti in varie condizioni d'uso, dalla gestione di videochiamate FaceTime HD su rete cellulare al download rapido di file tramite 5G, fino allo streaming di contenuti multimediali in alta definizione. La perfetta integrazione con il chip A18 e il sistema operativo iOS 18 ottimizza ulteriormente l'efficienza complessiva del dispositivo, contribuendo a quella che Apple definisce "un'autonomia straordinaria", elemento che emerge come uno dei punti di forza più apprezzati nelle prime recensioni del dispositivo.

Gli 8GB di RAM garantiscono un multitasking fluido e la possibilità di mantenere molte app in background senza doverle ricaricare frequentemente. È una dotazione di memoria, insieme al chip A18, che rende l'iPhone 16e completamente compatibile con Apple Intelligence, l'intelligenza artificiale di Apple arrivata su tutti i dispositivi supportati anche in Italia.

La memoria interna parte da 128GB nella versione base, con opzioni da 256GB e 512GB per chi necessita di più spazio. Nel nostro utilizzo di due mesi, con oltre 500 foto scattate, diverse app installate e una discreta quantità di contenuti multimediali, abbiamo occupato circa 200GB dei 512GB disponibili nella versione in prova e questo perché abbiamo girato anche molti video e usato app di gioco pesanti. In tal caso, regola generale, controllate sempre il vostro utilizzo e in caso rapportate effettivamente lo storage alle vostre necessità anche contando che c’è sempre iCloud o altri servizi che vi permetteranno di archiviare foto o altro sulla ‘’nuvola’’. 

Fotocamera: una sola, ma che fa il suo dovere

L'iPhone 16e rappresenta una scelta controcorrente nel panorama degli smartphone del 2025, proponendo un sistema fotografico composto da un'unica fotocamera posteriore da 48 megapixel con apertura f/1.6. In un'epoca in cui anche i dispositivi di fascia media vantano configurazioni a doppia o tripla fotocamera, Apple ha scelto di puntare sull'essenzialità, offrendo un'esperienza fotografica che si concentra sulla qualità piuttosto che sulla quantità di obiettivi. In questi due mesi abbiamo scattato oltre 500 fotografie in varie condizioni di luce e contesti diversi, mettendo alla prova il sistema fotografico in ogni situazione possibile. La nostra conclusione è che, per la maggior parte degli utenti, questa singola fotocamera è più che sufficiente per ottenere scatti di qualità.

È una fotocamera Fusion da 48MP è tecnicamente simile a quella presente sugli iPhone 16 standard, ma con alcune differenze sostanziali. L'iPhone 16e abbina l'elaborazione d'immagine di ultima generazione resa possibile dal chip A18 con un componente fotografico fisicamente più piccolo e meno avanzato rispetto ai modelli superiori. La differenza più significativa è l'assenza della stabilizzazione ottica con spostamento del sensore (sensor-shift), che rappresenta il limite più evidente nelle situazioni di scarsa illuminazione.

Nelle condizioni di luce ottimali, le immagini prodotte dall'iPhone 16e sono nitide e chiare, con quella tipica attenzione di Apple alla chiarezza e ai colori vivaci. Rispetto all'iPhone 16 Plus, le foto tendono ad avere una tonalità più calda e rosata, con un campo visivo leggermente più stretto (equivalente a 26mm contro i 24mm del Pro). Questa caratteristica può essere considerata un vantaggio, offrendo naturalmente un leggero zoom che compensa parzialmente l'assenza di un teleobiettivo dedicato.

Nonostante la presenza di una sola fotocamera, l'iPhone 16e offre un pacchetto di funzionalità sorprendentemente completo. Tra queste troviamo la modalità Ritratto con controllo della profondità (anche se limitata rispetto ai modelli superiori), la possibilità di scattare a 24MP di default con opzione per catture a 48MP, lo zoom "ottico" 2x ottenuto ritagliando l'area centrale del sensore, la modalità Notte (limitata a 12MP come tutti gli iPhone), video in Dolby Vision HDR fino a 4K/60fps, video slow-motion fino a HD/240fps e cattura audio spaziale nei video. Le assenze più evidenti riguardano funzionalità come la cattura in formato ProRAW e Apple Log (tradizionalmente riservate ai modelli Pro), la modalità Notte per i ritratti, le modalità Cinematica e Azione per i video, e la modalità Macro. Quest'ultima mancanza è particolarmente comprensibile, dato che negli iPhone la funzionalità macro è sempre stata legata alla presenza di una fotocamera ultra-grandangolare con capacità di messa a fuoco ravvicinata.

