iOS e Android, due facce della stessa medaglia: per l'antitrust britannica è un duopolio inaccettabile

iOS e Android, due facce della stessa medaglia: per l'antitrust britannica è un duopolio inaccettabile

Apple e Google potrebbero essere obbligate a modificare radicalmente il modo in cui gestiscono app store, browser e sistemi operativi nel Regno Unito. Il regolatore britannico intende introdurre nuove regole per aumentare la concorrenza e l’innovazione

di pubblicata il , alle 15:46 nel canale Telefonia
GoogleAppleAndroidiOS
 

La Competition and Markets Authority (CMA), l'autorità britannica garante della concorrenza, ha proposto l'attribuzione della posizione di "strategic market status" (SMS) ad Apple e Google nell'ambito del nuovo regime di regolazione digitale introdotto nel Regno Unito. Questo riconoscimento, che potrà durare fino a cinque anni, conferirebbe al regolatore poteri speciali per imporre vincoli specifici alle due società in relazione ai loro sistemi operativi mobili, app store e browser.

Come riportato dalla BBC, la CMA ritiene che Apple e Google esercitino un "duopolio efficace" nel mercato mobile britannico, con il 90-100% dei dispositivi alimentati dai rispettivi sistemi operativi. La proposta punta a ridurre le commissioni - che attualmente arrivano fino al 30% - che le piattaforme trattengono sulle transazioni digitali, vietare pratiche che favoriscano i loro servizi rispetto a quelli di terze parti, e aumentare l'interoperabilità tra sistemi diversi.

Tra gli obiettivi a breve termine vi è la possibilità per gli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso sistemi di pagamento esterni all'app store. Altri interventi mirano a garantire processi di revisione delle app più trasparenti e impedire l'uso improprio dei dati raccolti nelle fasi di approvazione. A lungo termine, il regolatore intende esaminare l'apertura dei sistemi iOS e Android a motori browser alternativi e migliorare la compatibilità tra dispositivi, come smartwatch e portafogli digitali.

Il piano segue un approccio graduale e "su misura", distinto da quello dell'Unione Europea che, con il Digital Markets Act (DMA), ha già imposto significative modifiche, inclusa la possibilità di installare app da fonti esterne all'App Store. Tuttavia, la CMA ha rinviato al 2026 eventuali decisioni su questo punto.

Apple e Google hanno espresso preoccupazioni in quanto, a loro avviso, le misure proposte potrebbero compromettere la sicurezza e la privacy degli utenti, rallentare l'innovazione e obbligarle a cedere gratuitamente tecnologie a competitor stranieri. In particolare, Apple ha evidenziato i rischi di dover rinunciare a sistemi integrati che garantiscono sicurezza e affidabilità. Google, dal canto suo, ha spiegato che la natura open source dei suoi strumenti già favorisce la concorrenza.

Il capo della CMA, Sarah Cardell, ha dichiarato che l'obiettivo è promuovere l'innovazione e offrire ai consumatori britannici più scelta e servizi migliori. Ha aggiunto che il Regno Unito deve agire tempestivamente per non rimanere indietro rispetto ad altri Paesi.

Intanto, i gruppi di difesa dei consumatori e alcuni sviluppatori hanno accolto positivamente l'iniziativa, ma vi sono anche critiche. Tim Sweeney, CEO di Epic Games, ha definito "deludenti" le misure previste, giudicando come una "occasione mancata" il rinvio sulla liberalizzazione dell'App Store.

La decisione definitiva sulla designazione SMS è attesa per ottobre, seguita da una fase di consultazione pubblica. Se approvata, l'azione della CMA potrebbe rappresentare un punto di svolta per l'intero ecosistema digitale britannico.

15 Commenti
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supertigrotto24 Luglio 2025, 16:11 #1
Duopolio?
Ma ora se ne accorgono?
Sentire dire che Android è open source fa ridere anche ai sassi, è un prodotto Google che dovrebbe basarsi sull'open source ma di fatto non lo è,tu non puoi fare quello che vuoi con il tuo dispositivo,se scali i privilegi,perdi la garanzia del dispositivo e diverse app smettono di funzionare.
Lwyrn24 Luglio 2025, 16:24 #2
Originariamente inviato da: supertigrotto
Duopolio?
Ma ora se ne accorgono?
Sentire dire che Android è open source fa ridere anche ai sassi, è un prodotto Google che dovrebbe basarsi sull'open source ma di fatto non lo è,tu non puoi fare quello che vuoi con il tuo dispositivo,se scali i privilegi,perdi la garanzia del dispositivo e diverse app smettono di funzionare.


Android è di fatto Open Source. Poi che i produttori di smartphone non ti permettano di fare il root dei dispositivi non toglie il fatto che il software di base sia open o no.
E' open source per gli sviluppatori, mica per l'utilizzatore
coschizza24 Luglio 2025, 16:33 #3
Originariamente inviato da: Lwyrn
Android è di fatto Open Source. Poi che i produttori di smartphone non ti permettano di fare il root dei dispositivi non toglie il fatto che il software di base sia open o no.
E' open source per gli sviluppatori, mica per l'utilizzatore


Posso accedere al codice in via di sviluppo? No quindi non è open
Ti consiglio di vedere come viene sviluppato il sistema e vedrai che è tutto ma non open
The_Hypersonic24 Luglio 2025, 16:34 #4
Originariamente inviato da: supertigrotto
Duopolio?
Ma ora se ne accorgono?
Sentire dire che Android è open source fa ridere anche ai sassi, è un prodotto Google che dovrebbe basarsi sull'open source ma di fatto non lo è,tu non puoi fare quello che vuoi con il tuo dispositivo,se scali i privilegi,perdi la garanzia del dispositivo e diverse app smettono di funzionare.


