L'open-source costa troppo, e Pesaro torna al software a pagamento

L'open-source costa troppo, e Pesaro torna al software a pagamento

L'amministrazione di Pesaro utilizza dal 2014 Office 365, dopo una breve parentesi di qualche anno avuta con OpenOffice. Il software proprietario ha permesso di risparmiare circa l'80% nei costi legati al software rispetto alla suite open-source

di pubblicata il , alle 13:31 nel canale Programmi
Microsoft
 
159 Commenti
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zappy22 Agosto 2015, 15:43 #111
Originariamente inviato da: WarDuck
...La mia idea è che spesso non vengano fatte le dovute valutazioni, e poi ci si ritrova nel tornare indietro perché non si è tenuto conto di tutte le problematiche.

cioè in altre parole il problema non è il sw opensource, gli utenti o la migrazione in se, ma i (cosiddetti) sysadmin ed il (cosiddetto) personale IT che è totalmente incapace di fare il suo lavoro.
ed è peggio che non l'utente-capra, perchè da questa gente pagata per fare quello, ci si aspetta competenza che invece a quanto pare non c'è.
zappy22 Agosto 2015, 15:44 #112
Originariamente inviato da: exSnake
Ci credo, ancora che creano software con il VBA utilizzando macro auto-generate, mi metterei le mani nei capelli a guardare quel codice e a volerlo riadattare su openoffice

vabbè, le macro auto-generate fanno schifo anche sul sistema su cui le crei. devi SEMPRE metterci mano.
the_joe22 Agosto 2015, 16:00 #113
Originariamente inviato da: zappy
cioè in altre parole il problema non è il sw opensource, gli utenti o la migrazione in se, ma i (cosiddetti) sysadmin ed il (cosiddetto) personale IT che è totalmente incapace di fare il suo lavoro.
ed è peggio che non l'utente-capra, perchè da questa gente pagata per fare quello, ci si aspetta competenza che invece a quanto pare non c'è.


E ti stupisci di questo?

Per esperienza non solo in campo IT oggi trovare persone competenti è diventato veramente difficile, a parole promettono tutti molto e poi mantengono veramente poco. E dico dal programmatore al meccanico...
zappy22 Agosto 2015, 16:31 #114
Originariamente inviato da: the_joe
E ti stupisci di questo?

Per esperienza non solo in campo IT oggi trovare persone competenti è diventato veramente difficile, a parole promettono tutti molto e poi mantengono veramente poco. E dico dal programmatore al meccanico...

no, non mi stupisco. hai ragione.
ComputArte22 Agosto 2015, 17:21 #115

Quoto in toto bobafetthotmail!

Se la pubblica amministrazione fosse efficiente un centesimo delle potenzialità offerte dai sw ( a maggior ragione se open ) ci sarebbe un vantaggio per tutti!
WarDuck22 Agosto 2015, 23:16 #116
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Si potrà parlare di "formato aperto", cioè di un formato che darà i vantaggi di un vero formato aperto quando tutti i vari office 2003, 2007 e 2010 saranno stati sostituiti con i successivi.


Mi pare che tutti gli office (il 2003 con i dovuti aggiornamenti se non erro) aprano le versioni, anche successive.

Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Open = controllo sul programma/OS da parte di chi lo utilizza (in questo caso ditte e PA più che privati).

Quindi il suo sviluppo avrà come obiettivo quello di fare l'interesse di chi lo usa e non di una compagnia che vuole solo fare soldi (non che ci sia niente di male in sè, solo che se pago sarebbe bello avere anche un minimo di controllo e non essere in balia di terze parti).

Mah, raramente (se non mai, a memoria) mi è capitato di trovare qualcuno che si andasse a leggere il codice.

Se non è programmatore poi non ne parliamo proprio.

Quindi il controllo non è tanto di chi lo utilizza, ma di chi ci sviluppa sopra.

E abbiamo visto che a volte non è neanche così (vedi OpenSSL).

Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Quindi tu ti aspetti realmente che un prodotto che vende meno di una frazione percentuale di Office (tipo WPS office che schifo non fa affatto) o che è fatto interamente da volontari come LibreOffice possa seriamente competere con MS office senza supporto serio da parte delle PA?

