AMD Radeon HD 7970: per la prima volta a 28 nanometri

AMD Radeon HD 7970: per la prima volta a 28 nanometri

Debutto prima del previsto per la nuova proposta top di gamma di AMD nel settore delle schede video. Con Radeon HD 7970 viene infatti presentata la nuova architettura, nota con il nome in codice di Southern Island, destinata a rappresentare la base delle future schede video consumer e professionali del produttore americano

di , pubblicato il nel canale Schede Video
AMDRadeon
 

UVD e App Acceleration

UVD, Universal Video Decoder, è acronimo ben noto nel mondo delle schede video AMD: si tratta di circuiteria integrata all'interno della GPU grazie alla quale vengono accelerate le operazioni legate alla riproduzione di differenti tipologie di video. La conseguenza è quella di non dover dipendere dal processore di sistema per visualizzare un filmato ad alta risoluzione, ottenendo una riduzione del consumo complessivo del sistema.

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Con le schede Southern Island AMD ha implementato la terza generazione di logica UVD, con la quale vengono supportati i formati H.264 / AVCHD, VC-1 / WMV profile D e MPEG-2 già presenti nella precedente implementazione della tecnologia. Sono ora presenti anche i formati MCV, Multi-View Codec, e MPEG-4 / DivX. Tra le funzionalità implementate segnaliamo la possibilità di gestire due flussi video HD in streaming simultaneo, contro la limitazione precedente che prevedeva un flusso HD affiancato da uno SD in contemporanea.

Southern Island introduce per la prima volta VCE, Video Codec Engine: si tratta di un encoder H.264 hardware di tipo multi stream che può operare in due distinti livelli: Full Mode e Hybrid Mode.

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L'approccio Full Mode opera con una conversione che è più veloce della riproduzione real time (questo implica che la conversione di un video da 10 minuti richiede meno di 10 minuti per venir completata): tutte le operazioni vengono gestite all'interno del Video Codec Engine, senza avere accesso diretto alla GPU.

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Passando all'Hybrid Mode buona parte delle operazioni passano dal Video Codec Engine direttamente alla GPU, attraverso gli stream processors: in questo modo si sfrutta al meglio il parallelismo proprio della GPU, ottenendo incrementi prestazionali passando da una GPU ad altra che sia dotata di un maggior numero di Compute Unit.

All'interno delle soluzioni Southern Island AMD ha implementato varie migliorie architetturali che mirano a incrementare le prestazioni con ambiti di elaborazione GPU Computing. Abbiamo già avuto occasione di evidenziare come in ambito professionale questo tipo di approccio permetta di ottenere, con alcune tipologie di applicazioni, significativi incrementi prestazionali rispetto all'utilizzo di tradizionali architetture di CPU. Risultato simile deve essere progressivamente raggiunto anche in ambito desktop, con lavori specifici su quelle applicazioni che possono venir eseguite in parte anche sulla GPU così da migliorarne i tempi di esecuzione.

Sia NVIDIA sia AMD credono molto nell'utilizzo di proprie architetture di GPU all'interno del mondo consumer, andando oltre quindi un approccio che veda le schede video di fascia alta utili solo in ambito gaming. Nel corso degli anni abbiamo visto NVIDIA molto impegnata con le software house in questa direzione, benché di fatto in ambiente consumer le applicazioni che beneficiano direttamente del GPU Computing in modo rilevante siano ancora poche. AMD da questo punto di vista deve ancora dimostrare molto: l'intenzione di investire di più in questa direzione è comunque ben evidenziata con questo lancio prodotto.

 
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