Il fondatore di Linux Mandrake crea un fork di Android Google-free

eelo punta a divenire un ecosistema per chi vuole mantenere al sicuro i propri dati e tiene alla propria privacy, capace di riprodurre solo applicazioni FOSS
di Nino Grasso pubblicata il 27 Dicembre 2017, alle 16:01 nel canale Sistemi OperativiLinux
Il creatore di Mandrake Linux (evoluto poi in Mandriva, Mageia e OpenMandriva), Gaël Duval, ha realizzato un nuovo fork di Android, chiamato eelo. La sua particolarità è che è limitato all'uso di software FOSS, quindi Free and Open Source Software. La "mission" ufficiale del nuovo progetto è disponibile sul sito ufficiale, e ne riportiamo un estratto:
"eelo informerà gli utenti sul perché la schiavitù dei dati non è un dato di fatto. Ed eelo offrirà un'alternativa credibile agli utenti che si preoccupano della privacy dei loro dati: su telefoni cellulari e sistemi operativi per smartphone, così come su web-services associati. Nel lungo termine vogliamo fornire un ecosistema completo digitale, fra cui anche un sistema operativo per PC, assistenti personali e API di sviluppo per il web".
La compagnia ha rilasciato una roadmap con i propri piani per i prossimi tre anni. Durante il primo anno spera di offrire al pubblico una ROM scaricabile per diversi dispositivi e di rilasciare i servizi per il web, come ad esempio pagine per la ricerca, client e-mail, di cloud storage e per il backup online, e anche un'alternativa a Google Maps. Nel secondo anno invece punta al rilascio del sistema operativo eelo OS per PC e creare una fondazione per difendere gli asset della compagnia.
Durante il terzo anno invece Duval intende rilasciare la seconda versione del sistema operativo mobile, con i servizi web che verranno accompagnati da un assistente per smartphone e un assistente digitale. I lavori sul progetto sono iniziati con un prototipo della versione mobile del sistema operativo, che si fonda sul BlissLauncher 2. Per riuscire a rendere il tutto possibile la compagnia ha lanciato una campagna su Kickstarter, alla ricerca di investimenti monetari.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPraticamente è la stessa cosa che faceva CyanogenMod e che ora fa LineageOS. Un software open source che integra app open source, se si vogliono le GApps bisogna installarsele a parte.
Non vedo nulla di nuovo in questa iniziativa, la vera differenza la farà il risultato del fork. Ovvero ci si aspetta di ottenere una ROM leggera e veloce, magari ricca di funzioni. Aspettiamo per giudicare
Praticamente è la stessa cosa che faceva CyanogenMod e che ora fa LineageOS. Un software open source che integra app open source, se si vogliono le GApps bisogna installarsele a parte.
Non vedo nulla di nuovo in questa iniziativa, la vera differenza la farà il risultato del fork. Ovvero ci si aspetta di ottenere una ROM leggera e veloce, magari ricca di funzioni. Aspettiamo per giudicare
Sto usando LineageOS, quindi il concetto l'ho ben chiaro. Che senso ha, considerando quando dicono:
installare eelo e poi mettere il Play Store / Play Services di Google?
installare eelo e poi mettere il Play Store / Play Services di Google?
Ti scarichi gli apk da dove meglio credi e campi senza play store, questo credo sia il senso della cosa.
ma voglio vedere la risposta degli utenti, magari quelli molto affezionati a 2 noti brand a caso, cui appena parli di qualcosa di diverso ti fanno faccie simili a quella che farebbero quando prendono una supposta al peperoncino mentre hanno le emoroidi...
resterà (purtroppo) un'altro pezzo di software di nicchia.
che poi... basta accendere la linea dati o il gps per avere metà dei tuoi dati spiattellati in rete, basterebbe leggere i termini di utilizzo e modificare alcune impostazioni per limitarne la divulgazione (base), ma nessuno lo fa
E quante app funzionano senza il Play Store? Leggi questo articolo molto interessante.
che palle è lungo... non è che ci fai un riassunto?
come fai per la gestione degli aggiornamenti delle app senza farlo manualmente?
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