Kingston HyperX Max: nuova interfaccia, nuovo disco

La lenta ma progressiva diffusione sul mercato delle piattaforma in grado di supportare lo standard USB 3.0, così come la lenta ma inesorabile scesa di prezzo delle memorie flash ha portato molti produttori a sviluppare SSD esterni con questo tipo di interfaccia. Andiamo ad osservare la proposta di Kingston
di Gabriele Burgazzi pubblicato il 22 Novembre 2010 nel canale StorageKingston
USB, un po' di storia
USB, acronimo di Universal Serial Bus è il nome delle specifiche sviluppate per stabilire un collegamento di dispositivi ad un sistema (generalmente un PC). Nella sua fase iniziale, USB è stato sviluppato in modo congiunto da sette compagnie: Compaq, DEC, IBM, Intel, Microsoft, NEC e Nortel. L'obbiettivo dichiarato della ricerca era quello di andare a semplificare in modo sostanziale il metodo di collegamento dei dispositivi al PC; in questo senso USB è andato, nel corso degli anni, a sostuire molti altri tipi di collegamento tra cui quello seriale e quello parallelo.
Le specifiche USB 1.0 sono state introdotte per la prima volta nel corso del mese di Gennaio del lontano, informaticamente parlando, 1996: la prima ad essere usata dal grande pubblico è stata però la versione 1.1, rilasciata solo nel mese di Settembre del 1998. La prima azienda ad aver sviluppato un chip funzionante con lo standard USB è stata Intel, nel 1995. Nella sua fase iniziale, USB era capace di garantire una velocità di trasferimento dati pari a 12 Mbit/s per i dispositivi di memorizzazione dati e di 1,5 Mbit/s per periferiche di input come ad esempio i joystick.
Solo due anni dopo, nell'Aprile del 2000, fanno capolino le specifiche USB 2.0, ratificate dall'USB-IF per la fine del 2001. A lavorare, anche in questo caso in modo congiunto, dietro alle rinnovate specifiche sono state Hewlett-Packard, Intel, Lucent Technologies, NEC e Philips. USB 2.0 ha consentito agli utenti di poter goedere di una velocità di trasferimento dati fino a 480Mbit/s, un incremento sostanziale se paragonato ai 12Mbit/s di cui era capace USB 2.0.
Il 17 di Novembre del 2008 è stata la volta dell'apparizione delle specifiche 3.0, sempre ad opera dell'implementers forum USB, aprendo così il campo alle aziende hardware che decidessero di cominciare a sviluppare soluzioni basate sulla nuova connessione. Le prime proposte capaci di supportare USB 3.0 sono state presentate nel CES di Gennaio del 2010 e solo nei mesi a seguire hanno cominciato a diffondersi, timidamente, sul mercato. Anche in questo caso, come avvenuto nella precedente transizione, assistiamo ad un importante incremento della velocità di trasferimento dati: USB 3.0 è infatti capace di garantire una banda pari a 4,8GBit/s (600MB/s).
Per poter garantire una simile velocità di trasferimento dati, durante lo sviluppo del nuovo standard, è stato necessario dover soddisfare alcune particolari caratteristiche, in primis un maggior numero di contatti. Per ospitare i piedini supplementari che consentono di andare a raggiungere la velocità teorica di 4,8 Gbit/s, è stato necessario andare a cambiare il form factor del connettore, non dimenticando però di garantire una retrocompatibilità con i vecchi standard.
E proprio di questo standard andremo ad occuparci oggi, evidenziando quale livello prestazionale è in grado di garantire USB 3.0 se affiancato ad unità a stato solido o ad unità di memorizzazione dei dati di tipo tradizionale.