L'open-source costa troppo, e Pesaro torna al software a pagamento

L'open-source costa troppo, e Pesaro torna al software a pagamento

L'amministrazione di Pesaro utilizza dal 2014 Office 365, dopo una breve parentesi di qualche anno avuta con OpenOffice. Il software proprietario ha permesso di risparmiare circa l'80% nei costi legati al software rispetto alla suite open-source

di pubblicata il , alle 13:31 nel canale Programmi
Microsoft
 
159 Commenti
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64paolo6421 Agosto 2015, 23:25 #101
Povera italietta. Lavoriamo per pagare le tasse e mantenere questi carrozzoni inutili. Fosse per me: 1) per legge NESSUN ente pubblico può usare software a pagamento a partire da OGGI 2) viene creato un archivio centralizzato di software OPEN a disposizione delle PA, sviluppato e aggiornato da volontari, studenti universitari etc etc, in modo che qualsiasi comune usi per il suo funzionamento software condiviso e non proprietario.
Sarebbero milioni di € risparmiati all'anno.
Aggiungerei anche di chiudere 2/3 dei comuni che tanto non succede niente, e sarebbero molti molti soldi risparmiati.

gioiafilippo22 Agosto 2015, 00:08 #102
questa mania-follia di risparmiare con l'open source non riguarda solo l'Italia. Io ho lavorato come System Admin a Reading, UK, in una compagnia IT e all'inizio del 2010 fu deciso di passare a Open Office per risparmiare. Con il passare dei mesi ci rendevamo conto che non riuscivamo a fare le stesse cose che facevamo con Ms Office, molte funzioni non erano disponibili, i ritagli erano semplificati, l'uso dei templates primordiale e si doveva rinunciare a molti tasks nella migrazione, rendendo difficile per noi System Admin la gestione di differenti ambienti desktop sia client sia server, sia bare-metal sia virtualizzati, con un dispendio di energie non indifferente per formare il personale non IT della compagnia, avvezzo da anni all'uso di Ms Office e a tutte le sue funzioni, in molti, troppi casi assenti su Open Office. Per noi System Admin fu un vero incubo, i Tech Consultant che lavoravano per la nostra compagnia in outsourcing cominciarono a chiedere commissioni più alte per formare il personale esterno e per la gestione degli ambienti VDI negli altri siti della nostra compagnia. La migrazione in Sql dei database più vecchi creati in ambiente Microsoft fu catastrofica con il passaggio all'open source. Dopo quasi un anno di incubi, lamentele del personale IT e non, incrementati costi sia interni sia esterni, e soprattutto una ridotta produttività derivante da funzioni rimosse e non più disponibili, finalmente a novembre del 2010 la compagnia si decise al roll back su Ms Office e tutti noi tirammo un respiro di sollievo, ritornando finalmente alla normalità e alla maggiore produttività di un anno prima. Ricordo che mai nessun altro passaggio fu più traumatico ed infruttuoso, nemmeno quando dopo qualche anno decidemmo di passare ad Azure.
calabar22 Agosto 2015, 00:20 #103
Originariamente inviato da: gioiafilippo
questa mania-follia di risparmiare con l'open source non riguarda solo l'Italia. Io ho lavorato come System Admin a Reading, UK, in una compagnia IT e all'inizio del 2010 fu deciso di passare a Open Office per risparmiare. ...

Vedi, il problema è proprio quello: non la difficoltà di usare del software open bensì quella di passare dal software Microsoft a quello open.
Insomma, il problema non è il software open, ma il fatto di passare da un ecosistema ad un altro.

É proprio questo "ricatto" che rende difficile la transizione all'open. Queste difficoltà bisogna metterle in conto e prevedere uno sforzo prolungato che darà risultati positivi nel lungo termine. Se non si è disposti a questo, allora non ha alcun senso iniziare la migrazione.

Infine, un appunto. Passare ad un software open non è solo "risparmiare", ma avere il controllo della propria infrastruttura software. E questo, soprattutto per una pubblica amministrazione, non è cosa da poco.
Bl4cKd00M22 Agosto 2015, 00:28 #104

tecnici italiani

francamente poteva essere, seppur in disaccordo, una buona analisi ma fintanto che vengono buttate cifre a caso rimane un articolo scritto in un momento di noia, quasi editorialista pro M$, (hwupgrade ne sapete niente vero?)

