Maxi operazione contro lo streaming illegale in tutta Italia: da Brescia a Siracusa oltre 900 mila utenti coinvolti [AGGIORNATO x2]

Maxi operazione contro lo streaming illegale in tutta Italia: da Brescia a Siracusa oltre 900 mila utenti coinvolti [AGGIORNATO x2]

È attualmente in corso una vasta operazione contro lo streaming illegale. Le Autorità stanno provvedendo con "perquisizioni e sequestri" su tutto il territorio nazionale ai danni di un'associazione per delinquere, che coinvolge 900 mila utenti e un giro di affari milionario

di pubblicata il , alle 10:14 nel canale Web
 

Il portale Commissariato di Polizia di Stato ha fatto sapere attraverso una nota che è attualmente in corso una "vasta operazione contro la pirateria audiovisiva", che prende il nome di Gotha.

Maxi operazione in corso contro lo streaming illegale in Italia

Le indagini sono partite da una disposizione da parte della Procura Distrettuale di Catania, ma le autorità stanno procedendo in tutta Italia con perquisizioni e sequestri rivolti a una "assocazione per delinquere di carattere transnazionale". Nella nota si legge inoltre che attraverso l'indagine si è "fatto luce sul 70% di streaming illegale nazionale", che coinvolge oltre 900 mila utenti lungo l'intero territorio nazionale e un giro di affari milionario.

Maxi operazione in corso contro lo streaming illegale in Italia

All'interno dell'Operazione Gotha i Centri Operativi Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale stanno procedendo con le indagini sull'intero territorio nazionale al fine di bloccare le attività fraudolente da parte dell'associazione, ancora non meglio dettagliata dalle Autorità. Sono diverse le città interessate dalle perquisizioni, con la Polizia di Stato che ha già diffuso la lunga lista:

Ancona, Avellino, Bari, Benevento, Bologna, Brescia, Catania, Cosenza, Fermo, Messina, Napoli, Novara, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siracusa, Trapani, L’Aquila e Taranto.

Nella nota si legge che ulteriori informazioni verranno diffuse nell'arco della giornata dell'11 novembre, attraverso una conferenza che avrà luogo nel Reparto Mobile della Polizia di Stato di Catania.

Aggiornamento: ha commentato la notizia Sky Italia attraverso le parole dell’amministratore delegato Andrea Duilio:

"Voglio congratularmi con la Polizia Postale per gli importanti risultati raggiunti con l’operazione “Gotha”, che dimostrano ancora una volta quanto la pirateria sia un fenomeno gestito dalla criminalità organizzata. Sky è, e sarà sempre, al fianco delle forze dell’ordine in questa lotta in difesa dell’industria audiovisiva e a tutela di tutti coloro che si abbonano legalmente".

Aggiornamento n. 2: come già annunciato, durante la conferenza stampa tenuta a Catania la Polizia di Stato ha annunciato ulteriori informazioni in merito all'Operazione Gotha. Le Autorità hanno definito "concluse" le attività contro la pirateria audiovisiva con l'esecuzione di numerose perquisizioni e sequestri avvenute in 23 province italiane.

Sono invece 70 le persone al momento indagate per "per associazione a delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla diffusione di palinsesti televisivi ad accesso condizionato". Gli indagati dovranno inoltre rispondere a ulteriori reati come riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

L'associazione criminale era organizzata in modo gerarchico con ruoli ben distinti e precisi, con i dirigenti che erano distribuiti sul territorio nazionale (Catania, Roma, Napoli, Salerno e Trapani), così come in Inghilterra, Germania e Tunisia. Lo scopo era distribuire palinsesti live e contenuti on demand protetti da diritti televisivi in ambito nazionale e internazionale attraverso il noto sistema di IPTV illegali, contenuti che di fatto erano di proprietà delle piattaforme televisive legittime.

I profitti accertati solo nei mesi di indagine ammontano a circa 10 milioni di euro, ma i danni per l'industria audiovisiva potrebbero essere superiori a 30 milioni di euro mensili, soprattutto considerando i 900 mila utenti che facevano uso delle piattaforme illegali.

Le indagini sono partite da Telegram e vari social network, diversi siti di bot, canali, gruppi, account, forum, blog e profili che pubblicizzavano la vendita sul territorio nazionale di accessi per lo streaming illegale di contenuti che venivano invece forniti legittimamente a pagamento tramite le più note piattaforme. I capi dell'associazione avevano il compito non solo di promuovere e dirigere l'attività fraudolenta, ma anche di decidere i costi degli abbonamenti, le sospensioni del servizio e le modalità di distribuzione dei dispositivi coordinando i singoli operatori sul territorio nazionale.

