Gli astronauti di Crew-10 sono arrivati sulla ISS, gli equipaggi di Crew-9 e Starliner CFT-1 rientreranno a breve

Nelle scorse ore gli astronauti della missione Crew-10 sono arrivati a bordo della ISS così da poter ''dare il cambio'' agli equipaggi di Crew-9 e Starliner CFT-1 che potranno rientrare sulla Terra terminando la loro missione.
di Mattia Speroni pubblicata il 16 Marzo 2025, alle 17:33 nel canale Scienza e tecnologiaJAXARoscosmosNASASpaceX
Nella giornata di ieri, alle 0:03 (ora italiana), è stata lanciata la missione Crew-10 dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center in Florida con un razzo spaziale Falcon 9 di SpaceX. La navicella utilizzata, denominata Endurance, aveva a bordo Anne McClain (astronauta NASA e comandante), Nichole Ayers (astronauta NASA e pilota), Takuya Onishi (astronauta JAXA) e Kirill Peskov (cosmonauta di Roscosmos), questi ultimi come specialisti di missione. Questa missione, come da prassi, permetterà la rotazione degli equipaggi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale facendo così rientrare gli astronauti di Crew-9 e Starliner CFT-1.
Durante le fasi post-decollo e prima di raggiungere la ISS, l'equipaggio di Crew-10 (che rimarrà nello Spazio per circa 6 mesi) ha vissuto due eventi "particolari" per quanto non così infrequenti e senza nessun rischio per le persone a bordo. Il primo è stato il distacco di un pannello isolante dal secondo stadio del razzo spaziale Falcon 9 dopo la separazione della capsula. Come spiegato da Jon Edwards (VP of Falcon Launch Vehicles), questo fenomeno può avvenire in quanto i pannelli isolanti sono incollati alla superficie metallica che si raffredda per via del propellente criogenico, ossigeno liquido, e poi si scalda con il lancio. Questo crea delle zone dove l'aria subisce una variazioni di volume portando anche alla perdita dei pannelli isolanti. Si tratta comunque di un problema che non ha alcun effetto sulla missione e non è fonte di preoccupazione.
You don't usually see panels like that from the 2nd stage pic.twitter.com/SpekbOpmKZ
— Scott Manley (@DJSnM) March 14, 2025
Un secondo imprevisto è stato invece legato alla toilette di bordo di Endurance. Stando alle comunicazioni tra il centro di controllo missione di SpaceX e l'equipaggio, il disco di rottura del sistema di scarico si è rotto impedendo alle persone di utilizzare i servizi di bordo. Una prima ispezione non ha trovato problemi di sorta e si sta investigando sulle cause. Non è comunque la prima volta che la toilette a bordo di una Crew Dragon ha un problema (fastidioso, ma non preoccupante).
Crew 10 Dragon vehicle arriving! pic.twitter.com/3EZZyZW18b
— Don Pettit (@astro_Pettit) March 16, 2025
Alle 5:04 di oggi (ora italiana) la capsula Crew Dragon Endurance della missione Crew-10 ha effettuato il docking con la Stazione Spaziale Internazionale con gli astronauti che hanno potuto così salutare i propri colleghi già a bordo e iniziare il passaggio delle consegne. L'equipaggio, come per gli altri presenti a bordo, proseguirà con gli esperimenti scientifici che avvengono in condizioni di microgravità e con la manutenzione della ISS.
Con l'arrivo di Crew-10 rientreranno gli equipaggi di Crew-9 e Starliner CFT-1
Ora che Crew-10 è arrivata a bordo della ISS, dopo un rinvio legato ai ritardi nella consegna della nuova Crew Dragon che prenderà invece servizio con la missione privata commerciale Ax-4 di Axiom Space, ci potrà essere il rientro di due equipaggi dei quali si è scritto molto in questi mesi. In particolare potranno rientrare i due astronauti-collaudatori della NASA Butch Wilmore e Suni Williams che erano arrivati a bordo della navicella Boeing CST-100 Starliner, poi rientrata senza equipaggio, in via precauzionale dopo i problemi riscontrati durante il lancio della missione CFT-1. Wilmore e Williams torneranno sulla Terra grazie alla capsula Crew Dragon utilizzata dall'equipaggio della missione Crew-9, ridotto per l'occasione da quattro persone a due, con Nick Hague e Aleksandr Gorbunov, che hanno portato a bordo le tute spaziali IVA adatte ai colleghi arrivati con la navicella Boeing.
