Merom: core per notebook e desktop nel 2007
La nuova piattaforma Intel Merom, della quale si vocifera insistentemente, verrà presentata nel 2007 e unificherà processori Desktop e Notebook nella stessa tipologia di Core
di Paolo Corsini pubblicata il 30 Marzo 2004, alle 11:56 nel canale ProcessoriIntel
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNeanche amd è esente da pecche il tunderbird e i palomino dissipavano una quantità esagerata di w...e i processori amd (spesso per l'inettitudine di chi li comprava)si bruciavano per la mancanza del termal throtting...
ora cmq la migliore strategia nel mercato desktop è quella dell'amd 64 specie per la funzione di riduzione delle frequenza quando i carichi di lavoro sono bassi...
e vorrei far notare che il Pentium M deriva dal glorioso Pentium III... grande architettura!
> glorioso Pentium III... grande architettura!"
Che a sua volta deriva dal Pentium Pro! Incredibile..
ma se AMD fa processori che con circa 1GHz di clock in meno vanno come i P4, perchè non lancia
sul mercato dei processori con stessa architettura ma con 1GHz di frequnza in più? Così darebbe
la merda a Intel e venderebbe processori ad alta frequenza attirando tutti i clienti che ora
lo snobbano.
Forse non lo fa perchè come Intel ha spremuto fino infondo il suo processore. Alla fine il risultato
è all'incirca lo stesso (escludendo le CPU a 64bit), solo che AMD ci è arrivata per una
strada, Intel per un altra.
Poi si può discutere sul fatto che la scelta degli utenti sia dettata solo dai numeroni delle
frequenze del P4..
Intel oltretutto ha i mezzi per percorrere più di una strada contemporaneamente e così mentre continua a spremere l'architettura net brust fino al limite porta avanti il progetto (banias e sue evoluzioni) che sarà destinato a sostituirla quando questa non avrà più margini di sviluppo...
Premesso che non voglio alimentare alcun flame..
ma se AMD fa processori che con circa 1GHz di clock in meno vanno come i P4, perchè non lancia
sul mercato dei processori con stessa architettura ma con 1GHz di frequnza in più? Così darebbe
la merda a Intel e venderebbe processori ad alta frequenza attirando tutti i clienti che ora
lo snobbano.
Forse non lo fa perchè come Intel ha spremuto fino infondo il suo processore. Alla fine il risultato
è all'incirca lo stesso (escludendo le CPU a 64bit), solo che AMD ci è arrivata per una
strada, Intel per un altra.
Poi si può discutere sul fatto che la scelta degli utenti sia dettata solo dai numeroni delle
frequenze del P4..
Prima di tutto amd ha problemi a salire in frequenza per via della sua architettura (pipeline corte ad es, ma non solo) e secondo anche ammettendo che potesse salire di 1ghz dall'oggi al domani bisogna considerare le leggi del mercato. Mi spiego meglio, se si riesce a sfornare un prodotto in grado di surclassare la concorrenza di colpo e con un salto prestazionale notevole significa che si sono giocate molte carte troppo presto. Il fatto di ottenere una quota di mercato in modo cosi repentino implica maggiori guadagni nel breve termine ma una grossissima perdita a lungo termine quando la concorrenza arriverà di nuovo alla ribalta (giocando i propri assi nella manica uno alla volta e non tutti insieme). Soprattutto se si considera che si perdono tutti i ricavi delle vendite di processori con clock compreso tra quello attuale massimo e quello a cui amd arriverebbe "di botto" seguendo la strada da te proposta.
Le imprese fanno mosse che sono frutto di importanti e approfondite ricerche di mercato (nonchè costose), ma soprattutto queste mosse sono sempre in relazione con quelle dei concorrenti. La ricerca tecnologica è MOLTO più avanti dell'ultimo modello di processore che trovi in negozio, ma i prodotti sono immessi nel mercato con regolarità e progressività proprio per massimizzare i profitti e garantirsi entrate costanti in un ampio spettro temporale. Alla nasa si dice abbiano già computer con collegamenti in fibra e sistemi di raffreddamento che noi vedremo solo tra diversi anni (purtroppo).
