chiudi X

Shell spegne i server bollenti: la regina del petrolio ora salva i datacenter dall'IA

Shell spegne i server bollenti: la regina del petrolio ora salva i datacenter dall'IA

Intel e Shell hanno annunciato la prima certificazione ufficiale per una soluzione di raffreddamento a immersione nei datacenter, compatibile con i processori Xeon di ultima generazione. La collaborazione punta a rendere il raffreddamento più sostenibile, riducendo fino al 48% i consumi energetici e migliorando l'efficienza operativa su scala globale.

di pubblicata il , alle 07:02 nel canale Server e Workstation
XeonIntelShell
 

Intel e Shell hanno presentato una nuova soluzione certificata di raffreddamento a immersione per datacenter, la prima del settore ad avere il riconoscimento ufficiale di compatibilità con i processori Intel Xeon di 4a e 5a generazione. La certificazione, annunciata congiuntamente dalle due aziende, rappresenta un passo significativo verso l'adozione su larga scala di sistemi di raffreddamento più efficienti e sostenibili, in modo da rispondere alla crescente domanda energetica dei data center spinta dall'espansione dell'intelligenza artificiale e del calcolo ad alte prestazioni (HPC).

La soluzione, frutto di una collaborazione tra Intel, Shell Global Solutions, Supermicro e Submer, consente il raffreddamento dei server attraverso fluidi dielettrici sviluppati da Shell, capaci di dissipare il calore con un'efficienza oltre mille volte superiore rispetto all'aria. Questa tecnologia riduce il fabbisogno di componenti tradizionali, consentendo anche un risparmio in termini di spazio fino all'80%.

Secondo quanto riportato da Shell, il passaggio da sistemi di raffreddamento ad aria a quelli a immersione può portare a una riduzione del consumo energetico fino al 48% e a un taglio dei costi operativi e di capitale fino al 33%. Inoltre, i fluidi sono privi di PFAS, biodegradabili e già utilizzati in datacenter pilota a Houston e Amsterdam, anche in condizioni ambientali estreme fino a 45 °C.

Intel ha confermato, attraverso test approfonditi presso l'Advanced Data Center Development Laboratory, che l'affidabilità dei processori Xeon non viene compromessa dall'utilizzo di questi fluidi. Il sistema certificato è accompagnato da una copertura assicurativa specifica - l'Immersion Warranty Rider - che attesta la compatibilità dei fluidi Shell con le architetture Xeon, garantendo durabilità ed efficienza nel tempo.

La partnership tra Intel e Shell, in corso da oltre due anni, prevede ulteriori sviluppi per includere anche le prossime generazioni di processori. Le due aziende vedono in questa iniziativa un tassello strategico per soddisfare la crescente domanda globale di infrastrutture digitali ad alta efficienza energetica.

"Siamo lieti di collaborare con Shell per accelerare l'adozione di soluzioni più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico per i datacenter", ha dichiarato Karin Eibschitz Segal, vicepresidente aziendale e direttore generale ad interim del Data Center Group di Intel. "Grazie a questi progressi stiamo aprendo la strada alla prossima generazione di computer ad alte prestazioni e rispettosi dell'ambiente".

Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia, il consumo energetico dei datacenter rappresenta attualmente l'1,5% della domanda globale di elettricità e si prevede che raddoppierà da 415 terawattora (TWh) nel 2024 a circa 945 TWh entro il 2030. Questo dato è principalmente determinato dalla crescita dell'Intelligenza Artificiale. I sistemi di raffreddamento convenzionali rappresentano in genere circa il 30-40% del fabbisogno energetico di un datacenter.

1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Unrue14 Maggio 2025, 09:22 #1
A primo acchito pensavo che immergessero tutto nel petrolio

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^