Asus PG221, monitor per videogiocatori

Asus PG221, monitor per videogiocatori

Per rafforzare la propria presenza nel settore dei monitor e aggredire al contempo la nicchia di mercato dei videogiocatori, Asus lancia un nuovo monitor da 22 pollici di diagonale, caratterizzato da un'insolito design che prevede la presenza di un subwoofer da 15 watt assieme a due consueti altoparlanti stereo

di pubblicato il nel canale Periferiche
ASUS
 

Curva di gamma e angolo di visione

Curva di Gamma

Introduciamo quest'oggi un nuovo elemento di analisi all'interno del consueto pacchetto di rilevazioni che pratichiamo al momento di testare un display LCD. Si tratta della valutazione d'insieme dei livelli della scala dei toni di grigio, che permette di valutare la capacità di un display nella corretta riproduzione delle sfumature dal nero al bianco assoluto.

Prima di condurre questa analisi è necessario introdurre il concetto di coefficiente "Gamma", il quale determina il grado di variazione di intensità tra i vari livelli della scala di grigio.
Il coefficiente Gamma stabilisce la correlazione tra l'intensità del segnale di input e quella del segnale di output dal momento che tra ingresso e uscita, infatti, vi è una correlazione non lineare: ipotizziamo di avere un display ideale che alla massima intensità del bianco, quindi con segnale in ingresso pari al 100% (cioè con livello pari a 255/255), abbia una luminanza di 100 candele su metro quadrato. In questa situazione, con il segnale in ingresso pari al 50% non avremo 50 cd/m2 di luminanza, ma solamente 21,7 cd/m2. Per lo stesso principio che illustreremo tra qualche istante, il grigio al 20% avrà una intensità di sole 2,9 cd/m2.

L'occhio umano discerne i vari livelli di intensità luminosa secondo una curva particolare. Allo stesso modo, i vari display devono rappresentare i vari livelli secondo una curva complementare. Il Gamma è il coefficiente che stabilisce la correlazione tra l'intensità del segnale di ingresso e quella del segnale riprodotto dal display che, come detto poco sopra, sono legati da una correlazione non lineare. Rappresentando i valori su un piano cartesiano, ponendo in ascissa l'intensità di input e in ordinata quella di output, potremo tracciare la curva di Gamma del monitor, confrontandola con la curva di gamma di riferimento che, per ciò che concerne il mondo PC e quello dell'HDTV, ha un coefficiente Gamma pari a 2.2.

Un monitor caratterizzato da una curva di Gamma di coefficiente più piccolo (ad esempio 1.8), darà come risultato una compressione di riproduzione sulle alte luci (ovvero la variazione della luminanza dei toni di grigio tendenti al bianco sarà pressoché impercettibile) e toni medi piuttosto chiari mentre una curva di gamma con coefficiente più grande (ad esempio 2.4) darà come risultato una compressione sulle basse luci (toni di grigio tendenti al nero) e toni medi piuttosto scuri.

Andremo quindi a rilevare la luminanza prodotta dai vari livelli di una scala di grigio costituita da 21 gradini, dal nero al bianco, caratterizzati da una variazione contigua di intensità del segnale di input del 5%. I valori ottenuti saranno normalizzati a 1 (ovvero porremo pari a 1 la lettura sul bianco e di seguito convertiremo tutte le altre letture) per semplicità di rappresentazione e di confronto tra monitor aventi luminanza massima differente. I dati ricavati saranno rappresentati graficamente come spiegato sopra e messi a confronto con la curva gamma di riferimento per trarre le opportune valutazioni.

La curva di Gamma propria del monitor in esame è risultata essere caratterizzata da un andamento a "S", comportamento tipico dei display LCD. Notiamo infatti che la curva rilevata interseca quella di riferimento e che agli estremi abbiamo due comportamenti differenti: alle basse luci, infatti, il monitor è caratterizzato da un gamma leggermente inferiore mentre alle alte luci invece abbiamo un gamma di poco superiore rispetto al riferimento. Sui toni medi riscontriamo invece un comportamento ottimale.

Angolo di visione

Inseriamo quest'oggi un altro nuovo elemento di analisi per la valutazione empirica del comportamento del monitor ad angolazioni differenti da quella ideale. Nella foto vediamo rappresentate cinque situazioni diverse, le quali devono essere valutate in relazione tra loro e non prese come riferimenti assoluti.

Al centro abbiamo la rappresentazione del monitor in visuale "canonica", ovvero perfettamente centrata e senza inclinazioni orizzontali e verticali. Le altre quattro immagini, invece, sono state scattate inclinando il monitor di 30 gradi rispetto al punto di visione. Partendo dall'immagine superiore e procedendo in senso orario avremo un inclinazione verso l'alto, una verso destra, una verso il basso ed una verso sinistra.

Il monitor Asus PG221 ha un discreto comportamento per quanto riguarda l'angolo di visuale orizzontale. Lateralmente, infatti, la perdita di contrasto e la variazione cromatica è abbastanza contenuta e tale da non causare problemi di visualizzazione se non ad angolazioni realmente accentuate. Differente, invece, è il discorso sul piano verticale: la perdita di contrasto è più marcata e, soprattutto nel caso dell'inclinazione verso l'alto, abbiamo una variazione cromatica molto marcata che compromette sensibilimente la percezione dell'immagine. Si tratta di una caratteristica intrinseca del tipo di pannello utilizzato per tale monitor, che in questo caso è stato prodotto utilizzando la tecnologia TN - Twisted Nematic.

 
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