Sembra più che le cifre indichino il costo di una pseudo assistenza, dove probabilmente gli stessi tecnici non sanno usare un pacchetto office oltre a riempire le celle come se avessero davanti una tabella o magari usano word come una chat

già che verso la fine si parla di Yammer e Skype for Business, entrambi di M$, che potrebberò servire per altro, è chiaro che c'è stato un boicottamento generale, tanto per cambiare... poi se arrivassero cifre serie di cosa sono quei 500€ per utente verso 100€ bè ci si accorgerebbe che sarebbe colpa della ditta di assistenza che sono vecchi più che degli utenti che devono usare gli applicativi
WarDuck22 Agosto 2015, 09:43 #105
omerook22 Agosto 2015, 10:44 #106
ma mica sta scritto da qualche parte che la migrazione debba essere totale e radicale. si potrebbe semplicemente cominciare con quello che si può! qualche server che offre servizi migrabli con tranquillità, qualche postazione web client o che produce contenuti tranquilli, lettere o altro! insomma un ambiente promiscuo dove tutti sanno cosa possono fare e con cosa.
WarDuck22 Agosto 2015, 12:59 #107
Originariamente inviato da: omerook
ma mica sta scritto da qualche parte che la migrazione debba essere totale e radicale. si potrebbe semplicemente cominciare con quello che si può! qualche server che offre servizi migrabli con tranquillità, qualche postazione web client o che produce contenuti tranquilli, lettere o altro! insomma un ambiente promiscuo dove tutti sanno cosa possono fare e con cosa.


Quello che dici è vero... ma bisogna valutare anche se avere un ambiente ibrido sia conveniente.

Specie se chi si occupa della manutenzione dei sistemi Microsoft non è lo stesso (gruppo/persona) che si occupa della manutenzione dei sistemi GNU/Linux.
exSnake22 Agosto 2015, 14:08 #108
Ci credo, ancora che creano software con il VBA utilizzando macro auto-generate, mi metterei le mani nei capelli a guardare quel codice e a volerlo riadattare su openoffice
bobafetthotmail22 Agosto 2015, 14:49 #109
Originariamente inviato da: WarDuck
Che c'è uno standard Open anche di MS. ODF non è dunque l'unico formato "aperto".
Si potrà parlare di "formato aperto", cioè di un formato che darà i vantaggi di un vero formato aperto quando tutti i vari office 2003, 2007 e 2010 saranno stati sostituiti con i successivi.

Di default fino al 2010 credo c'è il transitional o quel cavolo di roba non standard di MS, non lo strict, dopo direi che sia lo strict il default.

Al momento il grosso dei file che vedo girare non sono degli strict, e Libreoffice capita che dia problemi (non che certi office tipo il 2007 non riescano a fare dei casini anche loro).

A occhio è improbabile che cambi una mazza prima del 2020 (data di fine win7 credo o è prima? vabbè fa niente), e anche dopo è probabilissimo che facciano un aggiornamento dell'OS ma non della macchina visto che le licenze office sono OEM.

E allora bisogna tenerne conto. Non è che open = qualità o open = migliore, come qualcuno vuole far credere.
Open = controllo sul programma/OS da parte di chi lo utilizza (in questo caso ditte e PA più che privati).

Quindi il suo sviluppo avrà come obiettivo quello di fare l'interesse di chi lo usa e non di una compagnia che vuole solo fare soldi (non che ci sia niente di male in sè, solo che se pago sarebbe bello avere anche un minimo di controllo e non essere in balia di terze parti).

Non solo, il loro prodotto mediamente ha una qualità inferiore rispetto a quello esistente sul mercato.
Quindi tu ti aspetti realmente che un prodotto che vende meno di una frazione percentuale di Office (tipo WPS office che schifo non fa affatto) o che è fatto interamente da volontari come LibreOffice possa seriamente competere con MS office senza supporto serio da parte delle PA?

Anche così gli sta dando filo da torcere visto che un pò di penetrazione c'è, non enorme ma c'è. Considerando che è fatto con un budget minuscolo non è male no?

L'open è una scelta lungimirante per il futuro ed una scelta ideologica e morale nel breve periodo.

Se fosse la scelta migliore a livello economico e a breve termine nelle attuali condizioni che sono in pochi ad usarla e svilupparla.... staresti violando le leggi di natura. O MS dovrebbe essere composta da ritardati totali.

MS ha il prodotto migliore, mette a disposizione un formato open, e a quanto pare alla fine costa meno.
Come ho già detto, i veri costi delle PA sono ben altri. Risparmiare 300k una tantum quando spendi decine di milioni tra stipendi, affitti degli stabili, eccetera ogni anno, non è una differenza rilevante da poter dire "tagliamo i costi".

E ho già detto le ragioni morali per cui una PA che non è una azienda che deve guardare solo agli utili dovrebbe passare all'open.