Nel caso in cui ti volessi cimentare nello smanettare con Android 16, questo è il link per scaricare il codice sorgente: https://source.android.com/docs/set...wnloading?hl=it

Qui i tool per il flash dei firmware: https://source.android.com/docs/set...ng-device-build

Si, Android è opensource.
The_Hypersonic24 Luglio 2025, 16:40 #5
Originariamente inviato da: coschizza
Posso accedere al codice in via di sviluppo? No quindi non è open
Ti consiglio di vedere come viene sviluppato il sistema e vedrai che è tutto ma non open


Divertiti: https://github.com/android

Solo per dirti che OPENSOURCE = devo vedere il codice in via di sviluppo non è un'equazione che abbia molto senso. Il codice finale è quello importante, è quello che deve essere aperto, visibile ed ispezionabile.
coschizza24 Luglio 2025, 16:45 #6
Originariamente inviato da: The_Hypersonic
Divertiti: https://github.com/android

Solo per dirti che OPENSOURCE = devo vedere il codice in via di sviluppo non è un'equazione che abbia molto senso. Il codice finale è quello importante, è quello che deve essere aperto, visibile ed ispezionabile.


Se non posso modificare il codice non è open di fatto è Google che sviluppa il sistema e sol dopo lo rende disponibile nei fatti non è open, non come gli altri software open esistenti
MikTaeTrioR24 Luglio 2025, 17:09 #7
Originariamente inviato da: coschizza
Se non posso modificare il codice non è open di fatto è Google che sviluppa il sistema e sol dopo lo rende disponibile nei fatti non è open, non come gli altri software open esistenti


va bhe ok non è puramente open ma ha ragione The_Hypersonic, è più open che closed..


a meno che non si voglia dubitare che quello pubblico è diverso da quello in prod.
insane7424 Luglio 2025, 17:28 #8
Android è open e stop.
quello che non è open sono i Google Play Services, che di fatto senza quelli renderebbero un telefono fondamentalmente "inutilizzabile" (vedi i casini che ha dovuto fare Huawei dopo il ban).
dirac_sea24 Luglio 2025, 17:37 #9
Originariamente inviato da: coschizza
Se non posso modificare il codice non è open di fatto è Google che sviluppa il sistema e sol dopo lo rende disponibile nei fatti non è open, non come gli altri software open esistenti



Il concetto di software open non è quello che vuoi dare tu, ma è quello che risponde alle definizioni date da Richard Stallman.

1. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo:
Questa libertà implica che l'utente non dovrebbe essere limitato nell'uso del software, indipendentemente dallo scopo. Non dovrebbe esserci alcuna restrizione su come o dove il software viene utilizzato.

2. Libertà di studiare il codice sorgente e di modificarlo:
L'accesso al codice sorgente è un prerequisito per questa libertà, poiché permette all'utente di capire come funziona il software e di apportare modifiche per adattarlo alle proprie esigenze.

3. Libertà di ridistribuire copie del software:
Gli utenti dovrebbero essere liberi di condividere il software con altri, permettendo a una comunità più ampia di beneficiare delle sue funzionalità e dei suoi miglioramenti.

4. Libertà di distribuire copie delle proprie versioni modificate:
Questa libertà consente agli utenti di condividere con la comunità le modifiche apportate al software, contribuendo al suo sviluppo e miglioramento continuo.

Queste condizioni, come ti è stato dimostrato dai link messi da The_Hypersonic, sono soddisfatte persino per Android.
pachainti25 Luglio 2025, 05:50 #10
Originariamente inviato da: dirac_sea


Il concetto di software open non è quello che vuoi dare tu, ma è quello che risponde alle definizioni date da Richard Stallman.

1. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo:
Questa libertà implica che l'utente non dovrebbe essere limitato nell'uso del software, indipendentemente dallo scopo. Non dovrebbe esserci alcuna restrizione su come o dove il software viene utilizzato.

2. Libertà di studiare il codice sorgente e di modificarlo:
L'accesso al codice sorgente è un prerequisito per questa libertà, poiché permette all'utente di capire come funziona il software e di apportare modifiche per adattarlo alle proprie esigenze.

3. Libertà di ridistribuire copie del software:
Gli utenti dovrebbero essere liberi di condividere il software con altri, permettendo a una comunità più ampia di beneficiare delle sue funzionalità e dei suoi miglioramenti.

4. Libertà di distribuire copie delle proprie versioni modificate:
Questa libertà consente agli utenti di condividere con la comunità le modifiche apportate al software, contribuendo al suo sviluppo e miglioramento continuo.

Queste condizioni, come ti è stato dimostrato dai link messi da The_Hypersonic, sono soddisfatte persino per Android.


Questa sono le libertà del software libero o FOSS, diverso dal software open source. Android (meglio AOSP) è un software libero con licenza permissiva apache 2.0 (eccetto il kernel linux che è GPL 2.0).

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