Anche così gli sta dando filo da torcere visto che un pò di penetrazione c'è, non enorme ma c'è. Considerando che è fatto con un budget minuscolo non è male no?


No, mi aspetto semplicemente che una alternativa candidata sia all'altezza.

Ci sono tanti progetti Open ben finanziati, prima mi si viene a dire che l'open è bello, la community è bella, e poi quando mancano i finanziamenti ci si lamenta?

O si contro-bilancia la qualità del software dicendo... "vabbè è gratis, che pretendi...".

E no caxxo, non ci sto. Se è una alternativa dev'essere una alternativa, non una brutta copia.

Originariamente inviato da: bobafetthotmail
L'open è una scelta lungimirante per il futuro ed una scelta ideologica e morale nel breve periodo.

Se fosse la scelta migliore a livello economico e a breve termine nelle attuali condizioni che sono in pochi ad usarla e svilupparla.... staresti violando le leggi di natura. O MS dovrebbe essere composta da ritardati totali.


Le potenzialità dell'open source sono pienamente espresse già OGGI.

Il kernel Linux è il progetto open source più grande mai realizzato e grazie al quale molte compagnie tecnologiche fanno soldi e ci investono sopra.

Tanto che se una singola compagnia dovesse risvilupparsi da 0 il proprio kernel simile a Linux spenderebbe fior di miliardi.

Il motivo è semplice però: ci sono tantissimi interessi dietro (economici e non).

L'open source non è mai stato contro il far soldi o il guadagnare con il software.

Il vantaggio non è morale né tantomeno ideologico, ma decisamente concreto. Posso vedere il codice, modificarlo a mio piacimento e rivendere anche il software.

Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Come ho già detto, i veri costi delle PA sono ben altri. Risparmiare 300k una tantum quando spendi decine di milioni tra stipendi, affitti degli stabili, eccetera ogni anno, non è una differenza rilevante da poter dire "tagliamo i costi".

E ho già detto le ragioni morali per cui una PA che non è una azienda che deve guardare solo agli utili dovrebbe passare all'open.

Una PA dovrebbe fare l'interesse dei cittadini, e il non costringere nessuno a pagare 100 sacchi per leggere un documento (o costringere a piratare, reato) o tenere i dati al sicuro varrà bene qualche milione di euro di migrazione.


Una PA dovrebbe usare formati aperti/standard, siamo perfettamente d'accordo. Al cittadino che loro possono modificarsi il software non interessa una mazza.

Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Non possono farsi patch da soli, e non hanno accesso a tutto il sorgente. Quello serve per le vulnerabilità, non per farsi il loro office e gestirselo da soli.


No, serve perché [paranoic mode=on] un governo vorrebbe accertarsi di non avere una backdoor su tutti i PC della PA [paranoic mode=off].

Il resto è irrilevante per una PA.

Accorcio un po' perché hai scritto troppo .
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Ripeto dal post sopra:

Una PA con un software opensource non costringe il cittadino a dotarsi di un software a pagamento per poter leggere i documenti che gli manda e rispondere.


Esistono i Viewer... e poi abbiamo un altro standard de-facto che nessuno menziona quando fa questi discorsi: PDF. E di reader per quello ne esistono a bizzeffe.

Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Una PA con software opensource non deve aggiornare i software o tutto il parco macchine ogni 5-8 anni perchè MS ha deciso così, gli basta fare dei backport delle patch di sicurezza (basta un team di quattro gatti a livello ita o eu) e possono rimanere sul loro OS con il loro office quanto azzo gli pare.
Ora invece o aggiorni o ti tolgono le patch di sicurezza, e ovviamente cosa decidono quelle volpi?
Ma chissenefotte teniamo XP o 2000, o equivalente su srever, tanto che ci frega della sicurezza dei dati dei cittadini?
Anche questo non è un pochino sbagliato?


Non ci siamo. Anche nel mondo open-source esistono rilasci a lungo termine e rilasci a breve termine che vengono supportati pochissimo.

Vogliamo parlare di sistemi operativi? Ok parliamo di Ubuntu... ha la LTS, e poi ci sono le versioni classiche.

