Oltre un miliardo di dati sensibili sottratti dagli hacker, ma Salesforce si rifiuta di pagare il riscatto
Salesforce ha rifiutato di pagare un riscatto richiesto dal gruppo criminale Scattered LAPSUS$ Hunters, responsabile del furto di circa 1 miliardo di record appartenenti a clienti come Toyota e FedEx. L’azienda ha confermato di non voler negoziare con i cybercriminali, in linea con le raccomandazioni delle autorità di sicurezza
di Vittorio Rienzo pubblicata il 09 Ottobre 2025, alle 16:16 nel canale SicurezzaSalesforce ha confermato di aver rifiutato di pagare una richiesta di estorsione avanzata da un gruppo criminale informatico che sostiene di aver rubato circa 1 miliardo di record appartenenti a decine di clienti della piattaforma. L’azienda ha ribadito che non intende negoziare né cedere a ricatti digitali, nonostante la gravità della minaccia.
Il gruppo responsabile dell’attacco, che si autodefinisce Scattered LAPSUS$ Hunters, combina i nomi di tre note organizzazioni di cybercrime: Scattered Spider, LAPSuS$ e ShinyHunters. Secondo le indagini di Mandiant (Google), l’operazione ha avuto inizio a maggio, quando gli aggressori hanno contattato telefonicamente diverse aziende fingendosi rappresentanti di fiducia per spingerle a collegare un’app malevola ai rispettivi portali Salesforce. In molti casi, la tattica di ingegneria sociale ha avuto successo.

Il sito creato dai criminali cita Toyota, FedEx e oltre 37 aziende tra le vittime, e afferma di aver ottenuto “989,45 milioni” di record. Nel messaggio pubblico, il gruppo aveva chiesto a Salesforce di iniziare una trattativa economica e avvertito che, in caso di rifiuto, tutti i dati sarebbero stati pubblicati online. La scadenza per il pagamento era fissata a venerdì scorso.
Salesforce, in un’e-mail ufficiale, ha chiarito la propria posizione: "Non intendiamo pagare alcuna richiesta di estorsione né avviare negoziazioni". Bloomberg aveva anticipato che l’azienda aveva già informato i clienti di possedere informazioni credibili su una possibile fuga di dati orchestrata da ShinyHunters, ma che non avrebbe ottemperato alle richieste dei criminali.
Questo è solo uno dei casi di cyberattacchi verificatisi quest'anno che, sempre più spesso, adottano il cosiddetto "social engineering", ovvero un sistema che raggira le vittime in modo da eseguire software malevolo od ottenere dati sensibili senza alcuno sforzo. La tendenza sembra essere in aumento, nonostante nel 2024 i riscatti siano costati meno rispetto all'anno precedente.
Secondo le stime di Deepstrike, i pagamenti per riscatto nel 2024 hanno raggiunto 813 milioni di dollari, in calo rispetto agli 1,1 miliardi del 2023, ma ancora su livelli preoccupanti. Solo il gruppo responsabile dell’attacco al distributore farmaceutico Cencora avrebbe incassato 75 milioni di dollari.

Gli esperti di sicurezza condannano sempre più apertamente il pagamento dei riscatti, in quanto rappresenterebbe un incentivo per i gruppi criminali. L’analista indipendente Kevin Beaumont ha dichiarato: "Le aziende non dovrebbero finanziare il crimine organizzato. Bisogna spezzare questo ciclo". Nonostante le raccomandazioni delle autorità, alcune organizzazioni continuano a trattare con gli hacker per evitare danni reputazionali o operativi.
Quello di Salesforce, quindi, rappresenta un precedente importante e una presa di posizione netta che potrebbe ispirare altre società a seguire l'esempio. Dall'altro lato, però, va anche sottolineato che viviamo in un mondo in cui il profitto è l'unico indicatore del valore di un'azienda, ragione per cui se l'impegno contro la cybercriminalità ha un costo più alto della perdita dovuta al riscatto, è comprensibile che molte società preferiscano "il male minore".










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7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe paghi il riscatto i tuoi dati finiscono sul web e ci hai anche rimesso dei soldi
Pagare non serve a niente, tanto comunque i tuoi dati sono già in mano a cani & porci che cercheranno di venderli a chiunque
Se la gente installa di tutto sui propri sistemi, senza audit e controlli approfonditi, che colpa ha SalesForce?
sei in capo all’architettura e la sicurezza aziendale, la tua webapp interna usa l’applink di Drift o Salesloft perché non avevi sbatti a fare le cose per bene fin da subito, fa front channel login, stocca i refresh token su localstorage, non usi passkeys, l’accesso lo fai sempre con le credenziali di megasuperturboadmin da internet pubblico perché boh, che cosa può mai andare storto?
In SalesForce non risulta abbiano l’anello al naso.
lo stesso vale per chiunque usi il modello “app plugin”, Azure AWS SAP Oracle GCP Zoho Atlassian Shopify Stripe MS365… la lista è lunghissima
Bene fanno a lasciare i clienti nella merda, anche se sono i loro
Sè queste posizioni non le assume chi ha le spalle larghe per permettersi di farlo non se ne esce
È da qualche anno che ci sono sempre più tizi/tizie che hanno letteralmente l'anello al naso ehh, li vedi spesso pure in tv
Ha fatto bene sales force a non cedere ai delinquenti
Se paghi il riscatto i tuoi dati finiscono sul web e ci hai anche rimesso dei soldi
Pagare non serve a niente, tanto comunque i tuoi dati sono già in mano a cani & porci che cercheranno di venderli a chiunque
Esatto, ormai il danno è fatto. Tra l'altro non hai neanche la garanzia che una volta pagato ti diano le chiavi di decifratura.
A seguito del pagamento del riscatto, l'unica cosa che possono offrirti è di non divulgare i dati che hanno già in mano. SSSsssseeeeeeee......
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