La vera limitazione dell'iPhone 16e emerge in condizioni di scarsa illuminazione. L'assenza della stabilizzazione ottica con spostamento del sensore si fa sentire, rendendo più difficile ottenere scatti nitidi quando la luce cala. Foto che un utente di iPhone Pro otterrebbe stabili e nitide risultano leggermente sfocate sull'iPhone 16e, un problema che diventa più evidente al tramonto o in ambienti interni poco illuminati. Anche la modalità Notte è presente ma non offre risultati spettacolari come quelli della generazione attuale di iPhone 16 standard e Pro. Sebbene faccia il suo lavoro, le immagini mostrano un leggero rumore di fondo e una minore definizione dei dettagli più fini rispetto ai modelli superiori.

Una caratteristica interessante dell'iPhone 16e è la modalità zoom 2x, ottenuta ritagliando la parte centrale del sensore da 48MP per ottenere un'immagine equivalente a una lunghezza focale di 52mm. Questa funzionalità, che Apple definisce come sistema "2-in-1", offre risultati sorprendentemente buoni, anche se non paragonabili a quelli di un vero teleobiettivo dedicato. Le immagini ottenute con questa modalità appaiono un po' "croccanti" nell'elaborazione e nell'aspetto, mostrando i limiti di un approccio basato sul ritaglio digitale piuttosto che su un obiettivo fisico dedicato. Tuttavia, per molti utenti, questa soluzione rappresenta un compromesso accettabile che offre maggiore versatilità senza aumentare le dimensioni e il costo del dispositivo.

La mancanza di una fotocamera ultrawide è sicuramente la limitazione più evidente. Analizzando il nostro utilizzo con iPhone 16 Plus, il suo diretto concorrente, abbiamo notato che solo una parte veramente esigua risultavano essere scatti realizzati con l'ultrawide, e addirittura in molti casi avremmo potuto comunque evitare il suo utilizzo con risultati simili muovendoci sulla scena. Un'altra mancanza è la modalità macro, che sugli iPhone recenti è possibile grazie alla fotocamera ultrawide. Tuttavia, abbiamo scoperto che l'iPhone 16e riesce comunque a mettere a fuoco da distanze relativamente ravvicinate, permettendo di catturare dettagli abbastanza piccoli anche se non a livello microscopico come sui modelli Pro. 

Ciò che realmente fa brillare l'iPhone 16e è l'integrazione con iOS e le sue app. Il software, molto più dell'hardware, è responsabile della capacità di scattare ottime foto. L'ecosistema di app fotografiche di iOS permette di sbloccare potenzialità nascoste di questa fotocamera singola. La possibilità di catturare immagini in formato RAW con app di terze parti permette di scoprire qualità uniche del sensore dell'iPhone 16e, che possiede una resa "un po' granulosa, diversa nel colore, ma decisamente suggestiva". Questa caratteristica distintiva emerge particolarmente negli scatti notturni, dove un file RAW modificato può offrire risultati in condizioni di scarsa illuminazione che si potrebbe addirittura preferire rispetto agli scatti HEIC standard senza modalità Notte. 

Sul fronte video, la qualità è eccellente con registrazione fino a 4K a 60fps con supporto Dolby Vision HDR4. La stabilizzazione è buona ma non eccezionale come sui modelli superiori, e questo si nota soprattutto quando si registra in movimento. Mancano alcune funzionalità avanzate come la modalità Cinematica e la modalità Azione, ma per la maggior parte degli utenti queste assenze non rappresentano un problema significativo.

L'iPhone 16e si rivela quindi uno strumento fotografico che, pur con le sue limitazioni, offre un'esperienza essenziale ma completa, capace di soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti che cercano uno smartphone affidabile per documentare la vita quotidiana con qualità elevata.

