TSMC: con i soldi del CHIPS Act USA arriva anche una terza Fab in Arizona

TSMC riceverà fino a 6,6 miliardi di dollari di sussidi diretti per il suo polo produttivo in Arizona. La società aggiungerà una terza Fab per la produzione di semiconduttori avanzati alle due già in fase di costruzione. Plauso da NVIDIA, AMD e Apple.
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Aprile 2024, alle 12:41 nel canale ProcessoriTSMC
Dopo Intel, il Dipartimento del Commercio statunitense ha annunciato di aver siglato un accordo preliminare con TSMC per assicurarle fino a 6,6 miliardi di dollari di sussidi diretti all'interno del CHIPS and Science Act, il pacchetto da quasi 53 miliardi di dollari varato nell'agosto 2022 per ridare vigore all'industria dei chip a stelle e strisce.
Oltre a quella cifra, TSMC potrà accedere a prestiti a tassi agevolati fino a 5 miliardi di dollari. La società, inoltre, prevede di richiedere crediti d'imposta fino al 25% per la spesa in conto capitale nel sito che sta sorgendo in Arizona.
I soldi elargiti dagli Stati Uniti serviranno a TSMC per plasmare il polo produttivo in Arizona, il quale non sarà composto da due Fab come previsto, bensì da tre. Il terzo impianto porterà l'investimento totale di TSMC a Phoenix a oltre 65 miliardi di dollari.
Si prevede che i tre stabilimenti di TSMC creeranno complessivamente circa 6.000 posti di lavoro diretti ad alta tecnologia e ad alto salario, ma non solo: si parla di oltre 20.000 posti di lavoro totali nel settore edile e decine di migliaia di posti di lavoro indiretti.
Il primo stabilimento di TSMC Arizona dovrebbe iniziare a produrre con tecnologia a 4 nm nella prima metà del 2025. Il secondo stabilimento si concentrerà sui processi a 3 e 2 nanometri, il primo con transistor FinFET e il secondo con transistor GAAFET, a partire dal 2028. La terza fabbrica realizzerà chip con processi a 2 nm o più avanzati entro il 2030.
In una nota stampa, oltre alle dichiarazioni entusiaste dei vertici di TSMC, troviamo il plauso da parte di clienti come NVIDIA, AMD e Apple.
Il segretario Raimondo, in un incontro con la stampa, ha dichiarato che i fondi includono 50 milioni di dollari per formare e sviluppare talenti in Arizona. Inoltre, secondo le stime TSMC Arizona ha già creato più di 25.000 posti di lavoro e attratto 14 società legate al mondo dei semiconduttori.
9 Commenti
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In ogni caso TSMC sarà sempre dipendente da Taiwan, dato che la maggior parte del R&D è concentrato nell’isola.
Stanno iniziando a capire...
Che fare tutto a Taiwan non è molto "da furbi"...Vedi recente terremoto ...
Il problema di questo tipo di investimenti a carico dei cittadini che pagano le tasse e' che spesso mancano di progettualita' a lungo termine.
Tirare su delle fab e usarle per qualche anno, non implica che non le chiudano successivamente o le rivendano.
Cosi come sostenere a suon di soldi pubblici in italia tante aziende (Alitalia, Fiat tra le piu famose) non ha garantito nulla a lungo termine solo meno soldi in tasca di noi contribuenti (perche' tutti quanti abbiamo pagato migliaia di euro [U]a testa[/U] per sostenerle).
Purtroppo molte persone e molti governi pensano che per risolvere i problemi basti lanciare danaro in faccia alle aziende. Ma le aziende dipendono dagli azionisti e faranno quello che e' piu conveniente, anche se fosse chiudere o vendere queste fabbriche dopo pochi anni.
Concordo che con Alitalia lo stato italiano ha toppato ma è una cosa diversa. Lì hai pagato per sostenere un'azienda in costante perdita senza risolvere il problema alla fonte. Questa è una cosa diversa.
I fonderie per chip continuano a produrre senza sosta. Molti chip per il settore auto sono a 40 nanometri o più grandi ancora. Fonderie costruite 10-15 anni fa sono ancora molto attuali in certi settori.
Inoltre costruire una di queste fabbriche costa un fottio di soldi, fino a quando un terremoto, un tornado o un vulcano non le polverizza... non saranno mai chiuse.
Il rivenderle non è un problema.... la produzione rimane nello stesso posto/nazione ed questo lo scopo del Chips Act.
Appena la produzione in queste fabbriche partiranno gli USA potranno richiamare la flotta a protezione di Taiwan e la Cina avrà via libera.
Parla della Cina che ha investimenti ovunque nel mondo.
In ogni caso TSMC sarà sempre dipendente da Taiwan, dato che la maggior parte del R&D è concentrato nell’isola.
Dopo il Giappone, la Cina è la nazione che detiene più debito pubbico americano.
Se TSMC inizia a produrre seriamente in US/EU, anche se la cina attacca e fanno saltare le fab a taiwan, poi possono continuare altrove anche con R&D.
Il primo detentore del debito US è il Giappone con il 14.52%, la Cina sta al secondo posto con il 10.17%
Cmq in linea di principio secondo me hai abbastanza ragione, chissà però cosa pensa il governo di Taiwan di tutto questo, immagino che non siano stupidi e che terranno tecnologie e informazioni chiave sulla loro isola.
Sarebbe anche una bella scacchiera da osservare con interesse e pop-corn, se non fosse che ha implicazioni potenzialmente gravi/gravissime su tutti noi, quindi c'e poco da stare allegri in ogni caso, temo...
Se TSMC inizia a produrre seriamente in US/EU, anche se la cina attacca e fanno saltare le fab a taiwan, poi possono continuare altrove anche con R&D.
In ogni caso il mercato Treasury del debito USA è di oltre 34 trilioni di dollari, quindi parliamo del 2,3% dei bond americani di proprietà cinese.
Da qui a parlare di "maggior investitore" ce ne passa.
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