Era ora!
A dimostrazione di quale tipo di approccio alla fine renda di più ecco che anche Intel (paladina fino all'altro giorno del MHz forever) rivedere i propri piani e puntare su di un tipo di architettura che si può ricondurre ai tempi del pentium pro (sì! ovviamente ormai c'ha poco o nulla a che vedere con l'antenato, lo so!).Non capisco chi dice che non si può/non si deve dare addosso alla Intel perchè ha perseguito i propri interessi più che cercare di "acculturare" il suo utente e storie del genere...
Mi si permetta di far notare che se è verissimo che una azienda ha come primo obbiettivo il profitto, non è affatto scritto che sia l'unico. E per chi ha mai avuto occasione di studiare economia questo concetto dovrebbe essere piuttosto chiaro.
Una azienda, in quanto parte di un determinato tessuto sociale non può esimersi dal fare i conti anche con discorsi che non sono propriamente e direttamente monetari.
Questo ovviamente non vuol dire che Intel (come qualsiasi altra azienda) sia da valutare in base a criteri di etica; sappiamo bene tutti che non si tratta di un ente di beneficienza. Tuttavia pensare di dire che sia del tutto privo di senso fare discorsi del tipo su esposto non è in egual misura corretto.
Anche perchè non si capirebbe come mai quando aziende tipo la Fiat entrano in crisi, tutti ci si preoccupi di tenerle a galla in qualche modo.
Se una azienda fosse una entità completamente slegata dalla società in cui esiste, allora come se fa soldi va bene, se non ne fa e chiude non gliene dovrebbe fregare niente a nessuno (a parte i suoi soci/investitori); ma evidentemente non è esattamente così...
Detto questo, dal momento che io non sono nè socio nè investitore di Intel (nè di AMD per quello, nè di VIA...) allora mi sento di fregarmene se la Intel persegue il suo interesse puramente economico nel supportare ad oltranza una architettura che essa stessa con questa pianificazione ha di fatto dichiarata "perdente", e del tutto libero di muovere delle critiche a questo modus operandi.
Vedere per forza partigianeria in questo è solo una forzatura. Più di illazioni e attacchi gratuiti è questa scelta strategica che dimostra cosa, alla lunga, sia meglio (inteso sotto molteplici fattori che alla stessa Intel non avranno mancato di valutare MOOOLTO attentamente e che io ometto perchè di certo non mi sento all'altezza degli analisti Intel).
Al di fuori di fanciullesche diatribe "MIO vs TUO" che da sempre animano questo ed altri forum, ribadisco il mio diritto a non cestinare il mio senso critico ed esprimere (in questo luogo, ed in questo momento) il mio dissenso per la politica perseguita da Intel, tralasciando (perchè non è questo articolo la sede più adatta) di commentare quella di tutte le altra aziende concorrenti che pure, ovviamente, non sono esenti da critiche simili... ma quest'ultima è un'altra storia
semplicemente credo ke il cambio di strategia sia dovuto al fatto ke hanno portato la loro arkitettura a livelli relativamente vicini al limite, e ad un cambio del mercato della consapevolezza dell'utente ke è diventato più accorto a certi particolari, in fine credo ke loro ritenevano proficuo x loro e poco penalizzante x l'utente utilizzare tale strategio, poi arrivati al punto in cui è divenuta insostenibile beh giustamente hanno deciso di cambiare strategia,
io personalmente ritengo un fallimento questo prescott mentre il resto dei processori basati sul netbrust si può dire ke fanno il loro dovere.
x le aziende è importante se nn fondamentale cambiare le proprie strategie x seguire sempre quelle ke sn le tendenze di mercato
per tutti quelli ke ritenevano ke l'Intel stesse x finire,
ke piaccia o no l'Intel è una grande azienda, e le grandi aziende sn quelle ke riescono ad attraversare indenni periodi nn prorpio buoni e riescono a riorganizzarsi senza perdere troppo tereno nei confront della concorrenza
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