Backport dici? Per quanto tempo? Vai a vedere quanto è supportata una Ubuntu LTS.

Ma anche Debian... Non si può back-portare all'infinito, perché man mano che vai avanti ed escono nuove versioni dei pacchetti è sempre più complicato.

E ti lamenti di XP che è stato supportato per 15 anni?

Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Guarda che prendere i dati personali per creare i Big Data non è insito alla tecnologia moderna come ad esempio le onde radio o le microonde necessarie alle telecomunicazioni (locali o lunghe distanze), ma una scelta precisa delle aziende che vedendo come non c'è modo di monetizzare oltre facendo software migliori (sfido a dire che Win10 giustifica un upgrade da Win7 per il grosso della popolazione), devono far cassa su altro.


Tutto il mondo IT si sta spostando sui servizi.

"Big Data" è un termine abusato per indicare il problema che si ha quando si hanno tanti dati (già ora è così e non si riescono a sfruttare.

Non è una questione di creazione, ma una questione di elaborazione, e di classificazione dei dati.

Ci girano un bel po' di soldi perché è un tema caldo, soprattutto in termini di ricerca.

Ma vuol dire tutto e niente. Anche Google indicizza le pagine web per darti un motore di ricerca, quello non è forse "Big Data"? All'epoca non c'era questo termine, oggi fa fico dire "Big Data" per la qualunque.

Dopodiché, quello che intendevo dire è: vuoi rinunciare a Google, Microsoft e compagnia bella in nome di un non ben precisato problema? Fa pure...

Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Microsoft ha sempre campato perfettamente con le licenze, quindi non vedo perchè ora oltre che a pagare le licenze uguale (cribbio ma fammi uno sconto sulle retail del pro, non costringermi a fare come ho sempre fatto cioè prendere un rozzo di sticker con licenze OEM dalla cina a prezzi stracciati) devo anche dargli i miei dati per fare più soldi senza che mi diano una cippa in cambio.

Quindi fondamentalmente sto su Linux e Android (rootato e con blocchi vari al Google Play services più per risparmiare batteria che per i dati), e uso Win solo come SteamMachine (raramente) o al lavoro.

E la mia vita è lo stesso piena di tecnologia, non vivo in una caverna.


Usi Android, quindi userai i servizi Google... e non è la stessa cosa forse?

Così come userai altri servizi online, penso alla posta elettronica o al motore di ricerca, magari farai acquisti online o usi un servizio "cloud"...

Avrai prenotato qualcosa online, un biglietto del treno o aereo...

Mi riferisco a questo quando parlo di coerenza... se non volessi essere profilato su internet, dovresti semplicemente disconnettere il cavo di rete. Sei pronto a farlo?
Pier220423 Agosto 2015, 12:36 #117
Originariamente inviato da: ComputArte
Se la pubblica amministrazione fosse efficiente un centesimo delle potenzialità offerte dai sw ( a maggior ragione se open ) ci sarebbe un vantaggio per tutti!


Allora se fossi in te mi preoccuperei se la pubblica amministrazione di Roma (visto che abiti li) sia efficiente nel non regalare appartamenti pubblici a Boss Mafiosi, notizia di oggi, oltre la pagliacciata del funerale in pompa magna a un boss.

sarei molto meno preoccupato se il software sia Open o closed...

Guardiamo la paglia e ci dimentichiamo della trave infilata in quel posto...
zerothehero23 Agosto 2015, 13:31 #118
Originariamente inviato da: Opteranium
pochi anni non sono abbastanza, hanno avuto fretta. A Monaco ci hanno messo dieci anni per tornare in pari dall'investimento del passaggio di tutti i pc della PA a software libero, tra formazione e adeguamento dei programmi e formati dati.

Un simile passaggio non puoi pensare di farlo in un anno o due. Questi hanno semplicemente avuto fretta.


Ma ti pare che chi presiede all'organizzazione delle infrastrutture telematiche abbia la possibilità di avere dieci anni di tempo ?

