IBM sulle tracce del supercomputer senziente

Primi passi verso il computer senziente? Sembra proprio di sì, complice lo stanziamento del governo USA per un progetto targato IBM, volto a realizzare un supercomputer che sappia interpretare informazioni sensoriali e prendere decisioni in autonomia. Un passo verso la singolarità tecnologica?
di Alessandro Bordin pubblicato il 26 Novembre 2008 nel canale SistemiIBM
154 Commenti
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...prima di tutto lo stato di avanzamento nel campo della cosiddetta A.I (forte o debole che sia) che è il tema di questa disquisizione vero, "reale" non è sicuramente solo quello reso disponibile al pubblico "comune" ed alla luce del sole come si suol dire...statene certi.Secondo, tutte le volte che viene pubblicata una news riguardante la cibernetica o l'imitazione del presunto organo di "computo" più complesso dell'Universo (i.e il cervello umano) tramite computer (in senso dispregiativo chiamate "macchine" anche dai cosiddetti addetti ai lavori) derivanti dal paradigma di computer di Von Neumann oppure di Harvard, i commenti per lo più tendono ad essere auto-confortanti ed antropocentrici con frasi del tipo: "non si potrà mai fare", "è impossibile" e via di seguito.
La rete neurale che inizia ad apprendere a velocità iper-esponenziale ed a un certo punto diviene senziente, chiamata Skynet, si rifà invece ad una delle grosse promesse (o già realtà ?) in tema di "paradigmi architetturali": è un computer quantico o "quantistico".
Con collegamenti interni secondo uno schema molto noto a chi nei primi anni '90 bazzicava le riviste di computer e leggeva di Connection Machine ecc...un ipercubo n-dimensionale.
Di singolarità tecnologica, tecnica ed affini parla anche il giovane John Connor nella serie "The Sarah Connor Chronicles"...
Altro problema che spesso salta fuori è quello di stabilire la "complessità" necessaria ad "un computer" (sia esso di origine biologia od artificiale) affinché si possa instaurare una forma di self-awareness...questione difficile da sciogliere "dall'esterno" dell'organismo sotto indagine per un essere umano dato che l'osservatore dovrebbe essere al tempo stesso anche osservato.
Se Skynet come amano in modo auto-rassicurante dire molti miei consimili è oggi "fantascienza" (e non è detto che lo sia) confido ancora che in una notte tranquilla di estate su un famoso osservatorio californiano si materializzi un cyborg la cui inabilitazione finale porti comunque tramite retroingegneria (termine di cui molto spesso si abusa) alla sua "nascita".
E non è detto che sia necessariamente il principio della fine del genere umano.
Grazie.
Marco71.
Ombrashadow...
...io sto già costruendo una versione embrionale del "Turco"...Grazie.
Marco71.
Perchè tutto questo rumore? Ahhhh ecco!!
Lo possono immaginare anche i sassi che prima o poi qualcuno riuscirà a costruire una macchina senziente (l'uomo vola, è andato sulla luna, anche i cellulari erano impensabili negli anni '70, in Blade Runner non ci sono, etc...) E ALLORA?? Certo sarà interessante vedere chi ci arriva prima, FORSE un è anche un problema tecnologico, di mancanza della macchina adatta DI SICURO l'idea di fare una simulazione del cervello umano equivale a dichiarare di non aver capito come funziona. Non c'è niente di strano, nessuno sa come fare una macchina del genere e non è affatto facile. IL PUNTO di tutto questo rumore che cercano di alzare è questo: nessuno sa come farlo, niente esclude che ci riesca un ricercatorino di 25 anni dell'università più piccola d'Italia o del Burundi o anche un appassionato con molto tempo da perdere, ora questi signori VOGLIONO ATTIRARE quel o quei disgraziati per FARCI I SOLDI LORO. Quindi eccolo il punto di tutto questo casino: forse loro hanno qualche idea su come procedere o più probabilmente non ne hanno nessuna, visto che vanno di forza bruta, di sicuro VOGLIONO ESSERE SUL CARRO DEI VINCITORI.Io dico che noi possiamo fare molto...ma replicare un'intelligenza come quella umana no!!
Spero però di vedere un giorno un gatto robotico con il cervello artificiale, che miagola e fa le fusa e chiede le coccole quando ne ha voglia!
Io dico che noi possiamo fare molto...ma replicare un'intelligenza come quella umana no!!
Spero però di vedere un giorno un gatto robotico con il cervello artificiale, che miagola e fa le fusa e chiede le coccole quando ne ha voglia!
a parte l'accento prettamente ecclesiastico del tuo post, anche se fosse vero ciò che dici, ti potrei dire che magari un uomo non può (ri)creare una intelligenza pari alla propria, ma molti uomini forse sì
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