L'Intelligenza Artificiale fa piazza pulita dei ruoli di ingresso nel mondo del lavoro: scricchiola il primo gradino della carriera professionale

L'Intelligenza Artificiale fa piazza pulita dei ruoli di ingresso nel mondo del lavoro: scricchiola il primo gradino della carriera professionale

L'intelligenza artificiale minaccia i tradizionali ruoli entry-level proprio mentre milioni di neolaureati fanno il loro ingresso nel mercato. Tra automazione e incertezza economica, è necessario ripensare completamente questi ruoli per garantire opportunità alle nuove generazioni e prevenire possibili diseguaglianze

di pubblicata il , alle 13:19 nel canale Web
 

L'Intelligenza Artificiale sta iniziando a diventare una minaccia concreta per i lavori di primo livello, quelli che normalmente rappresentano l'ingresso nel mondo del lavoro per ogni nuova generazione di lavoratori. E' questo il tema di un lungo articolo d'opinione pubblicato dal Wall Street Journal e firmato da Aneesh Raman, Chief Economic Opportunity Officer per LinkedIn, che può vantare un punto di vista esclusivo sulle dinamiche del mondo del lavoro. Raman sottolinea che l'attuale quadro macroeconomico, condizionato dall'incertezza sulle politiche dei dazi doganali, potrebbe rappresentare un elemento catalizzatore di questa tendenza.

"Il primo a cedere è il gradino più basso della scala professionale" afferma Raman, portando l'esempio di vari ruoli "junior" di differenti ambiti professionali e di come la loro funzione sia anche quella di consentire ai nuovi lavoratori di acquisire conoscenze, esperienze e affinare le competenze. Che si tratti di programmatori, aspiranti avvocati, o anche commessi di negozi al dettaglio, l'IA ha già messo a disposizione numerosi strumenti sostitutivi efficienti ed efficaci, che necessitano spesso solo di un limitato lavoro di supervisione. Secondo il dirigente LinkedIn, gli ultimi dati sull'occupazione riflettono già questa tendenza: da settembre 2022 il tasso di disoccupazione per i laureati è cresciuto del 30%, più alto rispetto alla crescita del 18% se si considerano tutti i lavoratori.

Raman cita inoltre i dati che emergono da alcune metriche proprietarie della piattaforma LinkedIn che mostrano un generale calo della fiducia nei confronti del mondo del lavoro e delle possibilità di carriera, più marcato tra la cosiddetta Generazione Z (i nati tra la seconda metà degli anni '90 e l'inizio della seconda decade degli anni '00) rispetto a tutte le altre generazioni sociali. Ed a questa sfiducia si aggiunge, al contrario, la convinzione della maggior parte delle figure dirigenziali di alto livello nella gerarchia aziendale secondo cui l'IA andrà ad occuparsi stabilmente dei compiti più banali che spesso sono assegnati proprio ai nuovi assunti.

L'impatto dell'IA sul mondo del lavoro sarà generalizzato, ma secondo Raman saranno i lavori d'ufficio quelli ad essere messi maggiormente sotto pressione, e paradossalmente proprio i professionisti con titoli di studio più avanzati avranno maggiori probabilità di fare le spese del cambiamento. Se il settore tecnologico è probabilmente il primo banco di prova dell'effetto della diffusione dell'IA sui ruoli d'ingresso, ad essere interessati saranno anche settori come la finanza, i viaggi, l'alimentare e i servizi professionali.

L'ingresso nel mondo del lavoro è un momento cruciale nella vita di un individuo, poiché qualsiasi ritardo o posticipazione di questa fase può compromettere la vita lavorativa per diversi anni, con difficoltà di carriera e diseguaglianze. Uno scenario in cui i ruoli junior e di base non esistono potrebbe significare la difficoltà di riuscire a trovare un lavoro per le persone che non hanno una rete sociale adeguatamente sviluppata o che, per dirla in altri termini, non conoscono "le persone che contano".

La proposta di Raman per salvare il mercato del lavoro di ingresso è di ripensarlo in toto, partendo anzitutto dalla fase ancor precedente, e cioè assicurarsi che l'istruzione impartisca le competenze che il mercato del lavoro sta iniziando a richiedere. Il dirigente di LinkedIn cita vari esempi di atenei statunitensi che hanno iniziato ad offrire programmi e corsi focalizzati sull'Intelligenza Artificiale, così come alcune iniziative a livello nazionale per allineare i curricula di studi con le esigenze del mondo del lavoro.

