Il web libero è morto, il papà di Internet lancia l'allarme e studia la rivoluzione
Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, avverte: internet non è più libero e l'intelligenza artificiale rischia di seguire la stessa strada dei social. L'esperto suggerisce l'istituzione di un ente no profit che coordini la ricerca e regolamenti l'IA
di Vittorio Rienzo pubblicata il 01 Ottobre 2025, alle 08:53 nel canale WebA più di 35 anni dalla nascita del World Wide Web, Tim Berners-Lee torna a riflettere sullo stato della sua invenzione e lancia un appello urgente: creare un ente no-profit, simile al Cern, che coordini la ricerca internazionale sull'Intelligenza artificiale, in quanto la rete ha perso parte della sua libertà originaria.
"Oggi, guardando la mia invenzione, mi chiedo: il web è ancora libero? No, non tutto. Vediamo una manciata di grandi piattaforme che raccolgono i dati privati degli utenti per condividerli con broker commerciali o persino con governi repressivi. Vediamo algoritmi onnipresenti che creano dipendenza per natura e sono dannosi per la salute mentale dei nostri adolescenti. Scambiare dati personali per usarli non si adatta certo alla mia visione di un web libero. Su molte piattaforme non siamo più i clienti, ma siamo diventati il prodotto" scrive Berners-Lee sul Guardian.

Berners-Lee da anni porta avanti Solid, uno standard open source sviluppato al MIT che permette agli utenti di avere il controllo diretto dei propri dati. Con Solid, le informazioni non vengono disperse in silos digitali controllati da altri, ma restano in un unico spazio gestito dall'individuo.
"Da qualche parte tra la mia visione originale del web 1.0 e l'ascesa dei social media come parte del web 2.0, abbiamo imboccato la strada sbagliata. Ora ci troviamo ad un nuovo bivio in cui dobbiamo decidere se l'intelligenza artificiale verrà utilizzata per il miglioramento o a scapito della società. È difficile immaginare una grande azienda tecnologica che accetti di condividere il World Wide Web senza alcun compenso commerciale come mi ha permesso di fare il Cern. Ecco perché abbiamo bisogno di un ente no-profit come il Cern che promuova la ricerca internazionale sull'IA".
Il paragone con il Cern non è casuale: proprio a Ginevra, all'interno di quell'istituto nato dopo la Seconda guerra mondiale per favorire la collaborazione scientifica, Berners-Lee sviluppò il World Wide Web, ovvero il noto "www", e convinse i suoi superiori a rilasciarlo gratuitamente nel 1993. Senza quell'atto, oggi internet non sarebbe la piattaforma universale che conosciamo.
"Ho regalato il World Wide Web perché pensavo che avrebbe funzionato solo se fosse stato per tutti. Oggi credo che questo sia più vero che mai. Regolamentazione e governance globale sono tecnicamente fattibili, ma dipendono dalla volontà politica. Se saremo in grado di farcela avremo la possibilità di ripristinare il web come strumento di collaborazione, creatività e compassione al di là dei confini culturali. Possiamo ridare potere agli individui e riprenderci il web. Non è troppo tardi".










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13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCerto utente,ti consiglio l'avvitatore a percussione Cing Ciang,forte,bello come un fotomodello.
Ecco dopo questo esempio,si può capire come chi ci mette i soldi, può corrompere una IA,basta dare i soldi allo sviluppatore o all' azienda di IA.
Purtroppo ormai quasi tutti i social sono così. O ti allinei al pensiero comune presente sulla piattaforma o viene bannato e/o insultato.
Muore così il pensiero critico e il sano dibattito.
Molto pericoloso per le nostre democrazie.
scusa ma... che sia dal fisso che dalla tua SIM, quando "accedi" ad internet hai già una tua identità
poi che la si cerchi di nascondere in mille modi (tanti anche REGOLARI eh) è un altro discorso.
quindi SANNO chi sei.
forse non ho colto nel segno il senso di questa notizia, ma a me non sembra per niente che sia morto il Web Libero.
