10 immagini per festeggiare i 10 anni di Android: breve storia del SO mobile più diffuso

Google ha pubblicato una pagina in cui ripercorre le tappe più importanti della storia di Android con sole 10 immagini. Il tutto per festeggiare il decimo anno dalla nascita
di Nino Grasso pubblicata il 24 Ottobre 2018, alle 16:41 nel canale WebGoogleAndroid
Android veniva proposto alle masse 10 anni fa con il leggendario T-Mobile G1, uno smartphone storico noto da noi con il nome di HTC Dream. È stato sviluppato insieme a Google, implementava l'Android Market (poi rinominato in Google Play Store) e ha gettato le basi per creare la piattaforma mobile più diffusa al mondo. Dopo 10 anni dalla sua nascita Android ha più o meno l'80% del market share mobile in tutto il mondo, contando oltre 2 miliardi di utenti attivi.
Naturalmente dalla nascita sono cambiate parecchie cose e Android si è evoluto per rimanere sempre al passo con i tempi. Nel corso del tempo Android ha utilizzato nomi tipici della cultura dolciaria, ma non con la prima versione, che si chiamava asetticamente Android 1.0. C'erano già multitasking e menu delle notifiche, si potevano condividere contenuti fra le app. Solo nel tempo, però, sono stati aggiunti elementi come ricerca vocale e navigazione turn-by-turn.
L'ultima versione di Android è la 9 Pie, che implementa in maniera più massiccia rispetto al passato feature di intelligenza artificiale, all'interno di un'interfaccia più semplice e intuitiva, pensata per le più moderne esigenze di design (notch e design full-screen). La compagnia ha pubblicato una serie di immagini sul blog ufficiale, ripercorrendo brevemente la storia del SO. Eccole qui di seguito.



Android 1.5 Cupcake e 1.6 Donut - tastiere virtuali e opzioni di personalizzazione
Con queste versioni Android si apriva all'uso del touchscreen con le dita anche per la scrittura si schermo, con tastiere virtuali e non fisiche. La 1.5 dava la possibilità di aggiungere widget e ulteriori possibilità per personalizzare la schermata dello smartphone. Con Android 1.6 Donut è stata aggiunta la Quick Search Box, per effettuare ricerche su Google direttamente dalla Home. La 1.6 introduceva anche il supporto per display di dimensioni diverse e diverse densità dei pixel.
Android 2.0 Eclair, Google Maps e speech-to-text
La 2.0 introduceva Google Maps e la possibilità di ricevere indicazioni turn-by-turn nella navigazione GPS, con una visuale in 3D e informazioni sul traffico. Il tutto gratuitamente, in un mercato in cui ogni cosa - prima - si pagava e anche cara.
Android 2.2 Froyo, comandi vocali
Con i comandi azionabili via voce, allora in locale, Android diventava più "hands-free". Diverse operazioni potevano essere eseguire via voce, come le azioni di ricerca, di navigazione, per prendere appunti e impostare sveglie.
Android 2.3 Gingerbread, gestione energetica più raffinata
Con Android 2.3 Gingerbread Google ha introdotto diversi lavori di finitura e ottimizzazioni. Fra queste anche una schermata per gestire il consumo energetico dello smartphone suddividendolo fra le diverse app e componenti hardware. È la stessa che troviamo - più evoluta - sui dispositivi odierni.
Android 3.0 Honeycomb, apertura sui tablet
Questa versione ha introdotto un nuovo linguaggio di design, noto come Holo, e il supporto per diversi layout e tipologie di dispositivi. È stata pensata per i tablet e ha gettato le basi per ulteriori dispositivi presentati molto più tardi con Android TV, Android Auto, Android Things e Wear OS.
Android 4.0 Ice Cream Sandwich e 4.1 Jelly Bean, azioni rapide, navigazione più fluida, assistenza più smart
Fra le novità di Android 4.0 possiamo citare il supporto della tecnologia NFC e delle cartelle per le app, oltre all'introduzione delle Quick Settings e la possibilità di compiere uno swipe per chiudere le app in background. Ci sono varie ottimizzazioni per rendere Android più fluido (un grosso problema delle versioni precedenti era la legnosità delle animazioni), portato a compimento in maniera più evidente con Jelly Bean e KitKat (4.4). Sulla 4.1 abbiamo l'introduzione di Google Now, assistente virtuale basato sull'intelligenza artificiale in cloud, e nuove notifiche più strutturate.
Android 5.0 Lollipop e 6.0 Marshmallow, arriva il Material Design
Con Lollipop Google rilascia ancora un altro linguaggio stilistico, chiamato Material Design, basato su animazioni fluide e uno stile minimalista e colorato. Su Marshmallow arrivano Google Assistant e Now On Tap, per ottenere informazioni in maniera sempre più veloce. C'è anche Doze, che aumenta l'efficienza energetica, e una gestione migliore dei permessi.
Android 7.0 Nougat, multiwindow e nuove emoji
Una delle novità più evidenti di "N" è stata il supporto al multi-window, già disponibile su dispositivi di terze parti ma non sulla versione stock del robottino verde. Veniva aggiunta anche la funzione Data Saver, per limitare il traffico dati su connessioni 3G e 4G e nuove emoji.
Android 8.0 Oreo, picture-in-picture e Go Edition
La versione 8.0 di Android introduce il picture-in-picture in modalità nativa e una nuova gesture (verso l'alto dalla Home) per accedere all'intera lista di app. Viene annunciato anche Go Edition, per portare Android su dispositivi di fascia molto bassa.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChi? La maga elfa di quel JRPG?
Ci ricordano che a volte bisognerebbe organizzare spedizioni punitive contro i CEO. Come si sia potuto ( oddio, era tutto premeditato ) buttare alle ortiche le competenze di Nokia è roba da uscire di testa.
Mha...io l'unica spedizione punitiva che organizzerei, è quella contro IL CEO della famosa intervista con successiva risata "un telefono che costa 500$? buahahaha noi abbiamo la nostra strategia"...
Avevano il monopolio di un intero settore, dilapidato in meno di 10 anni.
Avevano il monopolio di un intero settore, dilapidato in meno di 10 anni.
Stephen "cavallo di Troia" Elop. Ma quello ci fu mandato apposta.
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