Disney diffida Character.AI: stop all'uso non autorizzato di personaggi protetti da copyright

Disney diffida Character.AI: stop all'uso non autorizzato di personaggi protetti da copyright

Disney ha inviato una diffida a Character.AI chiedendo la rimozione di personaggi protetti da copyright usati senza autorizzazione. La startup ha eliminato i contenuti contestati e propone collaborazioni con i detentori di diritti

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Web
Disney
 

Walt Disney Company ha inviato una lettera di "cease and desist" alla startup Character.AI, intimandole di interrompere l'uso non autorizzato di personaggi coperti da copyright. La notizia è stata confermata da un portavoce di Disney a CNBC e rappresenta l'ennesimo segnale della crescente tensione tra grandi colossi dell'intrattenimento e le aziende di intelligenza artificiale che sfruttano proprietà intellettuali consolidate per alimentare i propri servizi.

Character.AI è una piattaforma che consente agli utenti di creare e interagire con chatbot basati su personaggi, reali o di fantasia. Alcuni di questi sono originali, ma molti altri sono ispirati a figure già esistenti e appartenenti a universi narrativi protetti da copyright.

In risposta alla diffida, un portavoce della startup ha dichiarato che i personaggi menzionati sono stati rimossi e ha sottolineato che spetta ai titolari dei diritti stabilire come i fan possano interagire con le loro creazioni.

Disney vs Character.AI: la strategia e la difesa della proprietà intellettuale

"Vogliamo collaborare con l'industria e i detentori dei diritti per offrire strumenti capaci di generare esperienze coinvolgenti e sostenibili, espandendo la portata delle loro storie grazie a un nuovo formato interattivo", ha spiegato il portavoce di Character.AI, evidenziando un approccio più orientato alla partnership che al conflitto.

La mossa di Disney si inserisce in una strategia più ampia di difesa della propria proprietà intellettuale nell'era dell'AI. La società è infatti già coinvolta in una causa contro Midjourney, accusata di aver distribuito immagini AI basate su personaggi tratti da franchise come Cars, Toy Story, Shrek e The Avengers.

Non è la prima volta che Character.AI finisce al centro di polemiche. Nel 2024 Google ha firmato con l'azienda un accordo di licenza da 2,7 miliardi di dollari, assumendone i fondatori, ma quello stesso anno la startup è stata citata in giudizio in una causa per omicidio colposo. La famiglia di un ragazzo di 14 anni in Florida, Sewell Setzer III, ha sostenuto che il giovane si fosse tolto la vita dopo aver sviluppato una forte dipendenza dalle conversazioni con i chatbot dell'app, inclusa una versione ispirata a Daenerys Targaryen di Game of Thrones.

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