La Via Lattea e la galassia di Andromeda potrebbero non scontrarsi secondo nuovi dati di Hubble e Gaia

Il futuro scontro tra la galassia di Andromeda e la nostra Via Lattea sarebbe meno probabile di quanto ipotizzato in precedenza. Grazie all'analisi dei dati forniti da Hubble e da Gaia i ricercatori avrebbero rivisto i possibili scenari.
di Mattia Speroni pubblicata il 03 Giugno 2025, alle 10:37 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Per tanto tempo si è pensato che la Via Lattea (la galassia dove si trova il Sistema Solare) e la galassia di Andromeda si sarebbero scontrate tra diversi miliardi di anni. Dopo le prime ipotesi dell'inizio del '900 si sono aggiunti i dati del telescopio spaziale Hubble che hanno confermato questa possibilità portando allo scontro galattico (non così infrequente nell'Universo) con un'accelerazione nella formazione stellare, generando supernove e modificare l'orbita del Sole. Uno degli ultimi studi in merito era del 2012, utilizzando i dati di HST su un periodo temporale di 5-7 anni indicando un potenziale impatto tra non più di 5 miliardi di anni.
Qualcosa è però cambiato osservando nuovi dati del telescopio spaziale Hubble insieme ai dati raccolti da Gaia, missione dell'ESA giunta a conclusione di recente (lasciandoci però un grande archivio di informazioni ancora tutte da scoprire). Nello studio pubblicato su Nature e titolato No certainty of a Milky Way–Andromeda collision si prende in considerazione un destino diverso per le galassie Via Lattea e Andromeda.
La galassia di Andromeda e la Via Lattea potrebbero non scontrarsi
Pur non eliminando completamente la possibilità che le due galassie si possano un giorno incontrare/scontrare nei prossimi 10 miliardi di anni, la probabilità che ciò accada sarebbe "solo" del 50%. L'ipotesi deriva da nuove analisi dei dati raccolti e su simulazioni che potrebbero portare a un destino diverso (su scale temporali difficili da immaginare per il genere umano).
Come sottolineato dai ricercatori, tempistiche e fenomeni di questo tipo sono difficili da prevedere con una buona precisione. Per questo non è stata completamente cancellata l'ipotesi di uno scontro tra Andromeda e la Via Lattea, ridimensionando al contempo le probabilità che ciò avvenga. Per avere risposte più precise, come spesso accade, saranno necessari ulteriori dati.
Per arrivare alla nuova ipotesi sono state considerate 22 diverse variabili e sono state eseguite 100 mila simulazioni su un periodo di 10 miliardi di anni. A causa della possibilità di errore per ogni variabile, l'incertezza per il singolo scenario cresce portando però al nuovo calcolo della possibilità di collisione tra le due galassie.
Tra le variabili ci sarebbero gli effetti di M33, galassia satellite di Andromeda (che finirà per fondersi con essa ben prima del potenziale scontro con la Via Lattea), e della Grande Nube di Magellano, galassia satellite della Via Lattea. In particolare la prima attirerebbe la Via Latta verso Andromeda mentre la seconda la porterebbe più lontano riducendo la possibilità di uno scontro cosmico.
In quasi il 50% delle simulazioni effettuate le due galassie passano una accanto all'altra separate da circa mezzo milione di anni luce. In un lontano futuro Andromeda e la Via Lattea arriverebbero comunque a fondersi (a causa del decadimento dell'orbita dovuto alla materia oscura), lasciando però molto più tempo a disposizione ai due oggetti per rimanere separati.
In molte altre simulazioni invece la distanza sarebbe troppo elevata e questo porterebbe le due galassie a continuare a interagire gravitazionalmente, ma a distanza per periodi ancora più lunghi. Secondo lo studio ci sarebbe invece il 2% di probabilità che le due galassie arrivino a scontrarsi frontalmente in 5 miliardi di anni. Ben oltre il tempo nel quale il Sole avrà riscaldato la Terra rendendola inabitabile.
In conclusione si legge che "anche se abbiamo dimostrato che una notevole incertezza deriva dalle corrette misurazioni del movimento della galassia di Andromeda, abbiamo anche scoperto che una previsione più accurata richiede misurazioni più precise delle posizioni, dei movimenti e delle masse di tutte le galassie partecipanti". I ricercatori indicano poi come le prossime pubblicazioni dei dati di Gaia miglioreranno il calcolo delle probabilità grazie a nuove analisi sul moto della Via Lattea (attualmente sono stati utilizzati quelli di DR2). I modelli legati alla massa potrebbero poi essere ulteriormente perfezionati portando a risultati ancora diversi. In ultimo si legge che "allo stato attuale, le dichiarazioni sull'imminente scomparsa della nostra Galassia sembrano notevolmente esagerate".
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