Samsung e ARM: tapeout di Cortex-A7 con processo FinFET a 14nm

Le due aziende annunciano di avere completato con successo l'ultima fase di sviluppo precedente alla produzione in volumi con il processo produttivo a 14 nanometri per la realizzazione di transistor tridimensionali FinFET
di Andrea Bai pubblicata il 22 Dicembre 2012, alle 09:31 nel canale ProcessoriSamsungARM
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon solo, è leader del settore aerospaziale sudcoreano (produce gli aerei militari su licenza insieme a Hyundai, ad esempio). Poi fa anche altre cose di minor interesse. Però è davvero ovunque. Le auto sarebbero solo un peso.
Veramente fa anche le automobili (in collaborazione con Renault)
http://en.wikipedia.org/wiki/Renault_Samsung_Motors
Intel contava di espandere la sua presenza nel settore dei dispositivi mobili
(che il suo management con una dieta carente di pane&volpe aveva abbandonato anni fa) proponendo x86 competitivi con gli ARM grazie alla loro tecnologia produttiva più avanzata.
Questo perchè a quasi parità di tecnologia produttiva gli ARM si prestano meglio alle esigenze del settore.
Quindi questa è una notizia pessima per Intel.
e mobo per pc (arm+android) a poche decine di euro
Ecco, se fanno i 14nm prima di Intel Samsung è ufficialmente la prima, Gibson ci aveva azzeccato, e fra qualche anno i corporativi gireranno con la pistola a condurre affari loschi coperti dalla polizia interna...
Tra poco ci troveremo architetture only x64, con capacità computazionali davvero elevate rispesto al tpd con la capacità di poter spegnere tutte le parti non necessarie al momento e di "riadattarsi" onfly in base al carico richiesto.
Intel ed AMD stanno usando strade diverse per attenere però lo stesso risultato:
Elevate potenze elaborative con il minor consumo possibile (Amd sembra indietro, ma la sua architettura è molto più proiettata verso scenari futuri rispetto all'attuale intel).
Guardando le attuali cpu si vede benissimo l'intenzione dei produttori di arrivare verso un soc.
Quello che davvero frena per il momento l'architettura classica rispetto ad arm è la capacità delle batterie, la scommessa è proprio su questo settore, e diversi big (intel e ibm in testa) stanno sviluppando tecniche di recupero energia dal calore prodotto dalla cpu (mi sembra che al momento sono fermi intorno al 20-25%).
In definitiva potremmo avere soc x64 da 7w che come consumo arriverebbero a 4,2-5w effettivo, che unita ad una capacità delle batterie maggiore potrebbero respingere il soc arm nei dispositivi ultra compatti, quindi definitivamente fuori dai tablet per lo meno.
Comunque Samsung praticamente fa tutto, ci manca solo che inizi a produrre automobili.
In questi ultimi anni Samsung si è impegnata tantissimo e sta avendo successo in tutti i settori grazie ad i prezzi molto competitivi e anche alla pubblicità. Peccato solo che usi materiali scadenti per i suoi prodotti...
Ah già, adesso si è diffusa quella credenza secondo cui la plastica sarebbe sempre e comunque un materiale scadente...
Tra poco ci troveremo architetture only x64, con capacità computazionali davvero elevate rispesto al tpd con la capacità di poter spegnere tutte le parti non necessarie al momento e di "riadattarsi" onfly in base al carico richiesto.
Intel ed AMD stanno usando strade diverse per attenere però lo stesso risultato:
Elevate potenze elaborative con il minor consumo possibile (Amd sembra indietro, ma la sua architettura è molto più proiettata verso scenari futuri rispetto all'attuale intel).
Guardando le attuali cpu si vede benissimo l'intenzione dei produttori di arrivare verso un soc.
Quello che davvero frena per il momento l'architettura classica rispetto ad arm è la capacità delle batterie, la scommessa è proprio su questo settore, e diversi big (intel e ibm in testa) stanno sviluppando tecniche di recupero energia dal calore prodotto dalla cpu (mi sembra che al momento sono fermi intorno al 20-25%).
In definitiva potremmo avere soc x64 da 7w che come consumo arriverebbero a 4,2-5w effettivo, che unita ad una capacità delle batterie maggiore potrebbero respingere il soc arm nei dispositivi ultra compatti, quindi definitivamente fuori dai tablet per lo meno.
