Pirateria informatica: ecco i numeri, purtroppo

Alcune recenti vicende legate a The Pirate Bay riportano l'attenzione su un problema vecchio tanto quanto l'informatica: la pirateria online. Pur con una lieve flessione, i numeri sono elevati: un software su due in circolazione non ha regolare licenza e oltre il 70% delle installazioni di Microsoft Office è illegale
di Fabio Boneschi pubblicato il 22 Agosto 2008 nel canale ProgrammiMicrosoft
414 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"senza la pirateria in Italia ci sarebbero 10 milioni di posti di lavoro fisso in più,
gli asini volerebbero e gli elefanti sarebbero tutti rosa"
?????
oggi l'alternatica esiste
ho portato i server da
windowsNT a SUSE ed ora sono a debian
adesso sto facendo piu' o meno lo stesso con i desktop
sostituendo tutto con software open source e presto spero con licenza GPL
questo processo non è naturalmente immediato portera' via circa 2 anni
ma alla fine da' i suoi frutti.
oggi esistono sistemi per evitare la contraffazione dei software mediante SIMCARD ed inoltra la guardia di finanza fa controlli continui impiegando tempo e risorse invece di combattere il vero crimine.
personalmente dovrei fare causa alla microsoft per quanti bugs ci fatto pagare!!!
excel in testa!!!!
Leggete un po questo libro (ovviamente gratuitamente in licenza Creative Common) per farvi un'idea:
http://it.wikipedia.org/wiki/Elogio_della_pirateria
poi c'è anche la mia opinione personale:
Tralasciando il fatto che la maggior parte dei guadagni fatti con il diritto d'autore non va agli autori (sembra paradossale ma è così
Purtroppo chi lavora in catena di montaggio fa la stessa cosa tutti i giorni, ma non può registarsi e rubare lo stipendio.
Dovrebbero prendere l'esempio dai Gemboy, regalano i loro CD (sono diventati famosissimi anche grazie a questo, in fondo è come pagare la pubblictà
Molti "artisti" fanno pagare 40-60 euro il biglietto a migliaia di persone e riempiono pure gli stadi, poi si lamentano che gli piratano i CD con il live del concerto.... ma andate a lavorare!!!
Quando l'hardware continua ad essere proibitivo come costi ed il software continua a presentare prezzi esorbitanti la situazione naturalmente degenera in questi eccessi.
Parliamo dei videogiochi:
Quanti giochi sono fruibili (nel loro timeframe, due anni circa) senza hardware che costa più di uno stipendio medio ?
Se vuoi giocarci devi avere l'hardware, se compri l'hardware probabilmente compreresti anche il software, ma il software ha prezzi esorbitanti (quanto l'hardware) e, a differenza dell'hardware, è molto meno durabile.
Parliamo dei programmi:
Quanti programmi sono fruibili (nel loro timeframe) senza hardware adeguato ?
Quanti programmi hanno prezzi commisurati al profitto che l'utente può avere nell'usarli ? (cioè, in parole povere, quanti programmi VALGONO il prezzo che costano ?)
Quindi:
1. Nei videogiochi la colpa (prima e non ammendabile) è quella di andare dietro a modelli che spingono a continui miglioramenti ed upgrade, tant'è che il mercato dei videogiochi su console risente della pirateria decisamente meno. Di questa situazione la colpa la possiamo dare in pieno alle software house che hanno deciso di correre come disperate alla ricerca di "maggior realismo" e "minori tempi di sviluppo" ottenendo come risultato richieste hardware esorbitanti, obsolescenza precoce di tutto l'hardware atto al gaming e modelli di programmazione ORRIBILI che sfruttano veramente male l'hardware a disposizione.
2. Nel software spesso e volentieri la colpa è simile a quella imputabile nei videogiochi (Vista ? DirectX 10 ? supporto driver inesistente per i vecchi OS ?).
3. I tutto il software la colpa è imputabile ai prezzi da LADROCINIO presentati al pubblico (e non mi dire che quando Vista costa duecento euro in versione retail ci si aspetta che la gente non storca il naso, e me ne fotto dei prezzi OEM, non devo cambiare il PC).
Per il resto la pirateria è un fattore non eliminabile del tutto, e non ha senso correre dietro ai sogni, la pirateria si combatte solo quando si rende
accessibile il BENE ad un prezzo che sia ACCESSIBILE a chi del bene deve fruirne... altrimenti è normale che la gente "s'arrangi".
Mossa illegale questa.
Queste aziende rischiano una salata multa o addirittura peggio.
Solo il magistrato può obbligare l'ISP a fornire i dati relativi agli utenti.
E gli ISP non sono tenuti a dare i dati alle major, ma solo dopo essere obbligati dal magistrato.
Queste aziende se hanno di loro iniziativa (tramite la lettura dei cookies ad esempio) preso i dati degli utenti hanno commesso un reato.
In questo caso scende in campo il garante dell'Autority sulla Privacy per bloccare questi reati.
Si parla di violazione della privacy che qui in Italia è un reato abbstanza grave.
Vi ricordo il caso PepperMint
in pratica:
l'utente scarica, ha commesso un reato, la major prendendo i dati dell'utente ne viola un altro, quello sulla privay e interviene il garante.
E' una situazione di stallo infinita.
Se per "campare" un bene primario irrinunciabile è l'acqua e come tale è considerato quantomeno immorale fare speculazioni sull'acqua per l'informatica un bene primario irrinunciabile (per il 95% della gente) è Windows ma nessuno s'è mai sognato di definire Windows per quel che è, un prerequisito necessario per fruire del computer (e di internet, e di tutti i servizi che oggi sono disponibili solo attraverso internet - ad esempio la modulistica delle poste) e che dovrebbe, come tale, essere offerto per lo meno a prezzi "calmierati".
Davanti a questo discorso, fatto mille volte a mille persone, i "puristi" del diritto d'autore hanno sempre sparato qualcosa come "avere il computer non è mica un diritto".
Perfetto, daccordissimo... anche avere Windows o Office non è un diritto, io uso Linux da dieci anni (si, anche come desktop)... però quando mi ritrovo davanti a siti ufficiali che non sono completamente fruibili senza il SO di Redmond, quando la mia scheda video và come una S3 Virge perché il proprietario non s'è scomodato a pubblicare le specifiche dell'accelerazione hardware e quando devo scegliere l'hardware controllando QUALE MI FUNZIONA (e questo lo posso fare IO che so fare la distinzione, la signora Maria no) allora avrò il diritto d'incazzarmi ?
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