Qualcomm - Intel è un'operazione difficile e QUASI impossibile

Nei giorni scorsi si è parlato di un interessamento di Qualcomm verso l'acquisizione di Intel. Si tratta di una strada realmente perseguibile? E quali ostacoli potrebbero esserci verso un'unione senza precedenti? Il nostro pensiero.
di Manolo De Agostini pubblicata il 24 Settembre 2024, alle 09:21 nel canale ProcessoriIntelQualcomm
Qualcomm acquisirà Intel o le due aziende si fonderanno? Le vie del Signore sono infinite, ma al momento ci sono più motivi per pensare che l'operazione, rilanciata dal WSJ nel fine settimana, non si concretizzerà - sempre che i termini su cui le due aziende starebbero discutendo siano questi.
Anzitutto, l'acquisizione dovrebbe passare un vaglio normativo complicato. Intel, pur con tutti i problemi del mondo, è ancora dominante nel settore PC, Qualcomm ha una grande fetta dell'ambito smartphone e la loro unione potrebbe rappresentare un serio problema per le opportunità di mercato di AMD. È probabile che il matrimonio rischierebbe di finire in una situazione in stile NVIDIA-ARM, con tempi lunghissimi per l'analisi da parte delle autorità a protezione della concorrenza e un'incertezza costante sull'esito dell'operazione.
Pat Gelsinger, CEO di Intel
Tra l'altro, Qualcomm dovrebbe sapere che le grandissime acquisizioni sono difficili: nel 2016 cercò di acquisire la rivale NXP Semiconductors per 44 miliardi di dollari, ma dopo due anni dovette abbandonare l'operazione perché ostacolata dall'antitrust cinese. In un mondo in cui Stati Uniti e Cina si mettono i bastoni tra le ruote, c'è da considerare anche questa eventualità.
In secondo luogo, l'acquisizione / fusione con Qualcomm significherebbe il doversi fare da parte per molti dei vertici di Intel, in primis il CEO Gelsinger. Non crediamo che in Intel siano disposti a cedere il timone tanto facilmente; nel caso in cui i pirati di Qualcomm entrassero nel vascello di Intel, volerebbero teste.
Terzo punto, i soldi. Qualcomm ha una capitalizzazione di mercato sopra i 180 miliardi di dollari, Intel intorno ai 96 miliardi in questo momento, ma non sono certo i parametri da guardare. Intel ha fatturato 54 miliardi di dollari nel 2023, mentre Qualcomm ha chiuso l'anno con poco più di 35 miliardi di dollari.
A giugno di quest'anno Qualcomm dichiarava 7,77 miliardi di dollari in liquidità (cash and cash equivalents), quindi un accordo con Intel dovrebbe essere basato principalmente sulle azioni, diluendo eccessivamente quelle di Qualcomm con malumore per gli azionisti. Fermo restando che l'acquisizione dovrebbe avvenire con un premio sulle azioni che, visto il valore attuale, potrebbe comunque scontentare e non convincere tanti investitori istituzionali di Intel di lungo corso.
E parlare di soldi ci porta a considerare l'elefante nell'armadio, ovvero Intel Foundry, la divisione produttiva di Intel che si sta aprendo alla produzione per conto terzi (con accordi come quello con AWS) e che Intel renderà una sussidiaria indipendente.
Se a Qualcomm, per una ragione o l'altra, potrebbe interessare l'attività di progettazione dei chip di Intel, la sua presenza in mercati come quello dell'auto con Mobileye o dei datacenter, puntando all'intera azienda dovrebbe poi fare propria Intel Foundry.
Da una parte, Qualcomm potrebbe avere la produzione dei chip Snapdragon in casa, senza doversi rivolgere a TSMC e Qualcomm, ma dall'altra si accollerebbe enormi costi - e per ora grandi perdite - che fanno capo a Intel Foundry. Secondo noi, sarebbe meglio per Qualcomm continuare a rivolgersi a terzi.
Cristiano Amon, CEO di Qualcomm
Un accordo tra Qualcomm e Intel che scorpori dal computo Intel Foundry non è detto che sia impossibile, ma è molto complesso e tirerebbe in ballo altri attori, perché alle Fab di Intel non si può semplice staccare la spina, in quanto creerebbero problemi sia di occupazione che di strategia nei semiconduttori, in particolare per gli Stati Uniti che hanno scommesso molto sul ritorno di Intel ai fasti produttivi di un tempo.
Qualcomm non ha poi mai gestito una fabbrica che produce chip, un carrozzone decisamente complesso se anche Intel, che lo ha fatto da decenni, ha incontrato a un certo punto della sua storia grandi problemi che sta cercando di risolvere in questi ultimi anni.