Audio e connettività: qualità senza compromessi

Il sistema audio dell'iPhone 16e è composto da due speaker stereo, uno nella parte inferiore e l'altro integrato nella capsula auricolare. La qualità sonora è ottima, con un suono nitido, bilanciato e sorprendentemente potente per le dimensioni del dispositivo. In questi due mesi abbiamo utilizzato molto il sistema audio per ascoltare musica, podcast e guardare contenuti video, e siamo rimasti sempre soddisfatti della qualità. Certo, i modelli Pro e Plus offrono una pressione sonora maggiore e una migliore corposità nei bassi, ma per un utilizzo quotidiano la differenza è minima. Anche la qualità audio in chiamata è decisamente buona, con voci chiare e naturali sia in ricezione che in trasmissione. Il sistema di riduzione del rumore funziona molto bene, permettendo conversazioni comprensibili anche in ambienti rumorosi.

Sul fronte della connettività, oltre al già citato modem 5G Apple C1, troviamo Wi-Fi 6 (802.11ax), Bluetooth 5.3 e NFC per Apple Pay4. Non c'è il Wi-Fi 7, ma considerando la scarsa diffusione di router compatibili, non è una mancanza significativa nel 20254.

Un'assenza più rilevante è quella del chip Ultra Wideband, che impedisce di utilizzare la funzione di localizzazione di precisione per trovare AirTag o altri dispositivi compatibili con la rete Dov'è. È una mancanza che si nota soprattutto quando si cerca un AirTag nelle vicinanze: invece della funzione "Trova" con indicazioni precise sulla direzione e distanza, si hanno solo indicazioni generiche sulla mappa.

Un'altra assenza significativa è quella del MagSafe integrato. La ricarica wireless è presente, ma limitata a 7,5W invece dei 15W possibili con MagSafe. È possibile utilizzare accessori MagSafe con una cover compatibile, ottenendo l'allineamento magnetico ma senza il vantaggio della ricarica a potenza maggiore. In questi due mesi abbiamo utilizzato una cover con magneti che ha permesso di utilizzare vari accessori MagSafe senza problemi, anche se con la limitazione della potenza di ricarica. La porta USB-C è di tipo 2.0, quindi non offre le velocità di trasferimento dei modelli Pro, ma è comunque più che adeguata per le esigenze della maggior parte degli utenti.

Autonomia: il vero punto di forza

Se c'è un aspetto in cui l'iPhone 16e brilla particolarmente, è l'autonomia. In questi due mesi di utilizzo intensivo, il dispositivo ha costantemente superato le nostre aspettative, confermandosi uno degli iPhone con la migliore durata della batteria mai realizzati. Apple dichiara fino a 26 ore di riproduzione video, 21 ore di streaming video e 90 ore di riproduzione audio. Questi numeri, che spesso nelle specifiche tecniche sembrano astratti, si traducono in una realtà d'uso davvero impressionante.

Nel nostro utilizzo quotidiano, che comprende email, navigazione web, social media, fotografia, qualche sessione di gaming leggero e circa 1-2 ore di navigazione con CarPlay wireless, siamo sempre arrivati a fine giornata con almeno il 30-35% di batteria residua. In giornate di utilizzo particolarmente intenso, con molte foto e video, abbiamo comunque superato le 6 ore di schermo attivo senza problemi.

Questa eccellente autonomia è dovuta a diversi fattori. Innanzitutto, la batteria ha una capacità maggiore rispetto all'iPhone 16 standard: 4005 mAh contro 3561 mAh. Inoltre, il modem Apple C1 è stato progettato per ottimizzare i consumi energetici, con un risparmio dichiarato fino al 25% rispetto ai precedenti modem Qualcomm. Anche il display a 60Hz, pur rappresentando un limite in termini di fluidità, contribuisce positivamente all'autonomia complessiva. La combinazione di questi elementi rende l'iPhone 16e un dispositivo su cui si può contare per un'intera giornata di lavoro intenso senza ansia da batteria.

La ricarica avviene tramite USB-C con supporto fino a 20W, permettendo di raggiungere il 50% in circa 30 minuti. Come già accennato, la ricarica wireless è limitata a 7,5W, una velocità modesta ma comunque utile per la ricarica notturna.

