Nokia accusa Apple dell'infrazione di altri brevetti

Qualche giorno fa l'ITC ha giudicato la Mela non colpevole dell'infrazione di brevetti Nokia, ma la casa finlandese non ci sta e rincara la dose
di Andrea Bai pubblicata il 30 Marzo 2011, alle 15:52 nel canale MercatoNokiaApple
Qualche giorno fa il giudice James Gildea della International Trade Commission statunitense ha emesso un primo giudizio in merito alla diatriba legale tra Nokia e Apple che vede quest'ultima accusata dell'infrazione di brevetti di proprietà del colosso finlandese della telefonia cellulare. Il giudice Gildea sostiene che cinque brevetti di Nokia non sarebbero stati violati dalla Mela.
Si tratta di una vicenda piuttosto complessa, che risale agli ultimi mesi del 2009, quando le due aziende sono state protagoniste di un repentino botta e risposta fatto di accuse e controquerele, e che ha visto l'International Trade Commission impegnata nelle indagini per determinare l'eventuale colpevolezza delle parti in causa.
Pare tuttavia che il giudizio espresso la scorsa settimana dall'ITC non abbia per nulla scoraggiato la casa finlandese, che proprio nel corso della giornata di ieri ha fatto sapere di aver depositato una nuova rimostranza presso l'ITC, accusando de facto l'intera linea di prodotti Apple di infrangere sette brevetti relativi a caratteristiche chiave dei prodotti e correlati a tecnologie multitasking, alla sincronizzazione dei dati, al posizionamento, alla qualità delle chiamate vocali e all'uso di accessori bluetooh. Nokia non ha tuttavia menzionato in maniera specifica quali siano i brevetti coinvolti.
Durissime le parole di Paul Melin, vicepresidente della proprietà intellettuale per Nokia: "Il nostro ultimo atto d'accusa si traduce nel fatto che ora vi sono 46 nostri brevetti contro Apple, molti dei quali depositati 10 anni prima che Apple realizzasse il suo primo iPhone. Nokia è un innovatore di rilievo nel campo delle tecnologie necessarie per realizzare i migliori prodotti mobile e Apple deve smettere di realizzare prodotti utilizzando le innovazioni proprie di Nokia". Nokia ha inoltre sottolineato come negli ultimi vent'anni abbia investito 43 miliardi di euro in attività di ricerca e sviluppo.
L'azienda finlandese ha dichiarato di non concordare con la decisione del giudice, ma che è ancora in attesa dei dettagli prima di decidere i prossimi passi. Sull'altro fronte, quello della Mela, nel frattempo tutto tace.
23 Commenti
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MAH!
Condivido la tua perplessità. E' impensabile credere che una società possa brevettare qualcosa come "Sistema per la risposta rapida ad una chiamata in ricezione tramite scorrimento di un elemento dell'interfaccia verso la direzione opposta" (Slide to answer)...
Io sarò all'antica, ma i brevetti per me sono descrizioni del funzionamento di oggetti o meccanismi, siano essi elettronici, meccanici, idraulici o chi per lui con una funzione ben precisa, chiara e documentata e dovrebbero essere rilasciati solo se la cosa è non assimilabile ad altri brevetti, non esistente in natura e RIPRODUCIBILE TRAMITE PROTOTIPO!
Non posso credere che sia possibile brevettare qualcosa di teorico magari irrealizzabile nei prossimi 20 anni o brevettare qualche cosa di immateriale come una funzione di un programma o addirittura una porzione del DNA...
tipo?
Ora, posso capire che al singolo geniaccio, privo dei capitali per tradurre in pratica la propria idea rivoluzionaria, possa capitare di vedersi rubare un brevetto dalla grossa azienda opportunista di turno (Apple o chi altro..)
Ma perchè un colosso come Nokia, dopo aver brevettato la genialata innovativa, non sforni immediatamente un prodotto che la implementa, rimane un mistero.
beh se tu fai un brevetto, prima di far causa a qualcuno devi aspettare che quel qualcuno te lo ""rubi"", no ?
Se si Nokia puo anche smettere dall'inizio visto il protezionismo vergognoso che gli usa hanno verso le proprie aziende...dovremmo fare cosi pure noi...con le poche che ci rimangono...
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