Inoltre, al fine di eludere le indagini, gli indagati hanno fatto uso di applicazioni di messaggistica crittografata, identità fittizie e documenti falsi. Quest’ultimi sono stati utilizzati anche per l’intestazione di utenze telefoniche, di carte di credito, di abbonamenti televisivi e noleggio di server.

Il flusso illegale delle IPTV è stato inibito agli utenti e nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato numeroso materiale informatico e dispositivi illegali per le connessioni e le attività di diffusione dello streaming. In questa fase l’indagine ha riguardato solo coloro che hanno rivestito i ruoli apicali dell’organizzazione nonché i rivenditori dei pacchetti tv (reseller), successivamente si procederà all’identificazione dei fruitori dei servizi illegali.

Un SSD SATA da 480GB a meno di 40€? Oggi sì, su Amazon! Resuscita i vecchi PC, aggiunge GB ad alta velocità al desktop, insomma, l'occasione è da non perdere!
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Saturn11 Novembre 2022, 10:39 #1
Parliamo ovviamente di streaming di partite di calcio, giusto ?

Di solito si muovono per quello.

Considerato che quest'estate per una partita saltata su DAZN erano partite le interrogazioni parlamentari...
egounix11 Novembre 2022, 10:41 #2
che pollo deve essere uno per restare in italia a farsi prendere... vabè dai almeno avrà l'RDC garantito per diversi anni se non a vita

però quelli che vanno in giro col machete... li lasciano liberi di fare...
andy8211 Novembre 2022, 11:47 #4
come ogni anno esce la notizia contro la pirateria. Peccato vogliano contrastare un fenomeno come IPTV che è perfettamente legale ,quindi non potendo attaccare il "sistema" chiudono alcnu DNS di flussi streaming. Tempo di cambiare server con nuovi DNS e nuovi flussi presi da server esteri e si ricomincia a trasmettere...
MorgaNet11 Novembre 2022, 11:52 #5
Originariamente inviato da: egounix
che pollo deve essere uno per restare in italia a farsi prendere... vabè dai almeno avrà l'RDC garantito per diversi anni se non a vita

però quelli che vanno in giro col machete... li lasciano liberi di fare...


Poveretto....
Bazzilla11 Novembre 2022, 12:44 #6
Originariamente inviato da: egounix
che pollo deve essere uno per restare in italia a farsi prendere... vabè dai almeno avrà l'RDC garantito per diversi anni se non a vita

però quelli che vanno in giro col machete... li lasciano liberi di fare...


Così come lasciano liberi di fare quelli che evadono le tasse
ginonazario11 Novembre 2022, 12:48 #7
Da tempo ho evidenziato il problema ma la persone continuano a sottovalutare il problema:
https://youtu.be/51yvc5oVSW4

https://studiolegalepappa.com/iptv-...per-chi-lo-usa/
massi4791111 Novembre 2022, 12:55 #8
Originariamente inviato da: andy82
come ogni anno esce la notizia contro la pirateria. Peccato vogliano contrastare un fenomeno come IPTV che è perfettamente legale ,quindi non potendo attaccare il "sistema" chiudono alcnu DNS di flussi streaming. Tempo di cambiare server con nuovi DNS e nuovi flussi presi da server esteri e si ricomincia a trasmettere...


Le IPTV che diffondono contenuti protetti sono decisamente illegali, ed aggiungerei anche immorali (altro che diffusione della cultura o gente che per passione dedica il proprio tempo libero, qui sono persone che guadagnano centinaia di migliaia di euro all'anno esentasse rivendendo contenuti altrui).
Inoltre è falso ciò che dici, non hanno attaccato i DNS (leggi l'articolo) ma sequestrato server, arrestato persone ecc.
Vash_8511 Novembre 2022, 12:59 #9
Originariamente inviato da: ginonazario
Da tempo ho evidenziato il problema ma la persone continuano a sottovalutare il problema:
https://youtu.be/51yvc5oVSW4

https://studiolegalepappa.com/iptv-...per-chi-lo-usa/


Mia personale curiosità, in Italia c'è mai stata una sola persona che abbia fruito gratuitamente dello streaming e che sia stato perseguito per legge?
Io a memoria ricordo solo il caso "peppermint" di più di 10 anni fa che poi si è concluso con il risarcimento da parte degli accusatori per aver violato la privacy degli accusati, (vado sempre a memoria) ma li si parlava di download più che di streaming.
CYRANO11 Novembre 2022, 13:05 #10
Ah ma si parla di quei polli che pagano il pezzotto !



C,ls,òs,l,òls,òs,òsò,s

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^