Il telescopio NASA Hubble riprende la cometa 2I/Borisov
La cometa 2I/Borisov è il secondo oggetto rilevato con provenienza esterna al nostro Sistema Solare. Si tratta quindi di un caso raro e tutto da scoprire e studiare. Il telescopio NASA Hubble è riuscito a catturare una nuova immagine.
di Mattia Speroni pubblicata il 19 Ottobre 2019, alle 18:01 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Si torna a parlare di 2I/Borisov (o C/2019 Q4 Borisov), una cometa che probabilmente ha provenienze esterne al nostro Sistema Solare per via della traiettoria. Il telescopio NASA Hubble è stato impegnato in questi giorni a catturarne un'immagine per comprenderne meglio la struttura.
2I/Borisov: il visitatore che viene da lontano
Avere a che fare con oggetti che provengono al di fuori del Sistema Solare è ancora qualcosa di nuovo per gli scienziati. Ogni occasione è buona quindi per carpire ulteriori informazioni (come nel caso di 'Oumuamua). Questi oggetti però solo anche piuttosto piccoli e veloci e complica non poco le procedure per poterli osservare.
NASA Hubble ha quindi avuto un arduo lavoro da compiere. L'immagine è stata catturata il 12 Ottobre 2019 e, pur non essendo risolutiva per tutti i misteri che avvolgono 2I/Borisov è comunque un passo avanti.
Si può notare come la cometa abbia effettivamente tutte le caratteristiche tipiche di questi oggetti con delle polveri che circondano il nucleo centrale. Quest'ultimo però è dimensioni ridotte per il potere risolutivo di NASA Hubble e quindi non è possibile avere una fotografia ancora più dettagliata.
Una delle domande che si sono poste i ricercatori è la differenza che esiste tra 'Oumuamua e 2I/Borisov: il primo infatti era un oggetto di forma allungata che non produceva alcun getto o coda di frammenti, mentre la cometa Borisov ha un'attività intensa (anche più di una cometa a cui siamo abituati). Come mai questi due oggetti che provengono all'esterno del Sistema Solare sono così diversi? Questa è una delle domande a cui bisognerà rispondere.
Quello che però sembra più concreto è il fatto che la cometa sia molto simile per composizione a quelle che già conosciamo. Questo significa che se anche provenisse da un altro sistema solare, quest'ultimo potrebbe non essere poi così differente dal nostro (per alcuni aspetti).
La fotografia di NASA Hubble è stata catturata a circa 420 milioni di chilometri dalla Terra mentre la cometa si avvicina al Sole. Il 7 Dicembre 2019 dovrebbe raggiungere la massima vicinanza alla nostra stella anche se rimarrà a 2 ua (unità astronomiche).
La sua velocità è stimata in 177.000 km/h e anche l'influenza gravitazionale del Sole sembrerebbe scarsa tanto che David Jewitt (a capo del team che ha catturato la fotografia) ha dichiarato "viaggia così velocemente che quasi non gli importa che il Sole sia lì".
Per via della sua traiettoria si esclude che 2I/Borisov provenga dalla fascia di Kuiper o dalla nuvola di Oort, a differenza delle altre comete che abbiamo conosciuto fino a ora. NASA Hubble avrà un ruolo determinante in quanto verrà impiegato fino ad almeno Gennaio 2020 proprio per l'osservazione di ciò che accadrà alla cometa quando si avvicinerà al Sole (potrebbe frammentarsi, produrre nuovi getti di materiale o altro ancora).
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Il telescopio Hubble è una collaborazione tra ESA e la NASA, ESA ha il 15% di proprietà del telescopio.
«L'ESA accettò di fornire finanziamenti, assieme a uno dei suoi strumenti di prima generazione, le celle solari che lo avrebbero alimentato, e uno staff per lavorare direttamente negli Stati Uniti, con in ritorno per gli astronomi europei di almeno il 15% delle osservazioni sul telescopio.»
https://www.spacetelescope.org/
ESA/Hubble
«About Hubble
The Hubble Space Telescope is a collaboration between ESA and NASA. It's a long-term, space-based observatory. The observations are carried out in visible, infrared and ultraviolet light. In many ways Hubble has revolutionised modern astronomy, by not only being an efficient tool for making new discoveries, but also by driving astronomical research in general.»
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