Intel Developer Forum Spring 2008: Day 1

Il giorno di apertura dell'IDF Spring 2008 di Shanghai è caratterizzato dal lancio ufficiale delle piattaforme Centrino Atom: alla base i processori Atom, noti anche con il nome di Silverthorne, dal bassissimo consumo. Nuove informazioni sulle cpu server di Intel, oltre ai primi dettagli sulle frequenze di clock delle cpu Nehalem
di Paolo Corsini pubblicato il 02 Aprile 2008 nel canale ProcessoriIntelAtom
High Performance Computing
Ci si può domandare che cosa spinga allo sviluppo e progettazione di architetture di processore sempre più potenti, che sembra quasi puntino più a stabilire volta per volta nuovi riferimenti teorici che fornire agli utenti un effettivo beneficio in termini di utilizzabilità. Se nell'ambito desktop molto spesso le risorse messe a disposizione dai processori quad core finiscono per non essere pienamente sfruttate, lo stesso non può essere detto per quegli ambiti di utilizzo nei quali un incremento della capacità di elaborazione si traduce sempre e direttamente in una riduzione dei tempi di elaborazione.
Le esigenze di elaborazione poste da una serie di problematiche ordinarie sta quindi spingendo Intel a sviluppare propri prodotti sempre più complessi, così che sia possibile costruire sistemi di elevata capacità elaborativa capaci di valori di TeraFlops sempre più alti. Soluzioni di questo tipo sono richieste in ambiti specifici come quelle delle simulazioni mediche, o di ricerche di tipo molecolare, ma hanno riflessi anche più ordinari come nel caso delle previsioni metereologiche.
Prendendo quest'ultimo ambito come esempio è significativo evidenziare come le previsioni attuali abbiano un margine di errore dato dalla impossibilità di elaborare per tempo tutti i dati richiesti; entro 20 anni di tempo, secondo le stime, sarà possibile avere previsioni del tempo attendibili e corrette sino alle 2 settimane di tempo che tipicamente i modelli di calcolo permettono di generare correttamente.
Intel ha costituito una propria nuova business unit interna specificamente rivolta allo sviluppo di nuove soluzioni per il segmento dell'High Performance Computing; è da questa nuova business sono emersi nuovi progetti nella forma dei Core Tukwila, Caneland e Dunnington.
Tukwila è il nome in codice con il quale viene indicata la prossima generazione di processori Intel della serie Itanium, dotata di architettura quad core nativa oltre che di tecnologia HyperThreading; un quantitativo di circa 2 miliardi di transistor sono richiesti per la costruzione di questi processori, che integrano al proprio interno 30 Mbytes di cache. In questi processori debutterà il nuovo bus QuickPath Interconnect, previsto anche per i processori basati su architettura Nehalem, oltre al memory controller dual channel di tipo integrato che sostituirà l'approccio precedentemente adottato con memory controller integrato nel north bridge del chipset.
Caneland è il nome in codice con il quale vengono indicati i nuovi processori Xeon della serie 7300, basati su tecnologia a 45 nanometri e caratterizzati dalla presenza di 4 core di processore ciascuno. Questi processori sono abbinati ai chipset Intel della famiglia 7300, e rappresenteranno la base per l'utilizzo dei processori Dunnington.
L'ultimo processore anticipato da Intel è Dunnington, evoluzione del progetto Xeon MP dotato di 6 core di processore e di una cache L3 condivisa in quantitativo di 16 Mbytes. Le caratteristiche tecniche di questi processori sono state anticipate da Intel nelle scorse settimane, ma la disponibilità sul mercato non avverrà prima della seconda metà del 2008; i possessori di sistemi Xeon MP basati su processori Caneland potranno aggiornare i propri sistemi con le cpu della serie Dunnington, le quali manterranno compatibilità piena sia da lato Socket che per quanto concerne i livelli di TDP massimi. Segnaliamo per questi processori l'utilizzo di un numero complessivo di transistor pari a poco meno di 2 miliardi.
L'avere a disposizione un elevato numero di Core di processore, sempre più potenti, deve trovare necessariamente un set di applicazioni che siano in sfruttare al meglio tutta la potenza elaborativa messa a disposizione. Le tecnologie di virtualizzazione, da tempo spinte in processori a partire dall'ambito desktop, intervengono proprio per ovviare a queste limitazioni ed è in questa direzione che Intel sta continuando a sviluppare nuove funzionalità specifiche per la virtualizzazione che verranno implementate in tecnologie disponibili al momento e in processori destinati al debutto dal 2008 in poi.