La cometa interstellare 3I/ATLAS potrebbe essere un'astronave aliena? Possibile, ma decisamente improbabile

L'astrofisico Avi Loeb è co-autore di un nuovo studio dove analizza l'ipotesi che la cometa interstellare 3I/ATLAS possa essere un'astronave aliena (o dotata di tecnologia extraterrestre). Attualmente mancano molti dati a supporto.
di Mattia Speroni pubblicata il 23 Luglio 2025, alle 19:52 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
All'inizio di luglio è stata scoperta dal citizen scientist Filipp Romanov la cometa interstellare 3I/ATLAS, grazie al sistema Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System e chiamata inizialmente A11pI3Z. Questo oggetto celeste è il terzo di questo tipo (dopo 1I/'Oumuamua e 2I/Borisov) a essere stato osservato dall'essere umano anche se probabilmente molti ci sono sfuggiti anche quando i sistemi sarebbero stati in grado di rilevarli a causa delle caratteristiche intrinseche. Per questo motivo i dati sono molto pochi così come le nostre conoscenze.
I telescopi terrestri e spaziali cercheranno di osservarla per il maggior tempo possibile, ma la cometa 3I/ATLAS non sarà mai veramente vicina alla Terra e farà un unico passaggio all'interno del Sistema Solare complicando la raccolta di dati. Sono allo studio missioni per poter intercettare oggetti interstellari di questo tipo, ma attualmente nessuna è stata effettivamente lanciata. Come accaduto per 'Oumuamua, il controverso astrofisico e professore dell'Università Harvard Avi Loeb ha proposto l'ipotesi che la cometa interstellare 3I/ATLAS possa essere un'astronave aliena.
La cometa interstellare 3I/ATLAS è un'astronave aliena?
Come scritto sopra, non è la prima volta che il professore Avi Loeb ipotizza che un oggetto interstellare che entra nel Sistema Solare possa essere un'astronave aliena o utilizzare tecnologia aliena. Per quanto sia un'idea particolarmente suggestiva e che potrebbe "far sognare" più di una persona, oltre a rispondere alla domanda "se siamo soli nell'Universo" ha però basi non propriamente solide.
Bisogna infatti ricordare che nella Scienza non conta il principio di autorità e quindi anche un professore dell'Università di Harvard deve portare solide prove a supporto della propria ipotesi inoltre, citando Carl Sagan, "affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie". Nello studio (non ancora peer-reviewed) dal titolo Is the Interstellar Object 3I/ATLAS Alien Technology? si prende comunque in esame questa possibilità.
Come si può leggere nello studio, una delle prove portate a supporto della possibilità che la cometa 3I/ATLAS sia un'astronave aliena (o dotata di tecnologia aliena) è quella che vede la sua orbita passare vicino a Venere, Marte e Giove con una bassa inclinazione retrograda del piano orbitale rispetto all'eclittica permettendo così di raccogliere dati sul Sistema Solare.
Nello studio si fa riferimento sia alla possibilità di effettuare missioni per intercettare la cometa (anche se si tratta per lo più di esercizi teorici e non praticabili nella realtà) ma anche sulla natura stessa dell'oggetto interstellare. Infatti nello studio (dove Loeb è co-autore) si fa presente che se fosse un asteroide di 20 km di diametro si tratterebbe di un oggetto estremamente raro (i due precedenti erano più piccoli). Se fosse invece una cometa, non sembrerebbero esserci attività cometarie rilevabili allo stato attuale.
Gli autori hanno comunque sottolineato che "questo articolo è in gran parte un esercizio pedagogico, con scoperte interessanti e strana serendipità, degne di essere registrate nella letteratura scientifica". Nelle conclusioni si legge anche che la probabilità che 3I/ATLAS sia un oggetto completamente naturale è di gran lunga superiore rispetto alla possibilità che sia invece legata ad attività di tipo alieno aggiungendo che "gli autori attendono i dati astronomici per supportare questa probabile origine [ndr. naturale]".
Nonostante tutto non si può escludere che si tratti di un oggetto alieno a causa della carenza di dati di questo genere di oggetti e di questo oggetto in particolare. Come scritto nello studio "ci sono molti spunti interessanti sulla possibilità che 3I/ATLAS sia un oggetto tecnologico, e inoltre i calcoli presentati qui sono utili anche se l'oggetto interstellare dovesse rivelarsi una cometa come 2I/Borisov, perché potrebbero essere applicati alle future rilevazioni di oggetti interstellari da parte dell'osservatorio Vera C. Rubin nel prossimo decennio". In generale, per quanto sia affascinante (e attualmente non escludibile totalmente) la possibilità che la cometa interstellare 3I/ATLAS sia legata alla presenza di alieni:"entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem" (o, scritto più semplicemente, "il rasoio di Occam").
7 Commenti
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Ho letto la notizia.
L'unica spiegazione è che questo è partito per la tangente peggio della cometa.
Suppone che la rotta serva ad osservare osservare il sistema solare.
Un satellite esplorativo di 20 km di diametro, ma che viaggia con una caldaia a vapore ed ha bisogno di un bosco per produrre carbone ed ossigeno?
Ma sti alieni sono scarsini, miniutirizzazione ancora non pervenuta?
Oumuamua però ha accelerato mentre si allontanava dal Sole, cosa particolarmente insolita, per non dire unica e aveva una forma allungata. Se mai un oggetto celeste doveva essere classificato come di probabile origine aliena, questo sarebbe il miglior candidato.
Ovviamente non c'è mai ne il "no" ne il "si" se si parla di probabilità, ma ovviamente il fatto che sia qualcosa di alieno è alta quanto l'esistenza del fantasy.
La forma, di per se può essere data da una enorme quantità di valori, come era composta, se ha impattato con altri asteroidi etc.
Poi si scopre che è un missile interuniversale che ci hanno sparato gli alieni per eliminarci
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