Pirateria informatica: ecco i numeri, purtroppo

Alcune recenti vicende legate a The Pirate Bay riportano l'attenzione su un problema vecchio tanto quanto l'informatica: la pirateria online. Pur con una lieve flessione, i numeri sono elevati: un software su due in circolazione non ha regolare licenza e oltre il 70% delle installazioni di Microsoft Office è illegale
di Fabio Boneschi pubblicato il 22 Agosto 2008 nel canale ProgrammiMicrosoft
414 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE poi, suvvia, non ditemi che i cantautori o musicisti in generale, attori, registi siano dei poveracci! Per non parlare di quelli delle major... Tutti in giro col Porsche, col Ferrari, o magari con BMW o Mercedes; casetta al lago, al mare, in montagna; vestitini firmati e quant'altro.
Ma andate un po' a ca**re! >.<
il sistema microsoft non è assolutamente un bene primario
ci sono validissime alternative per usufruire di un PC alcune molto piu' economiche è ragionevoli soltanto che la gente spesso si fa guidare dal marketing invece che dal buon senso.
Vediamo di restare oggettivi...
...se tuo figlio vuole giocare a Civilization III (originale! metti caso sia un regalo di tua moglie) e tu c'hai un portatile con Linux (che ora circolano) come fai ?
finchè un CD mi costa 15€
finchè un DVD mi costa 21€
finchè un gioco mi costa 69€ (versione base)
finchè un traccia audio acquistata online mi costa quasi 1€ (e mi conviene quindi comprarlo l'album)
la pirateria non cesserà di esistere.
non ho ancora finito le superiori e se avessi voluto fare tutto in piena regola avrei già dovuto spendere qualcosa come 2000€ (Autocad e Progecad).
basterebbe solo dimezzarei costi e forse qualcosa potrebbe cambiare sensibilmente.
per non parlare poi della Microsoft "danneggiata" dalla pirateria.
di questo passo tra 2 anni avremo bisogno ache della licenza per pisciare....
Quant'è morale vendere giochi che richiedono, per essere fruiti "normalmente" di hardware che costa più di due stipendi ?
Quant'è morale vendere software a prezzi fissi ed indipendenti dall'uso o dalla capacità economica di chi li và ad usare ?
Quant'è morale vendere musica e prodotti d'intrattenimento a prezzi altissimi, ricaricati da mille e mille sovrattasse, gabelle, accise ed aggiunte che hanno prezzi fuori scala rispetto al loro reale valore ?
Chiariamoci, giusto pagare chi spende per produrre, ed entro certi limiti è vero che il mercato funziona (nella frase "se costa troppo non lo compro" il mercato si regolamenta) però [SIZE="5"]in certi campi alcuni strumenti sono essenziali e non possono essere prezzati, in bianco, dai produttori.[/SIZE]
[SIZE="5"]Se questa regola è valida nel settore dell'energia e delle telecomunicazioni perché non dovrebbe esserlo nel mercato dell'informatica (per quel che riguarda ad esempio sistemi operativi e strumenti productivity) ?[/SIZE]
Ma ci rendiamo conto???
Chi ha scritto questo articolo è un dipendente microsoft?Mah...vorrei un po' chiedere a questi personaggi delle major quanti cd venderebbero senza emule o altri p2p...a 20 euro l'uno!!! Quando più artisti hanno dichiarato che la loro percentuale è misera (ed è comunque indecente). Uno studente di ingegneria come me che deve lavorare per mantenersi dovrebbe spendere 4000 euro per autocaz? Ma raga...ci rendiamo conto? Queste persone ci mandano in galera perchè a causa della pirateria non possono comprare la quarta auto al figlio e non si possono permettere la 5 villa. I tempi sono cambiati...ma chi resiste c'è sempre, e non c'è niente da fare siamo sempre noi quelli che portiamo innovazioni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Elogio_della_pirateria
Grazie per la segnalazione
figurati, per me è stato illuminante, esamina molti aspetti a cui molti non fanno caso
vorrei però segnalare una recente sentenza della corte di cassazione di roma, che ha annullato la condanna per due studenti che praticavano il p2p:
http://www.politicaonline.net/forum...ad.php?t=317662
detta in breve, questa sentenza ha stabilito che non è illegale lo scaricamento di contenuti protetti da copyright, ma è illegale lo scaricamento ai "fini di lucro".
nel 99% dei casi, i file scaricati non vengono usati per masterizzare copie piratate di film, musica, programmi che vengono poi venduti su bancherelle al mercato, ma solo ad uso privato. in questo senso non è ravvisabile lo "scopo di lucro", che invece è punito dagli articoli 171 bis e 171 ter della legge sul diritto d'autore (n. 633/41).
concludo con un aspetto molto interessante, probabilmente sottovalutato. riporto solo parte della news letta oggi:
Il CEO di Id Software, Todd Hollenshead, ha dichiarato che i produttori di PC e di hardware, nonostante a voce condannino la pirateria, sono "segretamente contenti", perché tutto questo movimento "li aiuta a vendere più hardware".
come dargli torto: piu giochi si scaricano, più i produttori di hardware vendono le loro nuove cpu, vga, ram, hard disk,mobo, ecc...
«La sentenza della III sezione della Cassazione che è stata ripresa dagli organi di stampa con il titolo 'scaricare non è reatò si riferisce in realtà ad un caso antecedente l'attuale normativa, in vigore dal 2004, che invece stabilisce la punibilità penale per lo scambio di file illegali e che punisce con una sanzione amministrativa di 154 euro chi invece si limita a scaricare una canzone abusivamente.
la sentenza si riferiva ad un fatto accaduto chissà quanti anni fa...forse agli esordi del fenomeno p2p.
come deformare una notizia dandogli un titolo errato...
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