Il telescopio spaziale James Webb sta aiutando a studiare la formazione di una luna intorno a un gigante gassoso
Secondo quanto riportato, il telescopio spaziale James Webb ha permesso di studiare la formazione di una luna intorno a un gigante gassoso, l'esopianeta CT Cha b a 625 anni luce dalla Terra. Un modo per comprendere anche il Sistema Solare.
di Mattia Speroni pubblicata il 01 Ottobre 2025, alle 18:53 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Prosegue la raccolta di dati del telescopio spaziale James Webb. Recentemente abbiamo riportato della nuova immagine di Sagittario B2 o dello studio di una nana bruna. Lo strumento scientifico sta indagando anche sugli esopianeti per la loro caratterizzazione per scoprirne i segreti e comprendere anche similitudini e differenze con i pianeti del Sistema Solare. Una delle ultime novità riguarda lo studio di come una luna si sta formando attorno a un gigante gassoso in un altro sistema planetario.

In particolare è stato osservato un disco di polveri ricche di carbonio che circonda l'esopianeta CT Cha b (che si trova a 625 anni luce dalla Terra). Questo disco potrebbe permettere la formazione di satelliti naturali in maniera simile a quelle che vediamo intorno ai giganti gassosi come Giove e Saturno e questo ne aiuterebbe la comprensione.
Il telescopio spaziale James Webb e la luna di CT Cha b
Le informazioni sono state inserite all'interno dello studio dal titolo A Carbon-rich Disk Surrounding a Planetary-mass Companion. Secondo quanto riportato l'esopianeta orbita attorno a una giovane stella che ha solamente 2 milioni di anni e ancora è in una fase di accrescimento grazie al materiale circumstellare. Il disco di polveri che si trova attorno a CT Cha b non è però parte del disco di polveri più grande che serve a formare pianeti e ad accrescere la massa della stella stessa.

La parte interessante è che nonostante si pensi spesso agli esopianeti come potenziali luoghi dove si potrebbe sviluppare la vita, anche le lune possono offrire habitat adatti, alle giuste condizioni. Per questo un loro studio è importante e il telescopio spaziale James Webb può contribuire a raccogliere dati in tal senso.
Sierra Grant (Carnegie Institution for Science) ha dichiarato "possiamo vedere le prove del disco intorno all'esopianeta compagno e possiamo studiare la chimica per la prima volta. Non stiamo solo assistendo alla formazione della luna, stiamo anche assistendo alla formazione di questo pianeta".


Gli scienziati hanno impiegato lo strumento MIRI (Mid-Infrared Instrument per il medio infrarosso) del telescopio spaziale James Webb e sfruttando in particolare lo spettrografo. All'interno del disco circumplanetario sembrerebbero trovarsi molecole come l'acetilene (C2H2) e il diacetilene, il benzene (C6H6), l'acido cianidrico, propino, l'etano e l'anidride carbonica. Interessante notare che queste molecole a base di carbonio non sono state rilevate nel disco che orbita intorno alla stella (dove invece è presente l'acqua).
Questo sembrerebbe mostrare come in soli 2 milioni di anni ci sia stata una notevole evoluzione che ha differenziato i due dischi di polvere che si trovano nello stesso sistema planetario. Nel corso del prossimo anno verranno studiate altre strutture simili per comprendere la varietà dei dischi circumplanetari.










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