Un braccialetto che ascolta e registra ogni singola parola, tutto il giorno: l'acquisizione di Amazon fa discutere

Amazon ha acquisito Bee, una startup che produce dispositivi indossabili AI in grado di registrare e analizzare tutte le conversazioni dell’utente per offrire assistenza personalizzata. L’operazione solleva interrogativi sulla privacy, specie alla luce delle precedenti controversie dell’azienda nella gestione dei dati personali
di Vittorio Rienzo pubblicata il 23 Luglio 2025, alle 16:31 nel canale WearablesAmazon
Amazon ha annunciato l'acquisizione della startup Bee, azienda emergente nel settore dei dispositivi indossabili basati sull'intelligenza artificiale. Bee è nota per aver sviluppato un braccialetto intelligente da 49,99 dollari e un'app per Apple Watch in grado di registrare tutto ciò che pronuncia l'utente durante la giornata – previo consenso – al fine di creare riepiloghi giornalieri personalizzati, promemoria e suggerimenti.
Il dispositivo, che necessita di un abbonamento mensile da 19 dollari, può essere integrato con e-mail, calendario, contatti, posizione e altre fonti dati per offrire un'esperienza di assistente AI completa.
Secondo quanto dichiarato dalla CEO e co-fondatrice Maria de Lourdes Zollo su LinkedIn, l'azienda si unisce ad Amazon con l'obiettivo di rendere l'AI più "personale". L'acquisizione, confermata da Amazon, è ancora in fasi di conclusione. I termini dell'accordo rimangono riservati, ma un portavoce del colosso dell'e-commerce ha confermato a Tech Crunch che a tutti i dipendenti Bee è stata formulata una proposta per lavorare in Amazon.
Bee ha raccolto 7 milioni di dollari in finanziamenti e si posiziona come un'alternativa economica nel panorama dei wearable AI, rispetto a prodotti più costosi come l'AI Pin di Humane. L'obiettivo a lungo termine della startup è creare una sorta di "cloud phone", un'estensione virtuale dello smartphone che permetta di interagire con account, notifiche ed eventi tramite AI.
Tuttavia, il dispositivo solleva non poche preoccupazioni in merito alla privacy. Attualmente, Bee afferma di non salvare né utilizzare le registrazioni audio per l'addestramento dell'AI, e che gli utenti possono cancellare i propri dati in qualsiasi momento. L'azienda sostiene inoltre di voler introdurre funzioni per delimitare automaticamente l'ascolto in base a luoghi o argomenti sensibili. Resta però da vedere se queste politiche rimarranno invariate sotto la nuova proprietà.
Amazon ha dichiarato di voler collaborare con Bee per garantire maggiore trasparenza e controllo agli utenti, affermando di non vendere mai i dati personali dei clienti. Tuttavia, il passato dell'azienda in tema di gestione dei dati – come il controverso caso di Ring e la raccolta apparentemente accidentale di conversazioni da parte di Alexa – genera interrogativi sull'effettiva tutela della privacy.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info....per ora no ma dipende dalla Von Der Leyen....:3
Con il mondo per come è attualmente, non posso che fare riferimento al film IDIOCRACY per comprendere come andrà a finire, tra le varie ipotesi.
Voglio proprio vedere se ora
...provano a farti pressioni assurde al lavoro come lavorare tutta la notte (dopo gia 10 ore alle spalle), oppure a lavorare e caricare ferie...
...se provano a pagarti solo in nero, tra l'altro meno di quanto pattuito a voce con scuse assurde...
...oppure a non farti scontrino/fattura e poi vanno in giro con il macchinone...
e lo scrivo da partita iva ventennale... non riesco più a sentire storie indecenti di sfruttamento...
Vero, il tutto sempre grazie alla maggioranza che dovrebbe (dovrebbe) seguire la famosa media del 20-60-20.
Il resto del film è vedibile ma non imperdibile.
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