Wilmore e Williams sono stati nominati più volte come gli "astronauti bloccati nello Spazio" dando il via a una serie di polemiche, durate diversi mesi, su come e quando avrebbero potuto far rientro sulla Terra. Inizialmente la loro missione avrebbe dovuto avere una durata di circa 8 giorni mentre invece è durata decisamente di più, oltre 8 mesi.
Ricordiamo che la NASA per tutte le missioni e soprattutto per quelle con equipaggi umani, prevede sempre più opzioni per consentire una maggiore sicurezza nel caso le operazioni non seguissero l'andamento regolare. Gli astronauti della missione CFT-1 hanno sempre avuto una possibile opzione per tornare sulla Terra in caso di gravi problemi alla Stazione Spaziale Internazionale.
Nonostante le parole di Elon Musk, che indicava come sia stata l'amministrazione Biden a non voler far rientrare i due astronauti prima del tempo per questioni "politiche" (sostanzialmente non far sfigurare Boeing), non c'è mai stata una reale prova a sostegno di questa tesi. Bisogna inoltre considerare che, molto probabilmente, per Butch Wilmore e Suni Williams questa sarà l'ultima missione nello Spazio e in generale gli astronauti non solo sono addestrati ma "sognano" di poter lavorare nello Spazio e né Wilmore né Williams sono mai apparsi non a loro agio a bordo della ISS né hanno rilasciato dichiarazioni in tal senso. Complessivamente si è trattata quindi di una scelta che ha preferito la massima sicurezza per l'equipaggio senza inficiare sul lavoro a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Anche il giornalista Eric Berger di ArsTechnica (che non è certo "ostile" a SpaceX) ha riportato in uno dei suoi articolo in merito che "per quel che vale, tutti i resoconti svolti da Ars negli ultimi nove mesi suggeriscono che la decisione di far tornare Wilmore e Williams questa primavera è stata motivata da ragioni tecniche e dalle esigenze della NASA a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, piuttosto che da ragioni politiche".
Riassumendo quindi la vicenda dell'equipaggio della missione Starliner CFT-1 si può scrivere che:
- la missione di Starliner non si è svolta come previsto
- gli astronauti hanno sempre avuto almeno una navicella per tornare sulla Terra in condizioni di emergenza
- gli astronauti non hanno mostrato segni di stress
- in caso di emergenza, Starliner sarebbe rientrata correttamente con l'equipaggio
- i due astronauti hanno svolto compiti utili a bordo e si sono integrati nelle missioni operative
- la rotazione degli equipaggi ha subito dei cambiamenti ma non in maniera determinante
- far rientrare gli astronauti anzitempo non sarebbe stato di alcuna utilità
2 Commenti
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[*]la missione di Starliner non si è svolta come previsto
[*] gli astronauti hanno sempre avuto almeno una navicella per tornare sulla Terra in condizioni di emergenza
[*] gli astronauti non hanno mostrato segni di stress
[*] in caso di emergenza, Starliner sarebbe rientrata correttamente con l'equipaggio
[*] i due astronauti hanno svolto compiti utili a bordo e si sono integrati nelle missioni operative
[*] la rotazione degli equipaggi ha subito dei cambiamenti ma non in maniera determinante
[*] far rientrare gli astronauti anzitempo non sarebbe stato di alcuna utilità
[B][*] far rientrare gli astronauti anzitempo sarebbe costato 100 Milioni di dollari senza generare valore aggiunto dal punto di vista dell'operativita' e/o della sicurezza (soldi che sarebbero finiti nelle casse di SpaceX)[/B]
[/LIST]
Fixed. Da responsabile del DOGE, Musk dovrebbe essere contento della scelta della NASA era Biden
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