Google batte Oracle: Android fa un uso corretto delle API Java

Google batte Oracle: Android fa un uso corretto delle API Java

Google si è appellata al fair use durante il processo contro Oracle per l'uso delle API Java su Android, e la giuria ha creduto all'argomentazione della società

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Telefonia
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84 Commenti
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cdimauro05 Giugno 2016, 09:07 #71
Dipende dalle API: in quelle citate c'è abbastanza creatività, che merita di essere tutelata.

Quanto a conoscenza e progresso, non vengono meno col copyright. Quanto dura il copyright sui libri, ad esempio? Questo ha comportato un blocco alla conoscenza e al progresso? Non mi pare.
polteus05 Giugno 2016, 10:01 #72
Originariamente inviato da: cdimauro
Riguardo alla questione, c'è un altro pezzo apparso su ArsTechnica che tratta quanto avevo ipotizzato qualche giorno fa:
Op-ed: Oracle attorney says Google’s court victory might kill the GPL

Altro articolo (questo però non scritto dall'avvocato di una delle parti in causa ): Google’s fair use victory is good for open source
cdimauro05 Giugno 2016, 11:00 #73
Avere altri punti di vista è sempre interessante.

In questo caso, però, IMO la signora ha mischiato troppe cose. In particolare mi riferisco a questo:

[INDENT]"So why is this a victory for the open source community as well as for Google? The main reason is because open source programs are often designed to interoperate with, either as complements or substitutes for, existing programs. To accomplish interoperation, open source developers must be able to reimplement existing program APIs in their own program code."[/INDENT]

C'è una differenza enorme fra utilizzare le (esistenti) API realizzando delle applicazioni, e reimplementare le API: sono due cose completamente diverse.

Nel primo caso le applicazioni (tutte: non solo open source) hanno ovviamente bisogno che le API siano, per l'appunto, pubbliche E utilizzabili. Se fossero sotto copyright E non valesse il fair use, nessuno potrebbe scrivere applicazioni sfruttando quelle API.

Il secondo caso, invece, riguarda chi volesse offrire un'ALTRA piattaforma basata sulle stesse API ma che sono state riscritte (lasciamo un attimo da parte la questione del codice dichiarativo, e assumiamo che anche quello sia stato riscritto). Questo non ha nulla a che vedere con l'interoperabilità et similia che è stata tirata in ballo, perché parliamo di una NUOVA piattaforma, e per la quale il software (open o closed, è anche qui indifferente) dovrà essere scritto (se le API, come nel caso di Google Android, non sono esattamente e totalmente le stesse di quelle SUN->Oracle/Java).

Per cui l'unica cosa in cui ritrovo del pezzo è questa:

[I][INDENT]"Developers of software need some simple norms to live by."[/INDENT][/I]

E, dunque, sapere se è sicuro o meno poter scrivere codice utilizzando certe API.
FedNat05 Giugno 2016, 13:07 #74
Originariamente inviato da: cdimauro
Dipende dalle API: in quelle citate c'è abbastanza creatività, che merita di essere tutelata.

Quanto a conoscenza e progresso, non vengono meno col copyright. Quanto dura il copyright sui libri, ad esempio? Questo ha comportato un blocco alla conoscenza e al progresso? Non mi pare.


Secondo me nelle API c'è molto poca creatività. Inoltre, essendo molto funzionali, qualunque creatività vi sia ricade sotto a dottrina del "merger" e quindi non soggetta a copyright. Resta ovviamente protetta l'implementazione.

Riguardo il copyright, al momento dura troppo (di solito viene allungato quando si avvicina la.scadenza dei diritti su Topolino) e viene usato come rendita di posizione invece che come incentivo a creare cose nuove.
cdimauro05 Giugno 2016, 14:54 #75
Originariamente inviato da: FedNat
Secondo me nelle API c'è molto poca creatività. Inoltre, essendo molto funzionali, qualunque creatività vi sia ricade sotto a dottrina del "merger" e quindi non soggetta a copyright. Resta ovviamente protetta l'implementazione.

Confronta le API di Java e C#/.NET, tanto per fare un esempio, e poi ne riparliamo.
Riguardo il copyright, al momento dura troppo (di solito viene allungato quando si avvicina la.scadenza dei diritti su Topolino) e viene usato come rendita di posizione invece che come incentivo a creare cose nuove.

Sì, ma il punto è che non limita la creatività di nessuno. A meno che essere creativi non significhi creare un altro topo umanizzato...
Originariamente inviato da: ambaradan74
Leggendo in giro a destra e a sinistra mi pare di aver capito che per la legge italiana i software siano protetti dal copyright solo se sono un idea nuova e originale e solo se non sono elementi di base / comuni di un programma.

Il copyright è sul codice.
Quindi quando un'API essegue delle operazioni comuni e/o indispensabili e' giusto che non ci sia un copyright.

Francamente non so come sia messa la normativa italiana in merito alle API.

Al momento il copyright tutela le opere dell'ingegno, e le API... lo sono.
Qualcuno ha tirato fuori il discorso libri, ma la letteratura e' tutta un altra faccenda, come si da a paragonare un linguaggio di programmazione al risultato di un linguaggio e pensiero umano?

Perché... sono la stessa cosa? Il linguaggio di programmazione, e relative API, sono proprio il frutto del pensiero umano.

Basti confrontare i vari linguaggi di programmazione esistenti, e relative API.
cdimauro05 Giugno 2016, 23:10 #76
Chi ha detto che sono uguali? Ovviamente non lo sono. L'unica cosa in comune è che sono il frutto del pensiero umano, e da questo punto di vista non vedo cos'avrebbe di meno un linguaggio di programmazione rispetto a un'opera letteraria.

