Schede madri Sandy Bridge: le posizioni di Asus e MSI

Stop alle vendite e pieno supporto ai clienti, con sostituzione di schede oppure restituzione di quanto speso per l'acquisto
di Paolo Corsini pubblicata il 03 Febbraio 2011, alle 12:56 nel canale Schede Madri e chipsetASUSMSI
Anche MSI e Asus, dopo quanto comunicato da Gigabyte che abbiamo ripreso in questa notizia, hanno diffuso la propria posizione rispetto al bug dei chipset Intel per piattaforma Sandy Bridge. Entrambe le aziende, al pari del resto di tutti i principali produttori di schede madri e sistemi, hanno da subito sospeso la produzione e commercializzazione di prodotti dotati della release di chipset difettosa.
Asus ha confermato che le proprie schede madri con revision B2 del chipset, quella con bug hardware al controller SATA 3 Gbps, potranno venir sostituite con costi a completo carico di Asus non appena saranno disponibili nuove schede aggiornate con chipset revision B3. Asus non ha indicato un periodo preciso per questo, pertanto riteniamo avverrà nel corso del mese di Aprile stando ad altre informazioni fornite da Intel e da altri produttori.
Una seconda possibilità fornita da Asus ai propri clienti è quella di restituire la scheda madre acquistata ottenendo la restituzione di quanto speso, opzione ovviamente che interesserà chi ha scelto di non utilizzare più del tutto un sistema basato su processori Sandy Bridge.
Politica simile è quella seguita da MSI. Anche per quest'azienda le opzioni sono due: da un lato la possibilità di ottenere la sostituzione della propria scheda non appena le nuove versioni con stepping B3 del chipset verranno rese disponibili sul mercato. Dall'altra, gli utenti potranno richiedere un rimborso immediato del costo d'acquisto della scheda madre.
E' sempre più evidente come l'annuncio di Intel della scoperta del bug nei chipset per processori Sandy Bridge stia causando un richiamo completo di tutti i sistemi basati su questa piattaforma. Ricordiamo nuovamente come il bug riguardi solo il controller SATA 3 Gbps integrato nel chipset e non quello SATA 6 Gbps; alla stessa stregua il malfunzionamento non riguarda in alcun modo eventuali controller SATA 3 Gbps o SATA 6 Gbps di produttori terze parti che siano stati integrati onboard. Chi utilizza un sistema Sandy Bridge bypassando le 4 porte SATA 3 Gbps integrate on board, pertanto, non corre alcun rischio di malfunzionamento.
23 Commenti
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non ti seguo...semplicemente è una questione di numeri: se il produttore non fosse stato Intel ma "fanfulla srl", la questione si sarebbe ridotta a 5 mobo e 1 giorno per sostituirle, siccome è Intel e i pezzi sono milioni, ecco che le operazioni sono più lunghe e complicate
la stessa cosa se si trattava di richiamare mobo con chipset Amd, o vga Nvidia o ancora Amd ecc ecc...non vedo cosa c'entri la "standardizzazione"
Lati positivi della questione:
- escono (finalmente) le nuove proposte AMD che magari hanno la loro da dire.
- mi prendo un bel ssd sata 6 gbps a prezzo migliore
la stessa cosa se si trattava di richiamare mobo con chipset Amd, o vga Nvidia o ancora Amd ecc ecc...non vedo cosa c'entri la "standardizzazione"
Io sinceramente penso che Intel non avrà quasi nessun danno di immagine da questo problema, è troppo grossa (putroppo) e consolidata nell'immaginario delle persone... mentre se fosse successo ad AMD sarebbe stata una catastrofe... per molto meno, un bug ininfluente delle sue prime cpu Phenom, c'era stato molto più clamore.
La cosa più antipatica per gli utenti, oltre lo stress di andare spedire hardware nuovo e fiammante, è che ci vorrà del tempo per riavere i sistemi completamente funzionanti, quindi chi non ha un sistema di riserva rimarrà senza computer... uno psicodramma per fanatici
La cosa più antipatica per gli utenti, oltre lo stress di andare spedire hardware nuovo e fiammante, è che ci vorrà del tempo per riavere i sistemi completamente funzionanti, quindi chi non ha un sistema di riserva rimarrà senza computer... uno psicodramma per fanatici
Beh, nel caso si scegliesse di mandare la mobo in rma ora, avere un computer nuovo e potente inutilizzabile per due mesi non è simpatico per nessuno
La cosa più antipatica per gli utenti, oltre lo stress di andare spedire hardware nuovo e fiammante, è che ci vorrà del tempo per riavere i sistemi completamente funzionanti, quindi chi non ha un sistema di riserva rimarrà senza computer... uno psicodramma per fanatici
non lo so, più che altro quello che veramente mi importa, per ovvie ragioni se uno guarda la mia firma, è che Intel si è comportata bene ed in maniera fulminea, pur trattandosi anche qui di un bug praticamente ininfluente (puoi usare le sata3, se cmq, per esigenze o per scelta, usi anche le sata2 c'è dal 5 al 15% di possibilità che dopo più di tre anni di uso intensivo potrebbe degradarsi il controller)
non ricordo, ma nel caso del bug dei proci, Amd lo fece il richiamo?
non ha senso mandare la mobo in rma ora, non c'è la sostituta; poi non avete letto bene, praticamente tutti i brand hanno ammesso che uno possa mandare in rma la propria mobo quando saranno pronte le nuove (insomma, continuare ad usare adesso la mobo difettata, io ho messo tutto su sata3 e tanta pace), le operazioni potrebbero essere molto più veloci (sopratutto se fatte tramite rivenditore)
ad ogni modo, uno che ha bisogno di molte porte sata2 prende una schedina pci-ex ed è finito il dramma, potrebbe pure decidere a quel punto di non farlo proprio l'rma.
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