Samsung e ARM: tapeout di Cortex-A7 con processo FinFET a 14nm

Le due aziende annunciano di avere completato con successo l'ultima fase di sviluppo precedente alla produzione in volumi con il processo produttivo a 14 nanometri per la realizzazione di transistor tridimensionali FinFET
di Andrea Bai pubblicata il 22 Dicembre 2012, alle 09:31 nel canale ProcessoriSamsungARM
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn conto è trovarsi a combattere un SoC a 28nm, un altro è a 14...altra musica.
E visto che il trend PC tenderà a diminuire ancora, nel mercato consumer...non certo lavorativo, fatti due conti.
Hai capito benissimo cosa intendo, aggiungo poi che a 14nm possono aumentare ulteriormente le prestazioni mantenendo i consumi attuali e prestazionalmente parlando le cpu ARM sono si prestaziolmente indietro, ma non pensiate che sia veramente indietro un'esagerazione..
Come prestazioni se ho capito bene hanno un IPC pari ai core2duo quindi a vedere non è cosi lontano..
addirittura? il mio new ipad è parecchio lentino...
a naso la serie A7 sta alla A15 come la A5 sta alla A9 ... quindi la fascia bassa della nuova linea...
C.àòsàs.às-ùàs-ùà
Ammetto di non esserne certo, dipende moltissimo dagli ambiti, in virgola mobile sono lentissimi, ma in certi specifici ambiti non sfigurano affatto..
edit:
Forse il confronto col core2duo è esagerato, ma diamoci cmq un'occhiata alle prestazioni:
http://www.phoronix.com/scan.php?pa..._dual&num=1
La potenza può aumentare, ricordiamoci il TDP e la frequenza nettamente inferiore agli Atom..
Passando a 14nm prima di Intel, vorrebbe dire anche escludere intel dal mondo smartphone, tablet che prenderanno sempre più piede, mentre il mondo pc desktop è in declino..
Inoltre le prestazioni essendo ancora all'inizio sono facili da aumentare, ridurre i consumi di una tecnologia che deve essere retrocompatibile con scelte un po' criticabili fatte in passato non è cosi semplice..
L'architettura x86 è sempre stata studiata solo x l'aumento di prestazioni, considerando i consumi solo in maniera marginale, ma ora il mercato stà cambiando essendo presenti dispotivi che offrono prestazioni quasi discrete x l'80% degli home/office pc..
Il mercato pc è sopratutto internet, facebook, youtube, office..
Non solo, un singolo core A7 è nella pratica un A8 "migliorato" (consuma meno, pipeline più corta e sale molto più facilmente di frequenza), inoltre supporta configurazioni anche dual core e quad core.
Non da le stesse prestazioni di un A15 ma permette di "coprire" la fascia bassa con SoC molto più potenti di quelli basati su A8 (e probabilmente anche A9 fino al dual se si usano gli A7 quad).
Se lo producono a 14nm "da solo" la fascia bassa di smartphone e tablet Intel se la può scordare, inoltre è il primo step per produrre i SoC 4+4 (4 A7 + 4 A15) che costituiscono la soluzione standard per la "fascia alta" sino all'arrivo sul mercato degli ARMv8.
Le istruzioni simd x64 (le estenzioni a 64bit di cpu x86 per chiarire senza nominarle come AM64 o IMT64) hanno una facilità estrema nell'essere spostate su un'architettura x64 nativa, con i relativi compilatori gia pronti e rodati.
La maggiorparte degli sprechi di cicli di clock in una moderna cpu x86 è causata dalle routine per la retrocompatibilità alle istruzioni i386-i387 originarie, senza questi vincoli l'intera architettura sarebbe di per se molto più effeciente risparmiandi anche superfice sul die (quindi meno transistor, meno consumi, meno cicli di clock per operazioni, meno consumi).
Le istruzioni i386-i387 sono fondamentali, senza di esse la retrocompatibilità viene persa e con essa il motivo più importante per usare un x86.
Insomma quello che vorrei dire è che la guerra ARM vs X64 è tutt'altro che scontata, anzi vedo Arm sempre più in ritardo.
Gli Atom rivaleggiano si, ma con consumi più elevati a parità di tecnologia produttiva, inoltre quando si arriva ad usare dei SoC, inevitabilmente Intel propone un numero limitato di prodotti rispetto alla concorrenza.
Per questo, per avere un vantaggio decisivo sugli ARM, Intel aveva deciso di usare le nuove tecnologie produttive prima con gli Atom (mentre in passato arrivavano dopo) e poi per i chip "da desktop/portatile/server".
Ma ora che è tallonata stretta da Samsung il vantaggio di tecnologia produttiva viene praticamente neutralizzato.
C.àòsàs.às-ùàs-ùà
Ah quindi non seguono una numerazione lineare ok
Gli Atom rivaleggiano si, ma con consumi più elevati a parità di tecnologia produttiva, inoltre quando si arriva ad usare dei SoC, inevitabilmente Intel propone un numero limitato di prodotti rispetto alla concorrenza.
Per questo, per avere un vantaggio decisivo sugli ARM, Intel aveva deciso di usare le nuove tecnologie produttive prima con gli Atom (mentre in passato arrivavano dopo) e poi per i chip "da desktop/portatile/server".
Ma ora che è tallonata stretta da Samsung il vantaggio di tecnologia produttiva viene praticamente neutralizzato.
Le istruzioni x86-x87 non sono più fondamentali come 2-3 anni fa.
Un software che gira ancora con istruzioni a 32bit può essere tranquillamente eseguito in virtual machine a 32 bit senza perdita apprezzabile di prestazioni (considerando che erano scritte per processori molto meno performanti degli attuali).
Gia le istruzioni x87 sono eseguite sulle cpu AMD in una sorta di emulazione hardware, ma quanti software recenti (scritti negli ultimi 5 anni) usano set x87 invece che simd?
Un paio forse (e sopratutto perchè hanno usato codice gia pronto per alcune funzioni ordinarie).
Naturalmente ad oggi non c'era nessun motivo per reiunventare la ruota sui 64 bit quando c'è la possibilità di utilizzare routine a 32bit senza perdita di performance (anzi alcune volte il passaggio avrebbe potuto creare molti più svantaggi che altro).
Oramai il tempo è maturo per evolvere l'architettura, e se cio non avverrà l'architettura con isa intel sarà respinta in una nicchia di mercato talmente esigua da sparire del tutto nel giro di un decennio
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