Una PA dovrebbe fare l'interesse dei cittadini, e il non costringere nessuno a pagare 100 sacchi per leggere un documento (o costringere a piratare, reato) o tenere i dati al sicuro varrà bene qualche milione di euro di migrazione.

tenere presente che gli enti governativi se vogliono possono accedere ai sorgenti.
Non possono farsi patch da soli, e non hanno accesso a tutto il sorgente. Quello serve per le vulnerabilità, non per farsi il loro office e gestirselo da soli.

Per quale motivo dovrebbero passare a LibreOffice?
Ripeto dal post sopra:

Una PA con un software opensource non costringe il cittadino a dotarsi di un software a pagamento per poter leggere i documenti che gli manda e rispondere. In Ita il fenomeno sta iniziando ora che cominciano a smollare la carta e passare al digitale, ma non puoi ignorarlo o assumere che la gente si pirati office (che è quello che accade in genere).
Prima erano lettere. ti bastavano gli occhi per leggerle. Ora o paghi 100$ a MS o non leggi una sega (assumendo che tu abbia la versione giusta). Non è per caso leggermente sbagliato da un punto di vista morale?

Una PA con software opensource non deve aggiornare i software o tutto il parco macchine ogni 5-8 anni perchè MS ha deciso così, gli basta fare dei backport delle patch di sicurezza (basta un team di quattro gatti a livello ita o eu) e possono rimanere sul loro OS con il loro office quanto azzo gli pare.
Ora invece o aggiorni o ti tolgono le patch di sicurezza, e ovviamente cosa decidono quelle volpi?
Ma chissenefotte teniamo XP o 2000, o equivalente su srever, tanto che ci frega della sicurezza dei dati dei cittadini?
Anche questo non è un pochino sbagliato?

Lo dirò fino allo sfinimento... mettete sul piatto i pro e i contro che Internet e la tecnologia in generale offrono e fate la vostra scelta.
Guarda che prendere i dati personali per creare i Big Data non è insito alla tecnologia moderna come ad esempio le onde radio o le microonde necessarie alle telecomunicazioni (locali o lunghe distanze), ma una scelta precisa delle aziende che vedendo come non c'è modo di monetizzare oltre facendo software migliori (sfido a dire che Win10 giustifica un upgrade da Win7 per il grosso della popolazione), devono far cassa su altro.

Microsoft ha sempre campato perfettamente con le licenze, quindi non vedo perchè ora oltre che a pagare le licenze uguale (cribbio ma fammi uno sconto sulle retail del pro, non costringermi a fare come ho sempre fatto cioè prendere un rozzo di sticker con licenze OEM dalla cina a prezzi stracciati) devo anche dargli i miei dati per fare più soldi senza che mi diano una cippa in cambio.

Quindi fondamentalmente sto su Linux e Android (rootato e con blocchi vari al Google Play services più per risparmiare batteria che per i dati), e uso Win solo come SteamMachine (raramente) o al lavoro.

E la mia vita è lo stesso piena di tecnologia, non vivo in una caverna.


La mia idea è che spesso non vengano fatte le dovute valutazioni, e poi ci si ritrova nel tornare indietro perché non si è tenuto conto di tutte le problematiche.
This. Fare le cose col culo è il problema grosso, non tanto l'open in sè.
Ho visto tante migrazioni da software A a software B (entrambi a pagamento) finite malissimo perchè nessuno aveva previsto possibili problemi (per "possibili" intendo "non sai cosa andrà storto ma andrà storto di sicuro".


Originariamente inviato da: zappy]forse volevi dire "
Sì, in inglese è "function", distrazione mia.


[QUOTE] insomma un ambiente promiscuo dove tutti sanno cosa possono fare e con cosa.
Ambiente che nella realtà non è mai esistito. è già difficile avere impiegati che sanno usare Office di windows con una efficienza decente.
the_joe22 Agosto 2015, 15:42 #110
Il software open in teoria lo puoi modificare come vuoi in pratica lo può fare un programmatore quindi a meno che l'ente che vuole adottarlo non abbia intenzione anche di mettere su una software house si dovrà affidare ad una ditta esterna esattamente come coi prodotti MS quindi il risparmio già sarà minore se non nullo.
Diverso discorso sarebbe se a livello governativo venisse fornito un software per tutte le amministrazioni manutenuto a livello centrale.
Credo che fino a quando ognuno dovrà fare da solo quindi appoggiarsi a supporti esterni il passaggio sarà complicato anche perché le S.H. di solito vendono software e guadagnano anche su quello oltre che coi contratti di assistenza.
Inoltre ogni volta che si passa da un database ad un altro il passaggio non è mai indolore specie se la struttura è complessa.
Per i documenti anche oggi vengono forniti in PDF quindi non c'è bisogno di acquistare niente.

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