Lo abbiamo fatto a pezzi! Smontato e rimontato Nokia G22 per vedere quanto è difficile riparare uno smartphone

Era stato uno dei prodotti più interessanti dello scorso Mobile World Congress: il primo smartphone riparabile dall'utente. Nokia G22 permette di essere riparato a casa semplicemente acquistando i kit di ricambio e gli attrezzi adatti forniti da iFixit. È possibile cambiare la cover posteriore, la batteria, il connettore USB-C e anche lo schermo. Ma quanto è facile/difficile? Abbiamo provato per voi, ecco il video integrale dello smontaggio
di Roberto Colombo pubblicata il 19 Luglio 2023, alle 09:59 nel canale TelefoniaNokiaHMD Global
La sostenibilità passa sicuramente dall'allungamento della vita dei prodotti, andando controcorrente rispetto all'obsolescenza programmata che invece caratterizza la nostra società capitalistico-consumista. Sempre più utenti rimpiangono i tempi in cui telefonini e prodotti simili, in caso di malfunzionamento, erano riparabili. Da quando non sono più dotati di batteria intercambiale, ad esempio, molti smartphone vedono la fine della loro vita utile anche solo quando l'accumulatore interno smette di avere prestazioni accettabili.
Nokia G22: lo smartphone riparabile a casa da soli
Tra i marchi che si sono impegnati a fornire dispositivi riparabili troviamo anche HMD Global, che produce e commercializza smartphone a marchio Nokia. Allo scorso MWC di Barcellona abbiamo visto il nuovo Nokia G22, che ha come caratteristica fondante proprio quella di essere riparabile dall'utente.
Negli ultimi tempi ha fatto notizia il fatto che sia Apple, sia Samsung abbiano aperto alla riparazione fai-da-te di alcuni terminali, ma nel caso di Nokia G22 la caratteristica interessante è che l'opzione Self Repair è offerta su un terminale della fascia accessibile a tutti e non come ciliegina sulla torna di uno smartphone top di gamma che costa uno stipendio.
Nokia G22 è infatti uno smartphone dal prezzo davvero accessibile, disponibile a 199 Euro nella versione 4GB/128GB (con sistema virtual RAM +2GB e supporto MicroSD fino a 2 TB).
Siamo di fronte a un terminale senza troppe pretese dal punto di vista delle prestazioni, visto anche l'utilizzo di una piattaforma Unisoc T606. Si tratta di un SoC quad-core che ospita due CPU A75 e due A55, con funzionamento fino a 1.6 GHz: non è un drago dal punto di vista velocistico, ma riesce a dare un'interfaccia sufficientemente fluida e soprattutto è poco energivoro, con HMD Global che dichiara fino a tre giorni di autonomia.
I tecnici hanno posto grande attenzione alla batteria e ai cicli di ricarica, per ottenere una durata della batteria sufficientemente lunga, con il mantenimento dell'80% della capacità iniziale (5050 mAh) anche dopo 800 cicli di carica/scarica. A livello di ricarica troviamo il supporto PD 3.0 fino a 20W. La piattaforma UniSoc integra un modem 4G.
Il telefono è commercializzato con sistema operativo Android 12 in versione stock, con 2 anni di aggiornamenti OS e 3 anni di aggiornamenti di sicurezza inclusi. L'utilizzo della versione 'senza fronzoli' del sistema operativo di casa Google permette al telefono di girare bene nonostante la piattaforma hardware non sia la più performante sul mercato: rispetto a diversi concorrenti cinesi della stessa fascia di prezzo (spesso appesantiti da GB di bloatware) Nokia G22 offre un'interfaccia semplice e abbastanza fluida.
La fotocamera da 50 megapixel offre un supporto decente. Nokia G22 non è certamente un cameraphone, nonostante l'altisonante dato della risoluzione del sensore: il potere risolvente reale è quello tipico di una fotocamera da 10-12 megapixel, ma la resa migliore di altri terminali con pari risoluzione, anche di fascia di prezzo più alta.
Da questo punto di vista anche G22 si conferma avere il DNA tipico dei prodotti HMD Global a marchio Nokia: telefoni onesti, proposti a un buon rapporto qualità/prezzo, molto adatti anche agli utenti meno smaliziati. Detto fuori dai denti è un telefono molto adatto anche al pubblico meno giovane, per semplicità e per mancanza di tutte quelle app inutili e di quei freeware che spesso nascondono funzioni a pagamento (che la nonna riesce sempre immancabilmente ad attivare).
Tra le altre caratteristiche che lo rendono un telefonino 'solido' c'è la certificazione IP52, che lo rende leggermente impermeabile e dovrebbe garantirne l'incolumità anche se dovesse entrare in contatto con gocce d'acqua. Troviamo poi un vetro Corning Gorilla Glass 3 a proteggere lo schermo e al posteriore una cover in plastica riciclata che offre una buona sensazione di solidità.
In caso un incidente dovesse comunque danneggiare alcune parti del telefono, come dicevamo, il design QuickFix consente di effettuare riparazioni in autonomia più accessibili. In particolare gli utenti possono acquistare i seguenti pezzi di ricambio (con o senza kit di attrezzi iFixit, studiato apposta per le riparazioni): batteria, cover posteriore, porta USB-C, schermo.
Sul sito iFixit gli utenti trovano sia i pezzi di ricambio, sia le guide illustrate passo-passo con istruzioni in lingua italiana. Per ogni riparazione la guida indica in alto il grado di difficoltà e il tempo stimato necessario a ultimare le operazioni.
Ma quanto è facile (o difficile) effettuare una di queste riparazioni? Ci siamo messi alla prova nel video qui sotto, partendo completamente da zero, quindi prendendo in mano la guida e gli attrezzi per la prima volta, per simulare quella che potrebbe essere l'esperienza tipica di un utente. Trovate anche il video su YouTube, condividetelo a tutti quelli che potrebbero essere interessati a vedere come si ripara in casa da soli uno smartphone.
HMD Global ha recentemente lanciato anche Nokia G42, che mantiene tutte le caratteristiche di riparabilità, ma su un terminale 5G e dotato di piattaforma hardware Qualcomm Snapdragon 480+. In questo caso, vista la presenza del 5G, nelle fasi di smontaggio ci sono un paio di connettori in più da disconnettere, vista la presenza di un maggior numero di antenne.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSinceramente non vedo motivi per non rimanere fedele al marchio.
p.s. le operazioni del video le avevo eseguite su un Nokia 720 per la sostituzione del display, uno degli ultimi modelli ancora smontabili
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