Prendiamo gli oltre 40k plessi scolastici italiani..a livello amministrativo sono gestiti dal SIDI che esiste da solo 15 anni e che dopo 15 anni non è ancora pienamente operativo, visto che non regge il carico di dati e flussi simultaneo delle scuole nei periodi in cui vi è un carico elevato (cioè spesso), producendo continui blocchi e disservizi, anche paracchio gravi.
Credo che il SIDI lo gestisca l'HP ...e purtroppo le cose funzionano male.
In altre realtà della PA italiana è anche peggio..prendiamo ad es. le Prefetture e le Questure per il rilascio dei permessi di soggiorno...
Prima di passare all'open source, bisognerebbe partire dalla base...cioè FAR FUNZIONARE uno strumento sempre e comunque..e rendere interoperative le base dati dei vari settori della pubblica amministrazione, in modo da rendere operativa ed efficiente la piena decertificazione tra cittadino e stato.
zerothehero23 Agosto 2015, 15:02 #119
Originariamente inviato da: Family Guy
“Il DESI ci piazza con Bulgaria e Romania, […] Bulgaria e Romania stanno agli ultimi posti perché il digitale non ce l'hanno, non hanno niente, non hanno nessun tipo di infrastruttura, non hanno applicazioni […].

Il dramma dell'Italia è che ha un numero di infrastrutture, diciamo teoriche, e di applicazioni che è il più alto DEL MONDO, non il più alto d'Europa, il più alto del Mondo.”

https://www.youtube.com/watch?v=_FzpWrC5uWg


Si ma anche voi che mettete in link la propaganda di personaggini in ginocchio dal premier di turno che lodano la Buona Scuola che non prevede nulla di positivo (anzi, il contrario) per migliorare l'efficienza dell'amministrazione scolastica .
Ma di che efficienza digitale vanno cianciando se addirittura mettono persone gravemente malate negli uffici amministrativi delle PA con certificazioni del medico che impongono che la persona non possa usare per più di 60 minuti al giorno l'uso del PC?
C'è gente che ha rischiato di perdere il posto di lavoro perché due uffici non comunicavano tra loro..con dei risultati da inviare via mail che non venivano letti e con l'unica possibilità di usare il fax (peraltro vietato da qualche anno).
In Italia ci sono anche delle realtà che funzionano discretamente (credo) tipo l'INPS che ha iniziato a digitalizzare molte pratiche..ma per il resto è un coacervo disordinato di provvedimenti, programmi malfunzionanti, macchine desuete, personale inadeguato e non formato etc,etc..
E poi non si dimenticassero che digitalizzare non vuol dire disinvestire sul personale, salvo poi pagare gli amichetti dei politicame sugli appalti.
Non si possono affidare queste cose ad un branco di persone in malafede, incompetenti, stupide, disinteressate a risolvere e migliorare l'efficienza della PA.
Che fiducia si può avere in gente come Puglisi e Faraone scelti da Renzi per redigere la cosidetta "Buona Scuol"a che stanzia per la digitalizzazione la straordinaria cifra di 10 milioni di euro ( ) ?
10 milioni per tutte le scuole d'Italia
Uno stanziamento inferiore a quello per il lavaggio nei cessi della regione sicilia, probabilmente
Se tutto va bene, galleggeremo a livello della Turchia e del Messico.
bobafetthotmail23 Agosto 2015, 16:21 #120
Originariamente inviato da: WarDuck
Mi pare che tutti gli office (il 2003 con i dovuti aggiornamenti se non erro) aprano le versioni, anche successive.
Il problema è scrivere nel formato open che hai tanto sbandierato tu come se fosse la panacea di tutti i problemi di compatibilità.

Dal 2010 e più vecchi non lo usano veramente, usano oox transitional che non è quello standard (lo strict). Quindi ovviamente se hai MS office lo leggi, se non ce l'hai il lettore smarona.

Mah, raramente (se non mai, a memoria) mi è capitato di trovare qualcuno che si andasse a leggere il codice.
Infatti sto parlando di adozione da parte di entità che possono pagare un team di sviluppo o contribuire quello che gli serve momento per momento ad un progetto grande.

Cioè PA e volendo aziende relativamente grandi.

