NASA OSIRIS-REx: i campioni dell'asteroide Bennu sono arrivati al Johnson Space Center

Il rientro della capsula della missione NASA OSIRIS-REx è solo l'inizio del viaggio dei campioni dell'asteroide Bennu qui sulla Terra. Attualmente i campioni si trovano al Johnson Space Center e in futuro saranno distribuiti ad altri laboratori.
di Mattia Speroni pubblicata il 26 Settembre 2023, alle 16:36 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Nella giornata di domenica è rientrata sulla Terra la capsula della missione NASA OSIRIS-REx contenente i campioni prelevati dall'asteroide Bennu. Una missione molto importante per l'agenzia spaziale statunitense e più in generale per ricercatori e scienziati visto che i (circa) 250 grammi di regolite raccolti saranno distribuiti a diversi laboratori in tutto il Mondo per effettuare analisi di vario genere e conoscere meglio il Sistema Solare.
È la prima volta che la NASA riporta questo genere di campioni sul nostro Pianeta (mentre in passato era riuscito alle missioni giapponesi Hayabusa e Hayabusa2, ma con un quantitativo inferiore). Ricordiamo che studiare gli asteroidi è importante in quanto rappresentano oggetti celesti formatisi quando il Sistema Solare era molto giovane e rimasti sostanzialmente inalterati da allora. Inoltre, sapere le caratteristiche dei diversi asteroidi permetterà di avere strategie per deviarli in maniera più efficace nel caso dovessero diventare pericolosi per la Terra, come dimostrato inizialmente da NASA DART.
Il messaggio di risposta automatico di Dante Lauretta, ricercatore principale della missione OSIRIS-REx, durante il recupero della capsula
I campioni di OSIRIS-REx sono arrivati al Johnson Space Center di Houston
Come sappiamo non tutto è andato come previsto durante il corso della missione. In particolare ci sono stati due momenti critici tra il 2016 (momento del lancio) e il 2023, momento del rientro. Il primo è avvenuto durante il campionamento della regolite dell'asteroide Bennu nel 2020. Durante le operazioni il contenitore inizialmente non si era chiuso correttamente con il rischio di perdere il carico utile, situazione poi risolta. Il secondo momento critico è stato proprio durante il rientro di domenica, quando parafreno e paracadute principale della capsula di OSIRIS-REx non hanno funzionato come gli ingegneri si aspettavano.
La camera bianca provvisoria in Utah
Anche durante la conferenza post-atterraggio è stato spiegato che non è ancora chiara la successione degli eventi. Una delle ipotesi è che il parafreno si sia aperto ma non dispiegato correttamente non rallentando correttamente la capsula. Le condizioni di densità atmosferica e temperatura potrebbero aver giocato un ruolo determinante facendo aprire il paracadute principale a 6000 metri anziché a 1500 metri (come previsto). Fortunatamente la capsula con i campioni di Bennu è atterrata integra, anche se a circa 8 chilometri dal centro della zona delimitata dove era previsto l'atterraggio.
Una volta che la capsula ha toccato il suolo ed è stata individuata, gli scienziati l'hanno sigillata e trasportata in elicottero presso la camera bianca provvisoria Utah Test and Training Range. Qui i tecnici hanno provveduto a pompare azoto così da evitare il più possibile contaminazioni dovute all'ambiente terrestre.
Il passaggio successivo è stato caricare la capsula di OSIRIS-REx (contenente ancora i campioni) su un C-17 dell'aeronautica militare statunitense per trasportarlo prima alla base Ellington Field e poi al Johnson Space Center di Houston. La squadra di recupero non si è mai fermata assicurandosi che il carico fosse sempre al sicuro e che l'azoto potesse fluire correttamente.
Il trasporto della capsula verso il JSC con un C-17
Al JSC si trova una camera bianca dedicata solamente a questi campioni dove è presente una cappa con guanti dove poter maneggiare la TAGSAM (Touch-and-Go Sample Acquisition Mechanism), ossia la parte di capsula che contiene effettivamente la regolite. In particolare i tecnici provvederanno a smontare il sistema per poter accedere ai campioni portati da OSIRIS-REx. Ogni singolo frammento sarà catalogato anche se si dovesse trovare al di fuori del contenitore principale. Le informazioni saranno rese pubbliche l'11 ottobre durante una trasmissione in diretta nella quale saranno mostrate le immagini dei campioni raccolti su Bennu per la prima volta dalle ultime immagini catturate nel 2020.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"cappa con guanti"
Per la cronaca, la "cappa con guanti" in cui verrà aperta la capsula, visibile nella seconda foto, è un isolatore fatto in Italia, precisamente a Siena.https://lp.comecer.com/en/a-new-iso...sample-analysis
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