Apple Intelligence su iPhone 16e: potenzialità e limiti

L'iPhone 16e rappresenta la porta d'ingresso più economica all'ecosistema di Apple Intelligence, il sistema di intelligenza personale sviluppato da Apple. Grazie al chip A18 e agli 8GB di RAM, questo dispositivo è pienamente compatibile con tutte le funzionalità AI che Apple sta progressivamente introducendo. Tra queste spiccano strumenti come Ripulisci, che permette di rimuovere facilmente elementi di distrazione dalle immagini, e la ricerca con linguaggio naturale nell'app Foto, che consente di trovare contenuti multimediali semplicemente descrivendoli a parole.

Particolarmente interessante è anche l'integrazione di ChatGPT in Siri e negli Strumenti di scrittura, che permette di accedere alle capacità del modello linguistico senza necessità di passare da un'app all'altra, e soprattutto senza creare un account, con protezioni per la privacy integrate come l'oscuramento degli indirizzi IP.

Una delle funzionalità più innovative di Apple Intelligence su iPhone 16e è Visual Intelligence, che viene mappata direttamente sul tasto Azione. Tenendo premuto questo pulsante si attiva la fotocamera, che può dunque venire puntata verso qualsiasi oggetto per ottenere informazioni in tempo reale su di esso. Altre funzioni degne di nota includono Genmoji, che permette di generare emoji personalizzate con semplici prompt testuali, e Image Playground per la creazione di immagini. Negli strumenti di scrittura, l'integrazione di ChatGPT aiuta a scrivere, ricercare o migliorare i testi direttamente nell'app Note, senza necessità di scaricare applicazioni separate.

Nonostante queste innovazioni, Apple Intelligence su iPhone 16e rappresenta un passo avanti significativo ma ancora non completamente al passo con i concorrenti. Il rilascio graduale delle funzionalità mostra come Apple stia adottando un approccio più cauto rispetto ad altri produttori. Inoltre, mentre l'integrazione di ChatGPT è certamente utile, altri ecosistemi Android offrono già da tempo funzionalità AI più mature e diversificate. 

Un aspetto distintivo dell'approccio di Apple all'intelligenza artificiale è l'enfasi sulla privacy. Apple Intelligence è progettata per tutelare costantemente i dati personali attraverso l'elaborazione on-device e il rivoluzionario Private Cloud Compute. Questo sistema permette di gestire richieste più complesse appoggiandosi a modelli più grandi basati su server progettati da Apple, che sfruttano la potenza dei chip proprietari sempre nel rispetto della privacy dell'utente. Questa attenzione alla riservatezza dei dati rappresenta un valore aggiunto importante, ma al contempo potrebbe limitare alcune potenzialità dell'AI rispetto a soluzioni concorrenti che adottano approcci meno restrittivi. 

Nonostante ciò, l'iPhone 16e si posiziona strategicamente come gateway per utenti entry-level nell'ecosistema iOS basato sull'intelligenza artificiale, abbassando la barriera d'ingresso per l'accesso alle funzionalità AI di Apple.

iPhone 16e in ambito aziendale: il sostituto ideale dell'iPhone SE

Dopo due mesi di utilizzo, possiamo affermare con certezza che l'iPhone 16e rappresenta il sostituto ideale dell'iPhone SE per le flotte aziendali. Le sue caratteristiche lo rendono perfetto per un utilizzo professionale, dove affidabilità, autonomia e sicurezza sono prioritarie rispetto a funzionalità di nicchia o design all'ultima moda.

L'eccellente autonomia garantisce di coprire anche le giornate lavorative più intense senza necessità di ricariche intermedie, un aspetto fondamentale per chi utilizza lo smartphone come strumento di lavoro principale. La potenza del chip A18 assicura prestazioni eccellenti in qualsiasi scenario d'uso, dalla gestione di documenti complessi alle videoconferenze, passando per applicazioni aziendali specifiche.

La compatibilità con Apple Intelligence rappresenta un valore aggiunto significativo in ambito professionale, con funzionalità che possono aumentare la produttività e semplificare molte attività quotidiane. La fotocamera, pur essendo singola, offre qualità più che adeguata per documentare riunioni, progetti o situazioni di lavoro. La possibilità di registrare video in 4K con audio spaziale e riduzione del rumore del vento è particolarmente utile per registrare interviste o presentazioni. 