P.S. Idem per l'architettura di un processore.
GTKM06 Giugno 2016, 07:48 #77
Ma scusatemi, che senso ha paragonare un'opera letteraria e un linguaggio di programmazione?
Il linguaggio andrebbe paragonato con la lingua parlata, l'opera letteraria con un programma.

Fermo restando che non si può proprio sentire/leggere che un programma non ha nulla di meno rispetto, che so, alla Divina Commedia. Capisco essere "fanatici" di tecnologia, ma a tutto c'è un limite.
ripe06 Giugno 2016, 08:46 #78
Premetto che sono anche uno sviluppatore Android, quindi è ovvio il mio tifo tra le due aziende in questione (senza contare il mio odio viscerale per Oracle)...

Però non ho le idee ben chiare a proposito della sentenza in oggetto. Cercavo di trovare un esempio reale, una metafora della dicotomia interfaccia/implementazione, che mi aiutasse a capire dove si ferma l'opera d'ingegno e dove subentra la mera definizione di uno standard...
cdimauro06 Giugno 2016, 18:15 #79
Originariamente inviato da: ambaradan74
Si vede che non hai mai letto un libro.

Si vede da cosa? Dal fatto che mi devi contestare per forza, anche inventando cose come queste?
Un linguaggio di programmazione cosa avrebbe di meno?

E' o non è frutto del pensiero umano? Basta una semplice risposta.
Tra le molte cose non provoca emozioni, Oddio, forse quando si blocca si . che

Non tutti proviamo le stesse emozioni. Mi pare che l'umanità sia fortunatamente ben variegata.

Per quanto mi riguarda, riesco ad emozionarmi ANCHE (lo evidenzio) quando vedo linguaggi di programmazione o programmi che reputo "belli", in base all'esperienza di una vita avendo avuto a che farci.
Originariamente inviato da: GTKM
Ma scusatemi, che senso ha paragonare un'opera letteraria e un linguaggio di programmazione?

Infatti non c'è niente da paragonare: l'unica cosa che hanno in comune è che se sono frutto del pensiero umano.
Il linguaggio andrebbe paragonato con la lingua parlata, l'opera letteraria con un programma.

C'è una differenza non di poco conto: anche il linguaggio di programmazione (e annesse API che espone per la sua libreria standard) viene fuori da un processo creativo simile a quello necessario alla realizzazione di un programma.
Fermo restando che non si può proprio sentire/leggere che un programma non ha nulla di meno rispetto, che so, alla Divina Commedia. Capisco essere "fanatici" di tecnologia, ma a tutto c'è un limite.

Come dicevo prima, sono entrambi frutto della creatività del pensiero umano. Da questo punto di vista non ci sono differenze.

Per il resto non c'entrano niente.
Originariamente inviato da: ripe
Premetto che sono anche uno sviluppatore Android, quindi è ovvio il mio tifo tra le due aziende in questione (senza contare il mio odio viscerale per Oracle)...

Però non ho le idee ben chiare a proposito della sentenza in oggetto. Cercavo di trovare un esempio reale, una metafora della dicotomia interfaccia/implementazione, che mi aiutasse a capire dove si ferma l'opera d'ingegno e dove subentra la mera definizione di uno standard...

Purtroppo non è una cosa facile a cui rispondere, e i commenti espressi in questo thread credo ne siano una testimonianza.

Come ho riportato in uno degli ultimi commenti, dall'ultimo pezzo di ArsTechnica, realizzare un linguaggio di programmazione e relative API richiede un impegno non banale, che richiede anche anni di lavoro.

Visto che sviluppi per Android, conoscerai Java. Prova adesso a dare un'occhiata a C# e metti a confronti i due linguaggi e le rispettive librerie standard: noterai tante analogie (perché entrambi sono linguaggi C-like), ma anche notevoli differenze di design.

Se t'interessa l'argomento, c'è una stupenda intervista all'architetto che ha realizzato C# (e, prima ancora, i meravigliosi Delphi e Turbo Pascal), in cui descrive le problematiche affrontate e le motivazioni che hanno portato a certe scelte di progettazione. E' una serie di articoli che è a dir poco illuminante.
Originariamente inviato da: ambaradan74
Nessuno.

infatti, non si puo proprio sentire.
Temo che iniziera' una lunga discussione OT su questo per andare a cercare di dimostrare chissa cosa e perche

Coda di paglia? Carbone bagnato?

Da quando abbiamo avuto quello scontro sulle console ogni tanto t'infili in qualche discussione in cui ho scritto qualcosa, e lanci qualche frecciatina. Si vede che ti rode ancora...

Rilassati e mettiti in testa che ci sono persone che la pensano diversamente, e hanno il diritto di esprimere e argomentare la propria opinione esattamente come tutti gli altri.

Non riesci a trovare nulla di emozionante in linguaggi di programmazione, API, e software in generale? Va benissimo: abbiamo sensibilità diverse.
cdimauro07 Giugno 2016, 05:51 #80
Ma guarda un po': affermi che sia assurda e di non voler continuare a discutere. Un ossimoro...

Se non volevi discutere potevi benissimo evitare in toto, o quanto meno avere la decenza di evitare la seconda frase, che porta un'accusa indimostrata.

Dulcis in fundo, da quel che hai scritto direi che ti brucia ancora la precedente discussione sulle console.

Accà nisciuno è fesso...

EDIT. Un po' di cibo per la mente. Ovviamente per chi ha voglia di darle qualcosa da mangiare:

Knuth: Computer Programming as an Art

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