Lanciata la missione Transporter-13 di SpaceX, a bordo la costellazione italiana H.E.R.M.E.S. di PoliMi, ASI e INAF

Sabato è stata lanciata la missione Transporter-13 di SpaceX. Il razzo spaziale Falcon 9 ha portato in orbita 74 diversi carichi utili, compresi 6 Cubesat per la costellazione italiana H.E.R.M.E.S. di PoliMi, ASI e INAF.
di Mattia Speroni pubblicata il 17 Marzo 2025, alle 15:29 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceXD-OrbitASI
Alle 7:43 del 15 marzo (ora italiana) è stata lanciata la missione in rideshare Transporter-13 di SpaceX con a bordo 74 carichi utili differenti. Il razzo spaziale Falcon 9 è decollato dallo Space Launch Complex 4E (SLC-4E) della Vandenberg Space Force Base in California portando in orbita satelliti per diverse società e agenzie permettendo così di abbattere i costi per l'accesso allo Spazio anche da parte di realtà con budget ridotto. Questo è stato il tredicesimo volo del primo stadio che in precedenza era stato impiegato anche per Crew-7, CRS-29, PACE, Transporter-10, EarthCARE, NROL-186 e sei missioni Starlink.
Watch Falcon 9 launch the Transporter-13 mission to orbit https://t.co/hmLwY5pd8Y
— SpaceX (@SpaceX) March 13, 2025
All'interno dei fairing della missione Transporter-13 erano presenti anche sei Cubesat della costellazione italiana H.E.R.M.E.S. (acronimo di High Energy Rapid Modular Ensemble of Satellites) realizzata grazie a una collaborazione del Politecnico di Milano, dell'ASI e dell'INAF. Le unità erano integrate all'interno di un OTV ION realizzato da un'altra società italiana, D-Orbit. Secondo quanto riportato i Cubesat di questa costellazione saranno posizionati in un'orbita eliosincrona con un'altitudine compresa tra i 500 km e i 520 km e con un'inclinazione di 97,44°. I satelliti della costellazione italiana H.E.R.M.E.S. verranno rilasciati dall'OTV dopo circa una settimana dal lancio (con un rilascio al giorno).
Grazie a questi Cubesat 3U sarà possibile operare in due triplette che potranno rilevare e localizzare eventi astronomici come lampi di raggi gamma (conosciuti anche come gamma ray burst o GRB) così da avvisare rapidamente la comunità scientifica che potrà puntare strumenti sofisticati per analizzare questa tipologia di fenomeni e avere così nuove informazioni per l'astrofisica.
Gli altri carichi utili a bordo della missione Transporter-13 di SpaceX erano presenti anche due cubesat utilizzati come dimostratori tecnologici per scopi non resi pubblici da parte dell'NRO (National Reconnaissance Office). Il Falcon 9 ha lanciato anche Droid.002, satellite di Turion Space pensato per la rilevazioni e l'allerta dedicata ai detriti spaziali inoltre era presente anche la capsula W-3 di Varda Space, società che utilizza queste capsule di piccole dimensioni per la ricerca scientifica in ambito biomedico e lo studio di nuovi sistemi tecnologici. Di recente la capsula W-2 è rientrata in Australia concludendo la sua missione in orbita.
Tra gli altri carichi utili non manca anche il satellite Clarity-1 della società Albedo e pensato per operare in orbita terrestre estremamente bassa così da raccogliere immagini e dati termici della superficie. MuonSpace invece ha lanciato il satellite FireSat Protoflight, unità prototipale che fornirà dati utili per le future costellazioni. Le missioni di tipo rideshare che possono portare diversi carichi utili in orbita a prezzi accessibili hanno creato un problema per società che hanno sviluppato razzi spaziali leggeri rendendoli meno convenienti per le realtà che avevano bisogno di raggiungere l'orbita.
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".