NVIDIA dà una mano a Google nella progettazione dei futuri processori quantistici

NVIDIA e Google Quantum AI stanno collaborando per dare forma alla prossima generazione di dispositivi di calcolo quantistici. Più in particolare, Google Quantum AI sta usando la piattaforma NVIDIA CUDA-Q per svolgere simulazioni sul supercomputer NVIDIA EOS, al fine di simulare la fisica dei propri processori quantistici.

L'obiettivo di questa collaborazione è trovare il modo di superare le attuali limitazioni dell'hardware quantistico, il quale "può eseguire solo un certo numero di operazioni quantistiche prima che i calcoli debbano cessare, a causa di quello che i ricercatori chiamano 'rumore'".

"Lo sviluppo di computer quantistici commercialmente utili è possibile solo se riusciamo a scalare l'hardware quantistico tenendo sotto controllo il rumore", ha dichiarato Guifre Vidal, ricercatore di Google Quantum AI. "Utilizzando l'elaborazione accelerata di NVIDIA, stiamo esplorando le implicazioni del rumore in progetti di chip quantistici sempre più grandi".

La comprensione del rumore all'interno del processore quantistico richiede complesse simulazioni dinamiche in grado di catturare il modo in cui i qubit interagiscono con il loro ambiente. Tradizionalmente, queste simulazioni comportano costi proibitivi, ma tramite la piattaforma CUDA-Q e l'uso di 1024 GPU NVIDIA H100 Tensor Core è possibile abbattere tempi e costi.

Sfruttando le GPU NVIDIA H100, Google è in grado di eseguire simulazioni realistiche e complete di dispositivi contenenti 40 qubit. "Grazie alle tecniche di simulazione fornite da CUDA-Q, le simulazioni rumorose che avrebbero richiesto una settimana possono ora essere eseguite in pochi minuti", sottolinea NVIDIA in una nota.