Sondaggio Steam: AMD guadagna ancora terreno, Intel ai minimi storici

Sondaggio Steam: AMD guadagna ancora terreno, Intel ai minimi storici

Nel sondaggio hardware di Steam di settembre 2025, Intel registra il minimo storico con il 58,61% delle CPU tra gli utenti, mentre AMD sale al 41,31%. Un crescita costante dell'azienda di Lisa Su che non è mai stata così vicina al sorpasso

di pubblicata il , alle 14:44 nel canale Processori
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Intel registra il minimo storico nella quota CPU tra gli utenti Steam, mentre AMD continua la sua ascesa costante. I dati più recenti del sondaggio hardware e software di Steam, relativi a settembre 2025, mostrano una quota del 58,61% per Intel e del 41,31% per AMD, con quest'ultima che ha guadagnato esattamente quanto perso da Intel (1,15%). Il trend è piuttosto evidente: AMD continua a erodere quote di mercato significative nel segmento dei microprocessori a scapito di Intel.

La tendenza non è improvvisa, ma coerente con un percorso che ha visto i Ryzen crescere di anno in anno. La spinta principale arriva indubbiamente dai processori Ryzen con tecnologia 3D V-Cache (serie X3D), che hanno cambiato radicalmente la percezione che, soprattutto i giocatori, avevano delle soluzioni AMD.

Anche le promozioni aggressive e i prezzi competitivi hanno favorito la diffusione delle piattaforme AMD, che oggi rappresentano una scelta sempre più frequente nei PC dedicati al gaming. Intel resta il produttore con la quota maggiore, ma i recenti lanci di CPU non sono riusciti a invertire la tendenza.

Anzi, la serie Arrow Lake Core Ultra 200S, con prestazioni di gioco perfino inferiori ai Core di 14a generazione, ha piuttosto deluso gli appassionati spianando la strada ai Ryzen 9000.
Se la progressione continuerà con questo ritmo, AMD potrebbe diventare entro un anno la scelta più popolare tra gli utenti di Steam, per la prima volta nella storia del sondaggio Valve.

Una trasformazione che non riguarda solo i giocatori: i produttori di componenti e i rivenditori stanno già riformulando le proprie strategie per adattare l'offerta alla domanda, proponendo molte più soluzioni alimentate da processori AMD.

Se da un lato i possessori di una CPU Ryzen potranno essere felici di un supporto sempre maggiore e più profondo, dall'altro è fuori dubbio che la concorrenza sia fondamentale per i consumatori. Ragione per cui, la nostra speranza, è che Intel possa proporre il prima possibile un'architettura performante a un prezzo competitivo.

10 Commenti
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sisko21406 Ottobre 2025, 15:09 #1
E' l'impermanenza. Niente dura per sempre, tutto muta.
Ale55andr006 Ottobre 2025, 15:44 #2
Intel ha ancora cifre vergognosamente alte
coschizza06 Ottobre 2025, 15:51 #3
Originariamente inviato da: Ale55andr0
Intel ha ancora cifre vergognosamente alte


per lo scopo le sue cpu vanno benissimo perche non dobrebbe vederle?
AceGranger06 Ottobre 2025, 15:52 #4
Originariamente inviato da: Ale55andr0
Intel ha ancora cifre vergognosamente alte


presumo per i notebook, quella statistica non mi pare faccia distinzioni, e di notebook ne vendono molti di piu rispetto ai desktop.

Anche se AMD stravende nei desktop, praticamente non vende nei notebook.
ninja75006 Ottobre 2025, 15:59 #5
dal grafico pare di capire che chi sta mollando intel compra amd

sarà interessante vedere tra questi, quanti torneranno a intel o se rimarranno su amd anche magari per via della presunta longevità del socket am5

per intel questa cosa è stato un boomerang: avesse presentato la serie 200 sul socket dei 14000 credo che tantissimi avrebbero fatto l'upgrade pur di non cambiare (di nuovo) tutti fregandosene del non avere le prestazioni dei 3D concorrenti

e avrebbero venduto decisamente meglio
Alodesign06 Ottobre 2025, 16:46 #6
Io punto sempre sul fatto che la maggior parte degli utenti Steam sono giovani che si sono fatti comprare i computer dai genitori.

Computer che compri da Mediaworld, Wallmart etc.

Computer che montano Intel perché si.

Ora che in quei computer viene montato anche AMD, le percentuali di Intel si stanno abbassando.
euscar06 Ottobre 2025, 17:06 #7
Io ancora non ho sfruttato a dovere il mio i5-9600k (preso nell'autunno del 2019) quindi rimarrò su Intel ancora per un po' ... faccio testo?
giovanni6906 Ottobre 2025, 19:04 #8
Originariamente inviato da: ninja750
per intel questa cosa è stato un boomerang: avesse presentato la serie 200 sul socket dei 14000 credo che tantissimi avrebbero fatto l'upgrade pur di non cambiare (di nuovo) [...]


senza contare l'altro aspetto: LGA 1851 è (quasi nato) morto, refresh a parte nel 2025; il prossimo è LGA 1954 per le Nova Lake. Quindi altro giro, altra corsa di mobo... tranne per chi medita di tenersi un PC per qualche anno.
DKDIB07 Ottobre 2025, 12:00 #9
È giusto che lo scettro degli x86-64 vada a chi ha inventato questa architettura e non ai copioni che li rincorsero, andando di reverse engineering.
paolo.oliva207 Ottobre 2025, 12:04 #10
Originariamente inviato da: ninja750
dal grafico pare di capire che chi sta mollando intel compra amd

sarà interessante vedere tra questi, quanti torneranno a intel o se rimarranno su amd anche magari per via della presunta longevità del socket am5

per intel questa cosa è stato un boomerang: avesse presentato la serie 200 sul socket dei 14000 credo che tantissimi avrebbero fatto l'upgrade pur di non cambiare (di nuovo) tutti fregandosene del non avere le prestazioni dei 3D concorrenti

e avrebbero venduto decisamente meglio


Quoto.
L'acquisto di un AMD 3D è giustificato solamente con sistemi basati su VGA top... ovviamente spendere +200€ nella CPU e più facile che 1000/2000€ nella VGA.
Però Intel cosa ha fatto per contrastare AMD?
L'ibrido per cosa? (Efficienza e prestazioni a parità di consumo inferiori ad AMD) CPU tirate all'inverosimile (vedi prb), TDP ufficiali di gran lunga inferiori al reale, Arrow non è che non soddisfa, ma perché spendere di più per avere meno di un sistema AM5 che oltretutto consentirà Zen6 e si sta parlando come possibile Zen7 (DDR6 al 2028).
Praticamente Intel ha aperto la porta meglio un portone ad AMD e nessuno accetta di salvare Intel comprando le sue CPU.

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