AMD brucia NVIDIA? Le nuove Instinct MI450 saranno le prime GPU AI a 2 nanometri

AMD brucia NVIDIA? Le nuove Instinct MI450 saranno le prime GPU AI a 2 nanometri

AMD ha confermato ufficialmente che i futuri acceleratori AI Instinct MI450 utilizzeranno un processo produttivo a 2 nanometri di TSMC. Una mossa che anticipa NVIDIA, che adotterà i 3 nm con la serie Rubin.

di pubblicata il , alle 10:21 nel canale Schede Video
NVIDIAAMDInstinct
 

A margine dell'accordo miliardario tra AMD e OpenAI, Lisa Su ha svelato un dettaglio di non poco conto: i futuri acceleratori AMD Instinct MI450 saranno realizzati con tecnologia a 2 nanometri (da TSMC). "Siamo molto entusiasti della nostra generazione MI450, che sfrutterà la tecnologia a 2 nanometri, quindi le più avanzate capacità produttive disponibili", ha dichiarato Su.

AMD si avvarrà della tecnologia a 2 nanometri di TSMC per realizzare i futuri processori server EPYC "Venice" che, per quanto complessi, non raggiungono la sofisticazione di una moderna GPU per l'AI, basata su molti più die, per giunta di dimensioni maggiori, collegati tra loro.

L'adozione di un processo a 2 nm, sulla carta, rappresenta un importante vantaggio tecnico rispetto ai futuri acceleratori Nvidia Rubin, che secondo le informazioni attuali saranno prodotti con tecnologia a 3 nm. TSMC stima che il passaggio da 3 a 2 nm possa offrire fino al 15% di prestazioni in più a parità di consumo, oppure una riduzione dei consumi del 30% a parità di potenza. Tuttavia, NVIDIA dovrebbe utilizzare una versione evoluta del nodo a 3 nm, denominata N3P, che potrebbe ridurre parte di questo divario.

Sul fronte dell'efficienza energetica, entrambi i produttori si troveranno comunque a gestire carichi elevatissimi: per la serie Rubin si parla di assorbimenti nell'ordine dei 2300 watt, valori ai quali anche AMD non dovrebbe discostarsi molto, con 2500 watt previsti. Il vero vantaggio di NVIDIA potrebbe invece essere legato alla maturità del processo a 3 nm, già ampiamente rodato da TSMC e disponibile in volumi molto superiori, con costi di produzione potenzialmente inferiori.

Forrest Norrod, responsabile della divisione Data Center di AMD, ha dichiarato nelle scorse settimane che l'obiettivo della serie MI450 è guidare le prestazioni in ogni tipo di carico di lavoro AI e che l'acceleratore rappresenta il "momento EPYC Milan" di AMD nel campo delle GPU AI. Per avere un quadro chiaro dei rapporti di forza bisognerà attendere l'effettiva disponibilità dei chip, verso la fine del 2026.

3 Commenti
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boboviz09 Ottobre 2025, 10:45 #1
E' già da un pò che il "ferro" di AMD nel settore server/AI/datacenter/ecc è di ottimo livello (basti pensare agli EPYC che prendono a legnate gli XEON).

Il problema principale rimane il supporto sw: ci vogliono driver, sdk, librerie, contratti con grosse aziende hw (HP, DELL, ecc) e sw (OpenAI, FB, Google, ecc), supporto, ecc.
Senza dimenticare, poi, gli utenti domestici "appassionati", visto che, per esempio, Rocm non è supportato ufficialmente su moltissime piattaforme home (a differenza di Cuda)
coschizza09 Ottobre 2025, 10:49 #2
Originariamente inviato da: boboviz
E' già da un pò che il "ferro" di AMD nel settore server/AI/datacenter/ecc è di ottimo livello (basti pensare agli EPYC che prendono a legnate gli XEON).

Il problema principale rimane il supporto sw: ci vogliono driver, sdk, librerie, contratti con grosse aziende hw (HP, DELL, ecc) e sw (OpenAI, FB, Google, ecc), supporto, ecc.
Senza dimenticare, poi, gli utenti domestici "appassionati", visto che, per esempio, Rocm non è supportato ufficialmente su moltissime piattaforme home (a differenza di Cuda)


esatto manca il software ma se arriva l'hardware anche il software prima o poi arrivera si spera
supertigrotto09 Ottobre 2025, 11:27 #3
Uno dei motivi per cui Huang ha fatto modificare la sua prossima generazione di acceleratori IA per paura che AMD la raggiunga,pare che AMD abbia progettato qualcosa di buono.
Il resto però lo deve fare il software,CUDA ha condizionato il mercato e i programmatori,cosa non buona,sembra quasi di tornare indietro quando Windows condizionava il mercato dei PC.

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