Parlamento Ue: stop alla pubblicità personalizzata di Facebook e Google

È una decisione storica perché per la prima volta un’assemblea democratica prende una posizione contro il modello di business dei giganti del web basato sulla profilazione degli utenti
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Giugno 2020, alle 14:21 nel canale WebFacebookGoogle
Il Parlamento Europeo, con una maggioranza schiacciante, ha votato a favore di una proposta del deputato socialista olandese Paul Tang. Con questo voto l'Ue si esprime contro la pubblicità personalizzata dei giganti del web come Facebook e Google basata sulla profilazione dell'utente, ovvero una delle principali voci di business delle compagnie statunitensi in questione.
"Come Davide contro Golia, il Parlamento Europeo scaglia una pietra contro i giganti americani della tecnologia" si legge nel post di Tang. "Queste aziende continuano a utilizzare i nostri dati personali come modello di business e hanno un vantaggio competitivo tale che nessun'altra azienda può entrare in competizione con loro. Anche se questa è solo la prima pietra, è una mossa significativa contro il potere dei giganti della tecnologia".
Il provvedimento che vieta la pubblicità personalizzata su internet è stato votato da 503 parlamentari su 701 come emendamento al rapporto annuale sulla concorrenza. Per effetto della decisione, Facebook e Google non potranno più utilizzare in Europa i dati personali dei propri iscritti per operazioni di targeting e per mostrare messaggi pubblicitari personalizzati sulla base delle preferenze e del comportamento espresso dagli utenti sui loro circuiti.
"Le grandi compagnie del mondo della tecnologia considerano i dati personali degli utenti come merce" continua Tang. "Oltre a interferire con la nostra privacy, questo modello di entrate non è salutare per Internet". Nel corso degli ultimi due giorni, Tang ha organizzato una campagna davanti agli uffici di Facebook a Bruxelles e Amsterdam per far sì che il suo messaggio fosse trasmesso al proprietario di Facebook Mark Zuckerberg. Inoltre, è stata lanciata una petizione, #AdsZuck, per invitare lui, altri imprenditori e i leader dei governi a vietare la pubblicità personalizzata.
Nonostante la votazione si sia tenuta qualche giorno fa, il 18 giugno, è stata riportata da pochissime fonti. Sembra, però, un pietra miliare per la pubblicità su Internet, nel tentativo di limitare lo strapotere delle compagnie tecnologiche sul web. In vista delle elezioni politiche americane si è parlato molto della capacità di manipolazione dell’opinione pubblica e dei processi democratici da parte delle piattaforme online che oggi vanno per la maggiore. Esiste anche una questione fiscale che riguarda l'opportunità di pagare le tasse nelle nazioni dove i giganti del web fanno business.
Non è l'unica decisione presa dall'Unione Europea negli ultimi giorni: ha anche indotto TikTok ad aderire al codice di condotta europeo sulla disinformazione, che comporta una serie di precauzioni volte a limitare le notizie false e pericolose. Google, Facebook e Twitter e hanno già sottoscritto questo codice, ma la presenza nell'elenco delle aziende che aderiscono di TikTok è molto importante. Il social network gestito dalla cinese ByteDance vede una crescita considerevole negli ultimi mesi ed è ormai di tendenza presso i più giovani, e non solo, con più di 2 miliardi di download.
91 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoÈ la pietra tombale sulle aspirazioni tecnogiche-informatiche dell'Europa che non solo non riesce ad attrarre investimenti ma rende impossibile la nascita di aziende tecnologiche europee.
Si dovrebbero chiedere perché le aziende tecnologiche nascono solo in USA e oriente.
Sto ancora aspettando il giorno di lavoro in meno e di retribuzione in più !
Gnè gnè
Non scarico app se non le strettamente necessarie, uso qwant come motore di ricerca prevalentemente.
Non so se bloccare o meno ma una cosa la gradirei una opzione allin facile facile.
"Nessun tipo di targetizzazione" da spuntare nelle opzioni del browser/device/ quello che è, da quel momento in poi si è obbligati a rispettare il blocco.
Chi non lo attiva permette la targetizzazione chi lo attiva la blocca. Libertá.
Piuttosto dovrebbero rendere efficaci le opzioni di opt out, con un solo click si deve poter disattivare tutto. Ieri su Libero ho provato a disattivare tutte le opzioni, quando sono arrivato ai mille e più partners, da dover togliere uno per uno, ho ovviamente abbandonato. Non è umanamente possibile spuntarlii tutti. È inutile fare le leggi se poi i soliti furbetti le rendono inefficaci.
Come dice ilariovs, mettere obbligatoria una bella opzione all-out su ogni sito, come perarlto fanno già molti.
io immagino anche il perché, è da tempo che ho il sospetto e colleziono eventi come questi che vanno nella direzione in cui l'Italia ma anche l'Europa è il cortile degli USA o meglio una colonia. Un po' come Honk Kong per la Cina: non puoi fare le leggi che vuoi. La Cina almeno ha la scusa che quello è territorio suo, Buxelles, invece, non è l'ennesimo stato yankee.
Anche questo paragone con Davide e Golia mi sembra totalmente fuori luogo
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