OpenAI cambia strategia: controlli sul copyright più precisi e rigidi per Sora
Sam Altman ha annunciato che Sora adotterà un sistema opt-in per i diritti d'autore, consentendo l'uso di personaggi e IP solo con consenso esplicito dei titolari
di Francesco Messina pubblicata il 06 Ottobre 2025, alle 11:41 nel canale WebOpenAISora AI
Dopo una settimana dal debutto di Sora, l'app di generazione video basata sull'intelligenza artificiale di OpenAI, il CEO Sam Altman ha annunciato un importante aggiornamento riguardante la gestione del copyright. In un post sul blog aziendale, Altman ha dichiarato che la piattaforma introdurrà nuovi controlli granulari e un sistema opt-in per i titolari dei diritti, segnando un cambio di direzione rispetto all'approccio iniziale.
Secondo un precedente articolo del Wall Street Journal, prima del lancio OpenAI aveva informato gli studi cinematografici e le agenzie di intrattenimento che avrebbero dovuto esplicitamente richiedere l'esclusione delle loro proprietà intellettuali da Sora, altrimenti sarebbero potute comparire nei video generati. La nuova policy ribalta questa logica: i contenuti protetti da copyright saranno utilizzabili solo se i titolari avranno dato esplicito consenso.
Sora, nonostante sia ancora disponibile solo su invito, ha rapidamente scalato le classifiche dell'App Store grazie alle sue funzioni innovative, come i cameo, che permettono agli utenti di caricare i propri dati biometrici per apparire nei video generati.

Sora AI: le polemiche e il cambio di rotta
La piattaforma è stata subito al centro delle polemiche per la presenza di video con personaggi iconici come Pikachu o SpongeBob, spesso utilizzati senza autorizzazione e talvolta impiegati per satirizzare la stessa OpenAI e le sue politiche sul copyright.
Altman ha sottolineato che molti detentori di diritti si sono mostrati interessati al potenziale di Sora come strumento per una nuova forma di fan fiction interattiva, ma desiderano controllare con precisione come i propri personaggi vengono rappresentati, fino alla possibilità di vietarne completamente l'uso.
Oltre al tema del copyright, Altman ha anticipato anche un futuro modello di monetizzazione per i video generati. OpenAI, che finora prevedeva solo un pagamento per produrre video extra nei momenti di alta richiesta, sta valutando nuove forme di ricavo condiviso con i titolari dei diritti, per rendere la piattaforma sostenibile e vantaggiosa per i creatori.










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