Una giornata smart tra lago e montagna: il mio ecosistema Motorola tra Italia e Svizzera
Abbiamo provato l'ecosistema di Motorola a 360 gradi. Cuffie, smartphone e smartwatch insieme sotto un un'unica connessione targata Moto Connect. Ma come sarà andata? Abbiamo testato i prodotti tra i boschi prealpini e il Lago Maggiore.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 01 Ottobre 2025, alle 15:02 nel canale TelefoniaMotorola
La sfida mi è stata lanciata direttamente dall'azienda di proprietà di Lenovo, e io, ovviamente, l'ho accettata. I miei compagni di viaggio per questa avventura tra lago e montagna, come già detto, sono tre dispositivi Motorola, che cercherò di utilizzare per sfruttare al meglio la loro integrazione.
Motorola: un ecosistema a 360° che funziona
Il mio percorso inizia con la vista del Lago Maggiore da una delle sue prospettive più belle e rilassanti, il vecchio lungolago di Luino. Camminare qui, di prima mattina, fra le aiuole fiorite e le panchine che guardano l'acqua, lascia addosso quella sensazione di pace rarefatta che rende tutto più lento e presente.
Accendo il Moto Watch Fit, sincronizzo l'attività e indosso subito le Moto Buds Loop, tutto connesso e gestibile dall'app Smart Connect. Grazie al design open-ear delle Buds Loop, i rumori arrivano smorzati senza essere completamente esclusi, lasciando spazio tanto alle note quanto al fruscio reale delle onde del lago e del verde circostante.
Durante la camminata mi è anche capitato di rispondere ad alcune chiamate di lavoro, senza avere nessun problema sia lato mio che dell'interlocutore. Ovviamente, mi sono fermato ad ammirare il lago, scattando anche qualche foto direttamente dal Edge 50 Ultra. La qualità degli scatti è davvero sorprendente, grazie ad un sensore principale di alto livello e un teleobbiettivo 3x da 64MP stabilizzato otticamente. C'è anche un'ottima ultra grandangolare da ben 50MP, utile per prendere il panorama nella sua interezza senza lasciare scorci bellissimi fuori dall'inquadratura. Insomma, la transizione tra fotocamere è immediata e l'autofocus non perde mai il soggetto nemmeno nei dettagli.
Successivamente, mentre mi sposto verso il Parco a Lago, noto che la sincronizzazione tra orologio e smartphone di Motorola è pressoché invisibile: il controllo play/pausa e il monitoraggio delle calorie e dei passi sono sempre disponibili a un gesto da polso. Qui la tecnologia è davvero al servizio della routine: non distoglie l'attenzione dal paesaggio, anzi si integra e si fa “semi-trasparente”. D'altro canto, se ci si vuole isolare totalmente dall'esterno e aver una qualità sonora pulita con ANC, questo design open non è sicuramente consigliato.
La seconda parte della mia giornata vede la salita verso il Monte Lema, una montagna situata al confine tra Italia e Svizzera che pochi conoscono ma che regala agli escursionisti viste panoramiche spettacolari.
Parliamo di un monte che arriva a circa 1600 metri di altezza. Approfittando del periodo settembrino, mi sono inoltrato all'interno dei boschi dell'Alpe Pradecolo alla ricerca di funghi, attraversando vegetazione in un posto sperduto, immerso nella natura, dove anche il segnale cellulare fatica ad esserci.
Ovviamente, attivo la registrazione dell'attività sull'orologio, il Moto Watch Fit monitora frequenza cardiaca, quota, passi e calorie bruciate senza mai dare l'impressione di rallentare in precisione, anche nel sottobosco dove il segnale GPS è spesso ballerino.
Controllo di tanto in tanto sull'app dedicata del Motorola Edge 50 Ultra se le prestazioni registrate dal Watch Fit sono attive e… sì, ogni dato è sincronizzato, persino le variazioni di altitudine. Dopo circa un'ora e mezza di camminata raggiungo la vetta, e mi concedo un riposo e uno scatto mozzafiato.
Prima di tornare a casa e scendere verso il Lago, mi fermo a fare un piccolo aperitivo in un piccolo agriturismo nei pressi del bosco. Qui mi rifocillo tra prodotti tipici e salumi e formaggi del posto. Arrivati a tardo pomeriggio, il livello della batteria dei tre dispositivi è ancora ottima, soprattutto quella dell'orologio che ha monitorato tutta la giornata. Gli auricolari Moto Buds Loop si sono sempre dimostrati all'altezza e ben salde anche nei boschi, dove, credetemi, le salite e discese mi hanno fatto soffrire e sudare parecchio.
Durante l'intera giornata quello che più mi ha colpito dell'ecosistema Motorola non è la somma delle singole funzioni -dove si può ancora migliorare- ma l'integrazione reale fra i dispositivi: ogni dispositivo mantiene la propria identità e funzione, ma il passaggio da uno all'altro è naturale, fluido, senza tempi morti né bisogno di menu complicati. L'orologio funge da estensione del telefono (ma anche da centro di monitoraggio salute e sport) mentre gli auricolari diventano la colonna sonora invisibile che accompagna ogni azione.
E ho trovato anche qualche fungo
Gestire tutto da un'unica piattaforma (con le relative app Moto) semplifica ogni controllo: posso passare da playlist a notifiche, da foto al monitoraggio fitness senza mai “rompere” la continuità della giornata.
Devo dire che l'ecosistema Motorola mi ha convinto, in praticamente tutti gli aspetti. C'è sicuramente qualcosa da migliorare come la mancanza delle risposte rapide e del microfono. D'altra parte l'ho amato in particolar modo per il suo cinturino super comodo a strappo e per l'autonomia. Però, ovvio il sistema operativo è proprietario e funziona bene, con tutti i limiti. Detto ciò al prezzo che viene venduto è molto interessante e sono senza dubbio più i pregi che i difetti. Rispetto ad una classica band, il consiglio è quello di optare per un ibrido come questo Watch Fit.
























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