Linux sempre più orfano di Intel: molti pacchetti Debian e Ubuntu senza aggiornamenti
Intel ha lasciato senza manutentori una dozzina di pacchetti software fondamentali su Debian e Ubuntu, dopo una serie di licenziamenti. Tra gli strumenti abbandonati figurano librerie per accelerazione hardware, crittografia e gestione termica.
di Manolo De Agostini pubblicata il 06 Ottobre 2025, alle 16:01 nel canale Sistemi OperativiIntelLinux
Non solo la chiusura del progetto Clear Linux, la propria distribuzione ottimizzata per architetture x86, la diaspora (tra uscite volontarie e licenziamenti, e qualche ingresso) di sviluppatori open source che ha colpito Intel negli ultimi mesi ha avuto ripercussioni dirette anche su diversi progetti software utilizzati dalle principali distribuzioni Linux.
Secondo quanto riportato da Phoronix, circa una dozzina di pacchetti legati a Intel presenti nell'archivio Debian sono stati recentemente contrassegnati come "orphaned", ossia privi di manutentori ufficiali. Una situazione che coinvolge non solo Debian, ma anche le sue derivate più diffuse come Ubuntu e molte altre distribuzioni basate su di essa.

Tra i pacchetti ora senza manutenzione figurano strumenti essenziali per la configurazione, il monitoraggio e l'accelerazione hardware delle piattaforme Xeon e Core, tra cui librerie per accelerazione hardware, crittografia e gestione termica.
La perdita di manutentori implica che, al momento, nessuno si stia occupando degli aggiornamenti di sicurezza o compatibilità di questi pacchetti. L'assenza di supporto ufficiale potrebbe quindi compromettere la stabilità e le prestazioni dei sistemi Linux basati su hardware Intel, rendendo più complesso l'utilizzo di funzionalità avanzate come gli acceleratori DSA o QAT.
Ciò che preoccupa ulteriormente è la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte di Intel. Se nessun sviluppatore o organizzazione esterna interverrà per assumere la manutenzione di questi pacchetti, l'intero ecosistema Linux potrebbe trovarsi a gestire software obsoleto o non più compatibile con i futuri aggiornamenti del kernel, con problemi all'esperienza d'uso con hardware Intel su Debian, Ubuntu e derivati.










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20 Commenti
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Prima o poi problemi agli utilizzatori
Si rivolgeranno ad altro
Calo di vendite
Certo che, in Intel, sono diventati lungimiranti: Linux prende gradualmente sempre più piede, e loro riducono il supporto.
Si nota che sono diventati compartecipati statali...
Nel caso di Linux invece, si perde il supporto a componenti essenziali, alla chetichella, e senza nessun preavviso.
E poi ci si chiede come mai Linux Desktop non sfonda.
.
Nel caso di Linux invece, si perde il supporto a componenti essenziali, alla chetichella, e senza nessun preavviso.
E poi ci si chiede come mai Linux Desktop non sfonda.
Come già affermato da macram non è che Linux viene sviluppato da Intel, semplicemente si perde il loro supporto, ma nel mondo ci sono molti altri bravi programmatori che sono sul pezzo.
Direi due cose completamente diverse.
Nel caso di Linux invece, si perde il supporto a componenti essenziali, alla chetichella, e senza nessun preavviso.
E poi ci si chiede come mai Linux Desktop non sfonda.
.
Si dovrebbe trattare solo dei manutentori dei pacchetti su Debian/Ubuntu che erano a libro paga di Intel, non é che l'hardware non é piú supportato, puó subentrare qualcun altro.
Io ho una scheda audio esterna (M-Audio Fast Track C400 Pro) il cui ultimo driver per Windows é stato rilasciato 11 anni fa non funziona con le USB 3, dá schermate blu, e il supporto é stato abbandonato dopo che l'azienda produttrice ha cambiato proprietá, eppure su Linux va come unabbomba.
Da utente OpenSUSE mi unisco all'indignazione dei cugini di Debian/Ubuntu
Io ho una scheda audio esterna (M-Audio Fast Track C400 Pro) il cui ultimo driver per Windows é stato rilasciato 11 anni fa non funziona con le USB 3, dá schermate blu, e il supporto é stato abbandonato dopo che l'azienda produttrice ha cambiato proprietá, eppure su Linux va come unabbomba.
Da utente OpenSUSE mi unisco all'indignazione dei cugini di Debian/Ubuntu
Oltre che probabilmente a funzionare su tutte le architetture supportate dal kernel e non solo x86
estremamente male...
toccherà appunto ricorrere a supporto di 3rze parti
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