E no caxxo, non ci sto. Se è una alternativa dev'essere una alternativa, non una brutta copia.
Il problema dell'open è che la gente continua a non comprendere cos'è e lo tratta come se fosse un prodotto commerciale gratuito...

Se è buono lo usano a gratis e tutti a dire che l'open è bello senza sapere neanche cosa azzo è, se è cattivo si lamentano e basta.

L'Open è quello che tu vuoi che sia, se abbastanza gente entra e ci lavora, se abbastanza aziende contribuiscono allora è un buon prodotto.
Se ci lavorano in pochi, no.

Mentre un prodotto commerciale è quello che decide il produttore e basta, non puoi "offrirti di aiutare" una compagnia a fare il suo lavoro nè farlo andare più veloce.

Le potenzialità dell'open source sono pienamente espresse già OGGI.

Il kernel Linux è il progetto open source più grande mai realizzato e grazie al quale molte compagnie tecnologiche fanno soldi e ci investono sopra.
Ecco un ottimo esempio del discorso che dicevo sopra.

Per il kernel la community c'è ed è grossa, coinvolge produttori di hardware e software, il grosso dello sviluppo (oltre l'80%) è fatto da sviluppatori pagati da aziende.

Per LibreOffice la community è MOLTO ma MOLTO più limitata, ma le potenzialità sono sempre quelle.

Quindi la scelta di migrare va fatta come investimento per il futuro, non perchè è conveniente ora.

La scelta conveniente è sempre e comunque fare quello che fanno tutti ora. Non è una novità.

Il vantaggio non è morale né tantomeno ideologico, ma decisamente concreto. Posso vedere il codice, modificarlo a mio piacimento e rivendere anche il software.
Quindi per il kernel questo è una cosa positiva, mentre per una suite di programmi da ufficio no, è una cazzata inutile che non serve a nessuno?
Ma perchè ragazzo, perchè?

Una PA dovrebbe usare formati aperti/standard, siamo perfettamente d'accordo. Al cittadino che loro possono modificarsi il software non interessa una mazza.
Ho già citato due delle ragioni principali, il cittadino non deve pagare per leggere i documenti che gli manda la PA, la sicurezza dei suoi dati nella PA è maggiore che con un software proprietario che non verrà aggiornato.

No, serve perché [paranoic mode=on] un governo vorrebbe accertarsi di non avere una backdoor su tutti i PC della PA [paranoic mode=off].
Sì certo, perchè se mettono un backdoor nel binario lo mettono anche nel sorgente che gli danno da "esaminare". Ma che son scemi?

Se vuoi essere al scicuro dai backdoor ti fai dare il codice, lo esamini, e poi lo compili tu sulle tue macchine e ti fai il tuo binario/eseguibile.

Puoi farlo con un programma per windows o con windows? No? E allora quella roba dei sorgenti è una pagliacciata.

Esistono i Viewer... e poi abbiamo un altro standard de-facto che nessuno menziona quando fa questi discorsi: PDF. E di reader per quello ne esistono a bizzeffe.
Vero, se le PA iniziassero a mandare dei PDF che permettono tutto quello che serve tipo compilazione di form e tutto con dei viewer grautiti, sarebbe molto bello.

Ma i costi di migrazione a quello sarebbero simili ai costi di migrazione sull'open (visto che il costo è convertire da A a B, non tanto dovuto da cosa è A o B), e francamente l'open è meglio.

Vogliamo parlare di sistemi operativi? Ok parliamo di Ubuntu...
No, parliamo di un OS che non è un clone di Debian fatto da una manica di imbecilli.

Parliamo di Debian che è effettivamente fatto da qualcuno che ha un cervello.

Debian ha dei rilasci di uno Stable che dura 5 anni. Debian 6, Squeeze, rilasciato nel 2011, avrebbe dovuto perdere i supporto nel 2014.
Ma qualcuno ha chiesto con garbo e ha tirato fuori un portafoglio, e Squeeze ha ricevuto un prolungamento del supporto fino al 2016.
Dato che alla community di Debian non frega niente che tutti comprino l'ultima versione di Debian (essendo gratuita), se nel 2016 si fa avanti un'altro gruppo di aziende con dei soldi in mano il supporto viene prolungato senza problemi.

