Problemi per i produttori minori di CD-R

Per via del drastico calo dei prezzi i produttori minori di dischi CD-R stanno cercando soluzioni alternative, da ricercarsi anche nella fusione con produttori maggiori
di Andrea Bai pubblicata il 22 Giugno 2004, alle 14:32 nel canale Storage
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn ragazzo in studio consigliò di abbassare il prezzo del CD, e il produttore disse che già erano al minimo, infatti bisognava considerare il costo del supporto (0.08 centesimi di euro???) le spese pubblicitarie (di certi album non ho visto ne sentito nulla..), il guadagno dell'artista (che notoriamente vengono pagati come un'operaio metalmeccanico) e altre cosucce come le tasse.
In pratica su €20 di CD musicale originale minimo €15 vanno agli onesti produttori.
Dopo averlo sentito la voglia di andare a donare un po' di euro alle major discografiche è aumentata di molto...
Ridicolaggine ...
Ci sono un paio di siti tedeschi famosissimi che vendono campane da 25 dvd Verbatim a 20€.
Stesso discorso per i videogiochi: chi li compra ancora in Italia quando Play.Com li vende alla metà spese di spedizione comprese?
Spiacente per l'economia italiana che lo prende nel di dietro, ma non esiste che io faccia regali a quella cazzona della Siae per difendere diritti di non-si-sa-bene-chi pagando cd e dvd il doppio che in Germania.
Ma è legale??
Ma comprare cd nei paesi della cee è legale giusto??Prima della tassa SIAE i CD si erano attestati attorno ai 50 cent di euro. Dopo l'avvento, passato un periodo di transizione, possiamo ancora trovarli attorno a quel range di prezzi, ma girando li troviamo anche a meno, diciamo 35-40 cent, SIAE compresa.
Se togliamo i 28 cent di SIAE e l'IVA, quanto pensate che paghiamo un CD? I 10 cent scarsi che ricava un PRODUTTORE come deduciamo dall'articolo non bastano neppure a coprire le spese, ma non possono venderli a prezzi maggiori perché altrimenti non avrebbero mercato.
Che dire? Che se tutti i paesi prevedessero una tassa simil-SIAE I produttori potrebbero chiudere, essendo costretti ad ammortizzare loro l'ingiusto gabello informatico.
Io compro le scarpe in negozi cinesi, giusto per dirti. E mi arrivano per posta.
Se compri un bene su di un mercato dell'area Europea, hai in più il vantaggio di non pagare le tasse doganali [e non è poco]. Quindi il costo da sommare alla merce è solo quello postale [play.com non ti fa pagare la spedizione, addirittura]
Cmq non ho mica compreso la tua domanda : perchè non dovrebbe essere "legale" acquistare qualcosa su un mercato che non è quello del proprio paese. L'era del protezionismo l'abbiamo passata da svariate centinaia di anni
Vai e compra, prode consumatore: il mercato italiano è per chi non sa vedere più in là del proprio naso. Abbiamo così tante occasioni da sfruttare appena oltre le Alpi!
Se compri su quel sito tedesco, al fine di minimizzare l'incidenza delle spese di spedizione, fai un ordine collettivo con i tuoi amici: se siete in 3 le 10€ di spedizione diventano solo 3€ a testa
su play.com vendono solo campane e trovarmi 100 cd che giran oper la casa senza confezione non mi sembra il max...
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