"A meno che i datori di lavoro non vogliano ritrovarsi in futuro senza personale sufficiente a ricoprire posizioni dirigenziali, devono continuare ad assumere giovani lavoratori" osserva Raman, sottolineando però che i compiti dei ruoli entry-level devono essere ripensati in modo tale che possano aggiungere maggior valore oltre a quello che può essere prodotto dall'IA. Insomma, iperbolizzando un po', i compiti di un neo-assunto dovranno essere fin da subito ben più elevati del "fare fotocopie".

L'eliminazione dei posti di lavoro d'ingresso non sta avvenendo da un giorno all'altro, ma riguarderà presto o tardi tutti i lavori e, sebbene al momento non vi siano prove del tutto definitive del ruolo dell'IA in queste dinamiche, è verosimile immaginare ad che un certo punto si manifesterà in maniera improvvisa. E, per quanto il World Economic Forum preveda che l'IA potrà creare fino a 78 milioni di posti di lavoro in più, anche dopo le perdite previste, sta emergendo la necessità di ricostruire un modello di lavoro che fino a poco fa ha visto i neoassunti imparare in sicurezza sotto l'occhio vigile di superiori più navigati, e che ora dovrà dare priorità alla crescita professionale e all'adattabilità, e non alla ripetizione e alla stagnazione. I dirigenti credono ancora che i nuovi dipendenti portino idee fresche e nuovi paradigmi di pensiero, e tra questi vi sono talenti in cerca della loro grande occasione. "La domanda è se saremo capaci di dar loro una vera occasione di iniziare" conclude Raman.

126 Commenti
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Notturnia20 Maggio 2025, 13:24 #1
Anche se ripensassimo il mondo del lavoro non ci sarà lavoro per tutti visto che l’erosione parte dai settori con la maggior parte dei posti di lavoro.. e se spariscono questi hai voglia a dare da mangiare a decine di milioni di disoccupati visto che la guerra economica con la Cina e gli altri sta puntando verso una riduzione dei costi e dei guadagni.. e quindi il taglio delle spese..
bonzoxxx20 Maggio 2025, 13:34 #3
So it begins..
Christian Troy20 Maggio 2025, 14:00 #4
Negli USA più che l'IA è l'incertezza creata dalla attuale situazione economica ad avere causato un blocco nelle assunzioni. Ovviamente i ruoli più junior sono i più vulnerabili.
Opteranium20 Maggio 2025, 14:01 #5
è solo l'inizio. Chi dice che l'IA creerà nuovi posti di lavoro assorbendo le perdite, o è sciocco o è in malafede
gd350turbo20 Maggio 2025, 14:11 #6
Originariamente inviato da: Opteranium
è solo l'inizio. Chi dice che l'IA creerà nuovi posti di lavoro assorbendo le perdite, o è sciocco o è in malafede


Creerà sicuramente qualche posto di lavoro, per il quale saranno necessarie conoscenze avanzate e/o specifiche, per cui non credo alla portata di tutti, ma saranno ENORMEMENTE inferiori a quelli che farà perdere e questo è più certo del sorgere del sole.

Rimangono da fare i lavori manuali, idraulico, meccanico, elettricista, muratore, imbianchino, ecc.ecc.
the_joe20 Maggio 2025, 14:11 #7
Originariamente inviato da: Opteranium
è solo l'inizio. Chi dice che l'IA creerà nuovi posti di lavoro assorbendo le perdite, o è sciocco o è in malafede


Può anche essere entrambi contemporaneamente.
gd350turbo20 Maggio 2025, 14:11 #8
Originariamente inviato da: Notturnia
Anche se ripensassimo il mondo del lavoro non ci sarà lavoro per tutti visto che l’erosione parte dai settori con la maggior parte dei posti di lavoro.. e se spariscono questi hai voglia a dare da mangiare a decine di milioni di disoccupati visto che la guerra economica con la Cina e gli altri sta puntando verso una riduzione dei costi e dei guadagni.. e quindi il taglio delle spese..


Anche qui da me, hanno inziato a sperimentare l'utilizzo della IA nei compiti giornalieri, e per ora i risultati non sono positivi, ma è solo questione di tempo e un giorno farà piazza pulita o quasi.
bonzoxxx20 Maggio 2025, 14:15 #9
Da me ci vorrà qualche anno ma mi/ci toccherà sicuramente.
cignox120 Maggio 2025, 14:19 #10
Sará da ridere.
Mia figlia voleva fare la traduttrice, le ho detto di lasciare perdere. L'altra pensava a lavori creativi, illustratrice o simili. Le ho detto di lasciare perdere.
Il piccolo non sa ancora, ma sembra avere doti spiccate per la matematica.
Ecco, forse potrebbe fare parte di quella frazione di nuovi posti di lavoro, sostanzialmente quelli che si creeranno per servire l'IA.

Spero guadagnerá abbastanza per manterenre l'intera famiglia XD

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