Il presunto accordo con Qualcomm molto probabilmente richiederebbe la vendita di alcuni asset da parte di Intel per rendere l'acquisizione più gestibile finanziariamente e strategicamente parlando.
Un altro tema è licenza x86-64, un accordo di cross-license che permette a Intel e AMD di fare chip x86 a 64 bit. Un cambiamento nel controllo di Intel richiederebbe a Qualcomm di sedersi al tavolo con AMD e trovare una quadra, altrimenti rischierebbe di non poter realizzare chip x86. In molti vedono nella licenza x86-64 un ostacolo enorme a una possibile transazione, e sarebbe questo uno dei punti per cui nessuno è andato in soccorso di AMD anni fa, quando era nel periodo più nero.
La verità è che sembrano esserci più ostacoli che incastri e benefici per un'acquisizione/fusione. Qualcomm è entrata bene nel mercato PC con gli Snapdragon X, ha il supporto degli OEM e un buon prodotto: certo, la scalata richiede tempo e comprare Intel le permetterebbe di bruciare le tappe, oltre che diversificare i propri interessi, ma a che prezzo?
L'insistenza con cui le due aziende vengono accostante fa pensare che ci sia sicuramente stato un abboccamento, ma probabilmente non per discutere un'operazione di tale complessità e portata. Qualcomm è forse solo interessata a produrre nelle Fab Intel nel prossimo futuro? Oppure ha chiesto informazioni solo su uno dei business di Intel? Non ci resta che attendere eventuali sviluppi, ma se un'operazione come quella dipinta dovesse andare in porto saremmo i primi a rimanerne sorpresi. Più probabilmente, Qualcomm vuole una Intel priva di Intel Foundry, ma che sia possibile o meno è difficile da dire.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQualcomm sicuramente ha degli interessi verso Intel o, meglio, la futura Intel e molto probabilmente sono polarizzati nella produzione dei suoi SoC. Con la costituzione della sussidiaria indipendente che deterrà e gestirà le fonderie Intel, Qualcomm potrebbe volere una bella fetta per garantirsi la sua produzione esclusiva di chip e SoC, magari made in USA. Insomma ricalcare le orme di Apple che si progetta i suoi integrati in casa e se li fa costruire su misura da TSMC pagandola fior di quattrini.
....proporre un nuovo socket.... ma dai, passo ad AMD e per 4 anni
....cambio solo il processore al bisogno.
....proporre un nuovo socket.... ma dai, passo ad AMD e per 4 anni
....cambio solo il processore al bisogno.
Ma infatti! Se Intel naviga in brutte acque in questo periodo è tutta causa sua, come si dice appunto si è data da sola la zappa sui piedi ... secondo me la grande cazzata che ha determinato la sua attuale situazione economica/finanziaria è cambiare negli ultimi anni continuamente il Socket dei suoi processori
Dunque facendo un pò di conti ... vediamo ...
Il mio attuale PC basato su Intel Core i9 9900K socket LGA1151 e motherboard con chip Intel Z390 l'ho assemblato nel 2019
Nel 2020 Intel ha introdotto nel mercato i processori di decima generazione che hanno richiesto il nuovo socket LGA1200 che però era compatibile anche con i successivi processori Intel di undicesima generazione
Nel 2021 Intel lancia i processori di dodicesima generazione e di nuovo questi richiedevano un nuovo socket ovvero l'Intel socket LGA1700
Oggi già già stiamo al successivo nuovo socket LGA1851 per i nuovi processori Intel core ultra
Insomma nell'arco di cinque anni Intel ha costretto a cambiare socket per ben tre volte nell'introdurre processori di nuova generazione; se ora si considera il ciclo di vita medio dei un PC sinceramente cambiare tre socket in cinque anni è veramente troppo.
Tutto questo ha ovviamente favorito AMD che è stata più conservatrice al riguardo dei socket per i suoi processori Ryzen.
Molti sono convinti che la fortuna di AMD con i Ryzen è dovuta alle maggiori prestazioni dei Ryzen rispetto ai processori Intel, be questo è falso i processori Intel si sono sempre difesi bene in termini prestazionali nei confronti dei Ryzen ... la vera ragione è proprio il cambio continuo del socket che oltre tutto comporta maggiori costi a tutti coloro che eventualmente prevedono l'upgrade da un processore Intel ad uno di generazione successiva in quando dovendo cambiare il socket si è costretti a sostituire non solo il processore ma anche la scheda madre ...
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