Ti sei dimenticato di un piccolo particolare... la potenza ARM sarà più che sufficiente per l'utilizzo dei Tablet ed affini.
Il nodo alla fine sarà il prezzo.
Ah già, adesso si è diffusa quella credenza secondo cui la plastica sarebbe sempre e comunque un materiale scadente...
In confronto all'alluminio o al poli carbonato che usa Nokia è scadente si.
Tra poco ci troveremo architetture only x64, con capacità computazionali davvero elevate rispesto al tpd con la capacità di poter spegnere tutte le parti non necessarie al momento e di "riadattarsi" onfly in base al carico richiesto.
Intel ed AMD stanno usando strade diverse per attenere però lo stesso risultato:
Elevate potenze elaborative con il minor consumo possibile (Amd sembra indietro, ma la sua architettura è molto più proiettata verso scenari futuri rispetto all'attuale intel).
Guardando le attuali cpu si vede benissimo l'intenzione dei produttori di arrivare verso un soc.
Quello che davvero frena per il momento l'architettura classica rispetto ad arm è la capacità delle batterie, la scommessa è proprio su questo settore, e diversi big (intel e ibm in testa) stanno sviluppando tecniche di recupero energia dal calore prodotto dalla cpu (mi sembra che al momento sono fermi intorno al 20-25%).
In definitiva potremmo avere soc x64 da 7w che come consumo arriverebbero a 4,2-5w effettivo, che unita ad una capacità delle batterie maggiore potrebbero respingere il soc arm nei dispositivi ultra compatti, quindi definitivamente fuori dai tablet per lo meno.
No, per il semplice motivo che il set d'istruzioni x86-64 ha alla base il layout di base degli x86 e che buona parte delle prestazioni extra dipendono da soluzioni circuitali "che privilegiano le prestazioni sul risparmio energetico" e dalle estensioni SIMD che si sono aggiunte con il passare del tempo.
Se si adottassero le stesse soluzioni circuitali sugli ARM, ne verrebbero fuori cpu mediamente più veloci degli x86-64 per il minor numero di vincoli imposti al modello di esecuzione delle istruzioni stesse.
Solo che [U]per ora[/U] i produttori di cpu ARM non hanno convenienza a tentare di attaccare Intel dove predomina (ma tra qualche anno non è detto).
Inoltre i tipi di ARM non se ne sono rimasti con le mani in mano.
Con la nuova architettura ARMv8 (gli "ARM a 64bit"
Se si adottassero le stesse soluzioni circuitali sugli ARM, ne verrebbero fuori cpu mediamente più veloci degli x86-64 per il minor numero di vincoli imposti al modello di esecuzione delle istruzioni stesse.
Solo che [U]per ora[/U] i produttori di cpu ARM non hanno convenienza a tentare di attaccare Intel dove predomina (ma tra qualche anno non è detto).
Inoltre i tipi di ARM non se ne sono rimasti con le mani in mano.
Con la nuova architettura ARMv8 (gli "ARM a 64bit"
Tutto vero quello che dici, ma:
Le istruzioni simd x64 (le estenzioni a 64bit di cpu x86 per chiarire senza nominarle come AM64 o IMT64) hanno una facilità estrema nell'essere spostate su un'architettura x64 nativa, con i relativi compilatori gia pronti e rodati.
La maggiorparte degli sprechi di cicli di clock in una moderna cpu x86 è causata dalle routine per la retrocompatibilità alle istruzioni i386-i387 originarie, senza questi vincoli l'intera architettura sarebbe di per se molto più effeciente risparmiandi anche superfice sul die (quindi meno transistor, meno consumi, meno cicli di clock per operazioni, meno consumi).
Se un'architettura come quella degli atom con un'architettura in order, si permette di poter rivaleggiare con architetture ARM, sarai d'accordo con me che una revisione moderna delle cpu x64 non puo' far altro che aumentare le prestazioni abbassando i consumi (pareggiando i consumi in idle, e magari consumando il 50% in più in full, ma con prestazioni del 200% maggiori).
Insomma quello che vorrei dire è che la guerra ARM vs X64 è tutt'altro che scontata, anzi vedo Arm sempre più in ritardo.
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