UBTech Walker S2: il robot umanoide cinese che si cambia la batteria da solo
La cinese UBTech ha presentato Walker S2, il primo robot umanoide al mondo in grado di sostituirsi autonomamente la batteria. Pensato per operare senza interruzioni in ambienti industriali, integra tecnologie avanzate di movimento, intelligenza artificiale e gestione energetica dinamica, aprendo la strada alla piena automazione.
di Manolo De Agostini pubblicata il 21 Luglio 2025, alle 20:01 nel canale Scienza e tecnologiaL'azienda cinese UBTech Robotics, con sede a Shenzhen, ha annunciato il lancio del Walker S2, un robot umanoide capace di sostituire in completa autonomia la propria batteria. Un traguardo che apre le porte a operazioni industriali ininterrotte, 24 ore su 24, senza necessità di intervento umano. Di questa azienda vi avevamo già parlato per un precedente modello del robot, dotato di intelligenza artificiale "made in Baidu".
Walker S2 è progettato per muoversi come un umano ed è dotato di un avanzato sistema di batterie hot-swappable. In un video dimostrativo pubblicato da UBTech, si osserva il robot avvicinarsi a una stazione di ricarica, rimuovere la batteria esaurita dalla propria schiena, inserirla nel dock di ricarica e installare una nuova unità energetica, il tutto in circa tre minuti. Grazie a un sistema di doppia batteria con bilanciamento automatico dell'alimentazione, il robot può anche continuare a lavorare utilizzando una seconda batteria mentre l'altra si ricarica o viene sostituita.
Questa capacità consente al Walker S2 di adattarsi dinamicamente alle esigenze operative, scegliendo autonomamente tra ricarica e sostituzione in base all'urgenza del compito. Le batterie, standardizzate e progettate per essere facilmente inserite come una chiavetta USB, rappresentano un passo avanti importante verso l'autonomia energetica nei contesti produttivi.
La Cina si conferma al centro della corsa globale alla robotica umanoide. Secondo Morgan Stanley, oltre la metà delle aziende quotate nel settore ha sede proprio nel Paese asiatico. UBTech, che nel 2023 è diventata la prima azienda di robot umanoidi a debuttare sulla Borsa di Hong Kong, fa parte di un gruppo sempre più ampio di imprese cinesi intenzionate a portare i robot umanoidi nella produzione su larga scala.
Nonostante UBTech non abbia fissato un obiettivo numerico di produzione per quest'anno, i suoi robot sono già in fase di test presso stabilimenti di importanti costruttori automobilistici cinesi come BYD, Nio e Zeekr. Inoltre, l'azienda ha siglato un accordo strategico con Huawei per accelerare l'adozione dei robot umanoidi sia in ambito industriale che domestico.
UBTech ha introdotto anche la piattaforma "BrainNet", un sistema cloud-device che coordina la collaborazione tra più robot. Questo framework integra un "super cervello" dotato di un modello di ragionamento multimodale e un "sottocervello" per il controllo distribuito in tempo reale, permettendo a più unità Walker S1 e S2 di operare insieme su compiti complessi in ambienti dinamici, come quelli delle fabbriche smart.
Il tutto è stato dimostrato nella fabbrica 5G di Zeekr, dove i robot umanoidi hanno mostrato comportamenti cooperativi ad alta precisione, coordinandosi in tempo reale grazie all'intelligenza artificiale e ai modelli di controllo basati su Transformer.










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5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa più di dieci anni. Solo che adesso è più scenografico. In alcuni scenari dove gli AGV hanno cicli di lavoro intensi, è più conviene il sistema di cambio batteria, che mettere degli AGV in più*.
Visto con i miei occhi nel 2012 in una fabbrica di stampaggio plastica.
*
Il calcolo del breakeven tra numero di AGV, dimensione della batteria e/o cambio batteria non è tra i più semplici e dipende caso per caso tenendo in cosiderazione frequenza delle missioni, energia necessaria per ogni missione, numero di ore lavorate al giorno, limiti sulla dimensione dell'AGV,...
...
Sembra abbiano scoperto l'acqua calda, mi chiedo come mai non usino lo stesso approccio per le batterie delle automobili ... (ovviamente domanda retorica)
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Sembra abbiano scoperto l'acqua calda, mi chiedo come mai non usino lo stesso approccio per le batterie delle automobili ... (ovviamente domanda retorica)
le batterie delle automobili sono progettate per durare più dell'auto stessa, sbattersi per renderle compatibili tra di loro è uno sfizio fine a se stesso
tornando alla notizia è tanta roba avere robot carichi al 100% in pochi minuti, c'è da capire quanto è il guadagno di tempo rispetto a ricaricarlo tramite cavo
Visto con i miei occhi nel 2012 in una fabbrica di stampaggio plastica.
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Il calcolo del breakeven tra numero di AGV, dimensione della batteria e/o cambio batteria non è tra i più semplici e dipende caso per caso tenendo in cosiderazione frequenza delle missioni, energia necessaria per ogni missione, numero di ore lavorate al giorno, limiti sulla dimensione dell'AGV,...
fai anche 20 anni con strategie diverse per di più dal semplice swap a carica durante i fermi stazione (con anche nei casi estremi eliminazione batteria e uso di supercap) fino a stazioni di biberonaggio con il sw plc che gestisce quali agv e quando mandarli in che stazioni di carica e per quanto tempo mantenerlo sulla base della pianificazione della produzione / mes
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