Non va sottovalutato anche l'aspetto della sicurezza, con Face ID che offre un'autenticazione biometrica rapida e sicura, fondamentale per proteggere dati aziendali sensibili. Il design sobrio ed elegante, disponibile in due colorazioni neutre (bianco e nero), si adatta perfettamente al contesto professionale, trasmettendo un'immagine seria e affidabile.

iPhone 16e: Prezzi  

  • iPhone 16e

    • Versione da 128 GB: 729 € - Colore Bianco e Nero
    • Versione da 256 GB: 859 € -  Colore Bianco e Nero
    • Versione da 512 GB: 1109 € -  Colore Bianco e Nero

Considerazioni finali: a chi è rivolto l'iPhone 16e?

Dopo due mesi di utilizzo intensivo, possiamo tracciare un profilo chiaro del potenziale acquirente dell'iPhone 16e. Questo dispositivo è perfetto per chi cerca uno smartphone con eccellente autonomia, che possa coprire anche le giornate più intense senza ansia da batteria. Ma anche per chi vuole un iPhone moderno ma essenziale, senza fronzoli o funzionalità di nicchia che potrebbero non utilizzare mai. 

L'iPhone 16e rappresenta la porta d'ingresso più economica all'ecosistema Apple del 2025, posizionandosi come successore spirituale dell'iPhone SE ma con un approccio completamente rinnovato. Con un prezzo di partenza di 729€ per la versione da 128GB, offre un pacchetto che bilancia alcune rinunce tecniche con punti di forza significativi. Il chip A18 (seppur con un core GPU in meno rispetto ai modelli standard) garantisce prestazioni eccellenti e compatibilità completa con Apple Intelligence, mentre il nuovo modem C1 proprietario contribuisce a un'autonomia superiore rispetto a qualsiasi iPhone precedente alla serie 16.

Tra i compromessi più evidenti troviamo l'assenza del MagSafe integrato (sebbene sia possibile utilizzare accessori magnetici con una cover compatibile), la mancanza del chip Ultra Wideband per la localizzazione di precisione, e soprattutto la presenza di una singola fotocamera posteriore da 48MP che, pur offrendo risultati generalmente buoni, mostra limitazioni evidenti in alcune situazioni come nei ritratti e negli scatti grandangolari. Il display OLED da 6,1 pollici mantiene il notch invece della Dynamic Island e rimane ancorato ai 60Hz, una caratteristica ormai anacronistica nel 2025 anche se mitigata dall'ottimizzazione di iOS.

L'autonomia rappresenta indubbiamente uno dei punti di forza più apprezzabili di questo dispositivo, con prestazioni che lo posizionano ai vertici della gamma iPhone attuale, superando persino il modello base iPhone 16 grazie alla batteria più capiente (4005 mAh contro 3561 mAh) e all'efficienza energetica del modem C1. Un aspetto che, unito alla leggerezza (167 grammi) e alla maneggevolezza, lo rende particolarmente adatto a un utilizzo professionale e aziendale, configurandosi come sostituto ideale per le flotte di iPhone SE ormai obsoleti.

Il vero dilemma riguarda il posizionamento di prezzo: al lancio, la differenza con l'iPhone 16 standard (che offre due fotocamere, MagSafe, Dynamic Island e altre funzionalità aggiuntive) è risultata troppo contenuta per giustificare le rinunce, soprattutto considerando gli sconti già disponibili sui modelli superiori. Tuttavia, con il passare dei mesi e il prevedibile calo di prezzo, l'iPhone 16e potrebbe diventare una scelta sempre più interessante per chi cerca uno smartphone Apple essenziale ma potente, capace di garantire un'esperienza iOS completa, incluso l'accesso ad Apple Intelligence, senza spendere cifre proibitive. iPhone 16e è destinato a chi cerca un iPhone che "vada al sodo", privilegiando autonomia, affidabilità e prestazioni rispetto a funzionalità accessorie.

1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
TorettoMilano30 Aprile 2025, 16:20 #1
conclusioni da me predette quando fu annunciato. avrei preferito al mio attuale iphone16 ma l’assenza del UWB mi ha frenato. c’é da presumere ci sia lui dietro l’aver raggiunto per la prima volta a apple la testa del Q1 degli smartphone

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^