E' sicuramente CAMBIATO, ma quello penso sia nella normale natura delle cose. Il Web di 20 anni fa non esiste quasi piu, e il Web di oggi era impensabile anni e anni fa.
Persino la Posta Elettronica era da scaricare sul pc, oggi invece sul Web girano interi programmi anche complessi.
Poi va bè, è arrivata la IA.... ma quella la stanno ficcando pure dentro all'impasto del pane...
Certo utente,ti consiglio l'avvitatore a percussione Cing Ciang,forte,bello come un fotomodello.
Ecco dopo questo esempio,si può capire come chi ci mette i soldi, può corrompere una IA,basta dare i soldi allo sviluppatore o all' azienda di IA.
In realtà hai fatto un pessimo esempio perché se poni davvero quella domanda all'IA ottini:
"Assolutamente, per un lavoro di assemblaggio che richiede qualità e buone prestazioni, ti consiglio di orientarti su marchi professionali come Makita, Bosch Professional, DeWalt o Milwaukee. Questi brand offrono modelli di avvitatori a percussione che uniscono potenza, durabilità e precisione, ideali per un uso intensivo e professionale."
Ho tagliato il resto ma entra discretamente anche nel tecnico per giustificare la scelta specificando la differenza tra brushless o meno, durata batteria, tipi di attacco ecc... ecc...
Penso sia più probabile che sia l'utente medio a farsi abbindolare da qualche offerta temu o aliexpress che non l'IA a suggerire male o dietro pagamento almeno ad oggi.
Poi come ripeto sempre ricordiamo che sono LLM e non IA. Non possono fare ragionamenti ma solo una sorta di statistica. Se un prodotto fa schifo ma viene acclamato da tutti online come il top del top probabilmente LLM te lo propone. Un paradosso se vuoi ma dato che un LLM non ragiona e si basa sui dati di apprendimento è ovvio che a seconda dei dati ti da risposte allineate.
Purtroppo ormai quasi tutti i social sono così. O ti allinei al pensiero comune presente sulla piattaforma o viene bannato e/o insultato.
Muore così il pensiero critico e il sano dibattito.
Molto pericoloso per le nostre democrazie.
Questo ormai non è tanto un problema dell'online ma ovunque. Se fai tanto di dire qualche "trigger word" anche nel mondo reale rischi conseguenze pesantissime.
Per fare un esempio in USA arrivi facilmente al licenziamento anche solo perché manifesti in maniera troppo evidente il tuo schieramento politico. Non parliamo poi se fai tanto di dire qualcosa su temi caldi come LGBTQ o femminismo ecc... ecc... puoi ritrovarti senza più una carriera dall'oggi al domani.
Tu sì, ma quanti altri non sanno come si usano tali strumenti?
E il fatto che la massa non sappia utilizzarli influenza anche te che sai usarli.
Se tutti cercano "miglior trapano" e la risposta (magari "sponsorizzata"
Tu sai che i Makita sono migliori, ma il reparto trapani ha chiuso per poche vendite... oppure fai fatica a trovarli, visto che tutti vogliono un Einhell e i negozi quelli si mettono a vendere...
poi che la si cerchi di nascondere in mille modi (tanti anche REGOLARI eh) è un altro discorso.
quindi SANNO chi sei.
No, cadi nella solita generalizzazione.
il tuo provider sa chi sei dal tuo contratto, tutti gli altri attori su internet non lo sanno. Anzi, sa a chi è intestato il contratto, non quale membro della famiglia sta guardando video su Youtube.
Un'imposizione dell'identità online prevede che i siti che visiti conoscano la tua identità confermata... non è la stessa cosa...
Proprio per questo ci vuole una regolamentazione precisa e che garantisca tutela
Comunque il buon Tim è ancora un illuminato
Peccato che tanti altri stiano portandoci a un nuovo medioevo
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