E-Jet, carburante fossil-free ricavato dalla CO2: già approvato dall'US Air Force

La società di trasformazione del carbonio da fonte fossile Twelve, con sede a Berkeley, California, insieme alla Emerging Fuels Technology (EFT) di Tulsa, Oklahoma, hanno annunciato di aver definito il processo produttivo per la creazione di un carburante per motori a reazione fossil-free
di Carlo Pisani pubblicata il 20 Ottobre 2021, alle 20:45 nel canale Scienza e tecnologiaLa società di trasformazione del carbonio da fonte fossile Twelve, con sede a Berkeley, California, insieme alla Emerging Fuels Technology (EFT) di Tulsa, Oklahoma, hanno annunciato di aver definito il processo produttivo per la creazione di un carburante fossil-free per motori a reazione, ovvero slegato da materie prime derivanti da fonte fossile, sfruttando un processo elettrochimico basato sulla trasformazione dell'anidride carbonica.
Questo nuovo carburante è stato battezzato E-Jet, una fonte di alimentazione che può essere utilizzata facilmente sia in sistemi di spinta presenti su velivoli di tipo commerciale sia di tipo militare, offrendo identiche prestazioni ma minori emissioni rispetto al tradizionale carburante raffinato dal petrolio.
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In pratica, Twelve ed EFT affermano che il loro carburante E-Jet rappresenta un sostituto drop-in per le alternative a base petrolchimica senza modifiche necessarie alla progettazione degli aerei esistenti o alle normative vigenti.
Un progetto che ha già raccolto cospicui finanziamenti anche dalla US Air Force, ovvero l'aeronautica statunitense, la quale ha avuto modo nei mesi scorsi di provare un primo lotto di questo nuovo carburante, utilizzandolo sui propri velivoli e rilasciando solo pareri favorevoli a riguardo.
We’re proud to announce that we’ve produced our first batch of E-Jet®, a fossil-free jet fuel made from CO2, in partnership with @usairforce. Carbon neutral and certified for global commercial aviation, E-Jet is ready to fly! https://t.co/ldPZ2I28Sh pic.twitter.com/rqWd4TYkI7
— Twelve (@twelve_co2) October 19, 2021
"E-Jet è realizzato con la nostra tecnologia di trasformazione del carbonio, un nuovo reattore elettrochimico e catalizzatore proprietario che elettrizza CO2 e acqua, crea gas di sintesi, CO+H2, che poi raffiniamo in carburante per aerei. E-Jet è pronto all'uso e certificato, con la stessa qualità e prestazioni di un carburante a base petrolchimica, ma ha emissioni del ciclo di vita inferiori di oltre il 90%. Questo perché il carbonio nel nostro carburante proviene dall'aria, non dal suolo e, poiché ha meno contaminanti rispetto ai combustibili a base di petrolio, brucia in modo più pulito. Nell'estate del 2021, l'aeronautica statunitense ha già testato e qualificato il nostro E-Jet" afferma Twelve sul proprio sito.
"Uno dei nostri obiettivi principali con questo progetto era creare un carburante per aerei pulito che migliorasse la sicurezza e l'indipendenza energetica senza sacrificare la prontezza operativa. Il buon esito del progetto dimostra che efficienza e responsabilità ambientale non si escludono a vicenda" ha dichiarato Roberto Guerrero, referente dell'Air Force for Operational Energy.
Quindi un processo tecnologico già testato ed approvato da possibili utenti come l'US Air Force, ma sicuramente ancora acerbo e troppo costoso per un'applicazione immediata su larga scala, ad ogni modo un ottimo punto di partenza per voli sempre più sostenibili.
Per maggiori dettagli a riguardo vi invitiamo a visitare la pagina delle aziende impegnate in questo progetto ovvero le già sopra citate Twelve ed Emerging Fuels Technology (EFT).
7 Commenti
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InteressanteSarebbe interessante anche sapere il prezzo attuale e le previsioni di costo per il futuro, giusto per capire la probabilità che possa diventare una soluzione diffusa su larga scala
Va inoltre tenuto conto che non ci sono alternative agli attuali aerei
Già da Milano a Roma non ha praticamente senso prende l'aereo.
Già da Milano a Roma non ha praticamente senso prende l'aereo.
[B][U]Solo[/U][/B] da Milano a Roma , o Napoli ha senso prendere il treno. Su tratte più lunghe c'è solo l'aereo. Come vai a Parigi? Londra? Aereo... ed ho detto tutto.
Comunque benvenuto a questo carburante di sintesi, non riesco a capire come possa esser neutrale al carbonio quando per sintetizzarlo utilizza proprio CO2 ... ci sono degli aspetti poco chiari... comunque il fatto che lo usi l'aviazione militare e non quella civile mi sa che indicativo di costi molto alti, almeno per ora...
Le merci si sposterebbero su treno anzichè aereo per le grandi distanze.
Ma la tecnologia c'è, e se si dovessero ridurre i costi sarebbe sicuramente un enorme passo avanti dal punto di vista ambientale.
Il problema di tutte queste tecnologie è che richiedono grandi quantità di energia per ricreare ciò che la natura ha prodotto in milioni di anni grazie alle energie geologiche.
Probabilmente quando ci sarà energia pulita a basso costo (se e quando... possiamo sperare nei reattori a fusione, ancora lontani) ci sarà anche l'esplosione di queste tecnologie, ma fino ad allora la vedo difficile, al più potrebbero diventare un modo per sfruttare l'accesso di produzione attualmente a basso costo, come nel caso dell'energia nucleare che importiamo dalla Francia di notte o eventuali picchi delle rinnovabili.
L'alternativa sarebbe rendere questi processi tanto parsimoniosi da essere meno costosi dell'estrazione dei combustibili fossili, uno scenario temo assai improbabile.
Il problema della CO2 è l'immissione in atmosfera, con conseguente peggioramento dell'effetto serra.
Se però il carbonio per produrre il carburante lo prendi dall'atmosfera e poi utilizzando il carburante lo reimmetti in atmosfera, hai un "bilancio zero" tra l'anidride carbonica sottratta e quella immessa in atmosfera.
Se invece il carbonio fosse di origine fossile, ossia dove i cicli geologici l'hanno intrappolato sottraendolo all'atmosfera nel corso di milioni di anni, non fai altro che arricchire l'atmosfera di anidride carbonica.
Per me va bene, ma solo dopo aver realizzato la Olbia-Torino e la Cagliari-Roma su rotaia.
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