Grazie al Very Large Telescope dell'ESO è stato osservato un esopianeta che ripuliva la sua orbita dalla polvere
Sfruttando lo strumento ERIS del Very Large Telescope dell'ESO è stato possibile individuare un nuovo esopianeta che sta ancora rimuovendo polvere e gas dalla sua orbita dalla polvere (a 440 anni luce dalla Terra).
di Mattia Speroni pubblicata il 21 Luglio 2025, alle 14:01 nel canale Scienza e tecnologiaESO
Gli esopianeti o i dischi di formazione protoplanetari, grazie ai nuovi strumenti scientifici che si sono affacciati nel corso degli anni, possono essere studiati con grande dettaglio. Molto c'è ancora da capire, molto da scoprire, ma pian piano ci sono sempre più informazioni che permettono agli scienziati di farsi un'idea di come si potrebbe essere evoluto il Sistema Solare, così come la Terra e ovviamente la vita sul nostro Pianeta.
Recentemente avevamo riportato di come ALMA e il JWST fossero riusciti a catturare un'immagine di un sistema solare in formazione a 1300 anni luce dalla Terra mentre, ancora prima, il Very Large Telescope (VLT) di ESO aveva permesso di studiare un esopianeta in formazione a 430 anni luce di distanza. L'ultima novità arriva sempre dal Very Large Telescope e riguarda sempre un esopianeta che si trova a 440 anni luce di distanza dalla Terra.

Francesco Maio (dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri) ha dichiarato "non potremo mai assistere alla formazione della Terra, ma qui, intorno a una giovane stella a 440 anni luce di distanza da noi, potremmo trovarci davanti alla nascita di un pianeta in tempo reale. [...] Ciò che rende questa osservazione un potenziale punto di svolta è che, a differenza di molte osservazioni precedenti, siamo in grado di rivelare direttamente il segnale del protopianeta, che è ancora profondamente immerso nel disco. Questo ci dà un livello di fiducia molto più elevato nell'esistenza del pianeta, poiché stiamo osservando direttamente la sua luce".
Il Very Large Telescope studia un nuovo esopianeta in formazione
I dati delle osservazioni sono stati inseriti nello studio con titolo Unveiling a protoplanet candidate embedded in the HD 135344B disk with VLT/ERIS e nello studio con titolo VLT/ERIS Observations of the V960 Mon System: A Dust-embedded Substellar Object Formed by Gravitational Instability?. In particolare questo esopianeta neonato orbita attorno alla stella HD 135344B ma non avrebbe ancora "ripulito" completamente la sua orbita da gas e polveri, conferendo però al contempo un aspetto particolare al disco protoplanetario.

Secondo le stime questo esopianeta avrebbe una dimensione doppia rispetto a Giove mentre la distanza dalla stella sarebbe simile a quella di Nettuno. Grazie alla gravità e alla presenza di polveri e gas il disco protoplanetario ha assunto una conformazione come di un vortice spiraleggiante dotato di bracci mentre prosegue il suo sviluppo per diventare un pianeta completamente formato.
Non è la prima volta che viene osservato un disco protoplanetario e in generale possono avere strutture complesse come più anelli, zone "vuote" o spirali legati alla presenza di pianeti in formazione. Nel caso dell'esopianeta della stella HD 135344B la particolarità è legata al momento nel quale è stato osservato, visto che la struttura del disco è in corso di cambiamento.

Se il disco che circonda HD 135344B è noto anche grazie alle osservazioni dello strumento SPHERE (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch) di VLT, per trovare il pianeta è stato necessario ricorrere al più recente strumento ERIS (Enhanced Resolution Imager and Spectrograph) sempre del Very Large Telescope. In particolare i ricercatori si sono concentrati su uno dei bracci che sembrava essere il più promettente per trovare il pianeta che fino ad allora era sfuggito alle osservazioni. Si aggiunge quindi un nuovo tassello alla nostra conoscenza di altri sistemi planetari permettendo di raccogliere qualche ulteriore informazione sulla complessità dell'Universo che ci circonda.










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