Pentium EE 965: l'ultima cpu Netburst di Intel

Pentium EE 965: l'ultima cpu Netburst di Intel

Con una frequenza di clock di 3,73 GHz, la cpu Pentium EE 965 è destinata ad essere l'ultima basata su architettura Netburst, introdotta da Intel con le prime versioni di processore Pentium 4. Grazie ad alcune migliorie architetturali, diminuisce il consumo complessivo pur con livelli prestazionali allineati a quelli della concorrente Athlon 64 FX60

di pubblicato il nel canale Processori
Intel
 

Consumo e overcloccabilità

Il consumo complessivo di un sistema sta rivestendo un ruolo sempre più importante all'interno della valutazione di un sistema, e quindi anche di un processore. Oltre a logiche e condivisibili considerazioni legate all'impatto sulla bolletta energetica, un consumo superiore implica la necessità di utilizzare un sistema di raffreddamento del processore più sofisticato.

E' proprio per limitare questi problemi che Intel sta lavorando alla produzione della nuova architettura di processore, che nella versione desktop prenderà il nome di Conroe. Questa permetterà, stando a quanto anticipato dal produttore americano, di ridurre sensibilmente il consumo di funzionamento, con inoltre un sensibile incremento delle prestazioni velocistiche complessive rispetto all'architettura Netburst delle cpu Pentium 4 e Pentium D.

consumo_idle.png (34111 bytes)

consumo_load.png (35244 bytes)

Sorprendono i risultati di consumo delle piattaforme Pentium Extreme Edition a confronto con quelle Athlon 64 X2 e FX. Il processore Pentium EE 965, infatti, non solo ha un consumo complessivo chiaramente inferiore a quello della soluzione Pentium EE 955, pur funzionando ad una frequenza di clock superiore, ma riesce a far registrare il consumo più basso tra tutti i processori analizzati quando il sistema è in modalitò idle, cioè al minimo dell'utilizzo.

In questa configurazione la cpu diminuisce la propria frequenza di lavoro sino a 3,2 GHz, impostando dinamicamente il moltiplicatore di frequenza a 12x e mantenendo invariata la frequenza di bus a 266 MHz (1.066 MHz effettivi).

Le soluzioni Athlon 64 rimangono nel complesso preferibili in termini di consumo energetico complessivo, anche in considerazione del loro utilizzo di tecnologia produttiva a 90 nanometri contro quella a 65 nanometri delle cpu Intel.

Per quale motivo il processore Pentium Extreme Edition 965 ha fatto registrare valori così interessanti in questi test, soprattutto a confronto con il predecessore modello 955? Intel ha implementato in questa cpu la tecnologia C1E Enhanced Halt State, specificamente rivolta all'ottimizzazione del consumo. Nel momento in cui il processore entra in una fase nota come halt, nella quale quindi non vi è richiesta di potenza elaborativa, la tecnologia C1E abbassa dinamicamente il moltiplicatore di frequenza sino al valore di 12x, riducendo conseguentemente anche il voltaggio di alimentazione del processore.

thermal_throttle_s.jpg (59889 bytes)

Il processore Pentium Extreme Edition 965 non ha mai manifestato problemi di Thermal Throttle, cioè di riduzione dinamica della frequenza di clock del processore in presenza di funzionamento a pieno carico a motivo di una temperatura di funzionamento eccessivamente elevata. La schermata qui sopra riprodotta evidenzia come il funzionamento in loop del sistema con 4 sessioni di Prime 95 eseguite contemporaneamente non abbia evidenziato l'intervento del Thermal Throttle. Questi test sono stati ripetuti anche in situazione di overclock, nuovamente senza evidenziare problemi.

Ricordiamo come un processore, entrando in fase di thermal throttle, riduca dinamicamente la propria frequenza di clock: questo porta da una parte ad una riduzione del consumo e ad un conseguente contenimento della temperatura di funzionamento, ma dall'altra genera un impatto negativo sulle prestazioni velocistiche complessive.

oc_1.gif (16632 bytes)

Grazie al miglior comportamento del processore in termini di consumo e temperatura di funzionamento, rispetto alla soluzione Extreme Edition 955, è stato possibile portare la cpu a operare sino alla frequenza di 4.556 MHz, intervenendo ad aumentare il moltiplicatore di frequenza sino a 17x contro il valore di 14x di default. Il sistema di raffreddamento utilizzato è stato quello di default, fornendo al processore un voltaggio di alimentazione leggermente superiore a quello di default per garantire migliore stabilità operativa.

Pare tutt'altro che impossibile raggiungere i 5 GHz di clock utilizzando un sistema di raffreddamento più sofisticato, a liquido o criogeno.

oc_2_s.jpg (37767 bytes)

Anche in questo caso, nonostante l'overvolt e la frequenza di funzionamento molto elevata, il processore non è mai entrato in throttling termico neppure utilizzando a pieno carico tutti e 4 i processori logici messi a disposizione del sistema.

 
^