Backport dici? Per quanto tempo? Vai a vedere quanto è supportata una Ubuntu LTS.
Quanto è supportata la Debian di partenza, visto che le patch di sicurezza vengono dal team di Debian.

Ma anche Debian... Non si può back-portare all'infinito, perché man mano che vai avanti ed escono nuove versioni dei pacchetti è sempre più complicato.
No, perchè in ambito ufficio non ti frega una benemerita del 90% degli sviluppi successivi e delle versioni nuove e tutto.

Il tuo OS deve reggere i 3 programmi in croce che usi e ricevere backport delle patch di sicurezza e stabilità, che non è particolarmente complesso da fare per via della presenza di software che gestiscono il versioning come git, svn, mercurial, e infrastrutture per farlo insite nei programmi di manutenzione delle distro come Debian.

Di fatto quello diventa una distro tutta tua, come ad esempio quelle di Cina o russia (le statali), più simile ad un firmware che ad un OS, in quanto fa 3 cose in croce e basta, e non è detto che sia compatibile con i software che non ti interessano.

C'è anche la Gendarmeria francese che ha migrato 65 mila PC che avevano (principalmente con XP) su un totale di 77 mila totali, che ora fanno girare GendUbuntu, la loro versione di Ubuntu 12.04 https://en.wikipedia.org/wiki/GendBuntu

https://joinup.ec.europa.eu/communi...p-lowers-tco-40
http://www.lapresse.ca/le-soleil/ac...s-gendarmes.php

Tutto il mondo IT si sta spostando sui servizi.
Grazie lo so. Quello che faccio al lavoro è un servizio conto terzi.
Ed è da un bel pò che è così.

"Big Data" è un termine abusato per indicare il problema che si ha quando si hanno tanti dati (già ora è così e non si riescono a sfruttare. Ma vuol dire tutto e niente. Anche Google indicizza le pagine web per darti un motore di ricerca, quello non è forse "Big Data"? All'epoca non c'era questo termine, oggi fa fico dire "Big Data" per la qualunque.
No, perchè la quantità di dati negli indici del motore di ricerca di Google non si avvicina neanche lontanamente a un log delle attività quotidiane che puoi ottenere di ogni utente che usa un PC, un dispositivo mobile, un account facebook/twitter/vattelapesca.

Infatti quando si parla di Big Data ci si riferisce in genere a database di dati personali anonimizzati o no, o database di dati raccolti da millemila sensori per scopi scientifici (che non c'entra nulla con la discussione qui).

Dopodiché, quello che intendevo dire è: vuoi rinunciare a Google, Microsoft e compagnia bella in nome di un non ben precisato problema? Fa pure...
Mi dispiace, la vita non è solo bianco o nero,[S] è ooovo[/S] ci sono molti più punti intermedi che "donarsi in toto" e "bruciare la tecnologia".

Usi Android, quindi userai i servizi Google... e non è la stessa cosa forse?
Disabilito i servizi di tracking a manina disattivando i servizi dedicati delle Gapps, visto che sono root, quindi si fa come dico io.

Una delle cose che apprezzo di Google è che non rompe le balle agli utenti avanzati.

Così come userai altri servizi online, penso alla posta elettronica o al motore di ricerca, magari farai acquisti online o usi un servizio "cloud"...
Sì, ma da un browser che blocca tutto il javascript inutile, il tracking e quello che non è contenuto utile.

Il server di posta è nel mio NAS, e nel mio NAS c'è Debian.

Ho un accout dropbox ma lo uso per cose secondarie e più come hosting gratuito che per altro.

Uso StartPage per fare le ricerche su google, ma potrei usare DuckDuckgo o altri che non tracciano.

Mi riferisco a questo quando parlo di coerenza... se non volessi essere profilato su internet, dovresti semplicemente disconnettere il cavo di rete. Sei pronto a farlo?
Quello che non comprendi è che c'è una differenza tra avere profili in giro ma scollegati tra loro e avere tutte le tue azioni ricondotte alla tua persona tramite tracking basato sui social, o tracking basato sul fottuto OS che usi.

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